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Dischi di vetro 5D dureranno 14 miliardi di anni
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Autore Messaggio
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12823
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 28 Feb 2016 19:11    Oggetto: Rispondi citando

jumpjack ha scritto:
Citazione:
Il vero problema sarà leggerli, non fra 13 miliardi di anni, ma più modestamente fra 1000 anni. Già adesso recuperare i dati scritti su floppy disk è quasi impossibile, mentre quanto scritto sulla pietra qualche migliaio di anni fa riusciamo ancora a leggerlo (anche se non sempre riusciamo a capirlo, vedi il caso dell' etrusco).


Già...

Quindi in giro potrebbero esserci "cristalli di memoria" scritti da chissèchi 1000 o 100.000 anni fa, finora sempre scambiati per semplici sassi, e invece.... Smile
[...]

Perchè no!

Una stele con incisi simboli o parole è abbastanza evidente che sia un supporto per le informazioni, un dischetto di vetro di un paio di cm di diametro non è affatto autoesplicativo della sua funzione e inoltre la tecnologia per leggerlo potrebbe essere perduta anche solo fra mille anni...
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Dekko2205
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 27/12/09 02:04
Messaggi: 17

MessaggioInviato: 28 Feb 2016 21:31    Oggetto: Rispondi citando

Come i cristalli di Superman
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 03 Mar 2016 23:03    Oggetto: Rispondi

Segnalo questo bel documentario sulla tv svizzera, ora in onda, ma sarà visibile in streaming fra poco:

Fine della memoria?

link

LA 1, giovedì 3 marzo, 22:30
Le grandi sfide della società digitale
di Vincent Amouroux

La trasmissione della memoria è una questione capitale per la nostra società e per ognuno di noi. Ma con l’informatica si confronta ad una fragilità che nessuno aveva previsto. Cosa troveranno gli archeologi e gli storici del futuro tra 2000 anni?
Sicuramente delle pietre intagliate del Paleolitico, delle pitture rupestri, dei geroglifici, dei rotoli di pergamena, forse anche dei libri. Ma che ne sarà dei miliardi di dati memorizzati su CD, DVD, dischi rigidi, chiavi USB, Internet, supporti che si stanno rivelando particolarmente fragili ed effimeri?

Si stima che il 90 per cento dei dati oggi esistenti nel mondo sia stato generato nel corso degli ultimi due anni. Un diluvio d’informazioni già soprannominato “Big Data”. Saremo in grado di assicurare la conservazione di questa marea di dati digitali o saranno destinati prima o poi a scomparire?

Per ora nessun supporto numerico è ancora riuscito ad imporsi sul lungo termine, ma ricercatori e scienziati hanno capito che l’informatica deve lasciare il posto alla genetica. Il DNA rappresenta, infatti, uno dei settori di ricerca più promettenti in questo campo.
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