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Zeus News Ospite
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francescodue Dio minore
Registrato: 26/09/08 10:00 Messaggi: 551
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Inviato: 16 Giu 2016 21:32 Oggetto: |
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Dico subito che io uso windows, anche se ho fatto dei tentativi con linux.
E dico anche che, quando ho cominciato ad usare PC c'era ancora il DOS6.22.
Infine aggiungo che io non sono uno smanettone. mi limito ad usare i programmi.
Quindi, personalmente, mi sembra questo sistema un ritorno al passato: quando i programmi erano contenuti integralmente nella loro cartella.
Per installare un programma bisognava copiare dal supporto tutti i file (anche se la procedura del setup si occupava di automatizzare questa copia) e per avviare l'applicazione bisognava trovare il file eseguibile del programma.
Per disinstallare era sufficiente cancellare la cartella.
Il sistema restava sempre pulito.
Poi c'è stata l'evoluzione, con programmi che si affidavano a parti del sistema per lavorare, e anche qui, all'inizio, non toccavano quei file: se c'erano li usavano, altrimenti il programma si bloccava. Nessuna installazione aggiuntiva, nessuna sostituzione di file per aggiornamenti.
Il passo dopo è stato quello che conosciamo: programmi che modificano il sistema, con tutti i rischi del caso.
Adesso si torna a programmi standalone (mitici, i migliori per fare prove senza rischi).
Vedremo se questo sarà l'inizio di un circolo vizioso oppure se ci sarà una evoluzione verso una soluzione diversa. |
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amldc Dio maturo
Registrato: 02/05/06 16:21 Messaggi: 1382
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Inviato: 17 Giu 2016 09:32 Oggetto: |
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Citazione: | Quindi, personalmente, mi sembra questo sistema un ritorno al passato: quando i programmi erano contenuti integralmente nella loro cartella. |
In effetti anche a me sembra molto simile; più tecnicamente mi dà l'impressione che il tutto consista nel forzare il link statico dei programmi o generare un pacchetto che giri in una sorta di sandbox, con tutte le copie delle librerie dinamiche necessarie.
In entrambi i casi la cosa comporta la duplicazione di vari pezzi di software (con relativo ingombro sul disco), cosa per evitare la quale sono nate le librerie dinamiche.
Probabilmente il tutto comporta pure che eventuali correzioni ad una libreria utilizzata da più programmi, renderà necessario aggiornare tutti quei programmi invece della sola libreria. |
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francescodue Dio minore
Registrato: 26/09/08 10:00 Messaggi: 551
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Inviato: 17 Giu 2016 12:53 Oggetto: |
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In realtà il problema delle librerie da aggiornare viene ridimensionato: se quella libreria per quel programma funziona, non viene toccata; se quella libreria per l'altro programma dà problemi, è il programma intero che non funziona.
Al più, si installa solo il secondo programma che ha la sua libreria aggiornata/corretta.
Il primo programma continua ad usare la versione precedente, senza il pericolo di diventare instabile per aggiornamenti incompatibili.
Naturalmente, come fatto notare, questo impone di usare parecchio spazio su disco.
A meno che non si creino delle librerie condivise su richiesta: se esiste già la libreria nel sistema si usa quella, altrimenti si usa quella del programma (con eventualmente la possibilità di forzare il programma ad usare la propria in ogni caso).
Se è studiata bene, ma non sono un programmatore, questo risolverebbe parecchi problemi di compatibilità/stabilità semplificando la gestione dei programmi e del sistema.
A proposito dello spazio su disco: credo che la maggior parte degli utenti abbiano un 90-95% di spazio per i dati e un 5-10% per i programmi, e con i dischi attuali non credo che avere più copie delle librerie divenga un problema. |
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zero Dio maturo
Registrato: 22/03/08 17:34 Messaggi: 1946
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Inviato: 17 Giu 2016 15:41 Oggetto: |
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Concordo, librerie condivise o librerie duplicate, entrambi i metodi hanno pro e contro.
Comunque i due metodi possono anche coesistere. Su windows per esempio l'applicazione dbeaver e' basata su java, e puoi scegliere tra due installer:
quello "solo applicazione" e quello "applicazione + java". Il secondo installa anche un'adeguata versione di java (nella cartella di dbeaver stesso) evitando cosi' i conflitti di versione. |
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amldc Dio maturo
Registrato: 02/05/06 16:21 Messaggi: 1382
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Inviato: 17 Giu 2016 15:52 Oggetto: |
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Citazione: | In realtà il problema delle librerie da aggiornare viene ridimensionato: se quella libreria per quel programma funziona, non viene toccata; se quella libreria per l'altro programma dà problemi, è il programma intero che non funziona.
Al più, si installa solo il secondo programma che ha la sua libreria aggiornata/corretta.
Il primo programma continua ad usare la versione precedente, senza il pericolo di diventare instabile per aggiornamenti incompatibili.
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Aggiungi un terzo programma, quale libreria utilizzerà ? quella del primo, quella del secondo o a sua volta una propria copia perché ha problemi con
entrambe quelle distribuite con gli altri due ?
Se ricordo bene, con Windows un approccio può consistere nel mantenere le copie adeguate delle DLL nella cartella del programma, che le aggancerà invece di quelle condivise sul sistema. Con Linux dovrebbe essere possibile qualcosa di simile utilizzando dei meccanismi tipo jail o impostando delle variabili di ambiente (al lancio del programma) per farlo puntare alla versione appropriata.
Visto che la tecnologia di snap prevede un demone, potrebbe essere un qualcosa che si mette in mezzo e provvede a gestire l'installazione delle liberie necessarie ed a far puntare i programmi alle versioni interessate. |
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{Winbuntu} Ospite
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Inviato: 17 Giu 2016 20:36 Oggetto: |
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L'allineamento con Windows diventa sempre più marcato...
Fra qualche release si chiamerà Ubundows? |
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francescodue Dio minore
Registrato: 26/09/08 10:00 Messaggi: 551
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Inviato: 18 Giu 2016 21:20 Oggetto: |
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Come ho detto all'inizio, non sono un programmatore.
Non conoscevo tutte queste possibilità di installazione, se non, vagamente, quella relativa a Java.
Riguardo alla somiglianza con Windows, direi che è vero l'opposto.
Sono appena passato a Windows 10 (nel senso che io non volevo e ho cliccato su X, ma il sistema si è aggiornato lo stesso) e alcuni programmi mi risultano adesso non installati.
Quindi in Windows, il sistema si aggiorna e vincola i programmi ad adeguarsi.
In Linux il sistema si aggiorna (più o meno volontariamente), ma i programmi sono completamente (o quasi) indipendenti.
Potrei installare Ubuntu 16.04 con un programma di 15 anni fa senza alcun problema.
Mi sembra che l'idea di base sia questa: i programmatori che si occupano del sistema operativo si concentrano su questo, chi fa le applicazioni si occupa solo di queste, senza paura di aver usato librerie ormai sostituite.
Immagino che si creerà un settore di programmatori di librerie che si dedicherà solo a questo. |
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