Rozzemilio Dio maturo


Registrato: 23/10/06 15:38 Messaggi: 1762 Residenza: Rozz(|)... a sud di Mil(|)
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Inviato: 30 Apr 2013 17:36 Oggetto: Cinquestelle, un bilancino |
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È parziale, è sbrigativo, è mio: ma ecco un rendiconto della rivoluzione a Cinque Stelle un paio di mesi dopo le elezioni.
- Appena insediati, hanno eletto un presidente del Senato per sbaglio, aprendo processi interni dilanianti a una decina di inconsapevoli franchi tiratori: una riunione-rissa con urla e lacrime, un auto-denunciato, una scomunica dall’alto, uno scontro tra capigruppo e incidenti vari.
- Dopo il «casino» e i «passi malfermi» (definizioni loro) hanno esordito due commissari per la comunicazione nominati in fretta e furia da Casaleggio – e incorsi subito in un paio di gaffe – ma questo non ha impedito che i parlamentari grillini si facessero nuovamente infinocchiare dai giornalisti in molteplici occasioni: i capigruppo Crimi e Lombardi finivano definitivamente macchiettizzati come è stranoto a tutti, e su questo non incediamo.
- Nel tentativo di ovviare ai citati problemi, hanno inventato le conferenze stampa senza domande.
- Vari parlamentari sono stati ripresi perché giravano per il transatlantico senza giacca e con bicchieri di Coca Cola, una deputata si è vantata di non aver stretto la mano a Rosi Bindi, un altro è stato fotografato ai tavoli del ristorante della Camera in allegra compagnia: in generale i grillini sono incorsi in grandi e piccole cantonate (lapsus, magre, figuracce) di cui è andata persa la contabilità. Un deputato è giunto a dire «Lei non mi può interrompere» al presidente di turno della Camera.
- Rimane agli atti lo psicodramma del capogruppo Lombardi coi suoi 250 euro di scontrini andati persi, stesso personaggio che aveva dato del «nonno» a Napolitano.
- La celebre diretta streaming delle consultazioni Pd-Cinque Stelle, con uscite tipo «sembra di essere a Ballarò» e «siamo noi le parti sociali», ha indubbiamente messo in imbarazzo e restituito un’immagine di arroganza. La successiva consultazione con Enrico Letta non l’ho vista, ma non ho sentito nessuno sostenere che non abbia prevalso lui.
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Filippo Facci, Il Post |
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