Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
|
|
Top |
|
 |
ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
|
Inviato: 07 Set 2005 18:26 Oggetto: |
|
|
un commento....
Massimo Gramellini ha scritto: | Si discute da tempo su questa cronica incapacità di connettere l?azione al suo esito che sembra essersi diffusa nelle ultime generazioni. Gli esperti hanno chiamato in causa la violenza reiterata e ipnotica dei videogiochi. Ma le radici della scomparsa del rapporto causa-effetto andrebbero piuttosto ricercate in quei genitori che per pigrizia, disinteresse o semplice mancanza di tempo hanno smesso di far seguire ai comportamenti dei loro figli delle reazioni e delle conseguenze concrete. Latitano i complimenti dopo un gesto giusto, come le critiche dopo una sciocchezza. Quei «sì» e quei «no» motivati che innescano nelle menti più giovani il senso del limite e dunque della realtà. Prima ancora che un maestro, a certi adolescenti in caduta libera sembra essere mancata una ringhiera. |
Senza ringhiera
. |
|
Top |
|
 |
Eagle-One Eroe in grazia degli dei

Registrato: 09/07/05 04:24 Messaggi: 187
|
Inviato: 07 Set 2005 18:36 Oggetto: |
|
|
E ti pareva che non si tiravano in ballo i videogiochi 8) !!!
Sono più di 5 anni che gioco con videogiochi violenti, ne ho visti a bizzeffe, sparatutto in particolare, ma anche strategigi e managerieli, per non parlare dei giochi di ruolo che ho una voglia matta di mettere su un gruppo cyberpunk 2020 , morti, cadaveri, corpi maciullati ovunque ..... eppure eccomi quà e non ho ucciso nessuno, non ho mai neanche dato un pugno a qualcuno, quindi  |
|
Top |
|
 |
Gateo Dio maturo

Registrato: 17/11/03 19:16 Messaggi: 12379
|
Inviato: 07 Set 2005 19:24 Oggetto: |
|
|
Non so voi, ma ai miei tempi in gioventu' non ero uno stinco di santo: tiravo sassate a cani, gatti ed umani, accendevo falo', tiravo i capelli alle bambine, etc...
Dopodiche' giustamente prendevo la mia sia a casa sia da chi mi sorprendeva occupato in tali faccende.
Quando poi sono arrivati i videogiochi mi sono calmato, anziche' proseguire con i vecchi passatempi trovavo molto piu' interessante rincoglionirmi davanti allo schermo, per cui non solo non ho trovato ispirazione per fare nuovi danni, ma ho proprio perso l'abitudine.
E quindi...e quindi che ne so? Bisognerebbe tornare alle sane pene corporali? o abolire i videogame? o renderli obbligatori? o creare dei parchi controllati dai pompieri dove i giovini scatenino l'eccesso di energie?
Magari basterebbe semplicemente lasciare i giovani un po' meno soli. |
|
Top |
|
 |
ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
|
Inviato: 07 Set 2005 19:39 Oggetto: |
|
|
Uhm... teoria interessante quella di Gramellini ma, dal mio punto di vista, perniciosa e anche un pochetto ipocrita.
Forse, evitando di dare giudizi, semplicemente ingenua.
Si, perchè chi pensa che l'educazione si possa attuare semplicemente dando delle regole si sbaglia di grosso.
Esiste un solo modo per trasmettere l'educazione al prossimo: dare l'esempio.
Chi da giovane ha avuto la sfortuna di incappare in adulti autoritari ma incoerenti (predico bene ma razzolo male) sa perfettamente che i giovani vanno sempre al di là delle parole. Sa perfettamente che i giovani imparano scimmiottando gli adulti.
In altri termini i giovani sono lo specchio della società.
Se i giovani di oggi non hanno valori è perchè ne è privo l'ambiente in cui sono immersi.
Non è la mancanza di metodo a produrre tali aberrazioni nei giovani, è la mancanza di contenuti o, meglio, la presenza di aberrazioni negli adulti.
E' una considerazione alquanto spannometrica ma secondo me non tanto lontana dalla verità:
i figli della guerra hanno prodotto benessere, i figli del benessere hanno prodotto decadenza e ora i figli della decadenza producono di nuovo violenza.
Non affermo che porre dei limiti (le ringhiere) ai giovani educandi sia inutile. Lungi da me sostenere una tale assurda tesi.
Affermo che un giovane educato "a parole" ovvero un giovane al quale vengono posti dei limiti che lo stesso educatore poi travalica non solo non rispetterà quei limiti ma svilupperà un rifiuto per ogni autorità costituita e finirà, non appena gli sarà possibile, proprio tra i suoi simili ovvero nei branchi trasgressivi che ormai pullulano ovunque.
Questa non è solo la storia di molti dei miei studenti. E' anche la mia storia.
Di diverso rispetto a quei poveracci che ora hanno sulla coscienza dei morti io ho solo avuto la grande fortuna di uscire indenne dalle mie cazzate.
E' per questo che mi permetto di parlare: so sulla mia pelle che ciò che mi è mancato da giovane non è stata la ringhiera ma l'ideale di adulto.
Se fossi un giovane d'oggi direi:
"Quegli adulti che dovevano proteggere la mia generazione, quegli adulti che dovevano crescerci in un ambiente sano, che dovevano nutrirci, che dovevano fornirci un modello di pace e di amore, ci hanno invece sfruttato, spaventato, avvelenato e maltrattato.
Anzichè adoperarsi per lasciare a noi un mondo migliore lo hanno sfruttato senza ritegno e ora, non ancora soddisfatti, hanno violentato la nostra giovinezza trasformandoci in consumatori."
La nostra (quella degli adulti come me) è una generazione decadente ed è proprio nella decadenza che si sviluppano le aberrazioni peggiori come la pedofilia.
E, mi spiace dirlo, la nostra è una generazione pedofila.
Così come il pedofilo ruba l'innocenza (e spesso anche la vita) ai giovani, così la nostra generazione sta privando i suoi figli del diritto di crescere sani in un ambiente sano.
Sta rubando ai suoi figli i valori fondamentali per una vita sana ed equilibrata: il rispetto per la vita, per la natura, per i fratelli meno fortunati, per la pace.
La nostra generazione sta violentando i suoi figli.
E i figli violentati reagiscono esattamente come stiamo vedendo. |
|
Top |
|
 |
GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
|
Inviato: 07 Set 2005 20:56 Oggetto: |
|
|
Se dovessi elencare tutti i "disastri" fatti da giovane, probabilmente inziando ora, finirei circa alla fine del mese.......
Ribelle, solitario, sempre contro.... perchè? non lo sapevo nemmeno io.
Poi ho trovato qualcuno che mi ha parlato, non mi ha giudicato
nè ha cercato d'insegnarmi qual'era il modo giusto per vivere.
Mi ha fatto sfogare, mi ha fatto delle domande, mi ha risposto a modo suo,
mi ha fatto guardare "dentro" per trovare le risposte.
Non era un prete ma un contadino.
Vedo la stessa cosa nei giovani d'oggi, hanno la necessità di comunicare, di dire,
non penso sia solo l'esempio che puoi dare o i consigli,
molto più semplicemente vogliono che qualcuno li ascolti e che non dica
"sei giovane, hai tempo di maturare, vedrai che le cose cambieranno".
Magari che li consideri adulti, anche se adulti non sono. |
|
Top |
|
 |
fdd Dio maturo


Registrato: 22/04/05 01:33 Messaggi: 1734 Residenza: Giusto dietro l'angolo
|
Inviato: 07 Set 2005 22:32 Oggetto: |
|
|
Secondo voi questo topic andrebbe spostato nella sezione "Giochi e tempo libero"?
Scusate la macabra ironia, ma non sono riuscito a trattenermi |
|
Top |
|
 |
ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
|
Inviato: 08 Set 2005 00:12 Oggetto: |
|
|
GrayWolf ha scritto: | non penso sia solo l'esempio che puoi dare o i consigli, molto più semplicemente vogliono che qualcuno li ascolti e (...omissis...) magari che li consideri adulti, anche se adulti non sono. |
Appunto. Ad un adulto riconosco la capacità di giudizio e il libero arbitrio dunque non mi permetto di dirgli quello che deve fare nè come farlo. Soprattutto se io non sono capace di fare almeno altrettanto.
Semplicemente mi limito a stargli vicino nella speranza che mi osservi e notando i frutti del mio comportamento decida di provare anche lui ad agire allo stesso modo.
Era questo che intendevo col "dare l'esempio". |
|
Top |
|
 |
GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
|
Inviato: 08 Set 2005 06:51 Oggetto: |
|
|
Ulisse ha scritto: | Semplicemente mi limito a stargli vicino nella speranza che mi osservi e notando i frutti del mio comportamento decida di provare anche lui ad agire allo stesso modo.
Era questo che intendevo col "dare l'esempio". |
E la ritengo la "politica" migliore.
I giovani sono sempre la speranza, nostra, che quanto abbiamo fatto e facciamo (tanto o poco che sia)
per "cambiare il mondo" si protragga attraverso loro.
Per gl'irriducibili testoni però c'è un alibi:
"la mia vita è diversa, non è e non può essere come la tua".
Questa, non sempre ma nella maggior parte dei casi, perniciosa posizione,
è contagiosa e molte volte dà luogo al branco. |
|
Top |
|
 |
horus Macchinista


Registrato: 22/03/05 10:48 Messaggi: 2554 Residenza: Sirio e dintorni
|
Inviato: 08 Set 2005 08:55 Oggetto: |
|
|
Il problema al giorno d'oggi si pone anche quando i genitori sono troppo presenti.
Esempi:
1. A scuola non ero un santarellino ma lo facevo sapendo che ogni nota avrebbe portato a delle conseguenze domestiche.
2. Quando a scuola mi sequestravano un gioco il problema era come spiegare a casa come mai non l'avevo più.
3. Quando in giro facevo qualcosa di sbagliato il problema era riuscire ad insabbiare la cosa.
Oggi nei casi suddetti molti genitori denunciano l'insegnante per abuso di potere o comunque minacciano chi accusa il pargolo. Non voglio dire di lasciare i figli al loro destino ma un minimo di regole vanno date, mio padre mi ha sempre detto: "Ora ti sembra che tutto quello che ti dico sia solo per darti fastidio, un giorno capirai che non avevo torto e che era per il tuo bene". Effettivamente adesso so che aveva ragione. Le mie esperienze le ho fatte come tutti, ho fatto dei danni e mi sono messo nei guai ma ho imparato ad assumermi le mie responsabilità e, di conseguenza, a ragionare prima di compiere un'azione.
P.S.: per quanto fossi irrequieto non ho mai lontanamente pensato di allagare una scuola o di lanciare sassi da un cavalcavia. |
|
Top |
|
 |
Ashu Semidio


Registrato: 20/07/05 15:45 Messaggi: 287 Residenza: casa mia
|
Inviato: 08 Set 2005 09:53 Oggetto: |
|
|
horus ha scritto: |
Oggi nei casi suddetti molti genitori denunciano l'insegnante per abuso di potere o comunque minacciano chi accusa il pargolo. Non voglio dire di lasciare i figli al loro destino ma un minimo di regole vanno date, mio padre mi ha sempre detto: "Ora ti sembra che tutto quello che ti dico sia solo per darti fastidio, un giorno capirai che non avevo torto e che era per il tuo bene". Effettivamente adesso so che aveva ragione. Le mie esperienze le ho fatte come tutti, ho fatto dei danni e mi sono messo nei guai ma ho imparato ad assumermi le mie responsabilità e, di conseguenza, a ragionare prima di compiere un'azione. |
Concordo in pieno...ho solo 22 anni ma sono stata educata in questo modo... se tornavo a casa a dire che la suora mi aveva dato una sberla o che la maestra mi aveva dato una nota... la risposta era che avevo fatto qualcosa per meritarlo! Invece adesso i genitori partono in quarta a difendere i figli anche se sono in torto marcio, accusando le persone che comunque svolgono il ruolo di educatori...per il futuro, spero di riuscire ad allevare i miei figli nella maniera più giusta... |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|