Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Web e diritto d'autore, l'AGCOM pronta a intervenire
A giugno l'Autorità emanerà il regolamento per intervenire sulle violazioni del copyright nel web anche senza una legge a supporto.


Angelo Marcello Cardani, presidente dell'AGCOM.

[PuppinoCbr]

E un altra volta co sa storia?!?!?!
E basta!!!!!!!! Non si scavalca alcunchè. Non si può fare. Punto.
Se passa, passano anche alle maniere forti i cittadini.
Quando una dittatura di gente non autorizzata (se non a fare UTILI) inizia a operare, non è cosa buona e giusta da Costituzione. Non è un regolamento interno aziendale promulgato dal nano malefico
Oddio che nervi!

Già su youtube non ci sono più filmati mediaset che non facevano arricchire nessuno. Facevano solo bene alla collettività eppure, unico paese, sono stati tolti perchè il nano stà dove NON deve stare.

Ps. Ecco chi è Angelo Marcello Cardani:
Ha svolto alcuni ruoli istituzionali nell'ambito dell'Unione Europea infatti è stato membro del gabinetto del Commissario europeo Mario Monti per il mercato interno e Capo di gabinetto aggiunto del Commissario europeo Mario Monti per la politica della concorrenza.

Ho detto tutto.

[{lordbc}]

Una bella risposta presa sempre dalle vostra notizie (riguarda motorola!!!!): Joaquin Almunia, Commissario alla Concorrenza, ha commentato: «La protezione della proprietà intellettuale è fondamentale per l'innovazione e la crescita. Ma lo è anche la competizione. Credo che le aziende dovrebbero impegnare il proprio tempo innovando e confrontandosi sui punti di forza di prodotti che offrono, non abusando dei loro diritti di proprietà intellettuale per rallentare i concorrenti a scapito dell'innovazione e della scelta da parte dei consumatori».

[Zievatron]

Non si arrenderanno mai!
E noi nemmeno.

E' una lotta di resistenza fino all'ultima scintilla di energie.
Chi l'ha duracell vincerà.

[mda]

[{Padulosauro}]

Il web è giusto, dantescamente giusto!
Grazie al mulo, a mirco, i groupies sui binari, i torrenti e cicciomegapasticcio finalmente GLI ARTISTI VENGONO PAGATI TANTO QUANTO LORO E I LORO FURBI COMMERCIALISTI PAGANO LE TASSE!

[Zievatron]

[PuppinoCbr]

[mda]

[{Padulosauro}]

Certo, certo, esce sempre il caso umano del povero artista che aspetta i suoi miseri 4 milioni di dollari ergendosi a paladino contro i perfidi Iuesseì governati dai masoni che gombloddano e ci mandano i loro scii kimici.
Intanto la realtà dei fatti è che si tratta di un settore MULTIMILIARDARIO fondato sull'hype e l'evasione (quando non riciclaggio) tramite sistematico gonfiaggio di cifre assurde, arbitrarie e incontrollabili, mentre i veri ARTISTI si fanno il mazzo per prendere pochi euro sfacchinando sul palco, e centesimi a brano con le etichette indipendenti o canali online, e se le cose vanno veramente storte si impiccano per "poche" migliaia di euro come gli altri veri lavoratori metalmeccanici, infermieri, braccianti, insegnanti quando non ce la fanno più a pagare la disneyland degli Albanojackson e la banca gli porta via la casa.

[PuppinoCbr]

Concordo pienamente con Padulosauro.

[etabeta]

Credo che sia necessario riconoscere il diritto di un autore di distribuire la sua opera come vuole, con copyright canonico o creative commons.
Questo è il problema.

Il problema dell'arricchimento degli artisti è relativo, se nessuno acquisisse i diritti della loro opera farebbero la fame ergo se si arricchiscono in definitiva è colpa nostra.

Nel passato forse la pirateria era giustificata, le case discografiche avevano fatto sparire i 45 giri e per due, massimo tre, pezzi passabili ti toccava comperare un intero album.
Considerato che erano 8 - 9 pezzi spazzatura a parte i 2 o 3 buoni però pretendevano l'intero importo in soldi buoni...

Ora l'industria musicale ha fatto molti passi verso i consumatori, puoi comprare il solo pezzo che ti interessa ad un prezzo accettabile oppure ascoltarli gratuitamente (grooveshark che è un po' quello che una volta erano le radio private).

Dovrebbe essere una questione di buon senso e responsabilità degli utenti, preso atto delle modificate condizioni di mercato grazie alla buona volontà dell'industria musicale, pagare se sono interessati ad artisti che vogliono vivere del proprio intelletto oppure rivolgersi altrove (jamendo??) perché non è una questione di soldi ma di diritto.

Siamo in democrazia quindi la nostra libertà finisce dove inizia quella del nostro prossimo.

Con il buonsenso, e vi posso garantire che ne sono rimasto stupito anch'io, della FIMI e della rete si potrebbero trovare buone soluzioni anziché gli accrocchi dei politici.

[mda]

@etabeta

Belle parole ma il 99% della musica che vendono oggi come "nuova" e stata fatta negli anni 60, 70, 80.

Cambiano qualche parola, qualche accordo, la velocità d'esecuzione, (spesso neanche quella) ma sono solo vecchissime musiche che gli sbarbatelli comprano come novità.

Addirittura vidi un padre che tirò fuori un suo vecchissimo vinile e lo fece ascoltare all'allibito figlioletto 16enne.

Dunque oggi giorno non guadagna più nessun artista con i copyright ma solo le case discografiche e i copioni legalizzati.

Ciao

[Zeus News]

Web e diritto d'autore, l'AGCOM pronta a intervenire. A giugno l'Autorità emanerà il regolamento per intervenire sulle violazioni del copyright nel web anche senza una legge a supporto.