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In cella da 18 mesi perché non vuole rivelare una password
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Molok
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 02 Apr 2017 17:45    Oggetto: Rispondi citando

Penso due cose della situazione:
primo, l'uomo ha diritto a non divulgare le sue password, perché su quegli harddisk potrebbe esserci altro che l'uomo non vuole divulgare.

secondo, gli inquirenti sono stati frettolosi nell'arrestarlo senza prima avere prove sufficienti per accusarlo.

Per inciso, il traffico sul suo account, sapete benissimo, potrebbe essere stato effettuato da altra persona collegata allo stesso,
e la donna potrebbe cercare di farlo incriminare per qualche motivo, anche se è la sorella.

Detto questo, io avrei proseguito le indagini in due modi: con i dati presenti in quegli harddisk (che si possono copiare anche se criptati), proverei a decriptare il contenuto in qualche modo, appoggiandomi a qualche esperto di crittografia, sfruttando gli "hash" dei download catturati dalla rete o altro... poi lo avrei lasciato andare, ma come "sospettato", attivando alcune forme di controllo (che parlando di un sospetto del genere sono lecite), in questo modo magari sarei riuscito a ottenere informazioni aggiuntive tali da incriminarlo.

che dite?
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Maary79
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MessaggioInviato: 04 Apr 2017 15:52    Oggetto: Rispondi citando

Molok ha scritto:
primo, l'uomo ha diritto a non divulgare le sue password, perché su quegli harddisk potrebbe esserci altro che l'uomo non vuole divulgare


Tipo cosa?
Mp3 scaricati da eMule, film, foto o video hot di neo 18enni?
Ma veramente siete cosi ingenui? Shocked

Citazione:
secondo, gli inquirenti sono stati frettolosi nell'arrestarlo senza prima avere prove sufficienti per accusarlo


Mah, le prove ci sono, non sono schiaccianti, ma come giudicare non attendibile una testimonianza, o un hash di un file?

Citazione:

Detto questo, io avrei proseguito le indagini in due modi: con i dati presenti in quegli harddisk (che si possono copiare anche se criptati), proverei a decriptare il contenuto in qualche modo, appoggiandomi a qualche esperto di crittografia, sfruttando gli "hash" dei download catturati dalla rete o altro


Ma se prima avevi detto che lui aveva il diritto di non divulgare le sue password, non ti stai un pelino contraddicendo? Wink

Citazione:

Per inciso, il traffico sul suo account, sapete benissimo, potrebbe essere stato effettuato da altra persona collegata allo stesso


Uno che cripta gli hdd esterni non cripta i dati sul suo pc, e lo lascia con il login automatico? Cool Andiamo, suvvia!!

Davvero credi che sia una vittima del sistema? Un poliziotto che conosce bene il sistema? Con la sorella cattiva, e con i suoi colleghi che magari lo vogliono incastrare con falsi hash?

Io me lo vedo più come un poliziotto in stile arancia meccanica, prima farabutto, poi in polizia...che sa benissimo, che con un accusa del genere confermata, verrebbe subito vessato dagli altri carcerati.

Citazione:
poi lo avrei lasciato andare, ma come "sospettato", attivando alcune forme di controllo


Magari aspettando di coglierlo in flagranza di reato?

Citazione:
che dite?


Che ha scelto il male minore.
E se invece vuole fare il martire...è un idiota! Wink
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R16
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MessaggioInviato: 04 Apr 2017 18:06    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
e la detenzione avviene perchè ci sono prove sufficienti a dimostrare che il sospettato potrebbe fuggire o reiterare il reato

Che possa reiterare il reato è scontato. (un pedofilo non lo fermi)
Ma è possibile che i più grandi geni informatici americani, non riescono a decriptare una password?
Comunque per me, possono anche buttare la chiave.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 04 Apr 2017 18:24    Oggetto: Rispondi citando

@R16

Tu hai già fatto il processo e decretato che il tipo è colpevole, colpevolezza che, invece, a leggere l'articolo non mi pare ancora provata poiché le vere prove sarebbero contenute nei famosi HD.

Personalmente non mi definirei troppo garantista, soprattutto a fronte di crimini quali la pedofilia, però ribadisco che detenere una persona fino a che, sostanzialmente, non confessa mi sembrano metodi più da inquisizione che da stato di diritto.
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R16
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MessaggioInviato: 04 Apr 2017 20:58    Oggetto: Rispondi citando

@Gladiator
Citazione:
Tu hai già fatto il processo e decretato che il tipo è colpevole, colpevolezza che, invece, a leggere l'articolo non mi pare ancora provata poiché le vere prove sarebbero contenute nei famosi HD.

Non arrampichiamoci sugli specchi.
Se non ho niente da nascondere, non mi faccio 18 mesi di galera per non dare la password.
Citazione:
Gli esami forensi hanno anche rivelato che l'uomo ha scaricato migliaia di file che, in base ai loro valori "hash", sappiamo essere pedopornografia

Quindi abbiamo a che fare con un pedofilo.
Non so tu, ma io ho un figlio di 9 anni, e l'ultima cosa che vorrei, è che finisse nelle grinfie di un maledetto pedofilo, che per salvarsi da una pena maggiore non dichiara una password.
Legittimo....ma preferisco i metodi d'inquisizione che lasciare libero un personaggio del genere.
Prova a dare tu delle spiegazioni alla famiglia che si ritrova un figlio o una figlia , rovinati per tutta la vita.
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Maary79
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MessaggioInviato: 05 Apr 2017 08:37    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
@R16

Tu hai già fatto il processo e decretato che il tipo è colpevole, colpevolezza che, invece, a leggere l'articolo non mi pare ancora provata poiché le vere prove sarebbero contenute nei famosi HD.

Personalmente non mi definirei troppo garantista, soprattutto a fronte di crimini quali la pedofilia, però ribadisco che detenere una persona fino a che, sostanzialmente, non confessa mi sembrano metodi più da inquisizione che da stato di diritto.


Non cercano di estorcere una confessione, vogliono solo le password, ma lui appellandosi a questo diritto di non autoincriminarsi non collabora con la giustizia.
Se fosse in Italia, gli avrebbero già sequestrato pc e hdd...ma in America possono farlo? O c'è sempre di mezzo questo "diritto"?
E' per questo che io ho il sospetto che le forze di polizia non possano decriptare gli hdd, non perchè non riescano, ma perchè la legge gli ha legato mani e piedi.
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{pippo}
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MessaggioInviato: 05 Apr 2017 11:07    Oggetto: Rispondi citando

@gladiator

è un po' quello che successe durante mani pulite con il c.d. "rito ambrosiano" (sbatterli dentro finchè non parlano, e poi Cusani parlò...)

tanto piu' che il processo penale negli usa e' un processo "tra parti" (in pratica c'e' un rappresentante dell'accusa e l'imputato che pari sono dinanzi alla legge), che possono disporre dell'oggetto del processo e giungere a soluzioni alternative (un po' come nel processo civile italiano)
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Gladiator
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MessaggioInviato: 05 Apr 2017 18:17    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Gladiator ha scritto:
@R16

Tu hai già fatto il processo e decretato che il tipo è colpevole, colpevolezza che, invece, a leggere l'articolo non mi pare ancora provata poiché le vere prove sarebbero contenute nei famosi HD.

Personalmente non mi definirei troppo garantista, soprattutto a fronte di crimini quali la pedofilia, però ribadisco che detenere una persona fino a che, sostanzialmente, non confessa mi sembrano metodi più da inquisizione che da stato di diritto.


Non cercano di estorcere una confessione, vogliono solo le password, ma lui appellandosi a questo diritto di non autoincriminarsi non collabora con la giustizia.
Se fosse in Italia, gli avrebbero già sequestrato pc e hdd...ma in America possono farlo? O c'è sempre di mezzo questo "diritto"?
E' per questo che io ho il sospetto che le forze di polizia non possano decriptare gli hdd, non perchè non riescano, ma perchè la legge gli ha legato mani e piedi.

Non mi risulta che ci siano leggi che gli impediscono di farlo, ad esempio hanno tentato di decrittare l'iPhone dei terroristi di San Bernardino solo che hanno fatto un buco nell'acqua poi hanno cercato l'aiuto di Apple che, giustamente, gliel'ha negato poi alla fine ci sono riusciti e questi non ci riescono con degli HD?

A me francamente viene più da pensare che non avendo prove serie per imbastire un processo, altrimenti lo avrebbero già fatto comunque, la tirino per le lunghe sperando in qualche passo falso del tipo della cui colpevolezza forse non sono neppure troppo sicuri checché ne dicano.

In quanto all'aspetto della detenzione preventiva io resto sempre contrario e, francamente, non so voi cosa ne pensereste se vi accusassero di un crimine che magari non avete neppure commesso e vi detenessero con il solo scopo di farvi confessare.
Giustificare questo è come giustificare Guantanamo.

IMHO
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Molok
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MessaggioInviato: 06 Apr 2017 00:20    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Molok ha scritto:
primo, l'uomo ha diritto a non divulgare le sue password, perché su quegli harddisk potrebbe esserci altro che l'uomo non vuole divulgare


Tipo cosa?


Documenti per incriminare qualche politico? Non so... Tu non hai mai avuto a che fare con dati sensibili? E comunque sto solo sostenendo la legittimità della sua posizione.


Citazione:

Ma se prima avevi detto che lui aveva il diritto di non divulgare le sue password, non ti stai un pelino contraddicendo? Wink

No, ripeto, il suo rifiuto è legittimo come legittimi sarebbero i tentativi di accedere ai dati in altri modi che gli investigatori potrebbero mettere in campo data la gravità del reato presunto, previo consenso di un giudice, come per un mandato di perquisizione.


Citazione:
Citazione:

Per inciso, il traffico sul suo account, sapete benissimo, potrebbe essere stato effettuato da altra persona collegata allo stesso


Uno che cripta gli hdd esterni non cripta i dati sul suo pc, e lo lascia con il login automatico? Cool Andiamo, suvvia!!


Di nuovo no, intendevo che qualcuno può sniffargli la password del Wi-Fi o introdurre sul suo pc un virus che genera tale traffico in rete, le possibilità sono molteplici.

Citazione:
Davvero credi che sia una vittima del sistema? Un poliziotto che conosce bene il sistema?

primo, il fatto che sia un poliziotto non fa di lui un esperto del sistema, tanto è vero che ha fatto vedere alla sorella che accumulava materiale illegale e si è pure fatto beccare con gli HD in casa...
secondo, non credo che sia innocente, ma credo che sia importante che esistano leggi che tutelino la libertà di espressione e di raziocinio di ognuno, anche al limite del paradosso come in questo caso.
non è scavalcando i diritti di quest'uomo che la polizia deve incriminarlo.

Volevo puntualizzarlo
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Maary79
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MessaggioInviato: 06 Apr 2017 09:11    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:

Non mi risulta che ci siano leggi che gli impediscono di farlo, ad esempio hanno tentato di decrittare l'iPhone dei terroristi di San Bernardino solo che hanno fatto un buco nell'acqua poi hanno cercato l'aiuto di Apple che, giustamente, gliel'ha negato poi alla fine ci sono riusciti e questi non ci riescono con degli HD?


Difatti è solo un ipotesi. Non conosco la legge americana, dunque cerco di dare un perché al fatto che non si riesca ad accedere a tali dati senza la "collaborazione" dell'imputato.
L'articolo parla di un uomo morto, dunque non può rifiutarsi. Un terrorista non sospettato, ma confermato. E sia ben chiaro che anche qui do' ragione all'FBI. Hanno scardinato un IPhone, creato o trovato una falla per potervi accedere. Prima l'han chiesto, con le dovute maniere ad Apple, che si è rifiutata e si sono arrangiati.
Per me non è un motivo plausibile dire "e se poi non trovano niente?", per me si devono seguire tutte le piste.
Ora c'è una falla che mette a rischio tutti gli utenti di quel determinato modello a causa del l'FBI. Beh, secondo me non sono neanche tenuti a dare info ad Apple. Ma sono tenuti a mantenere la cosa segreta.

Gladiator ha scritto:
A me francamente viene più da pensare che non avendo prove serie per imbastire un processo, altrimenti lo avrebbero già fatto comunque, la tirino per le lunghe sperando in qualche passo falso del tipo della cui colpevolezza forse non sono neppure troppo sicuri checché ne dicano.


Qui non saremo mai d'accordo, in quanto per me è legittimo far chiarezza, l'unica accusa che non gli possono mettere in carico è quella della "detenzione di materiale pedopornografico", ma solo di aver scaricato tali file (la prova sono gli hash dei file), e di aver una testimone contro.
È un cane che si morde la coda, come provi il reato di detenzione se non puoi accedere al luogo dove si trova il materiale?
Però qualcosa contro di lui c'è.
Quegli hdd per la polizia sono la prova della sua innocenza o colpevolezza. E ci potrebbe essere di tutto dentro. Anche prove di reati più gravi. Traffico di droga, sfruttamento della prostituzione minorile, ecc..oppure come dice Molok documenti per incriminare politici...ma mi pare una cosa forzata.

Citazione:
In quanto all'aspetto della detenzione preventiva io resto sempre contrario e, francamente, non so voi cosa ne pensereste se vi accusassero di un crimine che magari non avete neppure commesso e vi detenessero con il solo scopo di farvi confessare.
Giustificare questo è come giustificare Guantanamo.


Se accusassero me gli darei i miei hdd e pc da esaminare, comprensivi di password e poi denuncerei per diffamazione chi ha testimoniato contro di me tali falsità.

Molok ha scritto:
intendevo che qualcuno può sniffargli la password del Wi-Fi o introdurre sul suo pc un virus che genera tale traffico in rete, le possibilità sono molteplici


Si possono attaccare sul suo WiFi, ma ogni macchina ha un ID univoco e un IP. Possono usare Tor o delle VPN, ma se ti prendono di mira non sono cosi certa che funzionino.
Un malware forse, ma ce ne ne deve esser e traccia su quel pc, anche di eventuali rimozioni.
E questo ce lo può confermare o spiegare meglio R16.
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MessaggioInviato: 07 Apr 2017 18:35    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Difatti è solo un ipotesi. Non conosco la legge americana, dunque cerco di dare un perché al fatto che non si riesca ad accedere a tali dati senza la "collaborazione" dell'imputato.

Difatti non c'è bisogno che lui collabori, basta presentare un minimo di prove indiziarie ad un giudice che ti firma il mandato e sei a posto, se quel giudice non l'hanno ancora trovato significa che in mano non hanno quasi nulla.

Maary79 ha scritto:
Per me non è un motivo plausibile dire "e se poi non trovano niente?", per me si devono seguire tutte le piste.

Su questo mi trovi d'accordo.

Maary79 ha scritto:
Ora c'è una falla che mette a rischio tutti gli utenti di quel determinato modello a causa del l'FBI. Beh, secondo me non sono neanche tenuti a dare info ad Apple. Ma sono tenuti a mantenere la cosa segreta.

Questo invece è un problema enorme perchè è già stato dimostrato che non sono in grado di mantenerle segrete queste cose (soprattutto se ne hanno un tornaconto).

Maary79 ha scritto:
Qui non saremo mai d'accordo, in quanto per me è legittimo far chiarezza, l'unica accusa che non gli possono mettere in carico è quella della "detenzione di materiale pedopornografico", ma solo di aver scaricato tali file (la prova sono gli hash dei file), e di aver una testimone contro.

Guarda che anche su questo punto sono d'accordo con te, io intendo semplicemente dire che il fatto che non provino nemmeno ad imbastire un processo fa dubitare fortemente che gli inquirenti ed il procuratore ritengano credibili le poche prove che hanno, se devo cacciare dentro un pedofilo mi va bene farlo anche perchè ha scaricato il materiale e non necessariamente per la detenzione, ripeto se ho le prove.

Maary79 ha scritto:
Se accusassero me gli darei i miei hdd e pc da esaminare, comprensivi di password e poi denuncerei per diffamazione chi ha testimoniato contro di me tali falsità.

E se in quegli HD ci fossero anche le prove che hai evaso il fisco per gli ultimi 20 anni che faresti?
In ogni caso per me è una questione di principio che, in questo caso, prescinde anche dal reato.
Su questo è evidente che non saremo mai d'accordo. Wink
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Maary79
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MessaggioInviato: 07 Apr 2017 19:05    Oggetto: Rispondi citando

Ho cercato la notizia da un'altra fonte:

link

E secondo quanto scritto li sembra che l'ordine del tribunale ci sia, ma lui ha fatto appello, perché vuole rifiutarsi di darle...


Citazione:
L’uomo resterà in carcere fino a quando rispetterà integralmente l’ordine del tribunale che chiede accesso ai dischi.


L'articolo, di diversi mesi fa, non parla dell'accusa della sorella, né degli hash dei file.
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MessaggioInviato: 07 Apr 2017 19:16    Oggetto: Rispondi citando

Sinceramente non credo che non siano capaci di decriptare una password.
Può essere lunga quanto si vuole, può essere complessa quanto un'equazione di meccanica quantistica, ma con certa gente non puoi scappare, prima o poi quella password te la crakkano, volenti o nolenti.
In informatica, non c'è niente di sicuro, banche, enti governativi, società d'affari, sono protette da password, eppure spesso li senti che hanno subito attacchi devastanti.
Non siamo più nell'era in cui il ragazzino annoiato, sfornava stupidi malware.
Adesso ci sono dei veri e propri team di gente con le palle grosse come un capannone, che per decriptare una password, gli viene da ridere.
Per quanto riguarda il caso dell'iPhone, so per certo che un mare di gente si era offerta per sbloccarlo, e molti lo facevano anche gratuitamente.
Quindi,mi sembra una barzelletta la storia della password.
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MessaggioInviato: 07 Apr 2017 22:55    Oggetto: Rispondi citando

@R16
Non credo sia così banale crakkare una password tipo
Rgse47]}}xxda@,,\\%883ggdR$sunad65&<<65 usata per crittografare i file di un hd
Visto che non sono utilizzabili i termini dei dizionari preconfezionati occorre un attacco brute force, e utilizzando decine di server prima di trovare la password occorrono decine o centinaia di anni. Certo che se la password fosse "password" o "pippo" (in USA sarà "goofy"?) la cosa risulta più semplice anche senza scomodare cervelloni...
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MessaggioInviato: 08 Apr 2017 09:40    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Ho cercato la notizia da un'altra fonte:

link

E secondo quanto scritto li sembra che l'ordine del tribunale ci sia, ma lui ha fatto appello, perché vuole rifiutarsi di darle...


Citazione:
L’uomo resterà in carcere fino a quando rispetterà integralmente l’ordine del tribunale che chiede accesso ai dischi.


L'articolo, di diversi mesi fa, non parla dell'accusa della sorella, né degli hash dei file.

L'ordine del tribunale, così come formulato nell'articolo, chiede soltanto l'accesso ai dati quindi è la richiesta di fornire la password di cui stiamo discutendo, e non autorizza gli inquirenti a crakkare la password ed accedere ai dati con la forza bruta come invece fatto dall'FBI nel caso citato del terrorista di San Bernardino e, se il giudice non permette l'accesso con la forza bruta, è perchè ha fondati sospetti che non troverà nulla di ciò che gli inquirenti cercano altrimenti lo avrebbe già autorizzato - o nessuno glielo ha chiesto e, in tal caso, resto basito e non so prorpio cosa pensare...
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MessaggioInviato: 08 Apr 2017 13:51    Oggetto: Rispondi citando

Cesco67 ha scritto:
@R16
Non credo sia così banale crakkare una password tipo
Rgse47]}}xxda@,,\\%883ggdR$sunad65&<<65 usata per crittografare i file di un hd
Visto che non sono utilizzabili i termini dei dizionari preconfezionati occorre un attacco brute force, e utilizzando decine di server prima di trovare la password occorrono decine o centinaia di anni. Certo che se la password fosse "password" o "pippo" (in USA sarà "goofy"?) la cosa risulta più semplice anche senza scomodare cervelloni...


Crackare una password complessa mi risulta alquanto difficile, se non impossibile, non di certo facile come nei film di azione!
Tuttavia è più probabile (forse) creare un buco di sistema, è per questo che ora si teme che tutti gli utenti con lo stesso IPhone del terrorista sopra citato siano a rischio.
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MessaggioInviato: 08 Apr 2017 13:55    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:

L'ordine del tribunale, così come formulato nell'articolo, chiede soltanto l'accesso ai dati quindi è la richiesta di fornire la password di cui stiamo discutendo, e non autorizza gli inquirenti a crakkare la password ed accedere ai dati con la forza bruta come invece fatto dall'FBI nel caso citato del terrorista di San Bernardino e, se il giudice non permette l'accesso con la forza bruta, è perchè ha fondati sospetti che non troverà nulla di ciò che gli inquirenti cercano altrimenti lo avrebbe già autorizzato - o nessuno glielo ha chiesto e, in tal caso, resto basito e non so prorpio cosa pensare...


Il fatto che a questo punto è difficile prendere una posizione. In quanto ci mancano alcuni particolari della vicenda. Non sappiamo cosa permette la legge americana, non sappiamo se non possono, non vogliono o non riescono a decrittare quegli hdd...
Io penso che lui abbia fatto semplicemente ricorso ad una legge fatta male (diritto di non autoincriminarsi) per far si di non obbedire all'ordine del tribunale.
Scappatoia che però potrebbe prevedere il carcere, in quanto so sceglie di non collaborare.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se lui avesse detto che non ricordava la password. Secondo me le autorità avrebbero avuto il via per procedere in modi non ufficiali.
Ad ogni modo dovremo attendere la fine della vicenda, semmai ci sarà.
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MessaggioInviato: 08 Apr 2017 14:18    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Cesco67 ha scritto:
@R16
Non credo sia così banale crakkare una password tipo
Rgse47]}}xxda@,,\\%883ggdR$sunad65&<<65 usata per crittografare i file di un hd
Visto che non sono utilizzabili i termini dei dizionari preconfezionati occorre un attacco brute force, e utilizzando decine di server prima di trovare la password occorrono decine o centinaia di anni. Certo che se la password fosse "password" o "pippo" (in USA sarà "goofy"?) la cosa risulta più semplice anche senza scomodare cervelloni...


Crackare una password complessa mi risulta alquanto difficile, se non impossibile, non di certo facile come nei film di azione!
Tuttavia è più probabile (forse) creare un buco di sistema, è per questo che ora si teme che tutti gli utenti con lo stesso IPhone del terrorista sopra citato siano a rischio.

Nell'articolo è scritto che è un HDD esterno ad essere crittografato, quindi sono solo dati e nessun sistema operativo con falle da sfruttare. Se è stato utilizzato un algoritmo robusto, p.es AES256 (del quale ad oggi non ci sono casi documentati di "rottura"), ritengo che l'unica via per ottenere i dati contenuti è l'uso della password corretta
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MessaggioInviato: 08 Apr 2017 16:32    Oggetto: Rispondi citando

@Cesco67:
Citazione:
Se è stato utilizzato un algoritmo robusto, p.es AES256 (del quale ad oggi non ci sono casi documentati di "rottura")

Vedrai che se tali HDD esterni vanno nelle mani dell'NSA li "rompono" sicuramente.
E' vero che ufficialmente non ci sono casi di "rotture" ma "l'ufficialità" in informatica è un'opinione.
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MessaggioInviato: 09 Apr 2017 10:16    Oggetto: Rispondi

Maary79 ha scritto:
[...]
Il fatto che a questo punto è difficile prendere una posizione. In quanto ci mancano alcuni particolari della vicenda. Non sappiamo cosa permette la legge americana, non sappiamo se non possono, non vogliono o non riescono a decrittare quegli hdd...

Certo essendo le informazioni che abbiamo parziali e non avendo conoscenza specifica del diritto USA diventa assai difficile fare valutazioni assennate e coerenti.

Maary79 ha scritto:
Io penso che lui abbia fatto semplicemente ricorso ad una legge fatta male (diritto di non autoincriminarsi) per far si di non obbedire all'ordine del tribunale.

Francamente ritengo che questa sia una legge giusta nel concetto poi, non sapendo esattamente come è scritta, diventa difficile dare un giudizio nella sostanza più preciso.

Maary79 ha scritto:
Scappatoia che però potrebbe prevedere il carcere, in quanto so sceglie di non collaborare.

Vale quanto sopra anche se, personalmente, non ritengo giusto che tale scelta possa prevedere il carcere in quanto sarebbe in netta contraddizione: se non mi autoaccuso non possono essere incriminato, giudicato e incarcerato però se non lo faccio posso essere incarcerato quindi, se così fosse, la cosa non avrebbe senso e sarebbe anche assai iniqua (ricordo sempre che sospettato non significa colpevole).

Maary79 ha scritto:
Mi chiedo cosa sarebbe successo se lui avesse detto che non ricordava la password. Secondo me le autorità avrebbero avuto il via per procedere in modi non ufficiali.

Anche in questo caso, per conoscere cosa gli inquirenti possono o non possono fare nel caso un sospettato invochi quella specifica legge bisogna conoscere dettagliatamente la legge stessa ma, personalmente, ritengo che non sarebbe sensato che essa precludesse altri metodi di indagine pur garantendo il diritto al sospettato di non autoaccusarsi.

Maary79 ha scritto:
Ad ogni modo dovremo attendere la fine della vicenda, semmai ci sarà.

Semmai ci sarà... Wink
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