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c'è informazione sui referendum ?
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Autore Messaggio
ioSOLOio
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 08:11    Oggetto: Rispondi citando

secondo voi c'è sufficiente informazione sui prossimi referendum ?
la gente è informata ? sa per cosa si andrà a votare ? e come si dovrà votare in base alle proprie idee ? (ricordando che i referendum sono abrogativi...)




* fonte Corriere della Sera del 4 maggio / pag 11

REFERENDUM
----------------

Il divieto alla ricerca
Il primo quesito propone l'eliminazione del divieto di ricerca sull'embrione che la legge impedisce in tutte le forme

Il numero degli embrioni
Il secondo quesito chiede di eliminare l'obbligo di crare in vitro un numero massimo di tre embrioni per volta

I diritti del concepito
Il terzo chiede di eliminare l'affermazione che i diritti dell'embrione sono equivalenti a quelli delle persone già nate

L'ammissione dell'eterologa
Il quarto vuole far cadere il divieto di fecondazione eterologa, che utilizza gameti di donatori esterni alla coppia
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horus
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 08:19    Oggetto: Rispondi citando

Perché? Ci sono dei referendum?

A parte gli scherzi, la risposta alla domanda è NO. Non seguo molto l'informazione stampata e televisiva ma in altre occasioni venivo aggredito mille volte al giorno da spot che mi dicevano come dovevo votare, quante schede, gli orari, ecc. Questa volta non ho ancora sentito nulla.

Non sarà mica che vogliono che non si raggiunga il quorum?
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Gizi
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 08:22    Oggetto: Rispondi citando

Non credo sia stata fornita una corretta informazione. Stamattina sentivo sul treno delle persone che discutevano proprio di questo argomento. Ti dicono non votare oppure votare di si (a Porta Nuova, stazione di Torino) un grosso manifesto pubblicitario a favore del si recitava che votare si voleva dire votare sì alla vita.
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Gateo
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 09:22    Oggetto: Rispondi citando

Sul referendum ho le idee chiarissime, mi sfugge solo in che data si va a votare...
Invece sul giochino non ho dubbi, molto Lemmings...
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 10:19    Oggetto: Rispondi citando

Su questi temi non c'è informazione e non ci potrà essere mai.

Non basta leggere i giornali, bisogna conoscere un minimo di biologia.

E anche conoscendola benissimo, la scienza non dà una risposta e chi cerca di supportare la propria idea dicendo che è confermata dalla scienza è un illuso IMHO.

Ciao!
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The_Noise
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 11:20    Oggetto: Rispondi citando

E che c'entra la risposta della scienza? Per me è un discorso di libertà di scelta in uno stato democratico.

A me, senza conoscere niente di biologia, sembra assurdo che una sola cellula abbia lo stesso diritto alla vita di una donna, e che abbia il diritto (per imposizione dello stato) di mettere a repentaglio la vita della donna (anche contro la sua voltontà).

In uno stato democratico ogni scelta va sempre rispettata, io rispetto i cattolici che scelgono di non controllare prima dell'impianto se l'embrione è malato o meno, ma devo aver la libertà di poter controllare, non capisco questa imposizione.

Se una donna vuole può scegliere di sottoporsi ad un lungo trattamento ormonale, che aumenta moltissimo il rischio di cancro, per ogni figlio, ed è liberissima di farlo. Ma la donna deve avere la libertà di scegliere di non doversi sottoporre al pesante trattamento ormonale per ogni figlio che vuole avere, e scegliere quindi di congelare l'embrione per poter avere senza alcun rischio un secondo figlio.

Non parlando poi di tutti gli embrioni che andrebbero buttati perchè impossibilitati a svilupparsi. Tutti questi embrioni che non potranno generare mai un essere umano, sarebbero utilissimi per la scienza, per dare speranza o alleviare sofferenze di molti malati, ma in italia adesso ha maggiori diritti un embrione senza speranza di sviluppo che un malato.
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:02    Oggetto: Rispondi citando

Zapo, io intendevo "informazione" proprio come "divulgazione" non tanto delle idee e posizioni quanto dei contenuti...
non mi interessa che sia SI o NO la risposta da dare, e nemmeno voglio che il politico di turno mi suggerisca come devo votare..ma almeno una banale "spiegazione" di cosa i quesiti del referendum chiedono mi parrebbe necessaria....

sulla carta stampata qualcosina c'è..e in tv ho visto alcune trasmissioni su La7, forse -non ne sono sicuro- una puntata di Porta a Porta..per il resto nulla, ma magari mi è solo sfuggito...

certo, posso trovare da me le informazioni...leggo, cerco, guardo in rete...
ma quanti possono farlo ? O ne hanno le possibilità, le capacità o anche solo la voglia ?

l'impressione che ne ho avuto è che possibilmente i politici snobbino la questione...demandata al popolo sovrano perchè tanto non importava così tanto, e chi se ne frega se non c'è informazione...
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dementrio
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:16    Oggetto: Rispondi citando

I politici snobbano la questione, per un motivo molto semplice: hanno fatto passare la legge, mentre il referendum è abrogativo. La DC si è fatta fregare un paio di volte, invitando a votare 'no'.. ora hanno capito che non conviene, basta fregarsene e il quorum col cavolo che si raggiunge.

Per informarsi i mezzi ci sono, a favore del SI consiglio di partire dal sito dell'associazione luca coscioni (link).

A favore del NO invece esiste meno materiale, appunto perché lo spregevolissimo invito all'astensione è molto più gettonato. Il Foglio è stato molto onesto su questo, e da mesi pubblica praticamente ogni giorno cose interessanti sull'argomento (la linea del Foglio è 'andare a votare e votare NO', e per questo credo che sia da ammirare anche se personalmente voterò si). Purtroppo gli archivi del foglio non sono proprio comodi da consultare, è necessario registrarsi e pubblicano in pdf (link)
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holifay
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:23    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Astensionismo = Posizione di chi si astiene dall'esercitare il proprio diritto di voto per ragioni politiche o morali.

dementrio ha scritto:
lo spregievolissimo invito all'astensione è molto più gettonato.

Perchè lo definisci "spregevolissimo"? ai referendum l'astensionismo mi pare più che legittimo ... Rolling Eyes
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:30    Oggetto: Rispondi citando

credo che dementrio giudichi "spregevole" l'astensionismo non in quanto tale ma per il fatto che il fronte politico del no anzichè impegnarsi (e dunque esporsi) facendo campagna per il NO semplicemente mantiene il silenzio o dice di andare al mare..visto che l'astensione implica spesso il medesimo risultato..
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Gateo
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:39    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
credo che dementrio giudichi "spregevole" l'astensionismo non in quanto tale ma per il fatto che il fronte politico del no anzichè impegnarsi (e dunque esporsi) facendo campagna per il NO semplicemente mantiene il silenzio o dice di andare al mare..visto che l'astensione implica spesso il medesimo risultato..

Quoto in toto, e se non piace spregevole si puo' provare con "antisportivo".
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dementrio
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 13:53    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
credo che dementrio giudichi "spregevole" l'astensionismo non in quanto tale ma per il fatto che il fronte politico del no anzichè impegnarsi (e dunque esporsi) facendo campagna per il NO semplicemente mantiene il silenzio o dice di andare al mare..visto che l'astensione implica spesso il medesimo risultato..


Hai centrato in pieno. Io non definisco spregevole l'astensione, è una posizione politica come un altra, ed ogni posizione può essere assunta in modi spregevoli (come gente che conosco che vota sì solo perché così gli dicono di fare su mtv). Ho definito spregevolissimo l'invito all'astensione fatto dai politici, che in questo modo dicono "non dovete preoccuparvi, sono bazzeccole, non è cosa che vi riguarda". E in questo modo soffocano qualsiasi discussione costruttiva sull'argomento.
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Gizi
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 14:01    Oggetto: Rispondi citando

Io penso che l'invito al non voto sia comunque vergognoso.
Sono altamente lecite tutte le motivazioni che possono dare sia i comitati del si (verso cui propenderò la mia scelta) sia quelli del no, ma il voto resta in ogni caso, a parere mio un diritto/dovere del cittadino che può espletare liberamente. Il fatto di mantenere in sordina, da parte dei nostri politici, questioni un poco scomode come quelle che soventemente vengono citate nei referendum è solo un modo per tappare bocca ed orecchie ai cittadini italiani. Inoltre io che penso spesso al lato economico delle situazioni ritengo che i soldi (i nostri) per fare il referendum siano comunque spesi, anche se non andiamo a votare, quindi sarebbe preferibile farlo. Anche perchè poi quando si tratterà di avere a che fare con la stessa questione trattata nel referendum, non ci si potrà poi lamentare che le cose non ci piaccioni così come sono. Brick wall
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The_Noise
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 14:19    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
Perchè lo definisci "spregevolissimo"? ai referendum l'astensionismo mi pare più che legittimo ... Rolling Eyes


Io penso esattamente il contrario. Mi è capitato di non votare per alcune elezioni politico-amminsistrative, proprio perchè non mi sentivo rappresentato da nessuno dei candidati. Questa per me è stata una scelta politica perchè (ammesso che gliene freghi qualcosa ai politici) un forte astensionismo evidenzia una scollatura tra elettorato e politici che dovrebbe far porre delle domande.

Al contrario nel referendum (che in italia è soltanto abrogativo di una legge già approvata) si chiede ai cittadini di esprimere il proprio parere su questioni "pratiche" di governo, non si tratta di rappresentanti. Astenersi da un referendum può avere un solo significato politico: non avere nessuna fiducia nella democrazia.

Per quanto riguarda la situazione attuale, penso che il fronte favorevole all'attuale legge stia cercando in tutti i modi di evitare il dibattito cercando in tutti modi di diffondere disinteresse e spingere all'astensionismo. La situazione è chiarissima, ed un dibattito serio sarebbe pericolossissimo perchè rischierebbe di far rendere conto a molta gente dell'assurdità di tale legge.

Lo ripeto, non si tratta di obbligare nessuno a pensarla in un certo modo, ma di permettere ad ogni cittadino di scegliere della sua salute e del suo futuro in base alle proprie concezioni, senza obbligare gli altri a fare altrettanto.
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 14:36    Oggetto: Rispondi citando

Avete ragione mi sono espresso male:

allora io intendevo che per capire di cosa si sta parlando è necessario sapere cosa è un embrione, cosa è uno spermatozoo, cosa è la fecondazione e cosa è lo zigote. Se poi si conosce l'attuale legislazione sull'aborto, non guasta.

Non intendevo che la scienza dà la risposta né che è un problema scientifico, ma che per poter apprezzare quel che di etico c'è nel problema bisogna conoscere i termini, altrimenti non si può pensare con la propria testa e si sceglie in base a chi è più simpatico tra Pannella e il parroco della zona.

Per quel che riguarda l'astensionismo: la legge garantisce il diritto a farlo nei referendum (mentre nelle politiche se un dipendente statale non vota per più di tot volte non so bene cosa succede, ma insomma alle politiche è dovere votare, mi sembra). Però ha ragione The Noise secondo me:

Citazione:
Astenersi da un referendum può avere un solo significato politico: non avere nessuna fiducia nella democrazia.


Queste sono le parole che cercavo da tempo e che sintetizzano la mia opinione: invitare le persone a invalidare il referendum non votando è uno sporco trucco. E' come dare del deficiente a chi la pensa diversamente da te, vuol dire non rendersi conto che la propria idea altro non è che la propria idea, vuol dire obbligare altri a rispettare codici che non sentono.

Ciao!
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 14:40    Oggetto: Rispondi citando

The_Noise ha scritto:

Al contrario nel referendum (che in italia è soltanto abrogativo di una legge già approvata) si chiede ai cittadini di esprimere il proprio parere su questioni "pratiche" di governo, non si tratta di rappresentanti. Astenersi da un referendum può avere un solo significato politico: non avere nessuna fiducia nella democrazia.


Non sono d'accordo. Se le cose funzionassero nel modo in cui sono state progettate, ad un referendum abrogativo le posizioni sono tre: sì, no, astensione.
Astenersi è una posizione del tutto rispettabile: su alcuni argomenti una persona può semplicemente non avere opinioni, o ritenere di non avere il diritto di scegliere. Anche la fecondazione assistita è un argomento difficile; se io non credessi nel divieto dello stato di influire nella sfera personale, dovrei pormi la domanda: che limiti porre alla libertà? la risposta non è per nulla semplice, e se io ritengo di non averne trovata una accettabile ho il sacrosanto diritto di astenermi, di lasciare la decisione agli altri e poi adeguarmi. Non significa non avere fiducia nella democrazia.

Ovviamente le cose nella realtà non funzionano così, per via del quorum; astenersi è come votare no, e questo oltre ad essere un affronto per chi è astensionista 'genuino' è un affronto per tutti quelli che vorrebbero discutere, venirne a capire qualcosa.
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holifay
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 14:54    Oggetto: Rispondi citando

Supponiamo che uno voglia votare no: in tal caso gli conviene non andare al referendum perchè può raggiungere più facilmente il suo scopo.
Al contrario, andando a votare, contribuirebbe al raggiungimento del quorum e magari alla vittoria del sì anche se aveva votato no.
Perchè andare allora? Confused
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Gizi
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 15:06    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
Supponiamo che uno voglia votare no: in tal caso gli conviene non andare al referendum perchè può raggiungere più facilmente il suo scopo.
Al contrario, andando a votare, contribuirebbe al raggiungimento del quorum e magari alla vittoria del sì anche se aveva votato no.
Perchè andare allora? Confused


Questo purtroppo succede anche nelle elezioni politiche: se io sono del partito giallo e vado a votare per quello ma poi le elezioni vengono vinte dal partito blu io ho perso e gli latri hanno vinto però ho dato un peso alla mia opinione ed ho fatto sentire la mia voce di cittadino. Tanti non votano neanche alle politiche ma secondo me è come non prendersi la responsabilità.
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horus
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 15:12    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
Supponiamo che uno voglia votare no: in tal caso gli conviene non andare al referendum perchè può raggiungere più facilmente il suo scopo.
Al contrario, andando a votare, contribuirebbe al raggiungimento del quorum e magari alla vittoria del sì anche se aveva votato no.
Perchè andare allora? Confused

Ma infatti il problema sta nel modo in cui è concepita la cosa. Ha ragione dementrio: se io non so cosa votare ho il diritto di lasciare ad altri la scelta, in Italia per il referendum non funziona così, è quindi direttamente lo Stato a ledere i diritti degli astensionisti.

Ora mi lapiderete ma vi dirò che chi si astiene vota la fiducia al Governo in quanto considera come a suo favore (non abrogazione) i voti delle persone che si sono astenute.

Nelle elezioni politiche è diverso in quanto se io non voto mi tengo i governanti che vengono eletti dagli altri, le percentuali vengono fatte tra i voti validi e quindi se non vado o se invalido la scheda semplicemente non conto nulla nel processo elettivo.
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holifay
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MessaggioInviato: 12 Mag 2005 15:17    Oggetto: Rispondi

Gizi ha scritto:
Questo purtroppo succede anche nelle elezioni politiche: se io sono del partito giallo e vado a votare per quello ma poi le elezioni vengono vinte dal partito blu io ho perso e gli latri hanno vinto però ho dato un peso alla mia opinione ed ho fatto sentire la mia voce di cittadino. Tanti non votano neanche alle politiche ma secondo me è come non prendersi la responsabilità.


Ehm, ammetto di non intendermene troppo di elezioni, ma nelle politiche/amministrative non mi pare ci sia il quorum, quindi è importante votare per dare peso alla propria voce.
Nei referendum ottengo invece lo stesso risultato, anzi con più "probabilità" (grazie al quorum), se non vado a votare, piuttosto che andare e votare no.

E' pura matematica. Mi spiego:
- se vanno a votare solo i sì, essi per vincere dovranno essere il 50%+1 di tutta la popolazione italiana
- se vanno a votare anche i no e si raggiunge il quorum, i sì potranno vincere con solo il 25%+1 della popolazione

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