Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo X usa in automatico i dati degli utenti per addestrare la sua IA
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Immagine generata con DiffusionArt.
 

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[{otorongo}]

I motivi sono evidenti.
I concorrenti hanno già fatto man bassa dei dati degli utenti, cavandosela con esborsi tutto sommato modesti rispetto ai vantaggi ottenuti.
Ormai queste aziende hanno capito che la burocrazia che li vuole limitare è fallace e manipolabile, ed in caso di infrazioni riconosciute il gioco vale la candela (vedi sopra).
Il fatto di mettere un opt-out, ovviamente assurdo per un umano, per un burocrate è invece positivo, e questo serve ovviamente al furbo Elon per diminuire i danni e limitare i tipi di ricorsi che gli utenti potrebbero fare.
Infine, gli utenti ignorano spesso tutto questo, e di quelli che se ne rendono conto sono ben pochi quelli che reagiscono.
Insomma, una cooperazione fra utenti gabbati e dirigenti gabbatori, in cui i primi perdono allegramente i loro dati in cambio di niente, mentre i secondi, sempre allegramente, fanno miliardi sulle spalle dei primi.
Intendiamoci, è sempre stato così, niente di nuovo sotto il sole.

[colemar]

La questione dell'utilizzo di materiale digitale "pubblico" per addestrare le IA va oltre il diritto e dilaga nella filosofia sociale.

Non è vietato imparare e acculturarsi leggendo, guardando film e video, ascoltando musica e audio, ammirando opere d'arte. È vietato riprodurre le opere, ma non è vietato studiarci sopra. Se fosse vietato allora non esisterebbe nemmeno il concetto di "cultura".
Dunque, se un intelligenza biologica può studiare quel materiale, perché un IA non può farlo?

Fa un po' ridere qell'avviso scritto in piccolo al margine inferiore della sigla finale del telegiornale: "E`vietato utilizzare le immagini per l'addestramento di sistemi IA".

[{utente anonimo}]

Nell'immagine la tastiera è al contrario rispetto al robot.
Mi sa che le IA generative hanno ancora un bel po' da imparare.

[{gerpongo}]

@colemar: chi si vuole acculturare lo fa per motivi personali, non per rivendere la sua cultura facendo miliardi con le opere altrui; oltretutto le differenze sono così grosse che non è possibile fare un raffronto.
Ma questo è l'andazzo di oggi, infatti Google e Meta (Youtube e Facebook), per citare i più conosciuti, vivono esattamente facendo soldi solo dando una piattaforma passiva di supporto ai contenuti degli utenti, che percepiscono una miseria percentuale dal loro stesso lavoro.
Oggi vive bene chi sa sfruttare le masse insensate e inerti che non capiscono di essere dentro un recinto invisibile dove mandriani di ogni genere, dai politici ai dirigenti di azienda, dai religiosi ai militari, le usano per i loro scopi.

[zeross]

[colemar]

[Gladiator]

[Gladiator]

[Homer S.]

Anche Zeus usa questi posts per la sua IA (chiamata notoriamente Sibilla).