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kluster Dio maturo

Registrato: 15/04/06 13:14 Messaggi: 2898
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Inviato: 29 Ott 2006 18:21 Oggetto: l'identita' virtuale è + forte dell'identita' fisica? |
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Sinceramente non mi butto mai in post personali, prima per la mia natura estremamente chiusa, secondo perchè ho saldo il principio che la visione che una persona da' "virtualmente" è ben diversa dalla versione "fisica" della stessa.
Migliaia di discorsi prenderebbero una piega nettamente diversa se fatta a tu per tu a voce piuttosto che avere la disibinizione di una personalita' virtuale celata dietro ad un nick, di cui nessuno puo' rintracciare reale abitudini, reale collocazione nello spazio tempo, ma soprattutto associarli ad un immagine reale. Riconoscere visivamente una persona, vedere la sua fisionomia, vederne la gestualità, riconoscere e tracciare le sue espressioni facciali mentre dice questo o quel concetto [e soprattutto viceversa], sentire come "ride" realmente, fa cambiare tutto il discorso.
Si, soprattutto nei forum, e soprattutto seguendo l'andamento dei suoi post si puo' tracciare un profilo psicologico di una personalità. Si possono capire gusti, punti deboli, ma (è un po' difficile da semplificare) in buona sostanza, non riesco a credere quanto questa personalità possa essere effettivamente reale. Credo che sia "amplificata" e "scremata".
Facendo esempio, uno risponde per le rime ad un post, si offende e ri-offende, libera una parte di se "nascosta", si lascia andare a "rivelazioni" personali su questa o quella paura, chiede aiuto mettendo nero su bianco le sue limitazioni.
Ma nella realta' avrebbe il coraggio di rispondere per le rime in faccia alla persona? Avrebbe il coraggio di aprirsi?
Mi sono messo qui a fare outing prendendo spunto da una discussione nata ieri notte, per caso, e la uso per fare un esempio reale.
Io sono un tipo fumino ed era facile soprattutto in passato che rifinissi alle mani con qualcuno con cui discutevo, soprattutto se vedevo in lui arroganza. Ora, al del giudizio che si puo' dare sul mio carattere, se rispondo ad uno "ti c'avessi davanti di darei 2 labbrate" è visto solo come sbruffoneria, e qualsiasi persona puo' credere che uno dica quelle cose solo perchè mi sento forte del fatto di non poterlo realmente incontrare fisicamente e quindi ha una visione distorta della mia reale natura.
Capite cosa intendo? |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 29 Ott 2006 19:00 Oggetto: |
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ti darò una risposta forse banale...
la rete è come la vita....
solamente più facile nascondersi o mimetizzarsi se si vuole, certo.
ma esattamente come nella vita troverai educazione e cafoneria, verità e falsità, ipocrisia e cattiveria come disponibilità e altruismo.
E' solo più facile mascherarsi..che si indossi la maschera del buon samaritano, dell'eroe o del "grande grosso e cattivo".
Ma -se ci si pone come ci si dovrebbe porre regolarmente nel quotidiano reale- non vedo sostanziali differenze.
Mai capitato di avere a che fare con una persona dal vivo..e scoprire tempo dopo che era ipocrita, falsa, manovratrice, ecc.
Insomma..non era quella che appariva e diceva di essere.
Eppure si era nella realtà "vera".. |
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GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
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Inviato: 29 Ott 2006 22:48 Oggetto: |
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Naturalmente, sono pienamente d'accordo con ioSOLOio...
Secondo il mio parere occorre capire [e far capire] qual'è il vero obiettivo quando si "assume" una personalità virtuale.
Per esempio:
ho notato che in quei siti che sono organizzati come giochi di ruolo
il minimo comune denominatore è la soluzione delle frustrazioni personali.
Soprattutto in quei giochi in cui c'entra l'epica (ambientati nel medioevo o in ambienti fantascientifici o fantasy).
Normalmente il personaggio che si sceglie è l'alterego nascosto che non si avrebbe mai il coraggio di mostrare in pubblico.
Nei forum a carattere tecnico ho potuto notare tre tipi di personaggi:
- i timidi: ne sanno poco, seguono per un po' e poi pongono la domanda quando hanno un problema, se gli viene risolto, poi difficilmente continuano a seguire; naturalmente ci sono le eccezioni che entrano a far parte, in funzione della percezione di sè, di uno dei due tipi successivi.
- gli "sboroni": sanno tutto di tutto [chiamati anche tuttologi] che vogliono dimostrare di essere più bravi degli altri anche a costo di "mancare il colpo" situazione per la quale hanno sempre una scusante.
- gli "onesti" nella realtà virtuale sono o cercano di essere come sono nella vita di tutti i giorni: se sanno aiutano, consigliano, se non sanno non partecipano o si limitano a imparare da quelli che hanno fatto un'esperienza più consona al problema.
C'è anche un quarto tipo che io non considero nemmeno tale perchè non all'altezza nemmeno della definizione:sono i rompiscatole che disturbano per il gusto di farlo, lo fanno a sproposito e di solito, quando messi alle strette, dopo aver cercato di arrampicarsi sui vetri, se ne vanno o sono "bannati" perchè non meritano nemmeno di partecipare a delle discussioni che avvengono fra la fra gente corretta.
Fatta questa [lunga] premessa credo che sia anche difficile presentarsi per ciò che si è nella realtà: manca, come giustamente ha sottolineato kluster, il linguaggio del corpo; è una serie di informazioni che normalmente ci aiuta a capire se chi ci sta di fronte, ci infastidsce o ci mette a nostro agio.
In una realtà virtuale ci sono solo parole, questo potrebbe essere considerato un "falso": quando si scrive si cerca l'espressione migliore perchè gli altri capiscano, magari la si rilegge un paio di volte per verificare se quanto stiamo dicendo è comprensibile; quando si parla "de visu" non sempre lo si fa, ci si fida della capacità del nostro interlocutore nell'interpretare del linguaggio del nostro corpo.
Personalmente credo che sia una questione di equilibrio: si fa molta più fatica a voler dimostrare ciò che non si è piuttosto che mostrare la propria personalità anche se disposta [completa di pregi e difetti] solo su un "foglio di carta" e perciò interpretabile in mille modi diversi;
l'interpretazione che possono dare gli altri però è un problema che compete solo loro: ognuno filtra con la propria cultura parole e costruzioni di frasi, ciò che per me è innocuo per un altro potrebbe essere offensivo, se si usa il buon senso, la chiarezza e quel minimo di civismo obbligatorio in qualsiasi rapporto reale o virtuale molto probabilmente il confine diventa molto sottile.  |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 30 Ott 2006 19:27 Oggetto: |
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piccolo contributo personale: io on line non nascondo niente, dico tutto quello che penso, fuori dai denti, per intenderci.
è lo stesso preciso atteggiamento che ho nella vita offline.
eppure i pochi che mi hanno conosciuto in rete e mi hanno poi incontrato per strada non credevano che fossi io. |
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Pier Dio minore


Registrato: 19/12/05 19:45 Messaggi: 660 Residenza: Sotto il tuo stesso cielo
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Inviato: 30 Ott 2006 21:43 Oggetto: |
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La domanda in oggetto dipende dalle persone.
Personalmente ritengo che l'identità virtuale debba essere un tutt'uno con l'indentità fisica e quando scrivo, pur celandomi dietro un nick (per il mio ho avuto la grande fantasia di abbreviare il nome), rimango la stessa persona di sempre.
Forse nel virtuale si riescono a dire cose che nel reale non si riescono a dire all'istante ma non per mancanza di coraggio o altro ma perchè, riferendomi all'esempio, si può leggere un post...rileggerlo...pensare...e poi rispondere per le rime, cosa che magari nel reale non si riesce a fare perchè non si coglie immediatamente il senso di una frase che ci viene rivolta. Nel reale vive quasi l'istinto, la capacità di saper rispondere o replicare in una frazione di secondo. Questo può marcare la differenza tra reale e virtuale, il tempo di comunicazione.
Nelle chat di giochi di ruolo i tempi si riducono, bisogna scrivere e ribattere quasi come a voce però si ha tutto il tempo per impostare la frase nel modo migliore.
Quindi, ribadendo il concetto, sono i tempi di comunicazione tra gli interlocutori a determinare la differenza tra identità virtuale e identità fisica. |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 30 Ott 2006 22:10 Oggetto: |
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secondo me ha ragione kluster, invece, quando parla di "fisicità delle espressioni" (voce, gestualità, presenza).
ad esempio, quando io dico"un cretino m'ha fatto indiavolare mentre guidavo, così sono scesa dalla macchina agitando il bullock e gridandogli in faccia tutte le bestemmie che avevo in corpo", chi mi legge si immagina un donnone maschiaccio impetuoso ed anche un po' triviale, con gli anfibi, il giubbotto di pelle con le borchie et similia.
chi mi vede scendere dalla macchina con la sigaretta che penzola dalla bocca, imprecando & bestemmiando & agitando il bullock, in genere si chiede se una ragazzina così perbenino con la sua gonnellina e i suoi tacchetti a spillo e le sue calze velate e il trucco perfetto non sia per caso posseduta da un diavolo dell'inferno, vista la voce baritonale (alla piero pelù old style) e il gergo propriamente camionistico (senza offesa per la categoria). |
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Benny Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 28/01/06 15:35 Messaggi: 6382 Residenza: Non troppo vicino, mai troppo lontano
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Inviato: 30 Ott 2006 22:18 Oggetto: |
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Pier78 ha scritto: | interlocutori a determinare la differenza tra identità virtuale e identità fisica. |
Quoto e aggiungo che spesso è l'utilizzo di un mezzo di comunicazione diverso dall'aria che cambia le cose.
Lo noto spesso anche utilizzando il telefono. Ho rapporti abbastanza confidenziali con persone conosciute da poco sul lavoro, ma per telefono la confidenza tende a scemare. Persone che mi dicono ciao quando mi vedono, a volte per telefono mi chiamano "ingegnere" e mi danno del lei. E spesso io stesso mi sento condizionato e un "ciao" si trasforma in un "salve".
E' proprio il confrontarsi faccia a faccia che ti da l'idea più o meno precisa di chi sia il tuo interlocutore e di quale grado di confidenza puoi permetterti.
Poi esistono i casi, esposti da ioSOLOio, in cui l'ipocrisia la fa da padrone e le persone che conosci anche da una vita, si rivelano tutto l'opposto.
E' ovvio poi che è più facile dire "pirla" a uno che mai e poi mai potrà venire a casa tua a (ri)battere.
GrayWolf ha scritto: | quando si scrive si cerca l'espressione migliore perchè gli altri capiscano, magari la si rilegge un paio di volte per verificare se quanto stiamo dicendo è comprensibile |
Conosco un paio di persone che non lo fanno... o non lo fanno abbastanza!  |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 30 Ott 2006 22:21 Oggetto: |
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Benny ha scritto: | GrayWolf ha scritto: | quando si scrive si cerca l'espressione migliore perchè gli altri capiscano, magari la si rilegge un paio di volte per verificare se quanto stiamo dicendo è comprensibile |
Conosco un paio di persone che non lo fanno... o non lo fanno abbastanza!  |
povero chem...  |
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Benny Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 28/01/06 15:35 Messaggi: 6382 Residenza: Non troppo vicino, mai troppo lontano
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Inviato: 30 Ott 2006 22:22 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | chi mi vede scendere dalla macchina con la sigaretta che penzola dalla bocca, imprecando & bestemmiando & agitando il bullock, in genere si chiede se una ragazzina così perbenino con la sua gonnellina e i suoi tacchetti a spillo e le sue calze velate e il trucco perfetto non sia per caso posseduta da un diavolo dell'inferno, vista la voce baritonale (alla piero pelù old style) e il gergo propriamente camionistico (senza offesa per la categoria). |
Un giorno vengo a milano in bici solo per tagliarti la strada e godermi lo spettacolo!  |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19510 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 30 Ott 2006 22:23 Oggetto: |
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Benny ha scritto: | Un giorno vengo a milano in bici solo per tagliarti la strada e godermi lo spettacolo!  |
puoi venire pure col suv, anche se uno è più grosso di me io non mi spavento per niente.  |
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kluster Dio maturo

Registrato: 15/04/06 13:14 Messaggi: 2898
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Inviato: 30 Ott 2006 22:59 Oggetto: |
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Capisco gran parte delle vostre argomentazioni. Il punto che per me rimane fermo è appunto (scusate il gioco di parole) quando parlo di "amplificazione" e "scrematura".
Concordo anche con Piero che sottolinea la differenza tra una chat ed un forum, per la velocita' di scambio delle informazioni e delle idee,. Infatti non c'è niente di + frustrante che discutere in un forum quando devi aspettare mezza giornata per la risposta dell'interlocutore.
Riconosco che ci vuole anche una grande intelligenza per fingersi un altro e quindi è molto + diretto essere semplice se stessi, ma l'apparenza è la cosa che + condiziona la vita reale e qui manca.
Si vive per l'apparenza (o si combatte contro chi vive di apparenza). Qui non esiste apparenza. Non ti squadrano entrando in forum per come sei vestito, non si creano pregiudizi. E questo è un bene direte voi, ma nella vita reale, alla fine il giudizio che ognuno di noi si fa, volente o nolente di un'altra persona dipende anche dall'immagine che si da.
Che immagine diamo virtualmente? Il nostro unico vestito è l'avatar, che si puo' voler dire tante cose, ma possono essere solo intepretazioni.
Quindi sentire parole scherzose o frasi brulone dette da uno di 1.90m e 200kg di peso, nella vita reale magari fa subito pensare al fatto che un "bonaccione". Qui non ti fa ne caldo ne freddo, o meglio, capisci che è una persona scherzosa ma finisce li.
Soprattutto in qualche discussione se sento parlare, pardon se vedo scrivere, Mad, mi immagino la torcia umana che vola a 2 metri da terra e che quando si incazza annichilisce un intero isolato, non penso certo ad una "ragazzina così perbenino con la sua gonnellina e i suoi tacchetti a spillo e le sue calze velate e il trucco perfetto" perchè l'impeto che mette nelle discussioni e il suo essere cosi' diretta, amplifica la sua fisicità.
Per "Scremata" intendo proprio che questa mancanza di fisicità puo' dare un immagine completamente distorta e screma alcune caratteristiche che non si possono in nessun modo percepire via scrittura.
Es.
Se vedi uno chiacchierare con le orecchie piene di cerume, segno che non le lava da non so quanto, puo' dire anche le + grandi verita' di questo mondo ma la figura è immediatamente annientata (almeno x me).
Via web rimane solo traccia delle sue grandi verità e magari diventa pure il guru di qualcuno.
Edit: scusate gli errori di battitura |
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Benny Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 28/01/06 15:35 Messaggi: 6382 Residenza: Non troppo vicino, mai troppo lontano
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Inviato: 30 Ott 2006 23:26 Oggetto: |
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Beh, è certo che spesso l'apparenza inganna, anzi, quasi sempre, ma io credo che si possa "apparire" anche attraverso le parole che uno scrive.
Anzi, a volte, come dici tu, scremando il corpo dalla mente, rimane solo il vero essere di una persona e molto più traspare dalle sue parole che dalla sua faccia.
Anche per il fatto che uno ragiona più a lungo su quel che scrive, può far capire che non hai a che fare con un demente, che magari quando parla non sa che dire, ma solo perché intimidito.
Forse il non vedere in faccia l'interlocutore può dar coraggio nelle menzogne, ma presto o tardi il palco casca e gli "sboroni" (GW docet) vengono smascherati.
Io ho sempre pensato che anche l'essere falso è un modo d'essere. Perciò anche chi è falso manifesta comunque la sua vera natura.
Perciò se per identità più forte intendi che è più vicina al vero essere di una persona, lontano dal suo apparire, posso darti ragione.
Devo però obiettare che anche una parola scritta può "apparire" più o meno gradita a seconda di chi la legge e da quando la legge.
Quindi anche una cosa scritta nel modo sbagliato (o ritenuto sbagliato) può dare un'idea del tutto diversa di una persona, che magari riesce a farsi capire meglio quando parla, anche perché può correggere al volo ciò che dice. |
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Typhoon90 Dio maturo


Registrato: 01/06/06 16:17 Messaggi: 1019 Residenza: Vivere per niente o morire per qualcosa. Scegli tu.
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Inviato: 31 Ott 2006 21:35 Oggetto: |
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bè dipende se hai l' auto da 100 miloni allora è differente... lol |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 01 Nov 2006 12:29 Oggetto: |
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Benny ha scritto: | Un giorno vengo a milano in bici solo per tagliarti la strada e godermi lo spettacolo!  |
Ditemi a che incrocio che lo spettacolo della Mad vestita come madvero ha scritto: | una ragazzina così perbenino con la sua gonnellina e i suoi tacchetti a spillo e le sue calze velate e il trucco perfetto | non me lo voglio perdere!  |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 01 Nov 2006 20:46 Oggetto: |
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A me pare che il mostrare parte di noi sia pratica quotidiana e inevitabile.
Forse nemmeno noi ci conosciamo completamente.
E' ovvio che quando ci mostriamo agli altri ciò che emerge è solo una parte.
Ciò che mostriamo agli altri dipende dalla nostra volontà, dall'ambiente e dagli strumenti di comunicazione.
Dalla nostra volontà, ad esempio, quando vogliamo sedurre o quando cerchiamo l'approvazione degli altri o la loro sottomissione.
Dall'ambiente perché in un modo o nell'altro temiamo le leggi e il giudizio altrui e su essi, inevitabilmente modelliamo il nostro comportamento.
Dagli strumenti di comunicazione perché ciò che puoi trasmettere dipende dal mezzo. Uno sguardo è diverso dalla foto di uno sguardo. Gli odori si trasmettono solo in un modo.
Puoi sedurre di persona, per telefono, per sms, sui forum o in chat.
Parimenti l'ambiente ti influenza qualunque sia il mezzo di comunicazione.
Ciò che cambia nettamente (e credo fosse questo il nocciolo del post di avvio) è il modo col quale comunicare che dipende strettamente dal mezzo.
La vera differenza tra la connessione reale e quella virtuale sta in ciò che possiamo comunicare.
Certo che l'identità virtuale è più forte di quella reale!
Perchè in una connessione virtuale abbiamo meno mezzi per smascherare gli inganni.
Cosa ci vuole a prelevare una foto di una bella gnocca, mettersela nel profilo e godere delle attenzioni che il nostro vero volto non avrebbe mai attirato?
A me come paragone viene in mente il traffico urbano: chi dopo 5 minuti nel caos milanese è ancora un placido pater familiae e, trascinato dalla brutalità dell'arena, non dà libero sfogo ai suoi sogni di onnipotenza?
Chi passa non penserà certamente "ah guarda quel placido padre di famiglia"... sta mostrando un'identità virtuale pur non essendo in internet...
...ehm.... ho perso il filo...  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 19 Nov 2006 18:27 Oggetto: Confessioni di un malandrino |
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Partendo dall'assunto indimostrato che non ci si nasconde dietro un Nick ma ci si sporge, mi fermerei qui se non per dire che, a parte quotare tutti quanti, Madvero è un esempio lampeggiante (per restare in tema con l'auto) di come una persona all'apparenza fragile, ben vestita, truccata etc. sia in realtà una furia della natura. Per Madvero, la frase giusta sarebbe: "l'apparenza ingonna" (per via della minigonna che dice di indossare quando scende dall'auto: ed io me la immagino in tuta mimetica che si cambia rapidissimamente nell'auto prima di uscire, come superman che si lancia fuori dalla cabina telefonica lasciano gli occhiali sul telefono e la carta d'identità -segreta- infilata nella fessura della scheda telefonica).
Il fatto è che tutti quanti avete posto e/o proposto spiegazioni e derivate varie, assai interessanti e su ciascuna si potrebbe aprire una discussione a parte.
Ma non posso certamente inimicarmi tutti quanti e mi limiterò a poche osservazioni (non ci sperate non saranno poche!)
Il narcisismo, che non è amare se stessi o la propria immagine riflessa ma è una forma di ripiegamento autoereferenziale che nasce più da un bisogno che da un "innamoramento" senza amore, è una potente molla che spinge a esporsi, a sporgersi verso un mondo esterno e sconosciuto, nel quale si può interpretare ciò che più ci consola dell'esser solo quel che siamo.
L'Avatar è una componente fondamentale e rivelatrice e non è come la minigonna di Madvero che sembra voler mostrare mentre in realtà nasconde (è la minigonna che nasconde, non Madvero a nascondersi). L'avatar urlante di madvero che scende dall'auto è in realtà anch'essa una maschera deformata dalla rabbia che Mad esprime: non è tutta così Madvero, è anche altre infinite sfumature che nel suo gesto aggressivo non si colgono ma quel gesto è efficace alla funzione e tale rimane anche dopo che il Bullock ti ha centrato fra gli occhi..
Il nostro Avatar sul forum è una cosa diversa, è più meditata, spesso scelta con cura e consapevolezza. Io l'ho già cambiato tre volte, non per vezzo ma per noia.
Ma questa è solo la mia ragione.
Il Nick, diversamente dall'avatar è una componente più intima, lo prova il fatto che molti non riescono a staccarsi dal proprio nome (identità), altri ancora, rubano nomi altisonanti alla storia od alla mitologia, per motivi svariati, spesso infantili (nel senso nobile e positivo della cosa) o per la loro eleganza formale.
Per tornare a me (vedete il narcisimo?) Ho scelto un nome silenzioso e un nome che corre. Ma non è una fuga. l'Origine del mio Nick è irrilevante (mi nascondo) Ma soddisfa la mia necessità di essere presente con la necessaria discrezione. In realtà faccio un sacco di casino, scrivo a "Niagara" uso un linguaggio pesante, elaborato, pieno di riferimenti, citazioni, vie di fuga e ritorni alle volte un po' pesanti se non addirittura noiosi.
Costringo tutti ad una lettura attenta e alle volte faticosa ma non per scortesia, bensì per stimolare una ricerca del senso di ciò che si legge e di ciò che si scrive.
Chi me l'ha chiesto? Nessuno.
Offro quel che so e quel che penso a chi vuole leggerlo. Alle volte sono sfuggente (alle domande dirette sulla mia persona) non perché voglia nascondermi ma perché non sono io l'argomento del topic.
Ulisse ha ragione quando dice: "A me pare che il mostrare parte di noi sia pratica quotidiana e inevitabile". Ed è quello che facciamo tutti anche se crediamo di essere ben nascosti dietro qualcosa di impenetrabile.
Ma è anche vero che io considero un servizio quello che sto facendo su Zeusnews, un servizio a chi capita di qui e legge le nostre discussioni. E cerco di farlo al meglio senza farmi coinvolgere in giochi relazionali che non portano a niente.
Non sono contrario ai giochi ma accetto di giocare solo a quelli che trovo adeguati al mio essere quel che sono.
Certo non è difficile farsi influenzare dall'immagine a margine del testo, ma è da sciocchi non superare la cosa dopo un po'.
Dunque, nessun Avatar, nessun Nick potrebbe proteggermi da voi per cui, quel che trovate nelle mie parole è quel che sono veramente.
Non posso piacere a tutti ma cerco di essere aperto senza squartarmi e, anche qui, non c'è Nick od Avatar da sballo che tenga! Comunque sia, anche se mi nascondessi prima o poi scoprireste chi sono veramente: un pirla, un bischero e via discorrendo, non molto diverso da voi ma sostanzialmente NON voi.
Quoto ancora Ulisse su una cosa! La seduzione: tutti vogliamo sedurre, non c'è niente di male, basta non esagerare e non ingannare gli altri fingendosi Mao Zedong o Eddie Murphy.
Ma attenzione: anche mostrarsi peggiori di quel che si è è una forma di seduzione.
Temo il giudizio degli altri? Sicuramente. Ma me ne strafotto del mio timore e mi prendo le secchiate di piscio sorridendo. Dopo un po' ci si fa l'abitudine (non al piscio ma al giudizio altrui. Alle volte è pure utile).
Dunque, come ribadiva (sempre lui, Ulisse) E' il mezzo che fa la comunicazione e la condiziona. I nostri amuleti (Avatar , Nick, strategie personali per mostrarsi così o cosà) hanno una funzione rassicurante, lenitiva ma non fermano certamente la pioggia.
Su una cosa non concordo con il solito benedetto Ulisse!. Sul fatto che l'identità virtuale sia più forte di quella reale.
Hai provato a far pagare le bollette del telefono al disco di Newton che hai utilizzato come Avatar, caro Ulisse?
Scherzi a parte, se ci pensate bene, l'identità virtuale è solo un tanga che cerca di coprire enormi, gelatinose chiappe da eunuco. Siamo tutti fragili come la testa che incontrerà (prima o po) il Bullock di Madvero! Ma è da questa immensa fragilità umana che nasce la nostra incredibile creatività e la voglia di non restare al buio mentre fuori c'è un mondo brulicante da esplorare.
Se non fosse per il mezzo (imperfetto, lo ammetto) che usiamo, se non ci fossero le convenzioni linguistiche e gergali, se non ci fossero i Nick e gli Avatar ad abbassare l'aggressività di ogni nostro proporci, come faremmo a fare conoscenza in modo amichevole?
Confesso d'aver vissuto abbastanza a lungo da poter dire che ne è valsa la pena di esplorare il web e provare ad entrare in una comunità che non è affatto virtuale.
Ho avuto il privilegio di conoscere persone che reputo speciali ma di cui non farò il nome per correttezza e per non suscitare gelosie che finiscano con un bagno di sangue.
Come "matricola" toccherebbe a me pulire!
P.s.
Madvero e Ulisse mi perdoneranno se li ho usati come "bullock" per dare forza ai miei sofismi.
Se non è così, saranno loro a ripulire (il mio sangue!) |
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Benny Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 28/01/06 15:35 Messaggi: 6382 Residenza: Non troppo vicino, mai troppo lontano
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Inviato: 19 Nov 2006 20:34 Oggetto: Re: Confessioni di un malandrino |
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Silent Runner ha scritto: | mi fermerei qui se [...] |
Come non detto!
Ma l'avete fatto dio per questo?
Comunque sia condivido ciò che dici (almeno le parti che ho capito), con l'unica variante che, a mio modo di vedere, l'avatar e/o il nick possono essere utili come prima barriera.
Chi entra in una comunità "virtuale" (anche se composta da persone tagnibili) lo fa in punta di piedi, senza esporsi mai troppo. Non si fa conoscere subito (almeno nella maggior parte dei casi) e spesso, dopo pochi post, capisce di non voler risciare di farsi conoscere per quel che è e smette di frequentare, o lo fa il minimo indispensabile.
Per quanto mi riguarda sono entrato facendo il deficiente e continuo a farlo (vedi commento iniziale). Mi sono posto così come sono da subito (anche se non ricordo bene il mio primo post), ho trovato da subito un ambiente disposto ad accettarmi e che mi piaceva, e mi ci sono fermato.
Non sempre quel che si scrive è interpretato nel giusto modo e può dare un'idea sbagliata delle intenzioni e delle caratteristiche della persona.
Io stesso non riuscirei in questo momento a descrivere la tua personalità: ti dichiari "timoroso del giudizio altrui", ma vedendo il fiume in piena dei tuoi pensieri, non lo direi affatto, e dire che te ne strafotti è un modo come un altro per smentirti.
Ti do ragione soprattutto quando affermi, se male non ho capito, che l'apparenza (l'apparire) dipende dalle circostanze.
La Madvero con bullock e minigonna ne è l'esempio assoluto (scusa Mad, ma non riesco a togliermi l'immagine di mente! )...
Comunque i vari apparire, fanno sempre parte di un unico essere, che a volte si dissocia da quel che il comune apparire (agli occhi della gente).
Quante volte abbiamo sentito alla tv dire "è sempre stata una brava persona", parlando magari dell'omicida!
Credo che nessuno potrà mai sapere chi è veramente chi si ha di fronte. Anche noi stessi di fronte allo specchio abbiamo a volte dubbi su ciò.
Credo perciò non valga la pena scervellarsi troppo su questo, ma accettare chi si ha vicino com'è in quel momento, scoprendone magari nuovi aspetti (non per forza positivi), che sia stabile nella tua vita o solo di passaggio, cosa che può accadere tanto nel "virtuale" quanto nel "reale".
Uff! Un'altra risposta del genere e finisce veramente in un bagno di sangue... |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 19 Nov 2006 21:14 Oggetto: Re: Confessioni di un malandrino |
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Benny ha scritto: | Uff! Un'altra risposta del genere e finisce veramente in un bagno di sangue... |
... Sennò come fate a sfogarvi?  |
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Benny Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 28/01/06 15:35 Messaggi: 6382 Residenza: Non troppo vicino, mai troppo lontano
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Inviato: 19 Nov 2006 21:38 Oggetto: Re: Confessioni di un malandrino |
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Silent Runner ha scritto: | Benny ha scritto: | Uff! Un'altra risposta del genere e finisce veramente in un bagno di sangue... |
... Sennò come fate a sfogarvi?  |
Ma lo sfogo sta nel leggere i tuoi post, o nel bagno di sangue?
Che ne dici di cambiarti l'attributo (si chiama così?) in "dio eloquente"? |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 20 Nov 2006 10:08 Oggetto: |
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Lo sfogo è a vostra scelta, e consiste nel tirarmi secchiate di escrementi, di insultarmi, di pensare le cose più infami di me e dei miei antenati.
Perché faccio questo? Non sono un masochista ma una persona curiosa. La mia non è una semplice provocazione, ovviamente, ma un modo di porsi, totale. Scrivo qui come scrivo altrove. Non aggiungo o tolgo nulla, sia che scriva di cose serie che mi inerpichi in demenzialità su Chuck norris. Riconosco che questo può non piacere od addirittura irritare ma io sono così come mi leggi, anche se quello che scrivo è solo una piccola parte della mia persona. La parte restante riguarda la mia intimità non condivisibile per cui non la troverai in mostra. Dunque, leggendo quel che scrivo, potrò apparire ai tuoi occhi un po' monocorde e fors'anche "strano". Ma è così che si formano i pregiudizi. Su troppo pochi elementi e su valutazioni superficiali.
Le cose non stanno così, sono una persona del tutto normale, come quasi tutti voi (ho detto quasi! Qualcuno è completamente pazzo, lo sappiamo bene, ma non facciamo nomi! ).
Poc'anzi ho scritto d'essere una persona curiosa ed è vero: sono curioso di voi, del vostro modo di pensare e reagire alle cose che vi si presentano davanti. Per questo non vi risparmio niente! Nemmeno il mio Avatar mutevole.
Ed è per questo che ho accettato di realizzare Strip satiriche sperimentali per ZeusNews. Era un modo amichevole e poco invasivo per entrare nel vostro immaginario e conoscerlo da vicino. Ma questo comporta delle responsabilità nei vostri confronti, responsabilità dalle quali non mi sottraggo. Cerco perciò di dare e non solo di prendere.
Quanto a cambiarmi gli attributi ci andrei piano!
Non so, Dio eloquente è un po' fuori registro e sembra un bestemmione. Pensa se solo sostituissimo la parola" eloquente" con la parola "cane".
Vedi come è facile far pensare ad altri cose che non si sono dette o scritte ma si vuole che gli altri le pensino al posto nostro?
Il linguaggo umano è pieno di trappole e qui il linguaggio umano abbonda. Il mio apporto è in questo senso: cerco di introdurre la mia diversità di linguaggio per accrescere la mia conoscenza sulla vostra e per vedere che succede nell'incontro fra le due.
Quanto all'attributo da aggiungere al mio avatar mi affido alla fantasia di chi vorrà cambiarlo; anche se considero irrilevante la parola che dovrebbe definirmi (ed è sempre una semplificazione per chiunque) può essere divertente dare un soprannome ad una persona se si vuol intendere con questo, una sua qualità e non un difetto.
E la mia "eloquenza" a quanto osservo, non è molto gradita, per cui può rappresentare per voi un motivo di demerito.
Un'etichetta negativa rende infelici anche gli altri, da l'idea di qualcosa di sbagliato che può turbare l'armonia pitagorica dell'universo.
Ah, il bagno di sangue ci sarà comunque. Lo so. Ma tu attento a non far cadere la saponetta quando sarai entrato in bagno....  |
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