paolodegregorio Dio minore
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Inviato: 06 Gen 2018 17:28 Oggetto: RAI servizio pubblico, una barzelletta! |
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- la RAI servizio pubblico, una barzelletta! -
di Paolo De Gregorio, 6 gennaio 2018
Per poter discutere decentemente sul tema della Rai è obbligatorio mettere dei punti fermi, altrimenti si rischiano i sintomi immediati di orticaria e psoriasi.
La RAI non è un “servizio pubblico”, ma un carrozzone spartito tra i vecchi partiti politici, ufficio di collocamento di parenti, amanti, sodali dei suddetti, con il risultato di una disinformazione scientifica che da 60 anni fabbrica suddite e governi.
Un “servizio pubblico”, visto che è stato istituito e pagato dai contribuenti e mantenuto con il canone,nnon deve trasmettere la pubblicità, non deve essere condizionato dall’onnipotenza del mercato, e deve assumere forma giuridica di “public company”, ossia proprietà dei cittadini che pagano il canone, che ogni 5 anni, in regolari elezioni (abbinate alle politiche) eleggono il presidente con tutti i poteri, scegliendolo tra personaggi indipendenti da politica, economia e religioni (una come la Gabanelli andrebbe benissimo), per costituire, finalmente, un contrappeso mediatico all’attuale strapotere di privati e politicanti, che ormai è un vero e proprio monopolio.
La prima obiezione che sento dai paraculi che vogliono lasciare le cose come stanno è che sono un ingenuo, che offre su un piatto d’argento la frazione di pubblicità oggi gestita dalla Rai a Berlusconi e altri privati, ma non tengono conto che ormai lo spazio dato alla pubblicità è saturo, che internet assorbe sempre più utenti, che una vera contropubblicità, da vero servizio pubblico, che smaschera che smaschera le panzane dei pubblicitari, specialmente su salute e ambiente, getterebbe forte discredito su tutto il “sistema”. E magari la gente tornerebbe ad apprezzare una Tv senza quelle vomitevoli pubblicità su flatulenze e pannoloni all’ora di cena, e senza quei finti dibattiti a base di urla e parolacce dove i soliti noti sono pagati per sabotare qualunque tentativo di civiltà dibattimentale.
Senza una forza politica che spinga pesantemente verso questa soluzione (le proposte dei 5 stelle per ora sono ridicole e inesistenti) si rischia la privatizzazione, che andrebbe a premiare i monopolisti ed i fabbricanti di scimmie addestrate al consumo, perché oggi la politica, come in America, non è un elemento indipendente e autonomo, ma un ingranaggio di un SISTEMA in cui economia, banche, massonerie, media, servizi segreti, politica, sono profondamente intrecciati e integrati e nei loro vertici già funzionanti a livello globale, con progetti che svuotano la democrazia di ogni reale potere.
Paolo De Gregorio |
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