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sostiene Papa Francesco...
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paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 12:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 13 Giu 2014 16:44    Oggetto: sostiene Papa Francesco... Rispondi citando

- sostiene Papa Francesco ….-
di Paolo De Gregorio, 13 giugno 2014

“i corrotti e i fabbricatori di armi e chi fa la tratta di persone umane non sono felici e certo non si conquistano la vita eterna.”
Queste semplici parole, peraltro minimizzate o ignorate dai “media”, ci ricordano che ormai solo la Chiesa ci parla di etica e, purtroppo, anche essa al suo interno soffre di pedofilia, affarismo, potere abnorme della Curia che cerca di ostacolare il rinnovamento iniziato da Papa Francesco.

C’è però una verità da fare pesare sulla coscienza dei cristiani. La verità è che “fabbricatori di armi” non sono solo i proprietari delle fabbriche o gli azionisti di complessi militari-industriali, ma lo sono anche gli ingegneri che le progettano e gli operai che materialmente le fabbricano.
Nessuna di queste categorie può sottrarsi alla responsabilità morale di chi concorre a fabbricare e vendere strumenti di morte, che sicuramente prima o dopo verranno usati, né in nome della libertà da difendere, né in nome del lavoro che è difficile trovare, né sostenendo che tanto se non le fai tu le fa qualcun altro.

In una delle zone più cattoliche d’Italia, la provincia di Brescia, la Valsella Meccanotecnica fabbricava le armi più odiose e letali, le mine antiuomo, e non fu chiusa per iniziativa dei cittadini o del Vescovo, ma per una decisione dell’ONU, visto che la maggior parte dei morti e mutilati erano ragazzi che le scambiavano per giocattoli.

Il mondo non cambierà mai le sue assurde logiche aggressive e guerrafondaie se i credenti non cominceranno a prendere sul serio l’etica, oggi gridata da Francesco, rifiutandosi come individui di partecipare a progetti di morte e sopraffazione, a pratiche di corruzione, allo sfruttamento schiavistico del lavoro.
Per un cristiano qualsiasi le odierne parole di Francesco dovrebbero rappresentare un imperativo categorico, cambiando comportamenti resi opachi dalle questioni del pentimento e del perdono.
L’etica cristiana e l’etica sociale devono trovare un punto d’incontro e l’unico modo di giudicare le persone sono i loro comportamenti personali e sociali.

Un raro punto di incontro e di fratellanza tra cristiani e laici è stato vissuto a Genova, dove il compianto Don Gallo aveva la porta sempre aperta per gli ultimi e i diseredati, ma anche un dialogo sempre vivo con intellettuali e laici non asserviti alle logiche dei partiti e della carriera politica.
In questi tristi tempi di corruzione dilagante, dove si trovano miliardi per i bombardieri e non per un sussidio a tutti i disoccupati, e dove i vecchi sono al lavoro e i giovani a spasso, la nostra sola salvezza è ripartire dall’uomo e dai suoi bisogni veri, non lasciare indietro nessuno, uscire per sempre dalle logiche capitaliste di un consumismo distruttivo e insostenibile.

In attesa del miracolo che le parole di Francesco vengano recepite e vissute, ci contenteremmo di vedere promulgata in Italia la legge inglese denominata “recall” che sostanzialmente dà ai cittadini elettori (almeno il 10%) la possibilità di revocare il mandato ai parlamentari che si macchiano di comportamenti non etici o delittuosi, senza aspettare la sentenza definitiva dei processi.
Ho l’impressione che in Italia una regoletta del genere lascerebbe molti parlamentari disoccupati.
Paolo De Gregorio
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paolodegregorio
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Messaggi: 979

MessaggioInviato: 06 Lug 2014 12:57    Oggetto: Rispondi

- Papa Francesco: più tempo per la vita -
di Paolo De Gregorio, 5 luglio 2014

Da laico e non credente, seguo con crescente ammirazione e stupore le esternazioni di Papa Francesco che scendono in terra, si avvicinano ai problemi delle persone, escono dalla genericità dottrinale, e ci parlano di “corrotti, fabbricanti di armi, mafiosi”
Oggi, 5 luglio, ci parla di lavoro, la cui assenza toglie dignità alle persone, e di famiglia specificando che per farla funzionare ci vuole un tempo adeguato.

So bene che è già una rivoluzione culturale per la Chiesa indicare con chiarezza problemi, responsabilità, addirittura scomunicare “ex cathedra” i mafiosi, e credo che quando chiede alle folle di pregare anche per lui mi sembra consapevole dei rischi che corre dentro e fuori la Chiesa.
Le tantissime persone perbene, siano esse laiche o credenti, devono approfittare di questa grande spinta verso una etica sociale, che può rimuovere antichi steccati, e finalmente trovare obiettivi comuni per mettere al centro di tutto i bisogni delle persone, delle famiglie, contro le attuali spietate logiche delle banche e della globalizzazione.

Per esempio, per mettere in pratica un giusto tempo da dedicare alla famiglia, non sarebbe utile una nuova regola, una legge che dia il diritto, a chi desidera farlo, di dividere il proprio orario di lavoro in due, 4 ore, e l’altra metà farla svolgere alla propria moglie o a un figlio disoccupato?
Non per gentile concessione del datore di lavoro, ma come diritto di una nuova civiltà del lavoro.
Oggi gli anziani sono al lavoro e i giovani in ozio e ciò è il risultato di una politica che rispetta solo la dittatura del capitale e considera meno di niente gli schiavi salariati, a cui peraltro si addebita il fatto di produrre poco, costare troppo e quindi essere essi stessi la causa della crisi.

Non aspettiamoci alcun aiuto dai partiti politici che sono a libro paga delle banche, della economia finanziaria e industriale, ma cominciare a parlare di un tempo di vita più umano, con l’aiuto pesante delle parole del Papa, può spostare equilibri bloccati da anni ed avvicinare etica religiosa ed etica sociale, perché dovunque governi solo la religione e dovunque governi solo l’economia materialista sono stati creati solo guai agli uomini e alla terra.
Paolo De Gregorio
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