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Calo della produttività in ufficio: che fare?
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Zeus News
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MessaggioInviato: 09 Ott 2017 10:00    Oggetto: Calo della produttività in ufficio: che fare? Rispondi citando

Leggi l'articolo Calo della produttività in ufficio: che fare?



 

 

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Roberto1960
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MessaggioInviato: 10 Ott 2017 06:22    Oggetto: Rispondi citando

...Tecnologie smart e lavoratori soddisfatti...
Ma certo...

Cominciamo dalle tecnologie: la maggior parte di queste, sia software sia hardware, possono tranquillamente ascriversi alla logica CAS (Complicazioni Affari Semplici). Inutili, macchinose se non quando dannose.

Poi i lavoratori soddisfatti.
Ma veramente si può essere soddisfatti a lavorare oggi in Italia?
Con retribuzioni che diminuiscono invece che aumentare, orari di lavoro che aumentano invece di diminuire, tutele e garanzie in via di smantellamento, età di pensionamento che aumenta invece di diminuire...
E nel frattempo la grande imprenditoria e il grande capitale si gonfiano in progressione geometrica.
Sul serio c'è di che essere soddisfatti...
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Gladiator
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MessaggioInviato: 14 Ott 2017 15:02    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con Roberto1960.
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kimotori
Mortale adepto
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MessaggioInviato: 15 Ott 2017 19:20    Oggetto: Rispondi citando

Concordo... con i precedenti.

Di solito si riducono le maestranze! Smile

Bisogna tener presente che mentre l' uomo invecchia, anche se si aggiorna continuamente, il suo rendimento cala, proprio come i calciatori.
Come ci si compota poi con questa nuova economia di giovani e scattanti?
si va in pensione a 50?

Smile speriamo ci si renda conto che l' inutilità di alcuni, sia oro per altri.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 16 Ott 2017 17:37    Oggetto: Rispondi citando

Peccato che qua ci vogliano mandare in pensione a 70 altro che 50... Twisted Evil
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Zeus News
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MessaggioInviato: 25 Ott 2017 11:00    Oggetto: Rispondi citando

Leggi l'articolo Flessibilità sul lavoro e tanta tecnologia, ma poca produttività



 
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{bernardo}
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MessaggioInviato: 28 Ott 2017 21:26    Oggetto: Rispondi citando

Che parolai..
Concordo con i precedenti.
Sicuramente ci sono cose interessanti, e personalmente sono sempre stato affascinato dal telelavoro (agile?).
Ma temo che l'avvento delle macchine in moltissimi campi, oltre alle sperequazioni sul trattamento economico dei lavoratori, diversissimo fra i vari Stati e generatrici degli importanti squilibri che abbiamo visto negli ultimi decenni, sia un modo per ottenere personale a basso costo.
Va male, e presto andrà peggio, perché nessuno considera le migrazioni dei popoli della zona equatoriale (guerre/ambiente), i danni subiti dai suoli a causa dell'agricoltura chimica, il depauperamento della fauna, l'inquinamento delle risorse ambientali, l'avvento delle IA e gli enormi problemi sociali che da queste, e altre cose, arriveranno.
In aggiunta c'è l'accentramento del potere e della ricchezza nelle mani di sempre meno persone, per di più a livello globale, e le tendenze totalitaristiche, estremizzate dalla tecnologia, di moltissimi Stati.
I nostri figli avranno una vita penosa, temo.
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Maary79
Moderatrice Sistemi Operativi e Software
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MessaggioInviato: 28 Ott 2017 21:54    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
Peccato che qua ci vogliano mandare in pensione a 70 altro che 50... Twisted Evil


Tempo altri 20 anni e la pensione non esisterà più....se non sottoforma di vitalizio... Wink

Solo lavori "smart"...per sopravvivere...

E intanto...

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Gladiator
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MessaggioInviato: 29 Ott 2017 10:47    Oggetto: Rispondi citando

Tra 20 o 30 anni esisteranno solo le forme pensionistiche e assistenziali private come negli USA, paese che siamo tanto bravi a scimmiottare per gli aspetti meno edificanti e socialmente validi ma che, quando si tratta di fare qualcosa
a livello di contrasto dell'evasione fiscale, ci venga un colpo se ci avviciniamo anche solamente al loro modo di agire.

P.S. Halloween non mi piace come festa ma per una cosa del genere potrei fare uno strappo... Wink
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{rallenta ragazzo}
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MessaggioInviato: 30 Ott 2017 15:34    Oggetto: Rispondi citando

@ Gladiator
"a livello di contrasto dell'evasione fiscale"
Quando ho letto questa frase sono rimasto allibito.
E' chiaro che non vivi in italia, ma ti voglio dire, io che ci vivo e sono un "libero professionista", che pago l'85 percento del mio reddito fra tasse e inps (solo l'inps si prende quasi il 30 percento, addirittura anche sulle tasse!!).
Molto, ma molto, ma molto prima di pagare le tasse devo vivere e far vivere la mia famiglia, caro Gladiator dal giudizio facile.
In USA le tasse e i contributi sanitari/pensionistici sommati insieme arrivano ora a poco meno del 50 percento del reddito, ma le case costano poco, se non le comperi in centro, le auto costano poco, la benzina costa poco, il cibo costa poco, lo Stato non è oppressivo diminuendo a dismisura la qualità della vita dei cittadini-sudditi europei in genere (ma il peggio è italiano e francese)...
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Gladiator
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MessaggioInviato: 01 Nov 2017 16:41    Oggetto: Rispondi citando

Caro rallenta ragazzo, io vivo in Italia e ci ho sempre vissuto, sono un lavoratore dipendente e le tasse le ho sempre pagate tutte fino all'ultimo centesimo da quando lavoro e da quando ho qualsiasi cosa sia tassabile.

E non accetto la giustificazione che sia giusto non pagarle, come si evince dal tuo post, caro rallenta ragazzo dall'evasione facile, perchè altrimenti non si sopravvive, sono invece convinto che se tutti le pagassero fino all'ultimo centesimo come me anche in Italia le tasse potrebbe essere inferiori.
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Maary79
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MessaggioInviato: 02 Nov 2017 21:42    Oggetto: Rispondi citando

Mah, io in Italia non farei il libero professionista neanche....sempre se non si tratti magari di avere un impiego es.: come medico assunto statale/libero professionista che esegue visite anche nel proprio studio privato... allora se ne potrebbe parlare... Wink

Ma a far un mestiere qualunque, e solo quello (e non per forza di basso livello) si fa presto anche andare a debito e il fisco non guarda in faccia nessuno, nemmeno eventuali figli/famiglia/dignità da mantenere.

Non so se mi son spiegata sufficientemente bene, ma penso che per avere meno evasione fiscale, bisognerebbe partire da una minore tassazione. È rischiso, lo so, siamo itaGliani, e se riusciamo...il prossimo ce lo fottiamo... Rolling Eyes
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Gladiator
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MessaggioInviato: 03 Nov 2017 14:47    Oggetto: Rispondi citando

Mah, io di liberi professionisti, con il lavoro che faccio, ne ho incrociati parecchi - soprattutto consulenti aziendali - e, francamente, che facessero la fame non ne ho ancora visti.
Certo molti evadevano o, quantomeno, eludevano ma più allo scopo di mantenere un tenore di vita assai elevato piuttosto che perchè non riuscissero a far arrivare la famiglia a fine mese...

In ogni caso, come ho già scritto, sono convinto che, se ci fosse meno evasione, le tasse potrebbero essere sensibilmente inferiori ma il problema è che l'italiano - come hai scritto tu - se può il prossimo lo fotte e vive più contento per averlo fatto... Rolling Eyes
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Cesco67
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MessaggioInviato: 03 Nov 2017 17:42    Oggetto: Rispondi citando

In passato ero lavoratore autonomo e capisco benissimo chi evade le tasse; io non l'ho mai fatto e infatti ho dovuto chiudere "bottega"... Da una decina d'anni sono tornato dipendente, ed oltre ad uno stipendio più alto ho molti pensieri in meno
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Maary79
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MessaggioInviato: 03 Nov 2017 18:18    Oggetto: Rispondi citando

A me me l'avevano proposto quando facevo la rappresentante, mi sono sempre accontentata di contratti a progetto e stendiamo un velo pietoso su quanto guadagnavo...un amico, gli hanno fatto fare la partita iva, per fare il lavoro per cui ha studiato (geometra), al netto delle tasse prendeva 900 euro, è andato a fare l'operaio.

Poi, vabè, ho visto anche io chi si lamentava che i soldi non gli bastavano, perchè si era abituato a lussi di vario tipo...Rolling Eyes ma quello non è nemmeno un fatto di stipendio.

Sta di fatto, che se non si è eccellenti o raccomandati, non c'è dubbio che si facciano soldi...nè con partita iva, nè da dipendenti.
Si salvano ancora certe categorie, notai, avvocati, medici, politici, che hanno guadagni a volte anche immeritati.
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Zeus News
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MessaggioInviato: 12 Dic 2017 18:30    Oggetto: Rispondi citando

Leggi l'articolo La soluzione? Rendere la tecnologia semplice e integrata



 
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francescodue
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MessaggioInviato: 12 Dic 2017 22:15    Oggetto: Rispondi citando

Il telelavoro può essere utile, ma solo in particolari casi.
Il contatto diretto con i collaboratori o i sottoposti permette di eliminare tre quarti dei dubbi e delle incertezze sul compito da svolgere.
E per chi fa un lavoro "fisico", avere la possibilità di parlare con il pezzo in mano rende tutto molto, molto più facile.
E anche quando si tratta di questioni "verbali" (ad esempio tradurre un testo o impostare una relazione) ritengo che si ottengano molte più informazioni (più chiare e più in fretta) parlandosi di persona.
Altra cosa da puntualizzare, secondo me: le aziende non vogliono più avere tempi morti dovuti all'inserimento di nuovo personale.
Capisco che, in teoria, uno dovrebbe già sapere usare un computer, ma certi programmi richiedono tempo per essere appresi.
Non parlo del classico Office (anche se le diverse alternative possono comunue creare un po' di confusione e rallentamenti; oltre al fatto che lo stesso Office ha delle funzioni che sono in pochi ad usare), ma programmi produttivi specialistici.
Ad esempio i gestionali hanno modi diversi di fornire un risultato, e se uno non conosce quello specifico programma impiegherà molto più tempo.
Infine, ma da non sottovalutare, alcuni preferiscono impiegare dieci minuti/un quarto d'ora, per finire un particolare compito e non doverlo riprendere il giorno dopo: o perché diventa macchinoso richiamare tutti i dati o perché si vuole (si deve) partire il giorno dopo senza strascichi.
Ultimo pensiero: a volte lo stesso Office (versioni diverse) fa confusione con un file (impaginazione impazzita o funzioni che si perdono).
Figurarsi se devono comunicare software piuttosto diversi.
L'unica soluzione sarebbe un'uniformità monolitica che, mi sembra, è sempre stata osteggiata dal mercato.
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giogio
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 14 Dic 2017 15:52    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
Mah, io di liberi professionisti, con il lavoro che faccio, ne ho incrociati parecchi - soprattutto consulenti aziendali - e, francamente, che facessero la fame non ne ho ancora visti.
Mi spiace essere in disaccordo, ma chi non ha mai svolto un lavoro autonomo non comprenderà mai cosa significa, io sono passato da un lavoro autonomo ad un lavoro da Dipendente pubblico, e posso dire che l'ho fatto in tempi non sospetti, praticamente guadagnavo più da autonomo che da impiegato, si ma a che prezzo!! non vi erano orari la notte era giorno e il giorno pure, poi inseguimento dei non paganti, la concorrenza, le tasse e i balzelli, doverti rinnovare adeguare sia tecnologicamente come anche legislazione, tutto a tue spese, e se per dire un anno non guadagni una cifra superiore ai 7500 euro, nonostante paghi i contributi minimi pensionistici non ti viene conteggiato come anno lavorativo ai fini pensione, una giungla terribile, con questo non voglio demonizzare un comparto dove per fortuna lavoro anch'io, MA con questa tassazione non si può andare avanti, infatti molti chiudono, per le troppe tasse e balzelli, per gli affitti, per le persone non paganti etc etc., quando ho fatto la scelta "HO DETTO FRA ME E ME.... POCHI MALEDETTI E SUBITO", infatti il tempo mi ha dato ragione, perchè da un pò vedo ingegneri, architetti e tanti altri professionisti, se non alla fame, ma quasi, Quindi comprendo benissimo quando controllo un lavoro di un professionista, perchè io ho mangiato dallo stesso Desco e lo stesso Sale.

p.s. questo non significa essere buonista o chiudere un occhio, perchè le cattive persone e quelli che cercano di fregarti sono dappertutto, l'importante fare il proprio lavoro con coscienza e professionalità e far correggere o bocciare le cattive proposte.
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MessaggioInviato: 14 Dic 2017 16:07    Oggetto: Rispondi citando

giogio ha scritto:
se per dire un anno non guadagni una cifra superiore ai 7500 euro, nonostante paghi i contributi minimi pensionistici non ti viene conteggiato come anno lavorativo ai fini pensione


È la "no tax area" dove anche i lavoratori dipendenti vengono inseriti.
Se sei un libero professionista o dipendente, e guadagni così poco, non cambia nulla, sfigato rimani.
Son d'accordo per tutto il resto del tuo ragionamento.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 14 Dic 2017 19:14    Oggetto: Rispondi

giogio ha scritto:
Gladiator ha scritto:
Mah, io di liberi professionisti, con il lavoro che faccio, ne ho incrociati parecchi - soprattutto consulenti aziendali - e, francamente, che facessero la fame non ne ho ancora visti.
Mi spiace essere in disaccordo, ma chi non ha mai svolto un lavoro autonomo non comprenderà mai cosa significa, io sono passato da un lavoro autonomo ad un lavoro da Dipendente pubblico, e posso dire che l'ho fatto in tempi non sospetti, praticamente guadagnavo più da autonomo che da impiegato, si ma a che prezzo!! non vi erano orari la notte era giorno e il giorno pure, poi inseguimento dei non paganti, la concorrenza, le tasse e i balzelli, doverti rinnovare adeguare sia tecnologicamente come anche legislazione, tutto a tue spese, e se per dire un anno non guadagni una cifra superiore ai 7500 euro, nonostante paghi i contributi minimi pensionistici non ti viene conteggiato come anno lavorativo ai fini pensione, una giungla terribile, con questo non voglio demonizzare un comparto dove per fortuna lavoro anch'io, MA con questa tassazione non si può andare avanti, infatti molti chiudono, per le troppe tasse e balzelli, per gli affitti, per le persone non paganti etc etc., quando ho fatto la scelta "HO DETTO FRA ME E ME.... POCHI MALEDETTI E SUBITO", infatti il tempo mi ha dato ragione, perchè da un pò vedo ingegneri, architetti e tanti altri professionisti, se non alla fame, ma quasi, Quindi comprendo benissimo quando controllo un lavoro di un professionista, perchè io ho mangiato dallo stesso Desco e lo stesso Sale.

p.s. questo non significa essere buonista o chiudere un occhio, perchè le cattive persone e quelli che cercano di fregarti sono dappertutto, l'importante fare il proprio lavoro con coscienza e professionalità e far correggere o bocciare le cattive proposte.

Non capisco come puoi essere in disaccordo con una mia esperienza personale a seguito di cui affermo che io ho avuto a che fare con molti liberi professionisti e non ne ho mai visti alla fame, non ho affermato che non sia mai successo che un libero professionista si sia trovato alla fame.
E, sempre in base a questa mia esperienza personale, ho anche affermato che molti evadevano o eludevano per mantenere un alto tenore di vita.

Potrai affermare che la tua esperienza personale è diversa dalla mia e questo è plausibile ma che tu sia in disaccordo con una mia esperienza personale senza nemmeno conoscermi, permettimi, ma non lo accetto.

In quanto agli orari lavorativi anche per una quota parte di lavoratori dipendenti le canoniche 8 ore giornaliere sono oggi una chimera e si lavora anche nei giorni festivi o durante le ferie e lo stipendio non lo si prende sempre tutto dal momento che le decurtazioni o la cassa integrazione o la solidarietà capitano assai più di sovente che nel passato.

Però la sintesi delle mie considerazioni non è che i liberi professionisti sono dei privilegiati delinquenti mentre i lavoratori dipendenti sono onesti sfigati, la sintesi è che il dipendente le tasse non le può evadere mentre il libero professionista può farlo e quello che lo fa contribuisce, assieme ad altri evasori, all'accanimento del fisco nei confronti di tutti gli onesti e, in definitiva, anche al fatto che molti liberi professionisti onesti hanno dovuto rinunciare perchè non ci stavano più dentro.

Il vero problema è il furbo che, avendone la possibilità, si comporta in modo disonesto e non una categoria di lavoratori piuttosto che un altra.
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