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culle vuote? Responsabilità politiche
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 12:00
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MessaggioInviato: 20 Feb 2016 17:36    Oggetto: culle vuote? Responsabilità politiche Rispondi citando

- culle vuote? Responsabilità politiche
di Paolo De Gregorio, 20 febbraio 2016

Non emergono mai, con chiarezza ed onestà, tutti i fattori che determinano un fenomeno sociale, come quello della diminuzione delle nascite. Come al solito sono la politica e il Vaticano che fanno confusione, omettono ovvie verità secondo le proprie convenienze, addossano a minoranze, come quella dei gay, colpe che non hanno, se la prendono con leggi civili come divorzio, aborto, contraccezione, unioni civili, contro cui sono in lotta perpetua con tutta la forza delle proprie organizzazioni, “Comunione e liberazione” in testa.

Anzitutto la diminuzione della popolazione italiana, rispetto al suo territorio in gran parte montagnoso, non sarebbe un problema, anzi sarebbe salutare tornare ai 30 milioni di italiani di inizio novecento, ma la questione è un’altra, è il rapporto tra giovani e anziani che si è squilibrato: gli anziani sono in aumento ed i giovani diminuiscono, per ragioni che sono al mille per mille economiche e causate da scelte di politici ottusi, ignoranti, subalterni alle esigenze della Confindustria e del mercato globalizzato.

Al primo posto c’è da considerare la grande conquista spacciata per “civiltà e modernità” che ha precarizzato il mondo del lavoro, ha reso insicure e licenziabili le persone, impossibile avere dalle banche mutui edilizi, e quindi qualunque progetto di famiglia, convivenza, figli, è allegramente saltato e probabilmente i responsabili erano al “family day” a denunciare la crisi della famiglia.
Se poi il 40% dei giovani è senza lavoro, non è colpa di un destino cinico e baro, ma il risultato di provvedimenti politici che hanno elevato l’età pensionabile dai 60 ai quasi 70 anni, lasciando i vecchi al lavoro ed i giovani a spasso o sulla via della emigrazione.

Sono infatti più di duecentomila i giovani che recentemente hanno abbandonato l’Italia, in parte intellettuali di valore, in parte allo sbaraglio, desertificando di nuovo il Sud Italia. Anche qui abbiamo responsabilità precise, inoppugnabili, in quanto le risorse da destinare alla ricerca e quindi all’occupazione di tutti questi cervelli, i nostri lungimiranti politici li hanno destinati a missioni militari all’estero, all’acquisto di bombardieri, all’8 per mille alla Chiesa, al finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria, al salvataggio di banche in mano a ladri e piduisti.

Se veramente vogliamo ripristinare un giusto equilibrio tra giovani e anziani, il punto è quello di fare esattamente il contrario di ciò che è stato fatto in questi ultimi anni, ossia dare a tutti i disoccupati un reddito di cittadinanza in cambio di 4 ore di lavoro giornaliero, socialmente utile, portare il pensionamento a 60 anni, abolire il precariato e il Job act, finanziare massicciamente la ricerca, soprattutto nella direzione di rendere l’Italia autonoma per quanto riguarda l’energia (tutta rinnovabile) e sviluppare una agricoltura basata sulla lotta biologica, senza diavolerie chimiche o transgeniche, scelta che salverebbe la vita a migliaia di giovani che oggi si ammalano di cancro per il cibo spazzatura che circola nei supermercati e per le polveri sottili emesse dalle autovetture, dal riscaldamento con combustibili fossili.

Altro che family day o dare la colpa alla minoranza gay che chiede diritti civili, i killer della famiglia e responsabili della fuga dei giovani sono in politica e in Vaticano e solo una nuova e buona politica può cambiare le cose, e la caratteristica più importante deve essere l’onestà e il bene comune.
Paolo De Gregorio
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strangedays
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Registrato: 27/11/09 16:48
Messaggi: 2191
Residenza: Nelle zone dell'ubiquità

MessaggioInviato: 21 Feb 2016 09:53    Oggetto: Rispondi citando

hahahahah far figli in italia aahahh coi potici che fanni solo dispetti senza sicurezze x il futuro!! hahahahahah Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing SO MEA MAT.. Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes
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Maary79
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MessaggioInviato: 22 Feb 2016 18:39    Oggetto: Rispondi citando

PaoloDeGregorio ha scritto:
Anzitutto la diminuzione della popolazione italiana, rispetto al suo territorio in gran parte montagnoso, non sarebbe un problema, anzi sarebbe salutare tornare ai 30 milioni di italiani di inizio novecento, ma la questione è un’altra, è il rapporto tra giovani e anziani che si è squilibrato:


Infatti, non è un problema, non vedo questo allarmismo, i vecchi poi non sono eterni. Siccome per i prossimi anni si continuerà così, finchè arriveremo ad una situazione di stallo...a che serve fare tanti figli se avranno un futuro incerto?
Il boom economico in altri paesi ha incrementato le nascite, ma prima o poi anche loro si fermeranno e si troveranno più vecchi che giovani.
Ovviamente anche il discorso immigrazione andrebbe rivisto in tutto e per tutto.
Di lavoro non ce nè, punto, nè per gli italiani, nè per gli stranieri in particolare la bassa manovalanza se ne può stare al paese di origine.
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paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 27 Feb 2016 13:57    Oggetto: Rispondi citando

- un altro mondo è possibile -
di Paolo De Gregorio, 26 febbraio 2016

Ieri, 25 febbraio, durante la trasmissione televisiva Geo & Geo, a cura della super catto-catto-dem Sveva Sagramola, intoccabile da 20 anni per il suo modo soave di evitare di approfondire le responsabilità di chi sta condannando a morte il nostro pianeta, sono state invitate tre biologhe, ricercatrici presso l’Università statale Federico II di Napoli, che hanno quasi portato a termine un test valido per poter determinare facilmente se esistono problemi genetici per l’infertilità maschile e femminile.
Francamente magnificare una attività di ricerca che ha l’obiettivo di ridurre l’infertilità in un mondo sovrappopolato mi sembra aver perso di vista la situazione dei popoli della terra nel loro insieme, e in particolare di quelli che hanno urgenza di avere a disposizione quei contraccettivi di cui dispongono liberamente le donne occidentali che, infatti, hanno attuato una “crescita zero”, che è la rivoluzione più importante degli ultimi 40 anni.

Per la prima volta nella storia umana le donne hanno gestito direttamente la propria fertilità, affidandosi alla scienza, fregandosene di quello che raccomandano i preti, anche in un paese come l’Italia in cui si dichiarano cattolici il 90% dei cittadini. Sembrava impossibile arrivare al potere decisionale delle donne sulla maternità, ma è successo, il risultato è la famosa crescita zero e la religione ora conta molto meno,
Non sarebbe il caso che le donne e le onlus occidentali studiassero come far arrivare, in qualunque modo, la pillola del giorno dopo alle donne islamiche per liberarle da maternità imposte?

Naturalmente nella suddetta trasmissione, pur essendo in argomento, non è stata pronunciata una sola parola sul ruolo delle religioni islamica e cattolica, che ancora bloccano qualsiasi diffusione della contraccezione, anche in presenza di tragedie epocali, come quelle che vediamo sulle nostre coste, la cui matrice non sono solo le guerre, ma la desertificazione, la sovrappopolazione, il cambiamento generale del clima, il disboscamento, gli acquisti delle terre fertili da parte delle multinazionali (Cina in testa), i permessi di pesca a nazioni con mezzi moderni e distruttivi.
Perché dunque non riconoscere onestamente che la terra ha due emergenze gravi: la sovrappopolazione e il surriscaldamento, e che sono problemi assolutamente affrontabili e risolvibili, basta avere una strategia e indicare con chiarezza quali sono i nemici irriducibili di un cambiamento ormai indifferibile?

Per la sovrappopolazione gli ostacoli maggiori, come anzidetto, vengono dalle organizzazioni religiose cattoliche e islamiche, che però, nel caso dell’Europa e dell’occidente in generale, sono state sconfitte dalle donne, che hanno preferito usare la contraccezione anziché ubbidire agli anatemi dei preti che le volevano votate alla maternità e alla famiglia in un ruolo di totale subordinazione economica e sessuale.

Per quanto riguarda l’economia globale, il grande problema sono le multinazionali, ormai più potenti e ricche degli Stati stessi, entità senza volto e in perenne cambiamento, con capacità corruttiva enorme, in grado di comprare i politici in ogni paese, proprietarie di tutti i media che contano, in grado di far scoppiare guerre per tutelare i loro interessi economici, legate alle banche e alle massonerie internazionali.

L’unica strada da percorrere per incrinare il loro potere è uscire dalla globalizzazione, quindi dalla WTO, dal FMI, dalla Banca Mondiale e tornare alle economie nazionali, che producano con il fine di arrivare per prima cosa alla autonomia alimentare ed energetica (con le rinnovabili), cercando di procreare in base alle possibilità produttive sostenibili del proprio territorio, senza dover pensare alla tragedia di una emigrazione per fame.

Riconoscere quali sono i problemi ed avere una strategia sulle priorità da affrontare, dovrebbe essere un obbligo per chi ha voce per farsi ascoltare, ma visto che sono tutti venduti, sta a noi, navigatori della Rete, non pagati da nessuno, ma mossi da passione civile diffondere i semi di un mondo nuovo possibile, a cominciare dal rifiuto di consumare merci inutili o nocive (che sempre più ci fanno ammalare, a vantaggio delle multinazionali farmaceutiche), dal rifiuto di fare le scimmie ammaestrate dalle mode e dalle TV, dal rifiuto di partecipare alla progettazione e costruzione di armi, scegliendo il piccolo modo di produrre le merci, in regime di autogestione, perché ci piace collaborare, usare il cervello oltre le mani, e non ci piace ricevere solo ordini e minacce di licenziamento.
Paolo De Gregorio
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Maary79
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MessaggioInviato: 29 Feb 2016 18:45    Oggetto: Rispondi citando

Paolo De Gregorio ha scritto:
Non sarebbe il caso che le donne e le onlus occidentali studiassero come far arrivare, in qualunque modo, la pillola del giorno dopo alle donne islamiche per liberarle da maternità imposte?


Se non ci sarà una campagna di sensibilizzazione sul tema portare pillole e preservativi non servirà mai a niente. Purtroppo sta nella cultura di molti popoli, non solo i medio-orientali di religione islamica, anche gli africani di religione cattolica o latino-americani, indiani e cinesi.
Non serve neppure imporre, abbiamo visto i risultati in Cina.
Poi ci sono i popoli occidentali che grazie al benessere economico (di altri tempi) hanno figliato senza ritegno (ed ecco il perchè dei tanti vecchi).
Ora che in Occidente c'è crisi, ci si sta fermando, anche in Africa o America latina causa malattie (Zica, Ebola, ecc..), ma non è abbastanza, specie da quelle parti.

Paolo De Gregorio ha scritto:
Perché dunque non riconoscere onestamente che la terra ha due emergenze gravi: la sovrappopolazione e il surriscaldamento, e che sono problemi assolutamente affrontabili e risolvibili, basta avere una strategia e indicare con chiarezza quali sono i nemici irriducibili di un cambiamento ormai indifferibile?


Anche qui c'è un gran divario fra Occidente e paesi in via di sviluppo o emergenti. L'inquinamento non è di certo una loro priorità.
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prevenzionecivile
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MessaggioInviato: 02 Mar 2016 21:07    Oggetto: Rispondi

La specie umana si avvia verso l'estinzione.
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