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Zeus News Ospite
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Inviato: 08 Feb 2003 01:00 Oggetto: Bandiere di Pace |
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Commenti all'articolo Bandiere di Pace
Non basta non volere la guerra, bisogna mobilitarsi per fermarla: vediamo cosa si muove in rete. |
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Marco Ospite
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Inviato: 11 Feb 2003 18:56 Oggetto: Si vis pacem, para bellum |
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Non so se interessi a qualcuno ma faccio parte della minoranza cui appartengono coloro che secondo questo articolo non sono contrari alla guerra e sono comunque a favore della Pace (mi piacerebbe poi sapere da dove arriva la certezza che la stragrande maggioranza degli italiani sia contraria).
Rispetto la posizione espressa nell'articolo, ma come già sapevano gli antichi romani, "Si vis pacem, para bellum", ovvero "Se vuoi la pace, prepara la guerra" |
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Pier Luigi Tolardo Ospite
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Inviato: 11 Feb 2003 20:58 Oggetto: Grazie ma.... |
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Grazie per il commento, credo che il dato che una grande maggioranza degli italiani(anche quella parte che ha votato l'attuale maggioranza di governo) sia contraria alla guerra contro l'Iraq emerga in modo chiaro da molti sondaggi demoscopici che sono stati effettuati in queste settimane, sia da istituti di ricerca che li hanno effettuati per conto di quotidiani e settimanali di centrosinistra che da istituti tradizionalmente più vicini a Berlusconi.
La paura delle conseguenze in termini di crescita del terrorismo e di crisi economica e maggiori spese. Una tradizione pacifista di ispirazione cristiana, rafforzata dalla posizione del Papa, la tradizionale freddezza nei confronti degli Usa della sinistra italiana, tantissimi anni di pace alle nostre spalle, un accresciuto senso umanitario e di sensibilità verso il rispetto della vita sono alcune delle motivazioni di questo rifiuto di massa di un intervento armato contro l'Iraq e di un eventuale adesione dell'Italia.
Se vuoi la pace prepara la guerra, significa preaparati, sii pronto a difenderti se qualcuno ti volesse attaccare, invadere, sottomettere....l'esigenza quindi di difendersi, come potrebbe essere difendere una minoranza o liberare un Paese occupato come era stato il Kuwait....sono esigenze magari misconosciute dal pacifismo più radicale ma sono cose diverse dal teorizzare la legittimità della "guerra preventiva", dell'attacco per primi, non in reazione o per autodifesa come sarebbe un attacco armato degli Usa che non dovesse avere, magari, neanche l'autorizzazione dell'Onu. |
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rroj Ospite
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Inviato: 12 Feb 2003 09:39 Oggetto: Guerra |
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Penso che la questione Iraq meriti una riflessione molto più approfondita. Stiamo assistendo ad una, a mio avviso ipocrita, semplificazione della situazione a due posizioni: Bush guerrafondaio asservito all'economia, Saddam Hussein povero perseguitato. In realtà non è proprio così. E' certo che Saddam se non altro possedeva armi di distruzione di massa in quanto le ha usate più volte (contro gli iraniani, i curdi e la sua stessa gente); ora deve dimostrare di averle distrutte, cosa che ancora non ha fatto. Ci sono, ad ogni modo, pesanti indizi che provano l'attività di produzione di armi del rais. Inoltre la posizione rigida di Russia, Francia, Germania e Cina è motivata da interessi tutt'altro che umanitari. La posizione del governo italiano è, amio avviso equilibrata, in quanto cerca di stabilire un punto di incontro tra il gruppo dei "dissidenti" con in testa la Russia e la posizione statunitense. |
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Pier Luigi Tolardo Ospite
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Inviato: 12 Feb 2003 12:32 Oggetto: Grazie ma.... |
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Grazie per il commento, molto brevemente:
1) Saddam non è l'unico a possedere ed aver utilizzato armi di distruzione di massa, l'Occidente lo ha molto aiutato in questo quando lo ha utilizzato contro l'Iran, gli Usa hanno intenzione di dichiarare guerra a tutti questi stati?
2)per fargli la guerra verrano scaricate migliaia di tonnellate di bombe e missili(anche uranio impoverito): si vuole sostenere la logica della guerra sempre e comunque?
3) Anche la posizione degli Usa non è idealistica, il controllo della "risorsa petrolio" è ottenibile solo con la guerra ed una politica imperialistica? Può darsi di si, può darsi di no(credo di no)
4) la posizione del Governo italiano: prima o poi sarà costretto a scegliere. |
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armandino Ospite
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Inviato: 12 Feb 2003 22:39 Oggetto: sono con voi |
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Viva la pace! |
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DTH Ospite
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Inviato: 13 Feb 2003 12:16 Oggetto: Però... |
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... Dove sono tutte queste belle iniziative quando i Francesi invadono le Comore, o mandano truppe in Costa d'Avorio, o proteggono Mugabe in tutti i modi immaginabili? E se alla Casa Bianca ci fosse stato Gore, avremmo visto tutta questa mobilitazioni o ci sarebbe stato quel "consenso globale" che c'é stato con l'inutile (e davvero dannosa) guerra in Serbia? Se si vuole la pace bisogna difenderla SEMPRE, non far finte di niente quando le bombe sono "progressiste". |
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giuliano Ospite
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Inviato: 06 Mar 2003 12:09 Oggetto: La strana razza |
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I pacifisti non sanno di essere uomini. Non immaginano neppure di esserlo. Sono convinti che al mondo ci siano due razze di individui: gli esseri umani e loro, i pacifisti. Il pacifista non fa la guerra, gli esseri umani sì. Il pacifista ha avuto un'idea illuminante: "Se nessuno farà guerra all'altro", ha pensato, "non ci saranno più morti, tutti vivremo dandoci la mano su prati fioriti, intrecceremo allegri girotondi fra il canto delle allodole ed i popoli poveri saranno al sicuro dalla cupidigia di quelli ricchi che li sfruttano."
Condizione indispensabile per essere pacifista, è la assoluta certezza che al mondo esistano sia i popoli ricchi e potenti che fanno la guerra per puro sadismo, ed i cui esempi più eclatanti sono gli Stati Uniti ed Israele, ed i popoli poveri ed avviliti, costretti a difendersi loro malgrado, per sopravvivere alla violenza degli eserciti finanziati dalle "Multinazionali", che riescono così ad imporre lo sfruttamento sulle masse di poveracci costretti a lavorar per loro senza percepire un soldo.
Il pacifismo ha l'anima pulita. I pacifisti sono bianchi dentro, come lo yogurt. Sono estranei all'umanità e la guardano dall'alto del podio dei giusti, con aria di riprovazione. Per conservare questa loro purezza, i pacifisti sono disposti a lottare, a prevaricare, ad uccidere.
Nessuno, mai, ha raccontato loro che i popoli poveri non sono necessariamente popoli buoni e che se avessero la potenza dei popoli ricchi si comporterebbero né più né meno come loro. Perché, e questo i pacifisti non lo sanno, i popoli poveri sono, come i popoli ricchi, un insieme di uomini. E gli uomini, da che Dio li creò, hanno sempre fatto il possibile per angariare gli altri uomini.
Il manicheismo dei pacifisti deriva dalla non troppo celata certezza di far parte di un'umanità eletta, marziana, conscia della necessità di cambiare il mondo, ed ignara che il mondo non potrà mai essere cambiato, finché al mondo esisterà quella variabile indipendente che si chiama uomo.
Il pacifista tipico è quello che sostiene l'idea che la guerra non si debba fare mai, neppure se provocati, neppure se minacciati, neppure se attaccati. E per sostenere fino in fondo le sue idee il pacifista è disposto ad attaccare, minacciare, uccidere. Perché il pacifista è un uomo che non sa di esserlo. Parlo naturalmente dei pacifisti alla Agnoletto ed alla Caruso, alla Gino Strada ed alla Bertinotti. Lascio a parte i pacifisti intelligenti, quelli che cercano di evitare le guerre dirimendo le controversie, invitando al dialogo, sapendo che comunque la pace non potrà mai essere un bene definitivamente acquisito, ma soltanto una condizione passeggera.
Ma anche loro, i pacifisti, non potranno mai essere condotti alla ragione, neppure a quella più elementare. Anche loro, da uomini qual sono, si rinnoveranno nella prossima generazione. La madre dei cretini è sempre incinta. |
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