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La Finlandia prepara il reddito di cittadinanza: 800 euro al mese
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Sopravvivere alla new economy
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 18 Nov 2015 09:00    Oggetto: La Finlandia prepara il reddito di cittadinanza: 800 euro al mese Rispondi citando

Leggi l'articolo La Finlandia prepara il reddito di cittadinanza: 800 euro al mese
Lo Stato passa uno stipendio mensile in cambio dell'abolizione del welfare.


 
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Nov 2015 12:11    Oggetto: Rispondi citando

Cosa significa "al posto del welfare"?!?!?!
che ti danno 800E/mese e in cambio ti tolgono assistenza sanitaria e istruzione?!?!?
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{lablbu}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Nov 2015 15:10    Oggetto: Rispondi citando

Quel che potrebbe sembrare un passo indietro per i finlandesi sarebbe un passo avanti enorme per gli italiani.
Ma quel parassita che è l'Inps, svaligiato da decenni di malapolitica, è un pozzo che prende, non che dà.
Siamo sempre stati governati da malati di potere e di soldi, e gli abbiamo intitolato anche le strade.
Forse ci meritiamo quanto ci capita, socialmente siamo troppo stupidi.
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Il Castiglio
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 05/12/09 16:32
Messaggi: 125

MessaggioInviato: 18 Nov 2015 19:07    Oggetto: Rispondi citando

Questa notizia a me puzza di BUFALA ... Paolo, dove sei ? Rolling Eyes
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{Marco}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Nov 2015 22:00    Oggetto: Rispondi citando

Si e se poi smettono tutti di lavorare dove trovano i soldi da dare ai cittadini?
Il welfare attuale funziona perché bene o male tutti pagano le tasse, se tutti ricevessero 800 euro esentasse lo stato non ha più entrate, inoltre una persona può scegliere un lavoro part time, da 1000 E al mese, così paga poche tasse e ha 1800 E.


So che tanti paesi stanno pensando a un reddito di cittadinanza (alcuni lo hanno già testato) ma sono cifre che vanno sulle poche centinaia di euro, 800 mi sembrano troppi.
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{Renata}
Ospite





MessaggioInviato: 19 Nov 2015 00:34    Oggetto: Rispondi citando

E' infatti quel reddito diventa la realtà dal 1.01.2016.Alla base è il concetto che tutti cittadini di Finlanda sono proprietari della loro terra, del loro paese ed il reddito di esso viene distribuito su tutti. Questo è veramente un salto evolutivo che per le coscienze delle masse puo essere inconcepibile...basta sentire espressioni dette per esempio su un sito bufale in quale tale informazione che è gia' diventato un fatto viene presentata come una BUFALA. Vergonia !
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neko13
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Registrato: 14/02/14 12:01
Messaggi: 118

MessaggioInviato: 19 Nov 2015 09:15    Oggetto: Rispondi citando

Se fosse vero, questa cosa funziona quando e' limitato a pochi

altrimenti lo stato crolla.

Gia' ci sono i parassiti che ne approfittano!!

Personalmente in Italia rivedrei prima l'Irpef adesso tutti quelli che guadagno più di 2000 lordi sono ricchi.

invece farei (inps e tasse locali a parte)

fino a 1000 euro esentasse (13mila annui) ossia poveri
fino a 2000 euro al 10% (26mila) ossia redditi bassi
fino a 4000 euro al 20% (50mila) ossia redditi normali
fino a 8000 euro al 25% (100mila) ossia classe medio alta
poi tra 100mila e 250mila al 33%
oltre al 43%
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aldorote
Eroe in grazia degli dei
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Messaggi: 132

MessaggioInviato: 19 Nov 2015 09:52    Oggetto: Rispondi citando

{Marco} ha scritto:
Si e se poi smettono tutti di lavorare dove trovano i soldi da dare ai cittadini?
Il welfare attuale funziona perché bene o male tutti pagano le tasse, se tutti ricevessero 800 euro esentasse lo stato non ha più entrate, inoltre una persona può scegliere un lavoro part time, da 1000 E al mese, così paga poche tasse e ha 1800 E.


So che tanti paesi stanno pensando a un reddito di cittadinanza (alcuni lo hanno già testato) ma sono cifre che vanno sulle poche centinaia di euro, 800 mi sembrano troppi.


col costo della vita in finlandia, 800 euro al mese costituiscono un aiuto a chi ha stipendi bassi, ma non consentono di sopravvivere in mancanza di altri redditi
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RECAST
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MessaggioInviato: 19 Nov 2015 20:53    Oggetto: Rispondi citando

Consideriamo il fatto che la Finlandia è un po' più grande dell'Italia, 338.145 kmq contro i nostri 301.277, e la popolazione è quasi dieci volte inferiore, 5,6 mln di finlandesi contro 60 mln di italiani. Se poi tolgono scuola e sanità in cambio di 800 euro non vedo dove sia l'affare, per la popolazione "normale".
Hanno trovato pozzi di petrolio e miniere d'oro o andranno avanti a tagliare i boschi per la famosa catena di mobili componibili? Sento puzza di bufala Wink
aloha.
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 20 Nov 2015 14:44    Oggetto: Rispondi citando

Sinceramente non capisco l'utilità di questo benedetto "reddito di cittadinanza".

Posto che risponde ad una esigenza sacrosanta, ovvero garantire a tutti i cittadini un livello minimo di benessere, trovo che ci siano modi migliori per arrivare al risultato.

Pensiamo ad esempio all'Italia.
In Italia la soluzione è scritta direttamente nella Costituzione, che all'articolo 1 afferma che la nostra nazione è fondata sul lavoro (la sottolineatura non è casuale).
Non vedo per quale motivo lo Stato dovrebbe dare 800 euro al mese a persone per grattarsi la pancia quando potrebbe semplicemente offrirgli un lavoro socialmente utile, magari pagandolo anche di più.
Faccio degli esempi.
In Italia abbiamo quasi il 50% del patrimonio artistico di tutto il pianeta.
Perché non decidiamo di tenere aperti i musei dalle 8:00 alle 24:00?
Quante persone potremmo assumere semplicemente con l'obiettivo di recuperare e manutenere tutto il patromonio artistico ed architettonico?
E' perché non pensiamo a comuni che possano offrire asili nido per tutte le famiglie con entrambi i coniugi lavoratori, e che siano aperti fino alle 20:00 della sera?
E che dire dell'assistenza domiciliare ad anziani, malati, invalidi?

Potrei continuare per qualche ora...
Io sono convinto che si troverebbe lavoro per centinaia di migliaia di cittadini attualmente disoccupati, soprattutto i giovani.
Lavoro, non "contentino per nullafacenti"...

Oltretutto l'idea di tagliare il welfare per finanziare questo reddito non sarebbe altro che un ulteriore favore agli alti redditi (tanto ai ricconi del welfare di stato non interessa nulla).

Non capisco perché tanta politica di governo e di opposizione continui a proporre questo benedetto reddito di cittadinanza invece di fare la cosa più semplice e diretta: offrire lavoro ai cittadini che lo chiedono.
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Maary79
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MessaggioInviato: 20 Nov 2015 17:44    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto1960

Qui stanno parlando della Finlandia, in Italia parlavano in un reddito minimo garantito che è una cosa un pelo diversa.
Si parlava di 600 euro al mese mi sembra, ma non solo per chi non lavora, anche ad integrazione, per chi guadagna meno...in modo che non ci siano più persone che guadagnano 400 euro al mese, o pensionati che prendano pensioni inferiori al reddito minimo.
Poi per riceverlo è bene inteso che non puoi rifiutare nessun lavoro (o puoi con una motivazione valida), c'è un percorso di inserimento per i giovani, e di un reiserimento per i "vecchi", ovvero gli over 40 o 50, lavori socialmente utili per impiegare alla stregua tutti, in qualche modo, specie part-time.
Ma non lo fanno per salvaguardare gli interessi di alcuni, perchè solo se fai parte di alcune categorie sei protetto? Perchè ci sono disoccupazioni che durano anni e alcune 8 mesi? Ecco io se domani mi ritrovassi disoccupata avrei diritto solo a quei 8 mesi di stipendio all' 80% più una mancia (stipendio al 30% per X mesi, perdona non mi ricordo).
Non c'è un principio di uguaglianza nel reddito minimo di cittadinanza o reddito minimo garantito?

Per non parlare che così facendo non ci sarebbe più il capolarato (almeno per chi non è clandestino), perchè si potrebbe dire no a chi vuole schiavizzare i lavoratori.

L'articolo mi sa di mezza bufala, per smuovere gli animi, ma il reddito minimo c'è anche in Francia e in Germania.
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Danielix
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MessaggioInviato: 20 Nov 2015 21:06    Oggetto: Rispondi citando

In tali casi mi compiaccio nel constatare di avere ragione nel dire che la maggioranza della gente non capisce un cazzo di cosa sia realmente la vita.

Mi riferisco alla maggior parte dei commenti qui letti, naturalmente, non all'articolo.

Buon Pippo Baudo a tutti.
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 21 Nov 2015 16:57    Oggetto: Rispondi citando

Maary,
non voglio entrare nei dettagli, capisco benissimo che si parla di cose differenti.

Discuto il principio.
Non capisco perché parliamo di cose (il reddito minimo in tutte le sue infinite varianti) che non esisterebbero se la nostra società facesse quello che è previsto faccia: dare lavoro a tutti.

Non è vero che non c'è lavoro, quelli che ho citato nel precedente intervento sono solo una piccola parte.
La giustificazione ufficiale, lo Stato non ha i soldi, è fasulla, una solenne balla per coprire altri interessi.

Semplicemente mi piacerebbe che la politica riportasse in primo piano le cose prioritarie, in questo caso la Piena Occupazione.
Anzi meglio, che NOI costringessimo la politica a fare questo.

La verità è che la disoccupazione, specie quella giovanile, che noi cittadini viviamo ovviamente come una piaga sociale, fa tanto comodo a molti "signori"...
E tutti questi "redditi minimi garantiti" non fanno altro che benedirla e mantenerla.
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Maary79
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MessaggioInviato: 22 Nov 2015 15:12    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto 1960

Se spiegassi meglio il concetto forse capirei di più.

Io so solo che ci sono tanti redditi da fame, specie i cosidetti lavori socialmente utili, spesso pagati con vaucher, senza contributi INPS, non arrivano a 400 euro.
Molta gente si ammazzerebbe per un lavoro da 800/1000 euro. E poi ci sono i privilegiati che possono permettersi di andare a timbrare il cartellino in comune e uscire a farsi i cazzi loro, privilegiati e tutelati!! Oppure quelli che lavorando in grandi aziende hanno diritto ad una disoccupazione (chiamala pure cassa integrazione, in tutte le sue varianti) per anni. Perchè loro si e gli altri no?

Un reddito minimo garantito andrebbe ad integrare stipendi e pensioni da fame (comprese le pensioni degli invalidi o disabili), e sarebbe dato a chi resta disoccupato, ma con lo scopo di essere reintegrato a lavorare, non come quella supercazzola studiata dai Finlandesi.

Andrebbero poi cancellate tutte le altre forme di "tutela" suddivise per categoria di lavoratore/disoccupato.

Diciamo che è e resterà un' utopia in Italia...un po' per la mala politica/amministrazione, un po' per la testa degli italiani...
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MessaggioInviato: 01 Dic 2015 21:50    Oggetto: Rispondi citando

Danielix ha scritto:
...la maggioranza della gente non capisce un cazzo di cosa sia realmente la vita...

Ossia? Non gettare il sasso per nascondere la mano...
Dicci la tua.

Ok ok, dico la mia.
Io penso che in un paese civile in cui viene garantito ad ogni cittadino un lavoro con un compenso tale da consentirgli di condurre un'esistenza dignitosa (indovina cosa sto parafrasando, scommetto che Roberto1960 lo sa)... Il reddito di cittadinanza sia cosa buona e giusta. Molto auspicabile.
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MessaggioInviato: 02 Dic 2015 02:48    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
Ossia? Non gettare il sasso per nascondere la mano...
Dicci la tua.

E dovrei ripetermi al riguardo per l'ennesima volta?! No, lo so che la tua è solo provocazione e che conosci benissimo la mia posizione, sia quella politica che quella pratica, quella effettiva...
Visto che però mi spingi amichevolmente a reiterare, sorry se mi vien più comodo inserire un paio di link al riguardo, e chi li vuol seguire li segua, chi invece no si fotta, augurandomi che si strozzi con la sua prossima abbuffata al ristorante e che il suo SUV nel frattempo parcheggiato fuori gli prenda fuoco, mentre con l'iPhone da 1000 euro posta qui le sue patetiche (poiché prive di ogni possibile riscontro personale) idee a proposito del reddito minimo garantito (giacché il “reddito di cittadinanza” non esiste, è solo un'invenzione giornalistica e dei babbei).

Ovviamente sono link a miei post passati:

Link 1

Link 2

Link 3

Ve ne sono parecchi altri, ma mi son stufato.
Tanto gli imbecilli resteranno sempre imbecilli, è inutile che mi provochi, Maddina...




madvero ha scritto:
Io penso che in un paese civile in cui viene garantito ad ogni cittadino un lavoro con un compenso tale da consentirgli di condurre un'esistenza dignitosa (indovina cosa sto parafrasando, scommetto che Roberto1960 lo sa)... Il reddito di cittadinanza sia cosa buona e giusta. Molto auspicabile.

Non ho capito, perdonami.
Forse volevi scrivere «Io penso che in un paese civile in cui NON viene garantito ad ogni cittadino un lavoro con un compenso tale da consentirgli di condurre un'esistenza dignitosa [...]» Think
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 02 Dic 2015 12:23    Oggetto: Rispondi citando

@Danielix:
Siccome sia Madvero sia Maary mi hanno un po' tirato in ballo, e d'altra parte era rimasta anche a me la curiosità di capire cosa realmente intendessi con quella tua frase sul "cosa cazzo sia realmente la vita", mi sono preso un po' di tempo per andare a seguire i tuoi link e capire un pochino il tuo pensiero e anche la tua "situazione di vita", per l'appunto.

Penso, andando subito al sodo e senza alcun preambolo, che nessun cittadino, ma proprio nessuno nessuno, a partire dai 18 anni di età (a meno che sia uno studente a tempo pieno che vive con i genitori), debba essere lasciato senza un supporto minimo che sia men che decoroso.
Men che decoroso, tanto per dare un'idea, significa per me almeno 1000 euro al mese.

Quando polemizzo un pochino con chi sostiene i "redditi minimi", a prescindere dai molteplici nomi e tipologie differenti, intendo semplicemente dire che darei la priorità al LAVORO, piuttosto che a un reddito minimo.
Anzitutto perché questo è quello che sta scritto nella Costituzione, e scusate se è poco.
Poi perché pagare qualcuno per fare un lavoro, cioè svolgere una funzione socialmente utile, dà anche maggior dignità e soddisfazione personale alla retribuzione ricevuta.
Ho fatto esempi e ne potrei fare tantissimi altri: di lavoro in Italia ce n'è IN QUANTITA' INDUSTRIALE.
E' assurdamente e beceramente falso dire che "non c'è lavoro".

E comunque resta sempre il fatto, nudo e crudo, che anche qualora non si riuscisse a trovare attività socialmente utili da far svolgere a un qualunque cittadino che ne faccia richiesta (cosa che non è realistica, ma poniamo il caso), a quel punto dovrebbe scattare un reddito minimo garantito (o chiamatelo come cavolo vi pare) di 1000 euro al mese (cifra indicativa).
Per il semplice motivo che questa dovrebbe essere la priorità assoluta dello Stato, anzi il vero e proprio motivo fondante della istituzione "Stato".

Quindi, Danielix, ti dò ragione in toto. E considera che questa cosa viene da uno che, per sua fortuna, "ha la pancia piena e il culo al caldo".

Vorrei far riflettere che non solo questa dovrebbe essere la priorità per motivi sociali, perché E' GIUSTO, moralmente e socialmente.
Ma anche per motivi economici, e questa e la cosa che sfugge ai più.
Un'economia che sopravvive con milioni di cittadini in condizioni di miseria è, infatti, un'economia asfittica, involuta ed arretrata.
Un'economia che non ha ancora sviluppato tutto il potenziale di benessere che è in grado di erogare.

Insomma, non c'è neppure un solo cazzo di motivo per cui non dovremmo abbracciare un modello di società fondata sul benessere diffuso, sulla piena occupazione, sul lavoro e il benessere minimi garantiti.

Tuttavia ci sono un sacco di "benpensanti" che trovano obiezioni a prima vista ragionevoli, ma in realtà profondamente sciocche, a quest'argomento.
La verità è che tutte queste obiezioni sono guidate ed inculcate nelle menti meno dotate da quell'infernale macchina di propaganda e mistificazione messa in piedi dal Capitalismo neocon, globalizzato e predatorio che tiranneggia il mondo occidentale.

Per costoro la piena occupazione è il grande nemico da sconfiggere ad ogni costo, mentendo, mistificando e ingannando i popoli.
Perchè in una società in cui si sia raggiunta la piena occupazione, ovvero in cui non ci sia che una minuscola disoccupazione "fisiologica", il potere di fatto passa dal Capitalista al lavoratore, gli stipendi sono "giusti" per definizione, perché determinati dal mercato e non dal ricatto "o accetti queste quattro fetecchie oppure te ne vai a quel paese tanto io ne trovo 10 pronti a lavorare alle mie condizioni".
Quindi, in condizioni di piena occupazione i margini di guadagno per le grandi aziende, corporation, multinazionali e tutte le grandi organizzazioni guidate dai soliti papponi, corrotti, nullafacenti, speculatori, faccendieri e intrallazzatori vari, scenderebbero paurosamente, perché non si potrebbe più sfruttare la manodopera e il lavoro, ma toccherebbe pagarla per quello che realmente vale, cioè per quanto riconosce un mercato del lavoro finalmente libero e non basato sulla schiavitù com'è oggi.
Perché i Capitalisti dicono di difendere e propugnare la concorrenza e il libero mercato, ma in realtà fanno di tutto per ammazzarli.

Il bello di tutto questo è che il sistema "Capitalismo" penalizza il 99,9% della popolazione e attribuisce guadagni da nababbi al restante 0,1% di paraculi, sanguisughe e ladri.
Inoltre sta evidentemente portando al tracollo il mondo, e la cosa è sotto gli occhi di tutti.
Non si capisce quindi come sia possibile che così tanta gente non capisca gli argomenti che ho presentato e anzi li bolli come "assurdità" basandosi su balle cosmiche (veicolate dall'ideologia capitalistica) del tipo:
"non ci sono i soldi per dare lavoro o reddito minimo a tutti";
"così premiamo i fannulloni e i fancazzisti che staranno a casa ad oziare tanti i soldi gli arrivano ugualmente";
"così non ci sarebbe più gente disposta a lavorare nei call-center (ovvero nel settori a bassa retribuzione)".

Cioè, non solo siamo vittime di una minoranza di cialtroni che ci sta impoverendo anno dopo anno, ma ci siamo fatti convincere che è meglio così, che questa è la strada per un maggior benessere!

Se non fosse un'enorme tragedia mondiale ci sarebbe veramente da sbellicarsi dalle risate...
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MessaggioInviato: 02 Dic 2015 18:14    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto1960

Citazione:
Quando polemizzo un pochino con chi sostiene i "redditi minimi", a prescindere dai molteplici nomi e tipologie differenti, intendo semplicemente dire che darei la priorità al LAVORO, piuttosto che a un reddito minimo.


Certo, il LAVORO, è sempre al primo posto, e deve essere chiaro che lavorare deve essere più conveniente economicamente di qualsiasi forma di reddito minimo garantito, perchè appunto...deve essere inteso come il minimo per sopravvivere dignitosamente nell'attesa di un lavoro, ma lo scopo è entrare o rientrare nel mondo del lavoro, essere formati, non essere mantenuti. Anche impiegare persone a fare lavori socialmente utili è utile per capire se una persona è meritevole di questo sussidio (che in questo caso sarebbe meritato stipendio).
Ma quello che dovrebbe essere chiaro, e spesso non lo è... è che al di sotto di una certa cifra (stabilita in base al nucleo familiare e aIle statistiche ISTAT) nessuno dovrebbe vivere.

Citazione:
Perchè in una società in cui si sia raggiunta la piena occupazione, ovvero in cui non ci sia che una minuscola disoccupazione "fisiologica", il potere di fatto passa dal Capitalista al lavoratore, gli stipendi sono "giusti" per definizione, perché determinati dal mercato e non dal ricatto "o accetti queste quattro fetecchie oppure te ne vai a quel paese tanto io ne trovo 10 pronti a lavorare alle mie condizioni".


Ma nell'attesa che si raggiunga? Secondo me è un inizio...per far si che questa schiavizzazione moderna abbia una fine, se la gente ha un minimo in tasca potrà anche dire no allo schiavista moderno, denunciarlo.

Altrochè jobs act, tutele crescenti inesistenti, demansionamento e cazzate varie...

Citazione:
Cioè, non solo siamo vittime di una minoranza di cialtroni che ci sta impoverendo anno dopo anno, ma ci siamo fatti convincere che è meglio così, che questa è la strada per un maggior benessere!


Hanno paura del cambiamento, e questo fa comodo ai potenti...pensano che sia solo questione di aspettare, che le cose si risolvano a poco a poco, invece a poco a poco ci stanno mettendo in mutande (chi non c'è già)....
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MessaggioInviato: 02 Dic 2015 22:04    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Siccome sia Madvero sia Maary mi hanno un po' tirato in ballo, e d'altra parte era rimasta anche a me la curiosità di capire cosa realmente intendessi con quella tua frase sul "cosa cazzo sia realmente la vita", mi sono preso un po' di tempo per andare a seguire i tuoi link

Non vorrei che pensassi che io in qualche modo mi riferissi a te. Non ho neppure compreso perché Madvero e Maary ti abbiano tirato in ballo: io ho solo visto la volontà di Madvero di pungolarmi a parlare e ho risposto d'impulso...


Roberto1960 ha scritto:
Quando polemizzo un pochino con chi sostiene i "redditi minimi", a prescindere dai molteplici nomi e tipologie differenti, intendo semplicemente dire che darei la priorità al LAVORO, piuttosto che a un reddito minimo.

Sì, su questo non ci piove, non ci sarebbe da discutere.
Ma se la realtà non è questa? Se il lavoro non te lo da nessuno? Lo Stato DEVE immediatamente intervenire perché io continui a poter mangiare, ad avere un tetto sulla testa, acqua, elettricità e gas. E la possibilità di comprare i libri di scuola ai miei figli. Anche assumendosi il rischio che io lo stia ingannando, se proprio non ha voglia di svolgere i dovuti e semplicissimi controlli.
Oppure si ammetta con sano spirito critico di vivere nel Burundi, e si cominci a pensare a un gemellaggio.


Roberto1960 ha scritto:
Poi perché pagare qualcuno per fare un lavoro, cioè svolgere una funzione socialmente utile, dà anche maggior dignità e soddisfazione personale alla retribuzione ricevuta.

E dal mio punto di vista anche qui non ci piove. La mia professione è skipper e comandante d'imbarcazioni da diporto, e da più di trent'anni sono abituato a sentirmi dire «Buongiorno Comandante», «Salve Capitano», e sinceramente la soddisfazione personale non è esattamente paragonabile a quella che ricaverei dall'andare avanti e indietro all'INPS per riempire moduli di richiesta di sussidio...


Roberto1960 ha scritto:
Ho fatto esempi e ne potrei fare tantissimi altri: di lavoro in Italia ce n'è IN QUANTITA' INDUSTRIALE.
E' assurdamente e beceramente falso dire che "non c'è lavoro".

Ecco, qui mi lasci un po' perplesso.
Addirittura parli di “quantità industriale”...
Io sono ormai più di tre anni che cerco lavoro, e dal «Buongiorno Comandante» non avrei alcun problema a passare al meno rispettoso «Muoviti, pelandrone!» di un capo tiranno mentre svolgo il mio lavoro di magazziniere... Ho cercato anche ai mercati ortofrutticoli, alle 5.00 di mattina, come carica/scarica camion di frutta, ma mi hanno riso in faccia.
E mia moglie, dall'alto della sua laurea in pedagogia, sono tre anni che cerca lavoro nelle pulizie di condomini, uffici o case private, e non ha ricevuto neppure una vaga speranza. Anzi, non è corretto: una volta l'ha contattata un signore che necessitava di una badante per sua madre anziana. Orario di lavoro dalle 6.00 di mattina alle 22.00 (16 ore ininterrotte), ogni giorno della settimana, senza riposo; compenso: 400 euro mensili. Ecco qua gli eventuali lavori che si trovano in anni di ricerche...

Che non ci sia lavoro è cosa nota e comprovata, quindi m'incuriosisce molto questa tua affermazione (oltre che interessarmi), e mi piacerebbe che ti spiegassi meglio...


Roberto1960 ha scritto:
Vorrei far riflettere che non solo questa dovrebbe essere la priorità per motivi sociali, perché E' GIUSTO, moralmente e socialmente.
Ma anche per motivi economici, e questa e la cosa che sfugge ai più.

Che è sostanzialmente ciò che ho cercato di far capire in uno dei miei post linkati: io non posso far girare l'economia, e come me ce ne sono 10 milioni. E intanto i negozi chiudono (qui chiudono al ritmo di uno al giorno), e pure i supermercati. Qui resiste il Lidl, con la sua merce scadente ma i suoi prezzi imbattibili. Tutti i Sigma hanno chiuso, per esempio, e tra poco il Famila li seguirà, poiché è perennemente vuoto, a parte qualche signora in pelliccia che può serenamente comprare 1 chilo di pasta Voiello a 1,80 € mentre quella del Lidl marca “Pasta” ne costa 0,60...
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 03 Dic 2015 10:55    Oggetto: Rispondi

@ Danielix e Maary:
Sì, mi rendo conto che le mie affermazioni sul lavoro possano apparire sulla prima paradossali e provocatorie.
In realtà ne ho già parlato in post precedenti e in altri 3D. Cercherò allora di dettagliare un pochino di più evitando di scrivere troppo.

Io dico che il lavoro c'è, e ce ne è tanto, perché la società in cui viviamo è lungi dall'avere servizi soddisfacenti e tutele ampie per tutti.
Pensate a quanto si potrebbe fare di più per le famiglie, per le donne-madri che lavorano.
Pensate a quanto si potebbe e dovrebbe fare per la tutela e il rilancio del patrimonio artistico e culturale, in Italia che è la culla mondiale dell'arte e della cultura.
Pensate a quanto c'è da fare per migliorare l'ambiente, pulirlo, proteggerlo, partendo dalle metropoli e finendo con i parchi e le campagne.
Come ho detto, potrei continuare a lungo.

Io dico che tutte queste cose, che noi trascuriamo e non curiamo, potrebbero essere innumerevoli posti di lavoro. Capite? Con una fava due piccioni: diamo lavoro a centinaia di migliaia di persone che magari attualmente non riescono a trovarne nel mercato (drogato) del lavoro controllato dal Capitale e nel frattempo miglioriamo l'ambiente intorno a noi, le nostre condizioni di vita, il nostro stesso benessere.

Il governo dovrebbe semplicemente decidere di finanziare tutti gli enti pubblici, i comuni, le provincie, le regioni, con il solo obiettivo di erogare posti di lavoro, al limite anche temporanei, che siano socialmente utili per la collettività e le famiglie.
Pensate semplicemente a quante persone troverebbero lavoro se in Italia si decidesse di tenere aperti TUTTI i musei e le biblioteche dalle 8 alle 24; se si costruissero asili nidi sufficienti per tutta la popolazione con il relativo personale; se si decidesse di dare assistenza domiciliare agli anziani e ai malati cronici 24 ore su 24; se si volesse tenere aperte TUTTE le scuole e le università fino alle 20 per farle diventare motori di cultura ed istruzione per tutta la popolazione.

Qui naturalmente viene il bello/brutto.
L'obiezione facile facile del benpensante: non ci sono i soldi!
Perché il Capitalismo ha avuto cura, non solo di distruggere gli Stati cancellando la sovranità monetaria, ma anche di diffondere la più completa ignoranza di cosa sia il denaro per uno Stato, che è cosa assai diversa da un privato cittadino.
(Non a caso non si studia economia a nessun livello nei nostri sistemi d'istruzione...)
Un cittadino ovviamente se si stampa i soldi necessari per vivere senza lavorare commette un reato, uno Stato invece no: anzi dovrebbe essere la sua prima e principale ragion d'essere!
Lo Stato dovrebbe creare tutto il denaro che serve per consentire a TUTTI i cittadini di avere un lavoro socialmente produttivo, esserne retribuiti secondo le regole di mercato (chi fa lavori più richiesti è pagato di più), e con quei soldi dare il contributo all'altro pilastro di qualunque economia immaginabile: il consumo. Perché senza consumo la produzione non serve a nulla.

In effetti, se riuscissimo a scalfire il muro di disinformazione e ignoranza che ci hanno costruito intorno, vedremmo che è veramente molto semplice. Non ci sono concetti astrusi da comprendere.
Tant'è vero che, sapendo quanto è grande il rischio che i popoli escano dal letargo e decidano di imporre ai governi di perseguire il loro benessere, invece del continuo accrescimento delle ricchezze delle sanguisughe, speculatori e strozzini di tutto il mondo, questi ultimi si sono organizzati e hanno pensato bene di "castrare" gli Stati, limitare il loro potere di intervento, e togliergli la capacità di produrre moneta in quantità sufficiente.
Tra l'altro questo serve non soltanto ad impedire che ci si avvicini alla Piena Occupazione, che per il Capitale sarebbe un'autentica ecatombe, ma è pure un grande business. Perché uno Stato che non ha più sovranità monetaria, per finanziare il benessere dei cittadini deve farsi prestare i soldi. E da chi, se non quegli stessi usurai che si sono autoconferiti la capacità di creare moneta dal nulla al posto degli Stati stessi?
Guardate che è un meccanismo veramente mirabile nella sua diabolicità!
Il Debito Pubblico, che di per sé non ha nessun significato particolare diversamente dai debiti privati (che sono VERI debiti) è stato trasformato da un semplice artificio contabile (perché uno Stato che emette moneta a debito e la conferisce ai suoi cittadini non fa nient'altro che una partita di giro, perché debitori e creditori, ovvero Stato e cittadini, di fatto sono la stessa cosa!) in un debito vero e proprio, con tanto di interessi da pagare ogni anno!

Pensateci su un attimo e converrete che ci siamo fatti inculare veramente alla grande: l'Italia ha partite commerciali con l'estero in quasi equilibrio; ovvero noi importiamo circa quanto esportiamo.
Saremmo un'economia in quasi perfetta salute.
Tuttavia abbiamo circa 40 miliardi di euro che ogni anno se ne vanno all'estero (la parte di Debito Pubblico sostenuta da investitori stranieri), e questo è esattamente ciò che ci sta distruggendo anno dopo anno.
Il bello è che tutti i soldi che ci servono per mandare avanti la nostra economia e per far lavorare TUTTI ce li potremmo stampare da soli, mica serve farseli prestare!
Anzi, manco servirebbe stamparseli, perché la maggior parte del denaro oggi è virtuale, numeri che passano da certi conti bancari ad altri conti: risparmieremmo pure la carta e l'inchiostro!

Riflettete su questo: come mai il Giappone sta assai meglio di noi pur avendo un Debito Pubblico che è quasi il doppio del nostro, circa il 230% del PIL?
Semplicissimo: è quasi tutto nelle mani di investitori giapponesi, quindi è una VERA partita di giro e l'economia ne risente quasi per nulla.

Dunque qual è il VERO motivo per cui noi oggi non possiamo dare lavoro, e parlo di lavoro BEN PAGATO, a tutti i cittadini che lo chiedono, pur essendoci un grandissimo bisogno sociale?
Per continuare a far prosperare i Grandi Usurai multinazionali e per perpetuare il sistema neoschiavista del lavoro sottopagato che deriva da alta disoccupazione.

Come ho già detto, se non fosse una tragedia epocale ci sarebbe veramente da ridere...
(Ovviamente sono stato schematico; ci sarebbe molto di più da dire e dettagliare, ma già così ho scritto fin troppo per un forum!)
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