Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Non dà le password dei suoi hard disk, in carcere da 7 mesi
Le prove per incriminarlo sarebbero nascoste nei drive crittografati.


 

 

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[Gummy Bear]

e il 5° Emendamento?

[Maary79]

Se fosse sicuro darebbe gli HD alle forze dell'ordine, appurato che è innocente, farebbe lui una denuncia alla sorella con richiesta di danni morali, per l'infamia che gli ha buttato addosso...

[pentolino]

fatemi capire, tua sorella è incavolata con te e per fartela pagare denuncia che hai file pedopornografici sul tuo computer (pessima idea nel caso poi quei file non ci siano, ma non posso fare supposizioni su alcun livello minimo di intelligenza da parte della persona).
Un perito dice che se hai dei file del genere è probabile che li metta sul computer.

Basta questo per ficcare qualcuno in galera negli USA? Land of freedom, non c'è che dire...

[Benny]

Mi piace l'idea che si ha "il diritto di non auto-incriminarsi", quando sarebbe più civile avere "l'obbligo di costituirsi"...

[francescodue]

Senza altre informazioni, è difficile capire se è una follia giudiziaria oppure se c'è qualcos'altro sotto.
In ogni caso ho sempre pensato che il sistema americano è simpatico ma troppo pericoloso: con un buon avvocato che convince la giuria, anche un serial killer pedofilo verrebbe messo a dirigere un asilo.
(Scusate l'esagerazione)

[Maary79]

[pentolino]

@Maary79 sicuramente il tuo è uno scenario plausibile; ma che succederebbe se nel computer ci fossero file non pedopornografici, ma che infrangono qualche altra legge?

Mi metto nei panni dell'accusato; anche io ho il disco di uno dei miei computer criptato con FileVault. Dentro ci sono cose di lavoro e cose private; per quanto ne so non c'è nulla che violi la legge dentro.
Tuttavia ci sono dei file che considero privati, for my eyes only; sarebbe giusto che io fossi costretto a sbloccare il disco, pena la galera? A me sembra di no, e fino a prova del contrario una persona è innocente.

[Maary79]

Ci avevo pensato anch'io che quegli HD potrebbero contenere file piratati, protetti da diritto d'autore, e non materiale pedo pornografico.
Ma in questi casi, un buon difensore mette le mani avanti, perché l'imputato non venga poi accusato per altri reati, comunque meno gravi.

Tutto il resto (file personali, di lavoro, ecc..) sono protetti dal segreto d'ufficio e di certo non accessibili a tutti.

Anch'io mi metto nei panni dell'imputato, e certa della mia innocenza darei i miei HD senza fiatare. Con le premesse scritte sopra.
Poi denuncerei chi mi ha accusata ingiustamente.

[pentolino]

Messa così è meglio sicuramente; però è proprio l'arbitrarietà della cosa che mi spaventa.
Il rischio che la persona abbia materiale perdopornografico giustifica una tale coercizione per violare la sua privacy e, soprattutto, la violazione del principio di non auto accusa, proprio della costituzione USA?
Insomma un conto è ciò che per certi versi sarebbe moralmente giustificabile (se questo è un pedofilo giusto che ne paghi le conseguenza), ben altro è ciò che è protetto dalla costituzione; se cade questa distinzione la democrazia è minata nelle sue basi.

[Maary79]

Nessuno mi sembra l'abbia costretto ad autoincriminarsi, gli hanno chiesto solo di mettere a disposizione dei mezzi che di fatto poi potrebbero discriminarlo.

Sai cosa è capitato a me? Anni fa qualcuno disse che telefonavo mentre lavoravo (che non è consentito, salvo telefonate alla sede, in caso di problemi) ho lasciato controllare i miei tabulati telefonici, e grazie a quelli mi hanno scagionata.
Il legale voleva farmi fare una denuncia, verso chi mi voleva mettere nei guai, per avere un risarcimento, io però ho lasciato stare.

Se avessi ragionato che quelli erano "fatti miei", visto che il telefono era personale, e non dovevo rendere conto a nessuno, avrei avuto sicuramente un richiamo scritto.

[pentolino]

posso capire le tue motivazioni nel caso specifico, ma non sono d'accordo in generale; è proprio con l'accettare ripetuti soprusi che ci si ritrova schiavi.
La catena al collo te la mettono un anello alla volta.

[Maary79]

Rispetto la tua opinione e capisco pure le tue motivazioni. Io cerco sempre di vedere nella legge l'unico appiglio nel caso vogliano metterci nei guai.

[denebulas]

Ma è uguale a un mandato di perquisizione a casa. Uno ha cose private ma se il giudice approva deve aprire alla polizia...

[{Orfeo}]

Senza contare che se uno si fa le seghe con il filmato di una sedicenne non è da definire pedofilo.

[Maary79]

Ipotizziamo allora che da nascondere possa avere filmati con teenager, se non erro è reato, ma non pedofilia, avrebbe comunque convenienza a vuotare il sacco, e magari puntare ad una difesa dicendo che era convinto che le ragazze (o ragazzi) avessero almeno 18 anni...

Potrei fare l'avvocato...

[superfrankie]

[superfrankie]

[pentolino]

concordo con superfrankie; è vero che l'uomo, se fosse innocente, non avrebbe nulla da nascondere, però questa non è democrazia.

[gqn77]

Vecchio errore confondere democrazia con giustizia o libertà. Democrazia è goverdno del popolo. Se la maggior parte della popolazione decide che tutti quelli che si chiamano Pino devono essere appesi per i pollici e fustigati in pubblica piazza... è perfettamente democratico fustigare tutti i Pino in pubblica piazza.

La costituzione in Italia serve propio a limitare queste derive democratiche ponendo paletti più difficili da scalzare. Ad esempio nel caso di Pino la costituzione dice che tutti gli uomini sono identici di fronte alla legge (compreso pino) e quindi per fustigare Pino servirebbe più di un 50%+1 dei voti oltre ad un referendum. Ma passati quei paletti diventerebbe democratico ancor di più che con una semplice legge.