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[Zeus News]

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Grazie alla risonanza magnetica si abbattono i tempi di ricarica.


 
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[gomez]

Bravi, ma 90 minuti è comunque un tempo mostruso, se sei in viaggio, e dover posizionare l'auto sulla spira magnetica implica uno spazio notevole per una eventuale stazione di servizio.

Facendo due conti della serva, una pompa di carburante può servire un 30 auto all'ora, quindi 90 in tre ore, per servire 90 auto elettriche nello stesso tempo ci vogliono 90 piazzole attrezzate e relativi spazi di accesso, ed in un normale distributore autostradale le pompe attualmente sono da 6 in su, quindi si parla di un "parcheggio elettrico" da minimo un 500 auto.

Il tutto richiederebbe ovviamente anche una quantità enorme di energia elettrica (10kW a postazione o più) con tutti i rischi ed i costi che questo comporta.

Trattandosi poi di induzione magnetica ad alta potenza mi immagino le reazioni degli elettrosmogtalebani che danno in ciampanelle per le emissioni in milliwatt del wi-fi.

Continuo a non vedere un reale futuro per l'auto elettrica se non in ambiti di nicchia.

Mauro

[Gladiator]

Sono d'accordo con gomez e mi sembra anche una soluzione improponibile per la ricarica domestica: chi ha e quanto può costare un contratto di fornitura da 10 kWh?