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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 11 Set 2005 20:35 Oggetto: undici settembre duemilauno |
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11/9
certo, nel mondo ci sono stati tante tragedie, tanti 11 settembre e non tutti sono stati così "riconosciuti", così "sentiti"..certo le Twin Towers hanno avuto una copertura mediatica in diretta senza precedenti..
fuori di retorica eh...
semplicemente una sensazione a pelle....
rivedere quelle immagini, quelle foto mi fa sempre uno strano effetto..sarà che le ho sentite "in diretta", mentre ero collegato alla borsa, poi le tv via satellite, poi le telefonate assieme ad un amico per sentire un amico che vi lavorava e che per caso ancora non era arrivato...
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vathek Dio maturo


Registrato: 06/09/05 16:09 Messaggi: 1559 Residenza: Roma
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Inviato: 11 Set 2005 21:16 Oggetto: |
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Un giorno che avete voglia di leggere più di due righe, vi racconto cosa si prova a lavorare in aeroporto e ad aver vissuto in diretta quel giorno e quelli successivi..... |
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vathek Dio maturo


Registrato: 06/09/05 16:09 Messaggi: 1559 Residenza: Roma
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Inviato: 11 Set 2005 23:24 Oggetto: |
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E' difficile spiegare cosa si è provato quel giorno a viverlo, se non direttamente, sicuremente "meno indirettamente" di tante altre persone. Quel giorno è passato in quasi surreale tranquillità, perché l'attacco alle torri gemelle è avvenuto intorno alle 9 ora di New York, ovvvero le 15 qui da noi. Sono molti gli americani con i quali ho a che fare in aeroporto e quel giorno se ne stavano tranquillamente tornando a casa loro. E' partito anche un mio collega in quella giornata proprio per gli USA, per motivi di lavoro. Alle 15 già ero tornato a casa, visto che all'ora di pranzo il lavoro è già finito e la televisione si è collegata dopo il primo schianto, mostrando in diretta il secondo...
Ho subito chiamato i colleghi e sembrava quasi che stessimo tutti guardando un film dell'orrore. In aeroporto, i voli per gli Stati Uniti sono stati cancellati per i tre giorni successivi e ci siamo ritrovati letteralmente con migliaia di persone che si affollavano nel terminal per cercare di capire come e quando sarebbero potute ritornare a casa... ci abbiamo messo una decina di giorni a smaltire tutta questa gente, ma ogni volta che partiva un aereo c'era un senso di pesantezza dentro.
I voli delle compagnie americane che al momento dell'attacco erano ancora in volo, hanno ricevuto l'ordine di atterrare nel'aeroporto più vicino in quel momento, indifferentemente da quale fosse stata la destinazione originale. Quel mio collega che era partito proprio l'11/9 doveva andare a Philadelphia ed invece si è ritrovato sulla pista di una cittadina di pescatori dell'isola di Terranova, bloccato per 5 giorni. Mi ha raccontato la sua sorpresa per l'ospitalità di quella gente che improvvisamente si è ritrovata il paese pacificamente invaso da persone che non potevano tornare a casa... circa un migliaio. E' stato un giorno di grande sofferenza, ma è stato un giorno che ha avvicinato anche molte persone, che ha intenerito gli animi di molti e che ci ha fatto sentire davvero tutti quanti esseri umani uguali, indifferentemente dalla lingua, dal credo religioso e dal colore della pelle.... peccato che c'è voluta una tragedia per questo.
Scusate la lunga dissertazione.... |
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