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Perché Linux non è pronto (volutamente un po' provocatoria)
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MK66
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 11:41    Oggetto: Rispondi citando

A parer mio dipende molto da cosa ci si vuol fare col computer (e dipende moltissimo anche da che livello di impegno ha la persona che si siede davanti alla tastiera, naturalmente)

Linux non è windows: sono sistemi differenti che fanno cose simili, talvolta identiche, ma non si può pensare di passare da uno all'altro senza informarsi su come funziona e come si utilizza: una volta, a Malpensa, a me e al mio collega hanno dato in noleggio un'auto col cambio automatico, e la banconista non ha saputo dire niente su come funzionava, il mio collega (che l'avrebbe guidata) ha detto "Ma si, è una macchina come tutte le altre! Che ci vuole?" e si è seduto al posto di guida... dopo circa mezz'ora eravamo ancora fermi nel posteggio dell'autonoleggio per cercare di capire come si partiva, mentre io cercavo nel cassetto del cruscotto il libretto delle istruzioni... passare da un sistema operativo a un altro è lo stesso, se non ci si informa prima: una volta avviato i programmi che si utilizzano possono benissimo essere gli stessi, ma bisogna comunque prima di tutto saperlo avviare (quando è uscito windows, chi si ricorda di quanta gente - anche espertissima di DOS - non riusciva a capire che si spegneva cliccando su Start??? Wink )

Linux è perfetto se si utilizza a livello personale con attività da ufficio, navigazione su internet e programmazione: se si usa per questi settori è prontissimo e perfetto, probabilmente non c'è nulla di meglio a meno di casi specifici (per esempio, se si programma in C# o VB.net immagino che sia meglio lavorare su windows direttamente piuttosto che su Mono e poi provare a portare su windows... ma questo è solo un mio pensiero).

Se si utilizza in altri livelli, no: NON è ANCORA pronto, ma sta facendo enormi passi avanti in breve tempo!

Per capirci, io ho utilizzato linux dall'estate 2006 (quando la prima LTS di Ubuntu mi ha permesso di fare un'installazione realmente funzionante accanto a XP senza danneggiare il disco) e per quanto riguarda la parte "ufficio" non ho mai trovato differenze: openoffice/libreoffice funziona nello stesso identico modo in entrambi i sistemi, il lettore di pdf si comportava come in windows, firefox idem, thunderbird (all'epoca lo usavo) anche... l'editor di testo di linux è enormemente migliore del notepad di windows, gimp e inkscape funzionano esattamente nello stesso modo, quindi io ero a posto sotto quell'aspetto.
Tramite guide online ho anche trovato sistemi per gestire i pdf (nulla di che, ma su windows richiedevano di acquistare programmi costosissimi, era raro trovarli gratis e funzionanti, invece su linux si trattava di qualche comando da terminale - orrore... ho nominato il mostro... - che bastava semplicemente copiare dalla guida e usare)
L'unico vero grande problema che ho sempre avuto riguarda(va) il CAD: semplicemente non esisteva nulla che fosse minimamente paragonabile ad AutoCAD (o a IntelliCAD, che usavo su XP, ed era il principale dei 2 motivi per cui tenevo sempre XP, in dual boot prima e poi virtualizzato)
Pian piano, nel corso di questo decennio, ho visto nascere qualche alternativa relativamente valida e ne ho seguito lo sviluppo con attenzione: molte sono già ottimamente usabili (e le uso, infatti) senza problemi, alternative che sono state sviluppate sostanzialmente grazie alla richiesta sempre crescente da parte di un'utenza che aumentava rapidamente, soprattutto per merito di un'unica distribuzione che ha sdoganato il sistema stesso portandolo fuori dalla sua nicchia e facendolo conoscere alla grande massa... e qualcuno l'ha pure adottato e utilizzato.

Peraltro, con questo si torna anche all'impegno di chi si siede davanti al computer: persone che si sapevano anche gestire sotto il DOS e che usavano il Basic per qualsiasi esigenza, sovente hanno il terrore puro nell'aprire un terminale in linux e digitare un banale comando... e sovente sono anche persone che non leggono mai istruzioni e guide, pretendendo che linux funzioni esattamente come windows, cosa che è stata portata da decenni di condi

Alla fine, sempre nel caso CAD, sono abbastanza vecchio e mi rammento ancora quando per usare AutoCAD si doveva spegnere windows e passare al DOS, che altrimenti non avrebbe mai funzionato il sistema CAD (azz... sono troppo vecchio: rammento ancora che, all'epoca, AutoCAD salvava in dxf e per modificare al volo i file, che erano testi, sovente era più facile usare il blocco note che aprire il CAD, calibrare la tavolozza, caricare il disegno e fare le modifiche... Rolling Eyes )
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SverX
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 12:48    Oggetto: Rispondi citando

MK66 ha scritto:
[...]no: NON è ANCORA pronto, ma sta facendo enormi passi avanti in breve tempo!


OK, ti quoto Smile

Esperienza di ieri/stamattina, PC di un collega (abbiamo messo KDE Neon LTS in dual boot sul suo portatile con Windows 10).
L'installazione - nessun problema. Riconosce l'hardware al 100% (il PC ha circa 18 mesi) e configura automaticamente il dual boot.

(salto tutto il resto in mezzo)

Vuole mettere OpenOffice, così che possa usare esattamente quello a cui è già abituato (lo usa su Windows). Non è presente nei repository (dove c'è LibreOffice invece) - ma, sappiamo, non è niente di complicato: apri FireFox, cerchi, scarichi e installi... ah no, non installi.

Ti ritrovi un file .tar.gz - si apre con Ark e ci fa vedere i file dentro. Nessun tasto 'installa', niente. Devi cercare su Internet e trovare i comandi da dare via terminale.

Su Windows tu scarichi un 'autoinstaller', perché su Linux no?

Ovvero: perché un utente NON esperto saprebbe installare da solo OpenOffice sul suo PC Windows ma NON saprebbe farlo su Linux? (continuo le provocazioni ma insisto NON voglio fare un flame o una guerra di religione - non sono né pro né contro l'uno o l'altro!)
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elisa.r
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 13:11    Oggetto: Rispondi citando

A volte proprio non ci sono alternative. Faccio trading (cioè, ci provo) e il mio broker mi mette a disposizione un paio di piattaforme. Si possono installare su Windows, Mac e Android. La versione per Linux non c'è. Per fortuna la piattaforma che uso è anche in versione web, quindi in Linux la posso usare col browser. La versione web manca però di alcune funzioni avanzate, che per fortuna uso molto di rado, ma quando mi servono sono costretta ad usare Windows.

Poi c'è il problema della riproduzione di file multimediali protetti. Di solito impongono l'uso di programmi specifici, che normalmente non esistono per Linux. Ad esempio Audible è un grosso sito di proprietà Amazon che produce, distribuisce e vende audiolibri. Si possono ascoltare in streaming sul sito, che purtroppo non è ottimizzato allo scopo (non c'è neppure un controllo per il volume), ma il metodo di fruizione tipico è scaricare. I file sono protetti, inconvertibili e in un formato strano. Sul pc si possono riprodurre col lettore proprietario, Windows Media Player e iTunes. Si possono anche masterizzare su CD audio, una sola volta, usando iTunes. Ho provato a far funzionare alcuni di questi programmi in Wine, ma non ci sono riuscita (a dire il vero con Wine non sono mai riuscita a far funzionare nulla). Alla fine quello che faccio io è masterizzare su CD riscrivibili con iTunes su Windows e poi... tirar fuori i file dai CD, che probabilmente è contrario ai termini (anche se forse non c'è scritto esplicitamente), ma visto che alla fine sono copie personali lo faccio lo stesso.
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MK66
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 14:08    Oggetto: Rispondi citando

SverX ha scritto:
Ti ritrovi un file .tar.gz - si apre con Ark e ci fa vedere i file dentro. Nessun tasto 'installa', niente. Devi cercare su Internet e trovare i comandi da dare via terminale.

Su Windows tu scarichi un 'autoinstaller', perché su Linux no?

Ovvero: perché un utente NON esperto saprebbe installare da solo OpenOffice sul suo PC Windows ma NON saprebbe farlo su Linux? (continuo le provocazioni ma insisto NON voglio fare un flame o una guerra di religione - non sono né pro né contro l'uno o l'altro!)

Come dicevo prima, linux è praticamente appena uscito da una nicchia ristretta e si sta adeguando al "grande pubblico", ma comunque ogni cosa nasce più in modalità "brico-center" che in modalità "grande azienda": c'è un'enorme frammentazione che nell'immediato spaventa chi arriva da altri sistemi e soprattutto limita le scelte: sappiamo tutti che l'impennata linuxiana è stata causata da Ubuntu e sappiamo tutti che, almeno fino al 2010 circa, Ubuntu altro non era che "Debian for dummies" (analogamente Mint era "Ubuntu in verde - e non in marrone, che prima del viola melanzana Ubuntu era più simile alla nutella... Wink e soprattutto che W7 era semplicemente "Vista funzionante") ma questo ha spinto l'incremento di linux, ha spinto diversi produttori di hardware e driver a rendersi conto che c'era un nuovo mercato in espansione, ha spinto qualche produttore di software a tentare una prima timida escalation, ma soprattutto ha spinto l'utenza a confondere linux con Ubuntu e di conseguenza a tentare al massimo con Debian... infatti, i pacchetti .deb sono molto più numerosi dei pacchetti .rpm, in qualsiasi settore dove cominciano a produrre software per linux.

Normalmente, in linux, ci sono tantissimi metodi di installazione, ognuno differente dagli altri a seconda della distribuzione che hai davanti: Red Hat (e le derivate) usano i pacchetti rpm, Debian (e le derivate) usano i pacchetti deb, altre sono rimaste alla compilazione dei sorgenti e via così... Ovviamente il metodo che funziona per qualsiasi distribuzione è quello della compilazione da sorgenti, gli altri sono specifici per famiglie di distribuzioni, ma non per tutte... (volendo, anche gli exe di windows non funzionano su altri sistemi, e talvolta nemmeno funzionano tra versioni diverse di windows stesso)

Nello specifico, KDE Neon pare essere una derivata di Ubuntu, quindi Debian, per cui dalla pagina di download di Openoffice bisognerà scaricare la versione deb (esistono sia la deb che la rpm, oltre ai sorgenti, il tar.gz, che dovrai compilare, ma si presume che se uno scarica i sorgenti sappia come procedere con l'installazione), a quel punto ci fai doppio click sopra e si installa immediatamente proprio come fosse un exe di windows (prima di tutto però, ma questo vale per qualsiasi sistema operativo, meglio fare click destro sul file scaricato e, da Proprietà, controllare che si apra con l'applicazione specifica per l'installazione, che non so come si chiama in KDE, altrimenti si possono avere sorprese strane, ma come dicevo questo è valido in ogni sistema operativo, anche su W10)
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MK66
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 14:13    Oggetto: Rispondi citando

elisa.r ha scritto:
Ad esempio Audible è un grosso sito di proprietà Amazon che produce, distribuisce e vende audiolibri. Si possono ascoltare in streaming sul sito, che purtroppo non è ottimizzato allo scopo (non c'è neppure un controllo per il volume), ma il metodo di fruizione tipico è scaricare. I file sono protetti, inconvertibili e in un formato strano. Sul pc si possono riprodurre col lettore proprietario, Windows Media Player e iTunes.

Non mi ricordo se te l'avevo già chiesto nella discussione specifica (o meglio se te l'aveva chiesto Mary... Laughing ) ma avevi provato ad aprirli con VLC?

elisa.r ha scritto:
(a dire il vero con Wine non sono mai riuscita a far funzionare nulla)

Non sei l'unica, e sovente ciò che funziona con una versione di (terno al lotto)Wine smette di funzionare al primo aggiornamento... che peraltro permetterebbe di funzionare ad altri programmi... non è vino, è davvero un terno al lotto... Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 14:16    Oggetto: Rispondi citando

MK66: grazie per la spiegazione, anche se non era quello che cercavo Rolling Eyes

il punto che non sono riuscito a spiegare chiaro è che il tar.gz di OpenOffice contiene i package .deb che vanno installati (saranno 40).
Ma il passaggio non è immediato per un utente che 'su Windows saprebbe cosa fare per installare OpenOffice'. Quello che intendo è: o OpenOffice fornisce l'installazione (almeno di base!) in un singolo .deb oppure deve esistere un sistema per fare sì che se scarico un archivio pieno di package posso installarli con un click sul programma che mi ha aperto l'archivio.

Questo lo riterrei sufficientemente user-friendly Smile
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 15:39    Oggetto: Rispondi citando

MK66 ha scritto:
elisa.r ha scritto:
Ad esempio Audible è un grosso sito di proprietà Amazon che produce, distribuisce e vende audiolibri. Si possono ascoltare in streaming sul sito, che purtroppo non è ottimizzato allo scopo (non c'è neppure un controllo per il volume), ma il metodo di fruizione tipico è scaricare. I file sono protetti, inconvertibili e in un formato strano. Sul pc si possono riprodurre col lettore proprietario, Windows Media Player e iTunes.

Non mi ricordo se te l'avevo già chiesto nella discussione specifica (o meglio se te l'aveva chiesto Mary... Laughing ) ma avevi provato ad aprirli con VLC?


Sono file .aax. VLC non li "vede" neppure, ma se provo ad aprirli, si aprono e vengono apparentemente riprodotti (cioè il cursore procede e viene mostrata la durata). Però non si sente l'audio.
Non ho mai avuto tempo di approfondire la questione, ma ho letto che se si sceglie un download di qualità inferiore, allora si hanno file .aa, che si potrebbero convertire in .mp3 con Linux. Non ho ancora provato.
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MessaggioInviato: 20 Ott 2017 16:19    Oggetto: Rispondi citando

AAX: se hai una connessione permanente e flat, vedi questo
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Maary79
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MessaggioInviato: 21 Ott 2017 09:08    Oggetto: Rispondi citando

SverX ha scritto:
MK66: grazie per la spiegazione, anche se non era quello che cercavo Rolling Eyes

il punto che non sono riuscito a spiegare chiaro è che il tar.gz di OpenOffice contiene i package .deb che vanno installati (saranno 40).
Ma il passaggio non è immediato per un utente che 'su Windows saprebbe cosa fare per installare OpenOffice'. Quello che intendo è: o OpenOffice fornisce l'installazione (almeno di base!) in un singolo .deb oppure deve esistere un sistema per fare sì che se scarico un archivio pieno di package posso installarli con un click sul programma che mi ha aperto l'archivio.

Questo lo riterrei sufficientemente user-friendly Smile


Ma è un esame?
Ci dai il voto dopo? Razz

Beh, io parto con il presupposto che Linux non è Windows. Anche se da un primo occhio (desktop, icone, menu) sembra simile.
Se installi fuori dal gestore applicazioni potresti incappare in "problemi" di questo e altro tipo.
Io gli avrei detto di installare LibreOffice e di adeguarsi, OpenOffice sta anche per essere abbandonato.

Ma torniamo al problema installazione software.

L'ho scaricato per curiosità, ma non lo installo perchè ho già LibreOffice, primo leggo il file readme (e vedo che ha bisogno di Java, e presumo anche su Windows) dentro ha tanti .deb , li installo tutti. In fin dei conti anche su Windows per installare un software ho trovato diversi .exe da lanciare, uno alla volta, per installare un programma solo con tante funzioni.


Se dentro all'archivio c'è (o ci sono) dei .deb ci va grassa, sono eseguibili in stile Windows, e si rimuovono tramite il gestore applicazioni.
Se c'è un .run, anche questo si installa con un doppio clic, ma non mi è chiaro come si rimuove (non ho mai approfondito, o non mi ricordo più, se qualcuno me l'ha già detto... perchè non mi è mai capitato di averne bisogno).
Anche se è .sh basta un doppio clic, o altro software che non necessita di installazione (tipo gli standaloni di Windows).


I sorgenti piuttosto.
Se va tutto bene si installano con 3 comandi, se va male non installi un tubo. Ne ho avuto a che fare ultimamente con il nuovo desktop, non aveva il WiFi integrato, e ho preso una chiavetta WiFi (scelta perchè aveva la scritta Linux compatibile), il sistema l'ha riconosciuta al volo, ma in problema era che il driver integrato di Ubuntu non era "ottimizzato", dopo un certo tempo di inattività del browser e senza download attivi, si disconnetteva. Allora mi sono arresa Laughing e mi sono letta tutti i readme, e ho installato i driver proprietari presenti nel dischetto...ora va. Erano sorgenti, non .deb...magari lo fossero stati... Laughing

Già lo sappiamo che sul dischetto c'erano i driver per Windows con alcuni exe all'interno, facili da installare...senza leggere nulla.

Questo può creare imbarazzo nell'utente Windows, abituato ad avere a che fare solo con eseguibili .exe, che magari ignora gli eseguibili .msi, o script .bat.
Software che nel bene o nel male si installano con un doppio clic.
Ma sono tutte cose graduali, e neanche tutti ne hanno bisogno.

E magari un giorno verrà anche quel tipo di automatismo da te citato, una nuova versione di gdebi, che installa tutto con un clic... Very Happy
L'importante è che poi non finisca che le applicazioni per Linux le trovi in siti spazzatura tipo Softonic, installabili con un clic...altrimenti si salvi chi può! Evil or Very Mad
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Maary79
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MessaggioInviato: 21 Ott 2017 09:23    Oggetto: Rispondi citando

elisa.r ha scritto:

Poi c'è il problema della riproduzione di file multimediali protetti. Di solito impongono l'uso di programmi specifici, che normalmente non esistono per Linux. Ad esempio Audible è un grosso sito di proprietà Amazon che produce, distribuisce e vende audiolibri. Si possono ascoltare in streaming sul sito, che purtroppo non è ottimizzato allo scopo (non c'è neppure un controllo per il volume), ma il metodo di fruizione tipico è scaricare. I file sono protetti, inconvertibili e in un formato strano. Sul pc si possono riprodurre col lettore proprietario, Windows Media Player e iTunes. Si possono anche masterizzare su CD audio, una sola volta, usando iTunes. Ho provato a far funzionare alcuni di questi programmi in Wine, ma non ci sono riuscita (a dire il vero con Wine non sono mai riuscita a far funzionare nulla). Alla fine quello che faccio io è masterizzare su CD riscrivibili con iTunes su Windows e poi... tirar fuori i file dai CD, che probabilmente è contrario ai termini (anche se forse non c'è scritto esplicitamente), ma visto che alla fine sono copie personali lo faccio lo stesso.


Ricordo vagamente, io ho avuto a che fare con qualcosa di simile. Un mio parente mi passava dei foglietti, trovati su bluray film, dove io potevo andare sul sito del grande colosso del cinema di turno a scaricarmi la mia versione originale (copia digitale) da guardare da pc.
Funzionava solo su Windows Media Player (difatti era un .wmv), grosso come una casa da scaricare... Laughing di qualita video scarsa. Se WMP dovevo installare una specie di plugin che mi permetteva di vederli correttamente, era una sorta di cosa anti pirateria, potevo vederlo solo li. In altri sistemi non funzionava (WMP+plugin ma altro pc), come non funzionava su VLC. Si vedeva a righe e non si sentiva nulla.
Se formattavo lo stesso pc, dunque, perdevo il film.
Ne ho scaricati un paio, poi li ho sfanc... Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 22 Ott 2017 11:07    Oggetto: Rispondi citando

Maary79 ha scritto:
Ma è un esame?
Ci dai il voto dopo? Razz


ma figurati, non sono proprio il tipo. il mio fine era cercare di capire quanto altre persone percepiscano problematico l'approccio a Linux, dato che non sono davvero l'utente ideale per fare una valutazione di questo tipo. Quello che ho capito fino ad ora cercherò di farlo diventare critiche costruttive e proposte pratiche, ma prima devo ancora fare tanti test... ma secondo me così come è adesso non va ancora bene.

E chiarisco, non sto parlando di distribuzione dei sorgenti - quella c'è anche per Windows e si presuppone che uno sappia poi come compilare (e comunque un readme non guasta) ma sto parlando della distribuzione di software 'fatto e finito'. Sarò semplicistico ma reputo che se su Windows si può scaricare e installare un programma che arriva con un file zip che dentro ha il classico set di file di setup, una cosa analoga debba poter essere fatta anche su Linux. Nell'esempio di OpenOffice, un tar.gz con dentro N file .deb, non c'è (non ho trovato) modo di installare direttamente aprendo il file tar.gz

Ho una idea per risolvere ma devo prima leggere come la community dietro Linux affronta questo problema al momento, e quindi ci vorrà un po'.
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MessaggioInviato: 22 Ott 2017 14:04    Oggetto: Rispondi citando

In questi giorni, in vista della reinstallazione del sistema, sto provando qualche distro diversa da Mint mate.

Ho provato Xubuntu. Desktop simpatico, ma un po' carente dal punto di vista della configurazione dell'interfaccia. In pratica non ho trovato alcune funzioni a cui sono abituata, ad esempio quella che nel mio attuale Mint si chiama "Gestione file". Da lì si scelgono certi comportamenti dei file, come ad esempio se visualizzare o eseguire i .txt, oppure le opzioni di eliminazione (se vuoi passare dal cestino o no, se vuoi la conferma e persino se vuoi togliere l'eliminazione diretta dal menu contestuale). In Xubuntu non ho trovato tutto questo. Magari esiste il modo di farlo. Forse dal terminale, forse installando pacchetti aggiuntivi o chi lo sa. Ma il punto è che è complicato. Richiede tempo e ricerche.

Alla luce di questa esperienza mi rendo conto che per l'utente medio è meglio avere a disposizione un'interfaccia che si possa quasi del tutto configurare tramite se stessa. E la possibilità di configurarla nel dettaglio è importante perché l'utente medio usa quasi solo l'interfaccia grafica, questo non tanto per abitudine o pigrizia, ma proprio per l'uso stesso che fa del computer, che si riduce quasi completamente ad attività che si svolgono mediante interfaccia grafica. Quando installo un sistema, la prima cosa che faccio è sistemare l'interfaccia, mettere le cose dove voglio e con le funzioni che voglio. E' come riordinare e personalizzare scrivania e cassetti quando si va in un ufficio nuovo.
Dopo mi occupo del software. Non mi interessa tanto che la versione di Linux che ho installato abbia già i programmi che mi servono. Guardo nel repository, se mancano o non è l'ultima versione, me li vado a cercare.
Sarà che sono abituata così da sempre. Windows non aveva mai i programmi che mi servivano e perdevo ancora più tempo che con Linux, perché dovevo sempre andarli a cercare uno ad uno. Questo è cambiato in parte con Windows 10, dato che ha un app store (ma non l'ho ancora guardato bene).
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MessaggioInviato: 22 Ott 2017 14:17    Oggetto: Rispondi citando

SverX ha scritto:
Ho una idea per risolvere ma devo prima leggere come la community dietro Linux affronta questo problema al momento, e quindi ci vorrà un po'.

Una volta un programmatore debian mi avevadetto che qualsiasi script o programma che si crea, si può sottoporre all'esame della "comunità", ma francamente non ho ancora visto in giro nei repo il giochino a cui stava lavorando (ormai dava gli ultimi ritocchi, e sono passati diversi anni... )

Tecnicamente, per risolvere, basterebbe uno script di installazione (un banalissimo .sh) che compaia al primo posto aprendo il file compresso e lo si possa lanciare col classico doppio click per avviare in automatico l'installazione... Think

Problema 1: l'utente deve dare i permessi di esecuzione allo script (cosa non proprio banalissima: non tutti i file manager lo permettono, sovente si deve passare dal terminale, con il comando chmod + x NomeProgramma, dato da root ovviamente)
Problema 2: lo script deve gestire ogni formato (rpm, deb, txz, ecc. ...) o gestire direttamente i sorgenti (oppure lanci in automatico il relativo installatore locale, assicurandosi prima che ci sia o installandolo nel caso: in debian e derivate ci sarebbe gdebi che installa in automatico i pacchetti deb... in ambiente gnome e xfce, in ambiente kde forse ci sarà kdebi... Think nelle derivate rpm non ho idea di cosa ci sia, ma c'è sicuramente qualcosa)
Problema 2bis: se gestisce i sorgenti deve poter gestire qualsiasi formato di file compresso (tar.gz, tar.bz2, 7z, ecc. ...) oltre che qualsiasi architettura hardware, inoltre deve poter gestire anche le possibili opzioni di ogni fase della compilazione... Think

Io non sono certo un programmatore, ma temo che non sia così immediato fare qualcosa di simile, se anche grosse software houses preferiscono creare le versioni principali e lasciare il tutto alle capacità dell'utente e alle istruzioni del classico file Readme... Think

Certo, si potrebbe anche creare un unico deb (e magari un unico rpm) che assolva allo scopo, eventualmente scaricando ciò che serve, spacchettandolo e compilandolo in automatico in base alle impostazioni della macchina e alle indicazioni richieste all'utente in una prima fase (sarebbe probabilmente molto simile agli exe di windows, e forse sarebbe anche più semplice da gestire, forse...) ma occorrerebbe farlo almeno per entrambe le principali alternative (deb e rpm) tenendo valida l'ipotesi che, se uno scarica sorgenti, sa anche come cavarsela nell'installazione... Think
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MessaggioInviato: 22 Ott 2017 14:24    Oggetto: Rispondi citando

elisa.r ha scritto:
Ho provato Xubuntu. Desktop simpatico, ma un po' carente dal punto di vista della configurazione dell'interfaccia. In pratica non ho trovato alcune funzioni a cui sono abituata, ad esempio quella che nel mio attuale Mint si chiama "Gestione file". Da lì si scelgono certi comportamenti dei file, come ad esempio se visualizzare o eseguire i .txt, oppure le opzioni di eliminazione (se vuoi passare dal cestino o no, se vuoi la conferma e persino se vuoi togliere l'eliminazione diretta dal menu contestuale). In Xubuntu non ho trovato tutto questo. Magari esiste il modo di farlo. Forse dal terminale, forse installando pacchetti aggiuntivi o chi lo sa. Ma il punto è che è complicato. Richiede tempo e ricerche.

Gestione impostazioni: lì dentro c'è ogni tipo di configurazione possibile per Xfce (comprese quelle che hai indicato) che, per quanto sia solo un mio parere, è infinitamente più configurabile di Mate per me Smile
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MessaggioInviato: 22 Ott 2017 15:48    Oggetto: Rispondi citando

Ho trovato praticamene tutto tranne quello. Insomma io sono andata in "Settings" (essendo live non riesco a mettere l'italiano) e lì sono andata dappertutto. Ho trovato le impostazioni più avanzate, ma quelle no. Forse non le riconosco.
E poi non ho trovato il gestore pacchetti. Ho trovato il gestore software e il gestore degli aggiornamenti, ma non i pacchetti.
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MessaggioInviato: 23 Ott 2017 10:35    Oggetto: Rispondi citando

SverX ha scritto:
ma figurati, non sono proprio il tipo. il mio fine era cercare di capire quanto altre persone percepiscano problematico l'approccio a Linux,


Ovviamente scherzavo... Wink mi sembrava di esser tornata ai tempi di scuola, quando la prof. diceva: "giusto, ma non era quello che mi volevo sentir dire"... Wink

Io sono approdata in Linux nel 2012, in maniera piuttosto convinta.
Erano un bel po' di anni che usavo xp, che era ancora supportato, andava bene xp, nel senso che di rado ha preso virus, e seguii una guida su come velocizzarlo agendo sul registro e alcune impostazioni. Andava bene, non potevo lamentarmi.
Ma ero stanca perchè era sempre la solita minestra, e mi è tornato in mente Linux.
Con Linux ci ho avuto uno "scontro" circa il 2004, quando trovando in edicola (si l'edicola Laughing ) un giornale di informatica (ero solita prendere quelli per Windows) con dentro un cd con Linux, pronto da avviare, con tanto di guida all'interno su come installare, e configurare.
Al tempo avevo un PIII con W98 che odiavo e l'ho provato li, installato, ma non c'era sto verso di connetterlo con quel dannato modem a 56k, o meglio, ricordo benissimo, una volta creata la connessione faceva quel segnale acustico di digitazione giusto, ma poi non caricava nessuna pagina web... Confused per cui poi ho abbandonato l'idea, anche perchè poco dopo acquistai il mio primo portatile (quello citato sopra con xp) che me lo fece finire nel dimenticatoio.
Ma torniamo al 2012, avrò provato 30-40 distribuzioni, prima su uno (un desktop del 2002 che mi fu regalato da un parente) e un paio di mesi dopo anche su quello che era all'epoca il mio pc principale, ovvero il portatile del 2005.

Nonostante che anch'io avessi avuto qualche problema, la gpu del primo vecchia come il cucco che una distro su due finiva con uno schermo nero, per cui dovevo modificare alcuni paramentri di avvio per farle andare (nulla di che, ma il primo impatto non è stato gradevole, anche perchè uno non se l'aspetta).
Mentre per il secondo l'unico guaio alla fine era la web cam, che proprio non era supportata, nemmeno quando il pc era nuovo (avevo trovato vecchi thread, di utenti che avevano chiesto i driver a Asus, e avevo trovato i sorgenti, ma vecchi, MK66 si ricorderà...Laughing )

Insomma, secondo me, se il pc è vecchio, o si è tanto motivati per farlo andare con Linux, o si lascia un Windows vecchio, anche fuori supporto, o lo si cambia.
Linux è più facile da installare e gestire su pc recenti (o nuovi, se si scarica una delle ultime versioni).

SverX ha scritto:
Sarò semplicistico ma reputo che se su Windows si può scaricare e installare un programma che arriva con un file zip che dentro ha il classico set di file di setup, una cosa analoga debba poter essere fatta anche su Linux. Nell'esempio di OpenOffice, un tar.gz con dentro N file .deb, non c'è (non ho trovato) modo di installare direttamente aprendo il file tar.gz ]


Beh, un tar.gz non è altro che un archivo, come il rar o zip, bisogna scompattarlo. Non è che esistono archivi auto installanti su Windows. Ciò che ci trovi dentro poi lo installi.
Ma non è la regola che ci siano tanti .deb per installare un singolo programma. Tutti quelli che ho installato io avevano un singolo .deb...Open Office non è la regola.

Elisa.r ha scritto:
Da lì si scelgono certi comportamenti dei file, come ad esempio se visualizzare o eseguire i .txt,


Quella cosa ce l'ha solo Mint e non capisco nemmeno cosa serva eseguire un .txt, me l'ha chiesto anche a me una volta e gli ho detto mostra. Ubuntu e derivate, mostra direttamente.
Comunque se clicchi col dx, sul file, e scegli proprietà - permessi lo rendi eseguibile.
Trovo pericoloso dire al sistema di fare un'azione come eseguire automaticamente tutti i file con una estensione di testo, a priori.


Elisa.r ha scritto:
Alla luce di questa esperienza mi rendo conto che per l'utente medio è meglio avere a disposizione un'interfaccia che si possa quasi del tutto configurare tramite se stessa.


Vero, è per questo che io, se il pc permette, installo subito Mint Cinnamon o Mate.
E pensare che io, con i vecchi pc, cercavo proprio la velocità, le prestazioni, io ero per "più veloce di Windows", e finivo su LXDE, Openbox, Icewm, Flubox, Enlightman, anche se alcuni di questi sono veloci solo "sulla carta".
E in particolare LXDE e Openbox li usavo molto gradevolmente oltre che agevolmente... Wink
Come Xubuntu non avevano installato ilgestore di aggiornamenti (Synaptic) nè uno per le applicazioni, al primo avvio dal teminale però installavo Synaptic... Wink

MK66 ha scritto:
Una volta un programmatore debian mi avevadetto che qualsiasi script o programma che si crea, si può sottoporre all'esame della "comunità", ma francamente non ho ancora visto in giro nei repo il giochino a cui stava lavorando (ormai dava gli ultimi ritocchi, e sono passati diversi anni... )


Il problema che alcuni cambiano mestiere, o forse, piuttosto...piattaforma. Perchè creare un giochino per la gloria di Linux quando lo faccio su Android, ci metto un banner pubblicitario e comincio a guadagnare legalmente soldi? Wink
Io questo me lo chiedo da tempo.
Perchè sprecare tempo per una cosa che non rende nulla? Devono campare di aria?
E da li progetti abbandonati, distribuzioni abbandonate (che possono far fare confusione, se trovate ancora in rete), e via dicendo.

La frammentazione va bene per un certo senso, ma molto male da un altro. Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 23 Ott 2017 13:23    Oggetto: Rispondi citando

@MK66: non stavo pensando alla distribuzione dei sorgenti, ma a quella di package di installazione. Che arrivino in formato tag.gz, zip o quel che è, perché in effetti quello che vorrei affrontare è proprio il problema che si ha quando ci sono archivi formati da vari package, dato che quando hai un package solo il problema in sostanza non esiste.
Non mi spingo oltre, sto ancora leggendo molto e ho ancora troppe poche conoscenze specifiche per fare una proposta.

@Maary79: in sostanza siamo d'accordo Wink
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MessaggioInviato: 24 Ott 2017 10:06    Oggetto: Rispondi citando

Dimenticavo!

Elisa.r ha scritto:
Questo è cambiato in parte con Windows 10, dato che ha un app store (ma non l'ho ancora guardato bene).


Lo store di MS non è minimamente da confondere con il gestore applicazioni di Linux, che altro non è che un evoluzione del gestore pacchetti di (Synaptic), che ha un interfaccia meno "smart", ma che offre più funzioni e risorse.
Il gestore applicazioni è nato appunto per facilitare l'installazione dei software presenti nei repo all'utente che arriva da Windows, con un interfaccia più semplice e gradevole (per i più).

lo store di MS è più simile allo store di Google (per Android), dove troviamo molte app, disponibili anche per desktop, ma se provi ad esempio un VLC app, vedrai che è molto più limitato rispetto a VLC per desktop.
In più come su Google Store le app chiedono il permesso di usare questo e quello (e qui sta in noi se la richiesta è consona per la funzione dell'app).

Del resto gli sviluppatori devono creare le app seguendo degli standard. Che per la versione desktop non devono seguire, ad esempio tenere conto dei pc con schermo touch.

L'importante è che sullo store di MS non ci finiscano come sullo Store Google app infette (o piene zeppe di pubblicità) come ormai succede ad intervalli regolari, alla faccia dei controlli che fa Google.
Che MS sia più selettivo nel includere le app nel proprio store.
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MessaggioInviato: 24 Ott 2017 12:10    Oggetto: Rispondi citando

Credo di non averne installata nemmeno una finora. Laughing
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MessaggioInviato: 27 Ott 2017 00:06    Oggetto: Rispondi

L'articolo lo trovo molto interessante.
Purtroppo non sono riuscito a leggerlo tutto.
Condivido molto problemi come la faccenda di gtk3, la questione di pulseaudio (infatti tempo fa lo rimossi per alsamixer, ora ho installato la versione trinity desktop di pclinuxos che ha alsamixer come predefinito che mi ha risparmiato la fatica di fare il cambiamento), e tanti altri che non pensavo che un articolo li inserisse tutti.
Però nonostante tutto non cambierei mai a Windows Smile
la questione è che l'informatica è così.
In tutti i fronti (windows, linux, mac, ecc.) hanno cercato di rendere i desktop più semplici da usare, ma la maggior parte delle persone non è proprio portata a questo argomento è per quanto semplice stiano cercando di fare tutto, per loro rimane un argomento impossibile da comprendere anche del solo 50% Rolling Eyes
Per questo oggi ripiegano tutti su tablet, smartphome, ecc. ma i poveracci non comprendono che anche li avranno più o meno i stessi problemi se non peggio.
Pensate che c'è gente che non è in grado ancora a mandare o saper leggere un sms su un telefonino; gente che dimentica continuamente le passwords e ricrea un infinità di accounts online e tante cose simili e inverosimili che dimostra che speranza possano avere loro di comprendere tutto questo.
Quindi a beneficiare dell'informatica sarà solo ed esclusivamente chi ne è realmente portato e non sarà mai un problema a smanettare per risolvere problematiche varie.
Le problematiche esposte nell'articolo è vero che esistono ma esistono tante soluzioni alternative, compreso la installazioni di più distro in più partizioni e ognuna con la sua caratteristica e tante altre soluzioni.
È chiaro che tutto questo per un utente normale è un incubo, ma sarà per lui un incubo in ogni caso qualunque argomento informatico specie parlare di cambiamento se lui ha comprato un pc con windows è deve pensare di formattare per provare qualcosa di nuovo: già è tanto che ha imparato un 10% di quello che ha trovato quando lo ha acquistato. Very Happy
Quindi alla fine giungo alla conclusione: meglio così ! Non siamo tanti ma meglio la qualità che la quantità Cool
Ciao
Francesco bat
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