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Pale eoliche non modificano il clima, è ufficiale
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 12 Feb 2014 16:33    Oggetto: Pale eoliche non modificano il clima, è ufficiale Rispondi citando

Leggi l'articolo Pale eoliche non modificano il clima, è ufficiale
Uno studio europeo mostra che gli impianti non influiscono in modo significativo sulla circolazione atmosferica.




 

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{kawnas}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Feb 2014 08:14    Oggetto: Rispondi citando

ma DDDDDDDD! ma davvero serviva uno studio per questo?
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zero
Dio maturo
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Registrato: 22/03/08 17:34
Messaggi: 1935

MessaggioInviato: 13 Feb 2014 17:29    Oggetto: Rispondi citando

TITOLO: Pale eoliche non modificano il clima, è ufficiale

SOTTOTITOLO: Uno studio europeo mostra che gli impianti non influiscono in modo significativo sulla circolazione atmosferica

TESTO: Diverso sarebbe il caso se lo sviluppo dei parchi eolici proseguisse in maniera massiccia: in questo caso gli effetti sarebbero al di fuori dei calcoli effettuati nello studio, con conseguenze imprevedibili su scala regionale

TRADUZIONE:
-se ne installiamo pochi non modificano il clima, ma l'energia prodotta e' ridicola
-se ne installiamo abbastanza da produrre una quantita' di energia significativa, le conseguenze sono imprevedibili
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Gladiator
Dio maturo
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Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12755
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 13 Feb 2014 19:18    Oggetto: Rispondi citando

Credo comunque che, a parità di energia prodotta, le modifiche climatiche e ambientali dovute ad immissione in atmosfera di CO2 o di polveri sottili siano maggiori utilizzando centrali a carbone o ad olio pesante per produrre energia.
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{ricky}
Ospite





MessaggioInviato: 14 Feb 2014 10:39    Oggetto: Rispondi citando

Ma... perché non si chiedono quanto influiscono i grattacieli? E, perché no, ci metterei anche i castelli di sabbia sulle spiagge perché sicuramente deviano un po' di brezza dagli ombrelloni in prima fila!!! E li paghiamo pure... sigh!!!!
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francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 15 Feb 2014 23:38    Oggetto: Rispondi citando

Eppure ricordo benissimo che molti scienziati si ostinano a dire e ripetere che anche minime variazioni di temperatura , dell'ordine del decimo di grado, hanno influenze notevoli sul clima. Così come minime variazioni di altri fattori hanno effetti enormi.
Allora: o questi hanno soltanto misurato quello che succede e lo spacciano per studio; oppure tutti gli altri ci hanno allarmato con delle bugie.
Inoltre un vero studio dovrebbe impiegare un certo numero di anni (stiamo parlando del clima) in condizioni controllate: come fanno ad esserlo se ogni de mesi c'è un disastro (eruzioni, alluvioni, terremoti, ecc.) che cambia la situazione?
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{Dareios}
Ospite





MessaggioInviato: 17 Feb 2014 12:10    Oggetto: Rispondi citando

Sopra la mia città c'è un corridoio aereo dove transitano ogni giorno dai 250 ai 400 aerei, ognuno scaricando la sua brava tonnellata di CO2; ed è una minima parte dei cieli del mondo. Nessuno ha mai osato proporre uno studio del limite di voli oltre il quale il clima sarebbe compromesso. Voli no cost = combustibili no cost = inquinamento atmosferico.
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{Dareios}
Ospite





MessaggioInviato: 17 Feb 2014 17:27    Oggetto: Rispondi citando

Errata corrige
Voli LOW cost = combustibili LOW cost = inquinamento atmosferico.
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Zievatron
Dio maturo
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Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 20 Feb 2014 23:47    Oggetto: Rispondi citando

zero ha scritto:
TITOLO: Pale eoliche non modificano il clima, è ufficiale

SOTTOTITOLO: Uno studio europeo mostra che gli impianti non influiscono in modo significativo sulla circolazione atmosferica

TESTO: Diverso sarebbe il caso se lo sviluppo dei parchi eolici proseguisse in maniera massiccia: in questo caso gli effetti sarebbero al di fuori dei calcoli effettuati nello studio, con conseguenze imprevedibili su scala regionale

TRADUZIONE:
-se ne installiamo pochi non modificano il clima, ma l'energia prodotta e' ridicola
-se ne installiamo abbastanza da produrre una quantita' di energia significativa, le conseguenze sono imprevedibili


Dimentichi che dallo stesso articolo si evince che basta bilanciare le soluzioni tradizionali con le soluzioni offshore per avere un risultato nullo sulle temperature. Very Happy
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Zievatron
Dio maturo
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Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 21 Feb 2014 00:01    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
Eppure ricordo benissimo che molti scienziati si ostinano a dire e ripetere che anche minime variazioni di temperatura , dell'ordine del decimo di grado, hanno influenze notevoli sul clima. Così come minime variazioni di altri fattori hanno effetti enormi.

Ma hai sognato? Confused
Quale decimo di grado?
Gli studi scientifici, anche se non sono del tutto unanimi, parlano di pericolo per cambiamento climatico nel caso di diversi gradi, non di decimi di grado.
Poi, non bisogna dimenticare che i cambiamenti climatici sono anche naturali, e non si parla certo di cambiamenti di decimi di grado, ma sempre di diversi gradi.

Servono diversi gradi di surriscaldamento globale per far sparire del tutto la banchisa polare, scongelare la Groenlandia e ridurre pericolosamente i ghiacciai del mondo.
La cosa singolare è che adesso stiamo entrando in una fase che, in mancanza di riscaldamento antropico, dovrebbe essere di raffreddamento del clima, causata dalle variazioni dell'attività solare, che dovrebbe durare una 80ina di anni, ma che non si noterà granchè per via del riscaldamento antropico. Il che rimanda i guai più seri da puro surriscaldamento a fine secolo.
Che questo sia un bene è difficile stabilirlo, perchè se da una parte ci dà più tempo rispetto a questo problema specifico, potrebbe nel contempo favorire un perseverare in comportamenti che aggravano altri problemi, come le polveri sottili e l'alterazione biochimica delle acque.
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francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 21 Feb 2014 10:40    Oggetto: Rispondi citando

Per quanto riguarda i cambiamenti naturali, nulla da dire.
Per quanto riguarda l'importanza delle piccole variazioni: ad esempio i coccodrilli, se la temperatura si alza anche solo di 2-3° diventano tutte femmine oppure tutti maschi (magari bisogna chiedere ad un biologo). Mentre se si alza un po' di più o si abbassa un po', sempre nell'ordine di qualche grado, muoiono tutti.
Inoltre non dovremmo fare confusione tra aumento di temperatura e calore: ad esempio quando si parla di uragani, che assorbono energia dall'acqua oceanica, sono sufficienti pochi gradi in più nell'acqua (e forse anche solo qualche decimo di grado, nell'oceano ce n'è davvero tanta) perché questi fenomeni raggiungano o meno livelli distruttivi catastrofici.
Inoltre negli ultimi decenni si è parlato di ritiro dei ghiacci del polo nord: infatti si sta aprendo il passaggio a nord sopra il Canada e la Siberia con conseguente corsa degli Stati per lo sfruttamento delle risorse nei fondali.
E non mi pare che in quelle zone il clima sia salita di decine di gradi.
Magari mi sbaglio.
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{Bistefano}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Feb 2014 10:47    Oggetto: Rispondi citando

Non mi è ben chiaro il passaggio in cui parli di differenza tra temperatura e calore, puoi rispiegarlo per cortesia?
Grazie
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Zievatron
Dio maturo
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Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 21 Feb 2014 13:20    Oggetto: Rispondi citando

francescodue ha scritto:
... E non mi pare che in quelle zone il clima sia salita di decine di gradi.
Magari mi sbaglio.

Ma infatti, non si parla di decine di gradi, ma di gradi e non di decimi di grado.
La discordanza tra studi differenti, infatti, non mi pare vada oltre il grado o grado e mezzo, circa quanti gradi servano per ottenere il "completo" disgelo di "tutto" l'artico e della Groenlandia. Ne servono 2,x? Ne servono 3,x?
Ma non è che per noi cambi tanto. Se siamo rovinati, siamo rovinati lo stesso.
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francescodue
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Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 27 Feb 2014 09:20    Oggetto: Rispondi citando

Per Bistefano.
In soldoni: la temperatura indica quanto senti caldo un corpo (tipo se l'acqua è calda o tanto calda), mentre il calore indica quanta energia c'è dentro.
L'acqua nella pentola bolle a 100°C, ma il calore presente nel mare, che adesso magari è a 15°C, è infinitamente superiore.

Per Zievatron.
Ho riletto il tuo post e quello precedente.
Probabilmente ho frainteso quello.
In ogni caso è innegabile che piccole variazioni si facciano sentire, poi potremmo discutere all'infinito di quanto devono essere grandi o piccole queste variazioni.
Comunque il mio discorso si riferiva all'oggetto dell'articolo.
Questi scienziati dicono che la diminuzione è di circa 0.3° ed è ininfluente.
Però sono gli stessi scienziati che sostengono che un esperimento deve essere riproducibile, e qui come fanno? Anche perché, come già detto, se ogni settimana c'è una variazione importante del clima per fenomeni natuali, come fanno a stabilire se la loro piccola variazione è influente o meno?
Se poi qualcuno mi dice che c'è un sistema per tenere conto di tutto (e magari me lo spiega in termini semplici), tanto meglio.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 10 Lug 2022 14:33    Oggetto: Rispondi

A me pare che gli enti coinvolti nella ricerca siano specializzati nell'energia, mentre uno studio serio non di parte, su una materia tanto delicata ed importante dovrebbe essere condotto da università e istituti di fama mondiale che si occupano esclusivamente di Meteorologia e fisica dell'atmosfera. Sappiamo che i moti convettivi sono il mezzo principale con cui avviene il trasporto di calore da zone in cui se ne produce in eccesso a zone in cui ve n'è penuria e sappiamo che il sistema atmosfera è estremamente sensibile anche alle più piccole variazioni chimico-fisiche nell'ambiente oggetto di osservazione. Quindi nessuno studio mi convincerà che l'impiego massivo di pale eoliche, così come quello di celle fotovoltaiche, non possa apportare cambiamenti climatici e che questi non possano essere insostenibili per l'uomo. Sarebbe bene incominciare ad entrare nell'ordine delle idee che alla base di qualsiasi tentativo di risoluzione dei problemi climatici c'è la drastica riduzione dei consumi energetici. Il che non vuol necessariamente dire condurre una vita più dura o rinunciare alla tecnologia, ma solo quella di adottare forme di fruizione meno "individualistiche" e più orientate alla vita in comune.
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