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Stephen Hawking: per sopravvivere dobbiamo abbandonare la Terra
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Autore Messaggio
miclab
Eroe
Eroe


Registrato: 25/03/08 10:23
Messaggi: 42

MessaggioInviato: 26 Giu 2017 10:40    Oggetto: Rispondi citando

star treck come esempio, dove non c'è la moneta, non si lavora e vive per arricchirsi economicamente ma per migliorarsi e migliorare il mondo/mondi.

Cominciamo dall'economia eliminando la moneta, cosi eliminiamo il problema base per migliorare la nostra vita.

Prima va cambiata la mentalità delle persone e a quel punto saremo già estinti.
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Roberto1960
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 21/01/08 00:39
Messaggi: 1168
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 26 Giu 2017 10:42    Oggetto: Rispondi citando

guruni ha scritto:
 
Strano a dirsi ma colonizzare lo spazio non e' ne cosi difficile, ne cosi costoso...
Partendo da materie prime (silicio, ossigeno, idrogeno, ferro, alluminio) di origine lunare, con una spesa di 250 miliardi di dollari USA, nel giro di  15 anni, potremmo avere disponibile un primo Habitat ( situato nello spazio tra Terra e Luna) in grado di accogliere 10000 individui.
Un Habitat replicabile in 30 mesi.

Non e' un idea nuova. Alla fine degli anni 70 del secolo scorso, il fisico americano Gerard K. O'Neill la propose dopo averne dimostrato la
praticabilita' tecnica e la profittabilita' economica.

Un suo libro "Colonie Umane nello Spazio" dove la sua idea era descritta
venne pubblicato in almeno 40 nazioni diverse ( in Italia da Mondadori).

Devo dirti con molta sincerità che le persone come te (e anche come Hawking, almeno in questo contesto) mi fanno veramente paura.

È spaventoso che persone intelligenti, colte, informate, possano tirare fuori tali enormità del tutto scorrelate dal buon senso e velate da uno snocciolamento di dati numerici di cui sfugge il senso.

Ma io dico, sinceramente, ti sembra sensato proporre una soluzione ai problemi globali del nostro pianeta una strategia di spesa di 250 miliardi di dollari, per avere tra 15 anni un habitat per 10000 persone?
Dai su, siamo seri.

Io dico che con 250 miliardi di dollari saremmo in grado di fare TANTISSIMO, per tutta la razza umana, e pure SUBITO.
Il problema è che non lo facciamo.
Non cominciamo, e nemmeno ci pensiamo.
Invece progettiamo "habitat spaziali" o viaggi su altri pianeti, che costano 1000 volte di più.
Lo vuoi sapere perché?
Te lo dico io, perché.
Perché la verità, tristissima, e per l'appunto SPAVENTOSA (almeno per me) è che dietro queste proposte di viaggi interstellari, stazioni orbitanti e altre scemenze velleitarie, si nasconde qualcosa che con il destino del pianeta non ha proprio niente a che fare: il PROFITTO delle aziende che realizzeranno le opere.

Che un uomo come Hawking, con tutta la sua innegabile intelligenza, possa non capire queste cose lo trovo deprimente ed anche disperante.

A te posso consigliare solo una cosa, di cuore e senza polemiche.
Anzi, non è un consiglio ma una preghiera...
Per favore, apri gli occhi e il cervello, e renditi conto di qual è la realtà.
Salvare la razza umana significa progettare qualcosa per MILIARDI di persone.
Pensare a qualcosa che a prezzo di enormi sforzi possa creare un nuovo habitat anche solo per un milione di individui (e solo questo già sarebbe probabilmente uno sforzo insostenibile) significa condannare a morte il 99.99% della popolazione mondiale.

Mi chiedo come fa a non essere evidente tutto ciò...
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guruni
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 25/06/17 18:13
Messaggi: 2
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 26 Giu 2017 22:14    Oggetto: Rispondi citando

Fai bene ad essere cinico, a dire "non credo finche non vedo e non
tocco", ammetterai tuttavia che senza una levata d'ingegno la razza
umana ( e TU ed io con essa) e' nei guai.

Ti passo un (lungo) indirizzo

link

Si tratta di una relazione congressuale prodotta nel 2009 sotto l'egida
del Tata Institute for Fundamental Research (La versione indiana della
Fondazione Agnelli)
E' una relazione scorrevole e piena di colore (So INDIANI, che vo'fa)
Leggila, e se credi, ne possiamo parlare in privato.
Cordialmente
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aldorote
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 01/06/07 13:33
Messaggi: 132

MessaggioInviato: 27 Giu 2017 07:29    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
guruni ha scritto:
 
Strano a dirsi ma colonizzare lo spazio non e' ne cosi difficile, ne cosi costoso...
Partendo da materie prime (silicio, ossigeno, idrogeno, ferro, alluminio) di origine lunare, con una spesa di 250 miliardi di dollari USA, nel giro di  15 anni, potremmo avere disponibile un primo Habitat ( situato nello spazio tra Terra e Luna) in grado di accogliere 10000 individui.
Un Habitat replicabile in 30 mesi.

Non e' un idea nuova. Alla fine degli anni 70 del secolo scorso, il fisico americano Gerard K. O'Neill la propose dopo averne dimostrato la
praticabilita' tecnica e la profittabilita' economica.

Un suo libro "Colonie Umane nello Spazio" dove la sua idea era descritta
venne pubblicato in almeno 40 nazioni diverse ( in Italia da Mondadori).

Devo dirti con molta sincerità che le persone come te (e anche come Hawking, almeno in questo contesto) mi fanno veramente paura.

È spaventoso che persone intelligenti, colte, informate, possano tirare fuori tali enormità del tutto scorrelate dal buon senso e velate da uno snocciolamento di dati numerici di cui sfugge il senso.

Ma io dico, sinceramente, ti sembra sensato proporre una soluzione ai problemi globali del nostro pianeta una strategia di spesa di 250 miliardi di dollari, per avere tra 15 anni un habitat per 10000 persone?
Dai su, siamo seri.

Io dico che con 250 miliardi di dollari saremmo in grado di fare TANTISSIMO, per tutta la razza umana, e pure SUBITO.
Il problema è che non lo facciamo.
Non cominciamo, e nemmeno ci pensiamo.
Invece progettiamo "habitat spaziali" o viaggi su altri pianeti, che costano 1000 volte di più.
Lo vuoi sapere perché?
Te lo dico io, perché.
Perché la verità, tristissima, e per l'appunto SPAVENTOSA (almeno per me) è che dietro queste proposte di viaggi interstellari, stazioni orbitanti e altre scemenze velleitarie, si nasconde qualcosa che con il destino del pianeta non ha proprio niente a che fare: il PROFITTO delle aziende che realizzeranno le opere.

Che un uomo come Hawking, con tutta la sua innegabile intelligenza, possa non capire queste cose lo trovo deprimente ed anche disperante.

A te posso consigliare solo una cosa, di cuore e senza polemiche.
Anzi, non è un consiglio ma una preghiera...
Per favore, apri gli occhi e il cervello, e renditi conto di qual è la realtà.
Salvare la razza umana significa progettare qualcosa per MILIARDI di persone.
Pensare a qualcosa che a prezzo di enormi sforzi possa creare un nuovo habitat anche solo per un milione di individui (e solo questo già sarebbe probabilmente uno sforzo insostenibile) significa condannare a morte il 99.99% della popolazione mondiale.

Mi chiedo come fa a non essere evidente tutto ciò...

per progettare qualcosa per miliardi di persone bisogna cominciare con qualcosa di più piccolo
se nel 1975 qualcuno avesse detto di voler realizzare una rete mobile per miliardi di utenti a livello globale (comprese cina, india e africa!!!) con dei telefoni aventi anche una capacità di elaborare dati molto maggiore di un mainframe aziendale sarebbe stato preso per scemo
se invece avesse proposto di realizzare una rete di telefonia mobile ad altissimo costo per pochi utenti in grado di permettersi di spendere cifre altissime per portarsi in giro dei baracconi da 1 kg e mezzo in grado di telefonare con una qualità del segnale inferiore a quella dei telefoni fissi, avrebbe trovato finanziamenti e messo su una rete mobile Very Happy
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{TARS Sincero al 90%}
Ospite





MessaggioInviato: 28 Giu 2017 21:42    Oggetto: Rispondi citando

Qualcuno dica ad Hawking e a chi lo legge acriticamente che non esiste un whormhole intorno a Saturno per farci arrivare su improbabili pianeti abitabili, nè abbiamo ancora risolto equazioni o scoperto fenomeni fisici che ci permettano di manipolare la gravità, nè esiste la benché minima avvisaglia teorica e pratica di poter risolvere tali questioni entro questo secolo nè forse mai perché fantasie a parte potrebbe essere fisicamente impossibile. La tacnologia si basa sulla scienza, può manipolarne le grandezze fisiche, ma queste devono esistere. Se gravità e spaziotempo non fossero manipolabili e invertibili o strutturabili artificialmente come le grandezze fisiche elettromagnetiche hanno permesso di fare, ma non fosse possibile più di quanto l'universo naturale stesso presenta, qualche distorsione ottica, qualche stella collassata che non porta da nessuna parte, solo morte, non ci sarebbe niente da fare.

E no gravity, no warp, no party!

Bye bye Star attek ci hai fatto divertire ma eri non meno fantasia di Alice e il Bianconiglio.

Quanto poi all'assurdità di colonizzare lo spazio non per sana insaziabile curiosità esistenziale, ma come rimedio al brutto vizio di fare di casa nostra una pattumiera, anzichè cambiar politica ed economia, allora non si vede perchè ció non dovrebbe proseguire allegramente nello spazio profondo, si sa i pianeti come la Terra ci stanno a bizzeffe, a raggiungerli e ricostruirli per intero sai che gioia gli appalti...

Amico caro, telo dico da stra tek, per arrivare là dove tu ti fai li cazzi tua... fatti un appalto planetario tutto tuo, che grazie alla monnezza che ricopre la terra fai la krana su mille pianeti, poh poh, intanto è tutta malvivenza, e ora fammi una domanda di scienze che ieri abberluscone mi ha spiegato la fisica dei suoi fluidi vitali.
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{Lucio}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Lug 2017 08:57    Oggetto: Rispondi citando

CREDO (bello maiuscolo) che non abbia voluto dire di salvare tutti gli uomini, ma la razza umana fine a sé stessa. Ovvero, nell'articolo si fa riferimento a catastrofi naturali come asteroidi, oltre che esaurimento delle risorse, e parla di milioni di anni. CREDO che sia per questo che dire che è fattibile. Perché non serve salvare miliardi di persone, ma forse migliaia. Non ne capisco l'urgenza però: un asteroide ha le stesse possibilità di colpirci nei prossimi 65 milioni di anni di quante ne ha avute negli ultimi 65 mln. Per quanto riguarda surriscaldamento, buco dell'ozono e scioglimento delle calotte polari, sono ottimista: proprio la settimana scorsa ho letto un articolo(non mi chiedere link, non li colleziono come Paolo sa fare) corredato con moltitudini di immagini satellitari a infrarossi e non, recenti e non, tutte datate e con fonti, in cui si sostiene che l'innalzamento climatico non è così catastrofico come sembri (negli ultimi 10 anni le temperature medie di stanno regolarizzando), il buco nell'ozono è tornato a chiudersi regolarmente (e proprio la chiusura potrebbe essere fonte degli sbalzi climatici degli ultimi anni) la siccità estiva (parlando di medie mondiali) è controbilanciata da forti piogge e naufragi nell'emisfero opposto. Ovvero le soluzioni ai problemi climatici mondiali stanno cominciando a funzionare, e facendo di più potremmo stare bene. Non adagiamoci sugli allori, e per qualche migliaio di anni potremmo farcela benissimo... :-)
Per il problema demografico, l'ISIS sta già facendo qualcosa (battuta di pessimo gusto, ma sono convinto che nel medioevo guerre, crociate, carestie e peste, tutte cose che oggi non ci sono più, lavoravano bene per mantenere basso il livello demografico a livello mondiale)
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Gladiator
Dio maturo
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Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12817
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 18 Mar 2018 15:29    Oggetto: Rispondi

Certamente Hawking non si riferiva all'umanità come tutti gli uomini della Terra ma all'umanità come specie quindi il suo era un appello per garantire la salvezza e la prosecuzione della specie.

Piuttosto a me vien un altro tipo di dubbio, siamo veramente sicuri che una specie come quella umana - che ha fatto di tutto per inquinare e distruggere completamente il proprio habitat senza alcuna remora o attenzione - meriti o abbia il diritto di perpetuarsi?

Francamente, forse, per l'universo e per le eventuali altre specie che lo abitano sarebbe invece meglio che il tumore dovuto alla specie umana si estingua nell'olocausto generato nel proprio habitat senza spargere il proprio seme distruttore in altri pianeti.

Sarò cinico ma ciò che ci dovrebbe distinguere dalle altre specie dovrebbe proprio essere la capacita di autoregolarci e autolimitarci per il bene comune dovuta al nostro intelletto invece sembra che queste capacità siano meglio esplicate dai fattori biologici, esogeni ed endogeni delle altre specie terresti che, forse, a questo punto avrebbero più diritto di noi di perpetuarsi.
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