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L'ex monopolista trasferisce 256 persone dalle sedi di Torino e Milano a Roma, senza l'accordo con i sindacati.


 
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[{utente anonimo}]

Tim non sta facendo solo questo. Ha revocato degli accordi siglati nel 2008 con cui nell' ordine. ha tolto 2 giorni di ferie-ha bloccato gli scatti di annzianità-l'inizio turno non si certifica con il badge al tornello accesso azienda ma alla postazione di lavoro- ha tolto il mancato rientro cioè per non rientrare in mensa o sala ristora a norma di legge e guadagnare tempo mangi sul posto dove ti pare e ti do in cambio circa 5 euro per il disagio ed la maggiore produttività-ha eliminato 12 ore ex festività in cambio del 4 novembre (7.38 ore contro 12) pagato-ha tolto parte delle maggiorazioni per reperibilita, festivo,domenicale, nottuno etc. e sono talmente tante le vessazioni, le azioni abusive ed illegali unilaterali che è difficile tenerne conto. Il tutto senza accordo sindacale, con i senatori Lombardi e Ciampolillo che fanno interrogazioni parlamentari e luogotenenti di Renzi,Gentiloni e Poletti rispondono in aula parlamentare leggendo un copia incolla dei comunicati stampa Tim. Il tutto con l'omertoso silenzio della tv di stato e dei maggiori giornali nazionali che parlano dei problemi del lavoro di Ikea,supermercati , Almaviva e tacciono per complicità e convenienza del piu' grande sponsor nazionale . I grandi editori, i grandi direttori i grandi giornalisti compresi Mentana e Travaglio pur sollecitati tramite mail e twitter tacciono atrimenti perdono i soldi delle sponsorizzazioni. Sanremo lo stiamo in parte pagando noi con i tagli ( ed è solo l'inizio) al nostro salario. Ah dimenticavo... se i tagli previsti vengono raggiunti il management si prende il contentino di 55 milioni di euro, di cui 40 il marito della comunista pasionaria Sabrina Ferilli

[{geromino}]

Credo che questo paese sia ingessato dal garantismo, oltre che da una burocrazia smisurata, lentissima e ottusa (pagata decine di miliardi ogni anno dai cittadini impoveriti e stremati da decenni di malgoverni) e da sindacati talvolta asserviti ai poteri e talvolta rigidamente e malignamente ostacolanti, sia per i lavoratori sia per i manager.
Talvolta è necessario prendere una decisione, per evitare danni peggiori di cui poi nessuno sarebbe responsabile a causa dello scaricabarile manager-lavoratori-sindacati.

[Zio_LoneWolf]

Io invece credo che questo paese sia funestato da una generazione di manager assolutamente privi delle competenze e delle capacità necessarie per svolgere il loro lavoro.

Incolpare il "garantismo" è un errore: ci sono delle regole, rispettarle è obbligatorio, ma sono convinto che questi soggetti non le conoscono nemmeno, e si sentono troppo "bravi" per perdere tempo ad impararle, visto che studiare è una fatica e una noia.

E dunque, alla via così con la gente incapace di intendere ma non, purtroppo, di volere.

D'altronde, pure io, se mi pagassere quelle assurde e ingiustificabili cifre, mi sentirei altrettanto "bravo"...

[Gladiator]

Oltre ad essere privi di competenze e capacità, questi manager sono talmente ben ammanicati con politici e lobbies per le quali fanno continuamente marchette che riescono ogni volta ad essere riciclati, e le aziende per le quali hanno lavorato scivolano sempre più in basso nella classifica della competitività mentre i lavoratori pagano tutto questo disastro.