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Oltre un milione di e-book gratis sull'Internet Archive
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Zeus News
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MessaggioInviato: 29 Mar 2020 12:18    Oggetto: Oltre un milione di e-book gratis sull'Internet Archive Rispondi citando

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zero
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/03/08 17:34
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MessaggioInviato: 29 Mar 2020 14:18    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
È il sogno dell'Internet originale che prende vita

di tutti, tranne di chi i libri li scrive per professione
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Maary79
Moderatrice Sistemi Operativi e Software
Moderatrice Sistemi Operativi e Software


Registrato: 08/02/12 12:23
Messaggi: 12224

MessaggioInviato: 29 Mar 2020 22:41    Oggetto: Rispondi citando

Amazon oggi ha cancellato l'abbonamento a libri e storie audio per bambini e studenti. I bimbi possono immediatamente ascoltare in streaming un'incredibile collezione di storie in sei lingue diverse.
Tutte le storie possono essere trasmesse in streaming sul desktop, sul portatile, sul telefono o sul tablet utilizzando il seguente
link
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{vbs}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Mar 2020 14:07    Oggetto: Rispondi citando

Il copyright, così come il brevetto, è talmente storpiato dalle lobby degli editori, da essere diventato ridicolo nei suoi termini e limiti d'uso.
Ridicolo per chi mantiene un certo distacco e quindi il senso delle proporzioni, naturalmente.
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yayo75
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


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MessaggioInviato: 31 Mar 2020 02:44    Oggetto: Rispondi citando

zero ha scritto:
Citazione:
È il sogno dell'Internet originale che prende vita

di tutti, tranne di chi i libri li scrive per professione


Secondo me prima o dopo sta cosa arriverà a un punto di rottura, ho l'impressione che sia non solo ingiusta a livello, diciamo, di correttezza o di equità, ma proprio "tecnicamente" sbagliata: a parte che nessuno impone alle persone di usare l'informatica, mica è precipitata dal cielo, se ai detentori di diritti d'autore non piacciono le conseguenze si mettano di traverso e non usino il computer.

Il fatto è che noi l'informatica l'abbiamo proprio perché l'ha integrata e diffusa la parte capitalistica della società, ovviamente perché ne ha tratto beneficio economico. Nessuna azienda implementa in perdita. Come fa a lamentare perdite se ci sta guadagnando?, è contraddittorio. Semplicemente ogni cambiamento ha delle conseguenze, dei pro e dei contro.

L'informatica ("informazione-automatica") è proprio questo, un modo differente di trattare l'informazione. Codificando tutto in digitale non è più necessario produrre un contenitore per ogni pezzo di informazione da maneggiare, basta usarne uno una volta per tutte (il computer), posizionandolo a ogni "snodo", cioè a ogni punto di fruizione.

Prima si legava il contenitore all'informazione e si spostava l'oggetto ottenuto da una persona a un'altra. Ora ogni persona ha il suo contenitore e si muove solo l'informazione tra un contenitore e un altro. Ci si guadagna in tempi e produzione, anche economicamente.

Ecco che un file non è uguale ad un oggetto, e non sarà mai un libro elettronico finché non lo metti dentro un tablet o pc e lo riproduci. Vendere un pdf è come vendere solo la storia formattata, c'hai guadagnato perché non devi più produrre tutto il contenitore-carta, ma accetti di perdere un certo livello di controllo. Una tipografia non ce l'hanno tutti, ma per far funzionare la logica dei file devi dare... pardon, "vendere" il computer a tutti quanti, accettando di cedere il controllo, almeno in parte, che prima aveva solo chi poteva produrre.

Il fatto è che a questo punto l'informazione libera non è più vincolata a limiti fisici, quindi non è quantificabile ne diversificabile, semplicemente c'è o non c'è. I file sono istanze della stessa informazione. Del libro-carta ce ne sono tante copie, come tante sono le persone a leggerlo, ma il romanzo in se è sempre quello, uno. Un po' come una notizia, una volta che la dici in giro, che la diffondi, non è più un segreto: più cerchi di venderla, più la diffondi, più ne perdi il controllo, come fosse il bacillo de sto stramaledetto virus (vedi infatti che si dice virale della diffusione dei file mica per niente).

Se moltiplichi questo casino per il numero di file prodotti ogni giorno, come cazzo si fa a pretendere di controllarla sta roba? L'unica sarebbe seguire ogni pezzetto d'informazione nel suo diffondersi, cioè controllare la vita di chiunque per sempre...

vabè, discorso inutile prima ancora che complicato: serve troppo tempo perché la società impari a gestire bene un cambiamento così radicale. Temo che debba sbatterci proprio i denti come i bambini. :/

(scusate il post lungo)

y
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andreaziffer
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 31 Mar 2020 07:48    Oggetto: Rispondi citando

zero ha scritto:
Citazione:
È il sogno dell'Internet originale che prende vita

di tutti, tranne di chi i libri li scrive per professione
Chi produce musica può guadagnare con i concerti, ma c'è qualcuno disposto a pagare per osservare uno scrittore mentre scrive?
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etabeta
Dio maturo
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MessaggioInviato: 04 Apr 2020 14:47    Oggetto: Rispondi citando

andreaziffer ha scritto:

Chi produce musica può guadagnare con i concerti, ma c'è qualcuno disposto a pagare per osservare uno scrittore mentre scrive?


Lo pagano anche senza guardarlo, e addirittura senza leggerlo.

Considerato che c'è chi con umiltà scrive (link a PDF su sito esterno) al solo scopo di diffondere quel poco che sa perché non c'è peggior ignorante di chi non diffonde il sapere e si sostenta con altro direi che ai "professionisti" non va comunque vale.
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etabeta
Dio maturo
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Registrato: 06/04/06 10:02
Messaggi: 2703

MessaggioInviato: 04 Apr 2020 21:29    Oggetto: Rispondi citando

yayo75 ha scritto:
zero ha scritto:
Citazione:
È il sogno dell'Internet originale che prende vita

di tutti, tranne di chi i libri li scrive per professione


Secondo me prima o dopo sta cosa arriverà a un punto di rottura, ho l'impressione che sia non solo ingiusta a livello, diciamo, di correttezza o di equità, ma proprio "tecnicamente" sbagliata: a parte che nessuno impone alle persone di usare l'informatica, mica è precipitata dal cielo, se ai detentori di diritti d'autore non piacciono le conseguenze si mettano di traverso e non usino il computer.


Pensavano che internet fosse il bengodi, un supermercato a zero costo purtroppo hanno sbagliato due volte, gli editori non gli autori, senza il supporto cartaceo la persona comune non percepisce il "valore" quindi non è disposta a pagare lo stesso prezzo del libro cartaceo in più essendo dematerializzato è molto più facile prestare la stessa copia a N persone ovunque siano.

Più che a un punto di rottura propendo per la semplice morte dell'ebook e il ritorno al solo cartaceo se la vediamo nell'ottica capitalista.
Hanno fatto un errore, nessuno è perfetto, vi porranno rimedio come è già stato per la musica (vi dice niente il tentativo di ritorno al vinile?).

yayo75 ha scritto:

Il fatto è che noi l'informatica l'abbiamo proprio perché l'ha integrata e diffusa la parte capitalistica della società, ovviamente perché ne ha tratto beneficio economico. Nessuna azienda implementa in perdita.


Siamo sicuri che nessuna azienda implementi in perdita?
Tanto per rimanere in informatica IBM che recentemente ha acquisito Red Hat ha perdite miliardarie addirittura superiori del 324% al capitale Shocked

yayo75 ha scritto:

Come fa a lamentare perdite se ci sta guadagnando?, è contraddittorio. Semplicemente ogni cambiamento ha delle conseguenze, dei pro e dei contro.


cappello

yayo75 ha scritto:

L'informatica ("informazione-automatica") è proprio questo, un modo differente di trattare l'informazione. Codificando tutto in digitale non è più necessario produrre un contenitore per ogni pezzo di informazione da maneggiare, basta usarne uno una volta per tutte (il computer), posizionandolo a ogni "snodo", cioè a ogni punto di fruizione.

Prima si legava il contenitore all'informazione e si spostava l'oggetto ottenuto da una persona a un'altra. Ora ogni persona ha il suo contenitore e si muove solo l'informazione tra un contenitore e un altro. Ci si guadagna in tempi e produzione, anche economicamente.

Ecco che un file non è uguale ad un oggetto, e non sarà mai un libro elettronico finché non lo metti dentro un tablet o pc e lo riproduci. Vendere un pdf è come vendere solo la storia formattata, c'hai guadagnato perché non devi più produrre tutto il contenitore-carta, ma accetti di perdere un certo livello di controllo. Una tipografia non ce l'hanno tutti, ma per far funzionare la logica dei file devi dare... pardon, "vendere" il computer a tutti quanti, accettando di cedere il controllo, almeno in parte, che prima aveva solo chi poteva produrre.

Il fatto è che a questo punto l'informazione libera non è più vincolata a limiti fisici, quindi non è quantificabile ne diversificabile, semplicemente c'è o non c'è. I file sono istanze della stessa informazione. Del libro-carta ce ne sono tante copie, come tante sono le persone a leggerlo, ma il romanzo in se è sempre quello, uno. Un po' come una notizia, una volta che la dici in giro, che la diffondi, non è più un segreto: più cerchi di venderla, più la diffondi, più ne perdi il controllo, come fosse il bacillo de sto stramaledetto virus (vedi infatti che si dice virale della diffusione dei file mica per niente).

Se moltiplichi questo casino per il numero di file prodotti ogni giorno, come cazzo si fa a pretendere di controllarla sta roba? L'unica sarebbe seguire ogni pezzetto d'informazione nel suo diffondersi, cioè controllare la vita di chiunque per sempre...

vabè, discorso inutile prima ancora che complicato: serve troppo tempo perché la società impari a gestire bene un cambiamento così radicale. Temo che debba sbatterci proprio i denti come i bambini. :/

(scusate il post lungo)

y


Il discorso è interessante invece, e almeno per me chiaro anche se sembri un po' all'oscuro delle soluzioni implementate.

DRM, watermarking etc.

Ti faccio un esempio.

Compro un libro elettronico, ovviamente in internet con carta di credito/paypal.
La transazione viene registrata, e grazie all'unione europea e alla sua non casuale normativa PSD2 chi ha fatto l'acquisto è univocamente e inequivocabilmente riconoscibile, e inserita nela mia copia con il watermarking.

Vengono trovate in circolazione copie del libro acquistato da me.
Forse se ne trovano una o due chiudono un occhio ma se iniziano a trovarne centinaia...
Mi fanno causa per danni essendo inequivocabilmente identificabile.

Orwell era un bambino delle elementari al primo tema quando scrisse 1984 Rolling Eyes

P.S. Io non ho aderito alla PSD2 piuttosto rinuncio all'home banking e agli acquisti su internet.
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yayo75
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MessaggioInviato: 05 Apr 2020 02:50    Oggetto: Rispondi citando

@etabeta

Sbagliare mi par che stiamo sbagliando tutti, ma suppongo sia perché l'implementazione di un cambiamento così importante nel trattamento dell'informazione tutta richiede un tempo lungo per andare a regime. Il passaggio è la fase più difficile e richiederà forse decenni prima di sperimentare tutte le implicazioni più importanti. Si sperimenta il nuovo ragionando al vecchio (e chi può cerca sempre di mangiarci sopra, alè!).

Ma poi lo sbaglio fondamentale nostro è forse non aver mai correttamente contenuto e regolamentato il capitalismo, che lasciato per conto suo finisce per esagerare e avvitarsi su se stesso, il resto vien poi di conseguenza.

Riguardo al tornare indietro, non c'è solo il vinile: pensavo per esempio anche al puntare alla connessione superveloce per spostare i videogiochi indietro dalle case ai server, lasciando in mano alla persona solo il pad, che non è altro che un regredire il pc a mero televisore-riproduttore.
Ma mi pare che alla fine siano solo tutti artifici, pur se efficaci in mano a una industria che decide e regola gli standard di vita sociale, non lo saranno mai completamente: una volta che hai aperto la scatola delle magie non la puoi più nascondere, non sarà così facile.

Una azienda che implementa qualsiasi cosa in perdita non riesco a immaginare che senso ha: o è uno sbaglio o è per calcolo. Quelle che sbagliano chiudono, le altre ne fanno il doppio dopo (di soldi), ma sempre mettendo in tasca e facendo finta di niente, per poi lamentare carestie ai 4 venti... Che non sarebbe neanche strano, è poi lo stato che le accontenta sempre a occhi chiusi che non va, se lamento io come cittadino qualche "perdita" manco il pannolone mi danno... moh...

Riguardo alle soluzioni antipirateria che citi, mi par siano sempre entro il margine di sbaglio concettuale, o cecità ignorante, le possono implementare finché gli pare e son sicuro purtroppo che lo faranno, ma saranno sempre tutte un pasticcio. Tanto per cominciare presuppongono tutta una catena in cui l'informazione segue un filo definito: file comprato in un certo modo, usato in altro modo... Una volta che l'informazione la metti in giro, circola, mica solo via internet, si può passarla anche a mano via chiavetta usb, o via intranet col bluetooth tra 2 cell. E un file criptato/crittografato/lucchettato è pur sempre un file, smontarlo è questione di tempo, come col dvd o il bluray. E se il libro me lo vendono anche cartaceo, basta fare una scansione per poi farla circolare...
L'unico modo sarebbe controllare anche tutto l'hardware, integrando chip saldati che in qualche modo dovrebbero filtrare qualsiasi attività "impropria" (cosa già in progetto fin dal palladium, lo so), che sarebbe poi una forma di tecnologia a 2 categorie, computer vero nelle industrie e terminale farlocco alla gente. Ma ci vorrebbe un sacco di tempo per il ricambio totale, e probabilmente causerebbe una montagna di rogne a tutti, non riesco a immaginare una informatica filtrata funzionante...

Moh... non so cosa dirti... la tv non si può più guardare che la pubblicità è insopportabile, internet è una cloaca trabordante di spot e profilazioni, il cellulare è giusto perché non lo uso mai perché sarebbe da buttare pure quello...
: /

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MessaggioInviato: 06 Apr 2020 08:43    Oggetto: Rispondi citando

etabeta ha scritto:
Considerato che c'è chi con umiltà scrive (link a PDF su sito esterno) al solo scopo di diffondere quel poco che sa perché non c'è peggior ignorante di chi non diffonde il sapere e si sostenta con altro direi che ai "professionisti" non va comunque vale.

Dalla premessa del suddetto libro:
Citazione:
So che qualcuno storcerà il naso ma. . . bisogna pure che qualcuno la verità la dica.

Mah! Rolling Eyes
Già partiamo male...

La verità è soggettiva, basata sulla propria esperienza, non è da considerarsi oggettiva, fin quando non viene osservata da tutti i punti di vista.

Quindi, nella premessa del tuo libro, sarebbe utile che indicassi la frase: parere personale, ovviamente.
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MessaggioInviato: 21 Apr 2020 17:41    Oggetto: Rispondi

yayo75 ha scritto:
@etabeta

Sbagliare mi par che stiamo sbagliando tutti, ma suppongo sia perché l'implementazione di un cambiamento così importante nel trattamento dell'informazione tutta richiede un tempo lungo per andare a regime. Il passaggio è la fase più difficile e richiederà forse decenni prima di sperimentare tutte le implicazioni più importanti. Si sperimenta il nuovo ragionando al vecchio (e chi può cerca sempre di mangiarci sopra, alè!).

Quest'ultimo è un evergreen e vale per quasi tutte le situazioni, ovviamente dove c'è più pastura ed opportunità ci sono più avvoltoi.
yayo75 ha scritto:
Ma poi lo sbaglio fondamentale nostro è forse non aver mai correttamente contenuto e regolamentato il capitalismo, che lasciato per conto suo finisce per esagerare e avvitarsi su se stesso, il resto vien poi di conseguenza.

Su questo sono pienamente d'accordo e ci abbiamo pure messo il carico con la corsa sfrenata al turbocapitalismo iperliberista dagli anni '80 del secolo scorso per arrivare alla finanza creativa dei succcessivi anni '90 e primi 2000, ma, oggi, non abbiamo ancora capito un beneamato ..... e insistiamo, chissà se il Covid riuscirà a darci una fermata non per raggiunta comprensione ma per semplice costrizione a forza...
yayo75 ha scritto:
Riguardo al tornare indietro, non c'è solo il vinile: pensavo per esempio anche al puntare alla connessione superveloce per spostare i videogiochi indietro dalle case ai server, lasciando in mano alla persona solo il pad, che non è altro che un regredire il pc a mero televisore-riproduttore.
Ma mi pare che alla fine siano solo tutti artifici, pur se efficaci in mano a una industria che decide e regola gli standard di vita sociale, non lo saranno mai completamente: una volta che hai aperto la scatola delle magie non la puoi più nascondere, non sarà così facile.

Questi aspetti e comportamenti ritengo siano pienamente riconducibili o, comunque, conseguenze dei primi due punti.
yayo75 ha scritto:
Una azienda che implementa qualsiasi cosa in perdita non riesco a immaginare che senso ha: o è uno sbaglio o è per calcolo. Quelle che sbagliano chiudono, le altre ne fanno il doppio dopo (di soldi), ma sempre mettendo in tasca e facendo finta di niente, per poi lamentare carestie ai 4 venti... Che non sarebbe neanche strano, è poi lo stato che le accontenta sempre a occhi chiusi che non va, se lamento io come cittadino qualche "perdita" manco il pannolone mi danno... moh...

Qui torniamo alla vecchia solfa del "Too big to Fail", il comune cittadino è invece sufficientemente piccolo e insignificante per essere sempre allespalle
yayo75 ha scritto:
Riguardo alle soluzioni antipirateria che citi, mi par siano sempre entro il margine di sbaglio concettuale, o cecità ignorante, le possono implementare finché gli pare e son sicuro purtroppo che lo faranno, ma saranno sempre tutte un pasticcio. Tanto per cominciare presuppongono tutta una catena in cui l'informazione segue un filo definito: file comprato in un certo modo, usato in altro modo... Una volta che l'informazione la metti in giro, circola, mica solo via internet, si può passarla anche a mano via chiavetta usb, o via intranet col bluetooth tra 2 cell. E un file criptato/crittografato/lucchettato è pur sempre un file, smontarlo è questione di tempo, come col dvd o il bluray. E se il libro me lo vendono anche cartaceo, basta fare una scansione per poi farla circolare...
L'unico modo sarebbe controllare anche tutto l'hardware, integrando chip saldati che in qualche modo dovrebbero filtrare qualsiasi attività "impropria" (cosa già in progetto fin dal palladium, lo so), che sarebbe poi una forma di tecnologia a 2 categorie, computer vero nelle industrie e terminale farlocco alla gente. Ma ci vorrebbe un sacco di tempo per il ricambio totale, e probabilmente causerebbe una montagna di rogne a tutti, non riesco a immaginare una informatica filtrata funzionante...

Anche qui, dal mio punto di vista, siamo ai corollari dei punti precedenti, chi può - perché io so io - cerca di massimizzare il profitto e se qualche povero cliente o utente ci rimette poiché il sistema certamente non è perfetto, beh sono strac.... suoi - e voi nun siete un ca... - .
yayo75 ha scritto:
Moh... non so cosa dirti... la tv non si può più guardare che la pubblicità è insopportabile, internet è una cloaca trabordante di spot e profilazioni, il cellulare è giusto perché non lo uso mai perché sarebbe da buttare pure quello...
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L'unica è diventare sempre più bravi nel selezionare, l'alternativa è soccombere, spegnere il cervello e uniformarsi alla massa, mi sembra però che tu, almeno, non sia ancora giunto a quest'ultima fase... Wink
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