Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo Windows 11, aggiornamenti più piccoli e più rapidi
A partire dalla versione 24H2 gli update saranno più efficienti, o così promette Microsoft.


 
Foto di Clint Patterson
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[zeross]

riflettendoci sembra una trovata ottima la classica genialata di cui uno potrebbe chiedersi come mai non ci hanno pensato prima.

In realtà vari altri sistemi operativi avevano aggiornamenti singoli per risolvere od aggiungere funzionalità singole come ad esempio Windows 3.x oppure OS/2 3 ( che ebbe 42 aggiornamenti singoli) e 4 ( che ebbe 15 aggiornamenti singoli) mentre già con windows 95 preferirono approcciare in maniera differente con versioni del sistema operativo differenti, per cui si ebbe la 4.00.950a/b/c; la 4.03.1216 che era la OSR 2.5 di windows 95, la 4.10.1998 che era Win98, la 4.10.2222a che venne chiamata Win98 Second Edition e la 4.90.3000a che venne chiamata Millenium Edition.
questo approccio di fare una nuova versione del sistema operativo elimina in realtà il problema degli aggiornamenti di grandi dimensioni, poiché ogni aggiornamento di grandi dimensioni in realtà diventa una nuova versione commerciale del programma che viene venduto ai clienti finali

Le aziende non ammettono invece di cambiare sistema operativo ogni due anni come invece avveniva nel mercato dei consumatori finali, quindi gli aggiornamenti di Windows NT dopo che le prime versioni adottarono una strategia simile a windows normale, con le versioni 3.1, 3.5 e 3.51, con NT 4.0 adottò la strategia dei service pack cumulativi, che permettevano agli amministratori di sistema di effettuare una solo volta nell'arco di sei mesi una serie di aggiornamenti complessivi con un fermo macchina veramente ridotto all'osso come tempi.
Cosi NT 4.0 ebbe sette service pack nella sua vita e la strategia piacque agli amministratori di sistema.
Anche IBM con OS/2 4.5 fece solo due service pack che portarono Merlin prima a 4.51 e poi a 4.52.
con Windows NT 5.0 e NT 5.1 (Windows 2000 e XP) venne replicato il processo con 4 service pack per win2k e tre per XP con soddisfazione dei clienti finali.
Il problema in realtà si sta verificando con Windows nelle versione successive al 7, che in cominciano a presentare una enorme quantità di aggiornamenti cumulativi con dimensioni sempre maggiori ( l'ultima di windows 10 ho misurato l'altro ieri e di 1,98 GB ) che diventano una situazione impegnativa e una incognita di problemi per gli amministratori di sistema.

Non conta molto che Apple con Macintosh ed iOs sia tornata alla strategia del cambio di sistema operativo ogni anno e mezzo circa poiché il loro obiettivo di clienti sono una categoria di persone che raramente costituiscono una grande azienda, mentre più spesso sono professionisti oppure utente attirati dal fascino quando non proprio dei fanatici ricchi e scemi.

Ecco che allora tornare a fare aggiornamenti singoli come venti anni fa per risolvere singoli problemi ( tecnica che in realtà non era mai stata abbandonata poiché gli aggiornamenti singoli continuano ad esistere, ma gli esperti IT preferivano i service pack per fare il lavoro una sola volta) utilizzando una sorta di registro che viene letto in modo da sapere quali aggiornamenti sono stati installati e permettere di scaricare in maniera selettiva quelli che effettivamente mancano al sistema cliente.

Vediamo se riusciranno a farlo in maniera efficiente oppure no?

[nicorac]

A me sembrano tanto i vecchi "Service Pack", distribuiti ai tempi di Windows 2000 (SP4), Windows XP (SP3) e Windows 7 (SP1)... solo con un nome diverso (check point).

[anyfile]

Basta che poi il computer non debba riavviarsi ogni 3 ore

[Gladiator]

O che non spalmino i bug su ogni aggiornamento così, invece di avere qualche grossa "polmonite" all'anno, si avranno tanti piccoli raffreddori settimanali...

In ogni caso io preferivo il metodo alla vecchia degli aggiornamenti piccoli e mirati ma era anche un altro mondo.