spacexplorer Dio minore

Registrato: 08/10/09 11:22 Messaggi: 610
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Inviato: 13 Mar 2014 03:09 Oggetto: |
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Si, auguri a tutti noi...
Ad ogni modo è dura parlare di internet aperta: solo a livello di struttura
di rete non c'è TECNICAMENTE libertà. Certo, posso attaccarmi ad una qualche
connessione e da questa ricevere un IP (v4 o spero v6) ed essere raggiungibile
à-la-P2P da un amico dall'altro lato del mondo. Peccato che se voglio un nome
a dominio (es. mionome.eu) devo bussar alla porta di qualcuno, non posso
"darmelo da solo", senza mionome.eu chi mi vuol trovare in rete deve avere il
mio IP, senza google.it, pincopallino.org chi vuole questi servizi deve sapere
a memoria qualcuni dei loro IP ecc. Non parliamo poi del fatto che una LAN ce
la possiamo fare in casa subito, una matassa di cavo di rete, qualche frutto o
plug, qualche switch da pochi € e siamo pronti ma il traffico di internet non
è "aperto" passa da specifiche reti e dorsali, non è proprio la teorica maglia
per lo meno parzialmente interconnessa che si studia in qualsiasi testo di
reti.
Pian piano si inizia a dire che una simile rete serve, semplicemente perché
la struttura gerarchico-semi-centralizzata di oggi non riesce più a crescere
in tempi e costi accettabili, pian piano in parallelo arrivano grida per la
NECESSITÀ TECNICA di una maggior "distribuzione" della rete. Di contro i vari
servizi nebulosi diventano sempre più pervasivi e l'ambia diffusione di
terminali stupidi 2.0 (smartphone, tablet ecc che senza servizi di rete dei
soliti big non servono altro che da fermacarte) tanto per avitare che si
possa arrivare comunque a qualcosa di realmente libero.
'Somma, è sempre una lotta, quel che spero è che massa da una parte, potere
dall'altra o qualsiasi altra "forza" gli interessi complessivi siano sempre
in contrasto quanto basta per mantenere una certa "libertà" più che come
diritto, mi piacerebbe ma ci credo poco, come dato di fatto. |
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