Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Archeoinformatica: cosa voleva dire ''hacker'' in origine?



 

 

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[{eloquentia}]

I giornalisti non hanno ragione.
Come troppo spesso accade dall'avvento di Internet, il mestiere del giornalista generico si è degradato a livelli infimi, con da una parte i "freelance" coatti, pagati a 2-3 euro ad articolo, che non controllano le fonti e spesso inventano cose, e i "professionisti assunti" strapagati, che talvolta controllano, ma non sempre, e scrivono solo quello che il loro padrone gli ordina, pena il taglio del guinzaglio e il diventare un freelance.
La categoria del giornalista da quotidiano è ormai una categoria abbrutita, sfruttata o abiettamente sottomessa, con le debite, poche eccezioni, s'intende.
Se hanno usato la parola in maniera propria, non è certamente perché hanno controllato le fonti...

[Maary79]

Perchè le altre categorie?
Stessa cosa.
Non è la scusa per lavorare male.

[Danielix]

Cos'è, un'esca per PdB?

[{Paolo Del Bene}]

Può essere anche un'esca per il sottoscritto, sta di fatto che il senso di una parola non può e non deve esser alterato, perchè deve far comodo alle redazioni di giornali, telegiornali, emittenti radiofoniche, riviste ed altri media.
Il senso del termine hacker lo trovate pubblicato su link ed link dove viene spiegato chi è un hacker, ci sono libri scritti da autori di un certo spessore culturale a livello mondiale, che hanno cambiato il percorso della storia dell'informatica.
Ci sono organi che hanno dato un'esatta identification ed hanno assegnato pure degli RFC's.
Non credo alla balla che solo ora si sarebbe scoperto il senso della parola hacker.
Quanto resi noto ai Carabinieri per la loro un'esatta identificazione, ricevette come risposta che loro seguono Raoul Chiesa, che ovviamente non ha,di certo coniato e dato impulso alla comunità degli hackers.

Saluti Paolo Del Bene

[Molok]

Il problema non è tanto capire chi e come ha usato per primo il termine.

Dal 63 ad oggi ne è passata di acqua sotto ai ponti... la "cultura hacker" ha generato una frammentazione di comportamenti e moti d'animo, tali per cui una sola parola non basta più.

E' chiaro che, se chiami "hacker" chi usa la tecnologia conoscendone i "trucchi" o ama studiare la tecnologia per scovare questi trucchi, quando una persona compie un reato sfruttando uno di questi trucchi, allora diremo che un hacker ha fatto quel reato.
Sui giornali non si sono mai (o raramente) posti il problema di bilanciare un titolo del genere con la controparte "un hacker risolve il blackout del quartiere" o "un hacker segnala un grave problema della centralina di controllo dei veicoli tali, e come risolverlo" o "un hacker mette in guardia gli acquirenti del prodotto X perché cela un problema costruttivo".

A questo punto il "movimento hacker" ha tentato di segnalare questo "baco" del giornalismo che stava causando una errata concezione della figura di hacker e ha proposto di indicare come "cracker" o in altri modi gli hacker che sfruttano a loro vantaggio le loro conoscenze tecniche in modo illegale, ma fino ad ora non è stata recepita questa differenza dalle masse...

M

[bodyalive]

non sapevo ci fosse questa disputa, per me l'hacker e' sempre stato colui che vìola un sistema informatico. Una cosa e' lo smanettone, un'altra e' l'hacker.

[{Ren}]

Non è proprio così, a leggere il manuale di informatica giuridica del Professor Ziccardi della Università Statale di Milano, il termine hacker, al MIT veniva usato per indicare in generale persone dotate di talento che riuscivano a compiere imprese degne di nota. Un hacker era anche chi aveva un estremo successo nella vita sociale, chi prendeva voti eccellenti studiando poco a scuola. Solo successivamente il termine hacker ha iniziato a cambiare il suo connotato.

Fonti "l'avvocato hacker" Giovanni Ziccardi

[{Paolo Del Bene}]

@bodyalive sei cortesemente provato di leggere link ed link stai usando il termine hacker in modo improrio. Leggi che è meglio

Saluti Paolo Del Bene

[{Franco (nextime) Lanza}]

Molok: e dal 63 ad oggi c'e' una grande schiera di persone che continuano a usare il termine hacker in maniera diversa da quello giornalistico, e guardacaso sono per lo piu' quelli che con la cultura hacker si identificano.

Paolo: peccato che, come noto, l'uso del termine hacker sia di molto antecedente al 1963. La parola deriva dal verbo "to hack", il cui uso associato alla tecnologia e' nato al MIT nel 1955, durante una riunione di appassionati di modellini di treni molto noto.

Ma andando ancora piu' indietro trovimo il suo uso fin dal 1200, e il significato, riportato dal dizionario, e' "cut with heavy blows in an irregular or random fashion", ed e' da questo significato che deriva la visione della cultura hacker, che si applica all'informatica nell'accezione di "trovate nuovi usi, ritagliare una tecnologia a scopi diversi da quelli originari".

Quindi no, mio caro Paolo, stavolta la tua ricerca e' stata troppo limitata, e il tuo ritrovamento altro non e' che la prima distorsione giornalistica del termine usato in maniera inappropriata, che risale a ben 700 e passa anni dopo la nascita del termine nel suo significato reale ancor oggi usato negli ambienti della cultura hacker.

Il termine corretto per chi viola sistemi informatici e' "cracker".

[bodyalive]

[Maary79]

@bodyalive

I tuoi link sono sbagliati, solo quelli di Paolo sono giusti...

[Maary79]

[{Paolo Del Bene}]

@Franco Lanza, non mi sembra di aver detto che hacker e cracker siano la medesima cosa, anzi ho sottoposto alla Vostra attenzione, cosa realmente si intende per hacker.

Non si è pronunciato un solo hacker, ma differenti, vedasi link

Nel medesimo website personaggi di una certa importanza hanno dato ampie spiegazioni su chi è un hacker.

Personaggi come Steven Levy, non avrebbero mai pensato di cambiare la storia Informatica in meglio.

Altri personaggi non certo meno importanti di Steven Levy, hanno dato corrette definizioni.

Lo IETF Internet Engineering Task Force con l'RFC 1392 di Gennaio 1993, da una corretta definizione del termine hacker, vedasi pagina 20, così come lo stesso RFC da una corretta definizione del termine cracker, vedasi pagina 11.

Mi sembra che vi siate fermati a guardare poche cose, dato che quanto è riportato sul website, è ben dettagliato, oltre a riportare differenti libri da poter scaricare e leggere.

Dunque dire a me, ciò che ho impaginato io, ha davvero dell'assurdo.

Non mi sembra che vi siate fermati a leggere tutti i libri che trovate sul website, prima di fare un'analisi, senza avere la dovuta conoscenza.

Comunque contenti voi, contenti tutti.

Sappiate che d'ora in avanti, appena vedrò usare in modo improprio un termine, mi rivolgerò direttamente alla Procura della Repubblica, perchè si carpisce la buona fede della gente che viene tratta in inganno, con cose che non corrispondono a verità.

Colgo l'occasione per salutarvi,

Paolo Del Bene

[Danielix]