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Google, più bianco non si può?
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 14 Apr 2003 23:00    Oggetto: Google, più bianco non si può? Rispondi citando

Commenti all'articolo Google, più bianco non si può?
Il motore di ricerca più famoso di Internet è accusato di alterare secondo il proprio interesse i risultati delle query. E' proprio vero che in Rete i contenuti sono incontrollabili?
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vincenzo rocchino
Ospite





MessaggioInviato: 17 Apr 2003 13:03    Oggetto: Google, più bianco non si può? Rispondi citando

Complimenti per l'articolo veramente interessante. Trovo puntuali e precisi, tutti i risvolti della questione trattata. Sono veramente contento di leggerVi. Grazie.
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 17 Apr 2003 13:10    Oggetto: difendiamo la trasparenza Rispondi citando

spero di essere riuscito a evidenziare che nel mondo "virtuale", esattamente come in quello reale, l'eccesso di delega e la troppa fiducia negli intermediari comportano il rischio di rendere la "democrazia" soltanto apparente.

la natura partecipata di internet rischia di trasformarsi in un'illusione, vanificata da una realtà in cui pochi gruppi dominanti avranno la possibilità di condurre il gioco nei confronti di una moltitudine di utenti indistinti.

l'unico modo per evitarlo è esserne consapevoli e regolarsi di conseguenza.

grazie dei complimenti, e a presto.
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Ospite






MessaggioInviato: 18 Apr 2003 13:36    Oggetto: Boicottare Google Rispondi citando

Gli stessi concetti sono espressi in questa pagina
su Attivista, l'articolo è stato pubblicato il 3 Aprile
http://www.attivista.com/articoli.asp?id=303
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Paolox
Ospite





MessaggioInviato: 20 Apr 2003 23:43    Oggetto: Non voglio difendere nessuno ma... Rispondi citando

E' possibile che Orlowski prenda un grosso granchio. Al di la' dei paroloni sui misteriosi algoritmi di Google, chiunque abbia una certa dimestichezza col popolare motore di ricerca si sara' accorto di una cosa: se la chiave di ricerca sta nella tag TITLE , cioe' nel titolo del documento Html ( quello che appare nella barra in alto nel browser, per intenderci), la pagina avra' un rank molto piu' alto.

E' un sistema assolutamente tradizionale usato da sempre da quasi tutti i motori di ricerca. In pratica , se il titolo del documento contiene la parola cercata, il motore ritiene che quel documento sia molto pertinente.

Spesso questo semplice meccanismo, ancora molto in uso nonostante il progredire della tecnologia, ha causato grossi equivoci.

The Register, ad esempio, non usa cambiare il titolo dei files che compongono il sito, il titolo rimane sempre "The Register", per tutte le pagine.

Nell'articolo di James F. Moore citato da Orlowski invece la frase "The Second Superpower" sta nel titolo del documento html.

Inoltre c'e' da rilevare che il NY Times e' un sito che ha aree proibite agli utenti non registrati (e paganti) , quindi Google non puo' indicizzare tutto liberamente.

Insomma, non voglio difendere nessuno, e' ovvio che anche il nostro motorone di ricerca preferito ha condizionamenti e pressioni politico-economiche, pero' non esageriamo: si rischia la sindrome del complotto.
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 25 Apr 2003 21:53    Oggetto: orlowski a pesca di granchi? Rispondi citando

le tue osservazioni non sono affatto infondate. mi stupirebbe, pero', che orlowski -tutt'altro che uno sprovveduto- non avesse approfondito un poco l'argomento. comunque la questione della tag "title" non spiega, da sola, gli altri episodi citati nell'articolo: in particolare il filtro applicato alle ricerche da germania, svizzera e francia.

il fatto e' che, in realta', l'algoritmo pagerank di google e' proprietario e segreto, ed e' soggetto a frequenti modifiche.

l'indicizzazione delle pagine web è un'arte complessa e mutevole...fino a qualche tempo fa, quasi tutti i motori di ricerca indicizzavano basandosi sul contenuto della tag <meta name="keywords" description="...">, poi è diventato evidente che molti webmaster baravano inserendo nella description un po' di tutto, per apparire nel piu' elevato numero possibile di ricerche.

abbandonate le tag "meta", si è visto che anche indicizzando le pagine in base alle parole "nude e crude" in esse contenute si cadeva vittime dei webmaster che non avevano scrupoli a creare delle home page fittizie con una figura come link al resto del sito e tutt'attorno parole parole parole, magari dello stesso colore dello sfondo perché i visitatori umani non se ne accorgessero

puo' darsi che google dia peso al contenuto della tag "title". ma puo' darsi anche che sia una delle tante caratteristiche di pagerank abilitate o disabilitate a seconda del momento.

se gli imprenditori che controllano google ritengono infondati i sospetti avanzati da piu' parti, non hanno che da smentirli pubblicando il codice di pagerank. solo cosi' possono porre fine, senza appello, ad ogni polemica.
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Danilo Moi (www.attivista
Ospite





MessaggioInviato: 28 Apr 2003 17:53    Oggetto: A proposito di page rank Rispondi citando

Ho notato che nei giorni successivi al crawling il page rank si "assesta".
Per meglio esprimermi: sembrerebbe che ogni volta che Google fa il crawling su un sito gli accordi per qualche decina di ore una posizione alta nel risultato delle ricerche, che successivamente viene "aggiustata". (Nei siti importanti viene confermata, in quelli meno importanti viene abbassata)

Riguardo i metatags: penso abbia ragione PaoloX, ciò che è indicizzato è il tag title, il tag content sembra avere per google una rilevanza nulla.

Riguardo la "sindrome del complotto": a pensar male si fa peccato ma s'indovina :-)
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Danilo Moi
Ospite





MessaggioInviato: 05 Set 2003 22:12    Oggetto: aggiornamento algoritmo google Rispondi citando

Quell' "assestamento" è definito in gergo "google dance"
Le cose comunque sono cambiate: il crawling di google ora avviene ogni 3-4 giorni, perciò questo "fenomeno" è meno vistoso.
L'algoritmo di google è stato infatti modificato (sebbene le modifiche non siano di dominio pubblico)
Si legga a riguardo
http://www.annozero.org/nuovo/stories.php?story=245
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LORIS
Ospite





MessaggioInviato: 25 Ago 2005 12:46    Oggetto: I BANNER PAY CLICK DI Mister Google Rispondi

Fate un bell' articolo sui banners : quanti di questa ADWORDS - MINCHIATA appaiono sui siti nei portali mettendo in lite concorrenti diretti di eguali servizi ?

Quante pagine ( TUTTE E CON UNA % DI INVASIONE PAGINE PARI ANCHE AL 50% PER PAGINA) SONO INVASE DALLO SPAZIO OCCUPATO DAI " link sponsorizzati " su tutte le pagine di ricerca ?
( google + digiland + loro portali affiliati .. )
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