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La guerra elettronica preventiva: problemi etici e politici
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 04 Dic 2025 01:00    Oggetto: La guerra elettronica preventiva: problemi etici e politici Rispondi citando

Leggi l'articolo La guerra elettronica preventiva: problemi etici e politici
Le dichiarazioni dell'ammiraglio Cavo Dragone aprono il dibattito sulla guerra elettronica e le sue regole.


 

 

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{treanni}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Dic 2025 12:01    Oggetto: Rispondi citando

L'unione europea si è infilata volontariamente, su gentile richiesta di Washington, in una guerra non sua, fornendo armi e denaro all'Ucraina, negando ogni trattativa con la Russia (ed essendo quindi implicitamente corresponsabile per le migliaia di morti) e cercando di rubare i soldi russi nelle banche europee.
Naturalmente se un Paese aiuta un Paese tuo nemico, diventa tuo nemico, ed è questo che siamo diventati per la Russia.
E così dopo aver partecipato indirettamente alla guerra contro la Russia per anni, l'unione europea, questa cloaca di dirigenti-spazzatura, che per come è costituita politicamente e giuridicamente è più una tirannia che una democrazia, mangiasoldi, guerrafondaia, venduta agli americani e burocratizzata all'eccesso, agita venti di guerra.
Parola mia, adesso che ho una bella età e vedo le cose in prospettiva, sono letteralmente schifato da tutte queste manovre da psicopatici e dai continui tentativi di manipolazione dell'opinione pubblica tramite media corrotti, fatte da gente che non ha il minimo rispetto per la vita umana e che dovrebbe essere ricoverata in un ospedale psichiatrico, e invece dirige forze armate ed entità politico-economiche di 27 Stati e 500 milioni di persone.
Ma probabilmente è sempre stato così, ed ero io ad essere cieco e a vedere il bene anche nella spazzatura umana.
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{boh}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Dic 2025 13:03    Oggetto: Rispondi citando

...trattasi di guerra informatica e non "elettronica".
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{Sergio}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Dic 2025 13:11    Oggetto: Rispondi citando

Io penso che L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone abbia ragione. L'intera Europa è stata, negli anni, bersaglio di cyber-attacchi e l'U.E.non è stata in grado di prevenirli ne tantomeno di opporsi in modo adeguato. Credo che rispondere a queste attività non solo sia necessario ma doveroso.
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{ribot}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Dic 2025 13:07    Oggetto: Rispondi citando

Ma si, facciamo guerra (non si sa con quali risorse) un po' a tutti, meglio prevenire che curare, ce lo dice la nostra sanità pubblica perfettamente funzionante, che paghiamo lautamente tramite le tasse.
E non dimentichiamo l'Inps, che investe i nostri soldi con oculatezza, come fanno le Casse dei professionisti, e li moltiplica con estrema efficienza per la gioia dei pensionati, e non è, come nelle repubbliche delle banane, uno schema Ponzi sulla pelle dei cittadini.
E quindi, forte della propria efficienza, l'italia, che con l'entrata in comunità europea ha perso miliardi solo per il cambio (l'unica che ci ha guadagnato è la Germania), e in 25 anni si è arricchita da far paura, si è impegnata ad aumentare le spese militari al 5 percento (sarebbe andato bene anche il 3 percento, ma i nostri politicanti sono grandi, con i soldi degli imbambolati cittadini).
Voglio vedere, in un Paese che ha una età mediana di 50 anni, come andremo alla guerra, fatta ormai con armi sofisticatissime che non abbiamo e non avremo, causa bilanci sempre in rosso profondo.
E specialmente, voglio vedere cosa diranno i politicanti di cui sopra ai genitori degli ormai pochissimi giovani, che andranno a morire per arricchire di cessi d'oro chi sta dietro le quinte e manipola tutto e tutti.
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francescodue
Dio minore
Dio minore


Registrato: 26/09/08 11:00
Messaggi: 572

MessaggioInviato: 07 Dic 2025 00:24    Oggetto: Rispondi

Ritengo che prima bisognerebbe rendere le nostre strutture più resistenti.
Qual è il vantaggio di attaccare un nemico fantomatico, nel senso che no sai dove si trova nè che danni gli arrechi, mentre lui ti distrugge il Paese un pezzo alla volta?
Noi potremmo distruggere la centrale cyber dei cracker (russi o meno) e il massimo danno sarebbe friggergli qualche computer, forse (ammesso che sia possibile).
Loro, o altri, intanto ti stanno bloccando autostrade, aeroporti, porti, ferrovie, ospedali, banche, bancomat, colonnine di ricarica, siti istituzionali, ecc..
Attaccare alla cieca è sempre una pessima idea.
Quindi, ripeto, prima rendiamo un po' meno indifese le nostre strutture.
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