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quale democrazia??
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paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 12:00
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MessaggioInviato: 07 Lug 2017 20:22    Oggetto: quale democrazia?? Rispondi

- quale democrazia? -
di Paolo De Gregorio, 6 luglio 2017

Il termine “popolo”, pur abusato e quasi sempre a sproposito, è un sostantivo generico in cui ci può essere di tutto, da Berlusconi all’ultimo barbone, e l’etichetta “populista”, che si vuole appiccicare a chi si riferisce al popolo, ha un carattere denigratorio e dispregiativo come se si trattasse di una parolaccia.
In realtà quando parliamo di “ceti popolari” non facciamo certo riferimento ad avvocati, notai, imprenditori, commercianti, alti gradi militari e di banche, ma tutti pensiamo che si tratti di persone a basso reddito e bassa cultura, che purtuttavia rappresentano la maggioranza della popolazione italiana. I segmenti principali sono pensionati sotto i 1.500 euro mensili (10 milioni), disoccupati (3 milioni), salariati sino a 1.500 euro (circa 4 milioni, dato non individuato da fonte ufficiale), percettori di pensione e assegno sociale (857.000), invalidi civili (2.960.000), lavoratori pagati con voucher (1.932.905 nel 2015) e quelli precari.
Sarebbe giusto fare riferimento a questi strati sociali, che hanno interesse materiale a migliorare la loro condizione di vita, quando si parla di popolo, anche perché la matematica ci dice che rappresentano la maggioranza della popolazione. Questi strati sociali, non solo vivono nelle ristrettezze, al punto di rinunciare a cure mediche e ad una dieta equilibrata, ma, per quanto riguarda gli occupati, anche nella costante provvisorietà, imposta loro, proprio da chi li doveva difendere, con l’abolizione dell’art, 18 e con i voucher, reintrodotti subdolamente dopo aver finto di abolirli.
La stragrande maggioranza di questo popolo non legge libri, non compra giornali, forma le proprie opinioni esclusivamente attraverso la televisione controllata in modo dittatoriale da partiti e da Berlusconi, e ultimamente sentendosi tradita da una sinistra falsa e bugiarda, non va più nemmeno a votare, nella convinzione che i politici siano tutti uguali.
C’è un brutto clima anche tra i giovani, catturati da alcol, droghe, gioco d’azzardo, disimpegnati in politica, pronti con la valigia in mano a scappare ovunque ci sia una possibilità di lavoro e di futuro.
E, come se non bastasse, va aggiunto a questo idilliaco quadretto la insopportabile pressione dei flussi migratori, una pacchia per scafisti, Ong, gestori dei centri di identificazione, caporali che li utilizzano come schiavi nei lavori agricoli, un successo per gli emiri che gli pagano il viaggio allo scopo di islamizzare l’Europa, una pacchia per le destre che su questo problema prendono voti, una calamità per quel “popolo” di cui sopra, che sopporta nei propri quartieri e nella ricerca di lavoro disagi e concorrenza tra poveri.
Aggiungo, a proposito di immigrazione, con il punto fermo che essa è pilotata e gestita, che non serve a nulla per risolvere i problemi dell’Africa (essendo quasi tutti migranti economici e non perseguitati politici), che ha ormai quasi un miliardo di abitanti e non può risolvere questo problema esportandone una piccolissima parte in una Europa che ormai sta chiudendo (saggiamente) le frontiere. L’unica strada da percorrere è quella di far arrivare alle donne africane tutti i presidi contraccettivi a disposizione delle donne europee che se ne strafregano di quello che dicono i preti e hanno raggiunto l’OTTIMO risultato di crescita zero e decidono loro e non gli uomini se e quando avere figli. In pochi anni, come è accaduto qui in Europa malgrado la tradizione cattolica, si potrebbe ottenere in Africa lo stesso risultato, alla faccia degli imam, e vedere le ONG usare le navi non per trasportare schiavi, ma per esportare contraccettivi.
Ma torniamo alla nostra precaria democrazia, dove si dimentica allegramente che siamo sgovernati con un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale dalla Suprema Corte, che richiedeva l’immediato ritorno alle urne con una legge elettorale emendata secondo le osservazioni della Consulta. Addirittura il governo Renzi, con questo Parlamento illegale, ha tentato di stravolgere buona parte della Costituzione, per fortuna fermato dai cittadini nel Referendum del 4 dicembre 2016. Io mi domando, scandalizzato, a che serve il Presidente della Repubblica (che deve essere il supremo garante della Costituzione) se non scioglie un Parlamento eletto con una legge incostituzionale e indice nuove elezioni con una legge costituzionale.
Il problema della legge elettorale è veramente serio e andrebbe risolto a livello europeo se si volesse veramente una Europa con regole omogenee, più vicina ai cittadini, mentre qui in Italia vi è un eterno scontro tra partiti che vogliono una legge funzionale ai propri interessi, mentre sarebbe giusto tenere conto soprattutto della voglia dei cittadini di scegliere direttamente persone di fiducia, senza dimenticare il problema della governabilità che può essere assicurata solo dando al primo partito il premio di maggioranza, senza ammettere le coalizioni che generano un eterno litigio per la spartizione del potere con conseguente immobilismo.
Comunque le elezioni si vincono solo se si riesce ad avere un programma credibile e attuabile, che si leghi ai bisogni di quelle categorie sociali in sofferenza oggi intimidite dalla precarietà, dalla possibilità di essere licenziati, dalle pensioni di fame, dalla pressione della immigrazione, e ai giovani disoccupati che non vedono il futuro,, per riuscire a incrinare il muro di scetticismo e di rifiuto della politica.
Paolo De Gregorio
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