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Approvata Ipred2, ma con alcune modifiche
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Zeus News
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MessaggioInviato: 01 Mag 2007 21:08    Oggetto: Approvata Ipred2, ma con alcune modifiche Rispondi citando

Commenti all'articolo Approvata Ipred2, ma con alcune modifiche
Il Parlamento Europeo ha approvato un pacchetto di norme in materia di libertà digitali e diritti d'autore. La Siae ringrazia.
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galarico
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MessaggioInviato: 02 Mag 2007 16:30    Oggetto: Ipred2 e sue conseguenze possibili Rispondi citando

Dalla Direttiva Ipred2 possono scaturire conseguenze molto spiacevoli, un domani, nei confronti di chi METTE IN CHIARO, per motivi didattico-culturali, opere tutelate dalla Siae, senza averne pagati i diritti. Infatti la legge europea non sanziona chi fa cose formalmente illecite solo a condizione che lo faccia privatamente per uso personale.
Se passa l'assunto Siae secondo cui l'utilizzo pubblico di opere protette non pagate si configura come forma concorrenziale nei confronti di chi quelle stesse opere le ha pagate o le vuole far fruttare, a prescindere dall'uso didattico-culturale che di quelle opere un docente può far valere, si finirà in questa situazione paradossale, che mentre chi scarica materiale protetto per uso personale, in forma privata, non viene sanzionato, pur danneggiando inevitabilmente chi vende quel materiale, un docente invece rischia di venire sanzionato per aver messo in chiaro a titolo gratuito delle opere didattico-culturali, con cui può anche incrementare, seppur indirettamente, i diritti patrimoniali degli autori e dei loro eredi. Il fatto stesso di metterle online lo fa passare infatti - come dice la Siae - per un "editore" e non semplicemente per un "docente".
A questo punto mi pare che il FAIR USE sia l'unica soluzione praticabile per uscire da questo empasse.
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madvero
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MessaggioInviato: 02 Mag 2007 20:04    Oggetto: Rispondi citando

però se non ricordo male la siae se l'è presa con enrico galavotti, nonostante le pagine incriminate fossero esclusivamente a scopo didattico, per la presenza di due miseri banner pubblicitari.
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galarico
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MessaggioInviato: 03 Mag 2007 07:38    Oggetto: pubblico e privato per la Siae Rispondi citando

Diciamo questo: che mentre in pubblico i dirigenti dell'OLAF hanno sostenuto quanto tu dici, essendo l'attacco al sito homolaicus senza precedenti (per cui dovevano per forza appigliarsi a qualche pretesto), nelle raccomandate che ho ricevuto e soprattutto nel file pdf delle tariffe collocato nel loro sito non si pone alcuna differenza, se non negli importi, tra sito didattico-culturale e sito commerciale, nel senso che tutti devono pagare materiale protetto da loro.
L'unica condizione per non pagare è mettere tale materiale in area riservata (per telefono dissero anche usando il tag IFRAME dentro sorgenti non criptati).
ciaooo

madvero ha scritto:
però se non ricordo male la siae se l'è presa con enrico galavotti, nonostante le pagine incriminate fossero esclusivamente a scopo didattico, per la presenza di due miseri banner pubblicitari.
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{cislaghi}
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MessaggioInviato: 11 Mag 2007 21:25    Oggetto: Nomi e cognomi Rispondi citando

Ma chi ringrazia, la SIAE? Certamente chi ha presentato il testo in Parlamento, Nicola Zingaretti (www.nicolazingaretti.it), segretario DS per il Lazio ed europarlamentare.
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madvero
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MessaggioInviato: 11 Mag 2007 21:45    Oggetto: Re: pubblico e privato per la Siae Rispondi citando

galarico ha scritto:
Diciamo questo: che mentre in pubblico i dirigenti dell'OLAF hanno sostenuto quanto tu dici, essendo l'attacco al sito homolaicus senza precedenti (per cui dovevano per forza appigliarsi a qualche pretesto)...

non avevo dubbi.
e poi personalmente ritengo che se una persona dedica il suo tempo a creare qualcosa di utile per gli altri, a scopo didattico, non ci sia nulla di male se mette qualche banner per raggranellare qualche euro.
non è l'immagine protetta da copyright ad attirare l'utenza, è il frutto delle meningi di chi ci intesse ampie spiegazioni attorno a farlo. è questo che viene "retribuito" - per così dire - dai banner.

ciao
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galarico
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MessaggioInviato: 12 Mag 2007 23:50    Oggetto: Re: Nomi e cognomi Rispondi citando

Delle due l?una: o la Siae riesce a colpire seriamente (penalmente) la pirateria informatica relativa al settore audiovisivo, oppure cercherà di rifarsi su chi in rete, mettendo in chiaro i propri materiali didattico-culturali, non vuole pagare le royalties per quelle parti che la Siae considera oggetto di tutela.
Se non le danno gli strumenti per colpire con certezza la pirateria privata, colpirà quella ch?essa giudica la ?pirateria pubblica?.
La conclusione, se non viene introdotto il fair use, sarà una sola: qualcuno finirà per forza col pagare, ma chi? Verrà forse sacrificata la cultura sul trono della pirateria informatica? Dove sarà più forte la resistenza ai controlli? Sul piano privato, nascosto, dove pur non essendoci un lucro si opera comunque un danno dei profitti altrui, oppure su quello pubblico, dove tutto è a disposizione gratuita di tutti? La fruizione della cultura con materiali protetti dovrà essere fatta solo in area riservata?
La Siae probabilmente si sta rendendo conto di non poter agire in maniera autonoma all?interno di un contesto europeo e sta cercando consensi ed alleanze per realizzare una strategia comune.
Al momento comunque possiamo avvalerci di questo emendamento: ?Gli Stati membri provvedono a che l'uso equo di un'opera protetta, inclusa la riproduzione in copie o su supporto audio o con qualsiasi altro mezzo, a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, non sia qualificato come reato?.
Ora qui si tratta di capire se con questo emendamento ci si risparmia l?accusa di aver violato il codice penale o anche quella di aver violato il codice civile.
La motivazione di questo emendamento appare infatti abbastanza chiara: ?La libertà di stampa deve essere protetta da misure penali. Professionisti quali i giornalisti, gli scienziati e gli insegnanti non sono criminali, così come i giornali, gli istituti di ricerca e le scuole non sono organizzazioni criminali. Questa misura non pregiudica tuttavia la protezione dei diritti, in quanto è possibile il risarcimento per danni civili?.
Cioè è chiaro che noi docenti non finiremo in galera usando delle jpeg di Picasso, ma non è detto che non dovremo pagarne le relative royalties.

ciaooo
eg.

{cislaghi} ha scritto:
Ma chi ringrazia, la SIAE? Certamente chi ha presentato il testo in Parlamento, Nicola Zingaretti (www.nicolazingaretti.it), segretario DS per il Lazio ed europarlamentare.
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 15:34    Oggetto: Re: Nomi e cognomi Rispondi citando

galarico ha scritto:
Delle due l?una: o la Siae riesce a colpire seriamente (penalmente) la pirateria informatica relativa al settore audiovisivo, oppure cercherà di rifarsi su chi in rete, mettendo in chiaro i propri materiali didattico-culturali, non vuole pagare le royalties per quelle parti che la Siae considera oggetto di tutela.

galarico ha scritto:
Cioè è chiaro che noi docenti non finiremo in galera usando delle jpeg di Picasso, ma non è detto che non dovremo pagarne le relative royalties.

mi dispiace, ma non sono d'accordo.
secondo me sono tutte cose assurde: è inconcepibile che qualcuno venga anche solo ripreso verbalmente se utilizza un "qualcosa" di protetto da copyright a scopo didattico.
a mio avviso è altrettanto inconcepibile la repressione che le major tentano di attuare per tutto ciò che concerne il materiale audiovisivo.
NON ESISTE.
non esiste che un ragazzino debba essere incriminato perchè scarica un mp3 per ascoltarlo: una volta le canzoni si registravano dalla radio, e nessuno lo ha mai percepito come un problema sociale.
blindano i cd, blindano i dvd, fra un po' blinderanno anche i vestitini di marca per evitare che le amiche se li scambino.
è una cosa fuori da qualsiasi logica.
se compro un dvd e dopo averlo visto lo presto ai miei genitori, posso finire al fresco da sei mesi a tre anni. se tiro una coltellata ad un passante per rubargli il rolex, mal che vada faccio tre mesi, ma se è la prima volta che mi beccano me li condonano.
viviamo in un mondo in cui vige una legislazione da pazzi furiosi.
non mi stancherò mai di ripetere che se un comportamento non viene percepito come deleterio dalla stragrande maggioranza dei cittadini, è la legge che deve adeguarsi alla volontà del popolo sovrano, e non il converso.

e per non saper nè leggere nè scrivere, domani vado all'ufficio brevetti e cerco di appropriarmi delle vocali: se faccio il colpo gobbo, ho svoltato. Laughing
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galarico
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 16:16    Oggetto: La Siae al contrattacco Rispondi citando

Prova ad andare sul sito della Siae: cerca l'Accordo Siae-Agcom.
Nota che è stato firmato subito dopo che il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva Ipred2.
Che significa questo? Che la Siae si sente coinvolta cum magno gaudio in quella Direttiva.
Sulla base di essa infatti la Siae ha stipulato un accordo col Presidente dell?Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al fine di accertare le violazioni della legge sul diritto d?autore in riferimento ai contenuti audiovisivi.
L'accordo viene definito "storico" perché per la prima volta la Siae viene incaricata dallo Stato di tutelare il diritto d'autore nel web.
Io la vedo nera anche per i webmaster culturali che usano immagini protette nei loro ipertesti.
ciaooo
eg.

Citazione:
mi dispiace, ma non sono d'accordo.
secondo me sono tutte cose assurde: è inconcepibile che qualcuno venga anche solo ripreso verbalmente se utilizza un "qualcosa" di protetto da copyright a scopo didattico.
a mio avviso è altrettanto inconcepibile la repressione che le major tentano di attuare per tutto ciò che concerne il materiale audiovisivo.
NON ESISTE.
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 16:33    Oggetto: Re: La Siae al contrattacco Rispondi citando

galarico ha scritto:
Che significa questo? Che la Siae si sente coinvolta cum magno gaudio in quella Direttiva.

infatti, se ci fai caso, nell'articolo ho linkato appositamente il comunicato con cui la siae annunciava l'importante svolta normativa.
ma vedrai che in qualche modo organizzeremo una controoffensiva degna di nota.

galarico ha scritto:
Io la vedo nera anche per i webmaster culturali che usano immagini protette nei loro ipertesti.

io la vedo male anche per i webmaster dei poveri (tipo me) che hanno un siterello amatoriale in cui esprimono semplicemente le proprie opinioni, spesso scomode... se arriva una lettera minatoria -pardon, volevo dire una diffida- a te, ne parlano i giornali, l'evento viene seguito, si creano dei precedenti legali e via dicendo. se arriva a me, mi tocca rimuovere le pagine incriminate e chiudere il becco.
e chissà quanti piccoli pesci rimarranno strangolati nelle reti, nei prossimi mesi.
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 16:42    Oggetto: Re: La Siae al contrattacco Rispondi citando

Devo complimentarmi per la tua sensibilità all'argomento e anche per l'intelligenza con cui l'affronti, infinitamente superiore alla stragrande maggioranza dei giornalisti che hanno affrontato in questi ultimi 4 mesi la vicenda che m'ha visto coinvolto.
Qui ci vorrebbe una sorta di autodenuncia nazionale, almeno per mandare in tilt tutte le procure che al momento vedono coinvolti 20 milioni di italiani in citazioni e querele.
Pensa che in questi giorni stiamo preparando nelle scuole le feste di fine anno rivolte ai genitori: stiamo tremando Shocked
Non potremo fare vedere alcun ipertesto, né far ascoltare alcun brano musicale, neppure organizzare un semplice karaoke...
A scuola non possiamo neppure fotocopiare i libri di testo non adottati.
Ma non era finito il comunismo da caserma? Rolling Eyes
ciaooo
eg.

Citazione:

io la vedo male anche per i webmaster dei poveri (tipo me) che hanno un siterello amatoriale in cui esprimono semplicemente le proprie opinioni, spesso scomode... se arriva una lettera minatoria -pardon, volevo dire una diffida- a te, ne parlano i giornali, l'evento viene seguito, si creano dei precedenti legali e via dicendo. se arriva a me, mi tocca rimuovere le pagine incriminate e chiudere il becco.
e chissà quanti piccoli pesci rimarranno strangolati nelle reti, nei prossimi mesi.
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 16:49    Oggetto: Rispondi citando

Embarassed grazie.

comunque a me questa sembra più che altro una gran dittatura monetaria.
sono decenni che si organizzano feste scolastiche, si cantano le canzoni famose, si appendono alle pareti le fotografie dei quadri più belli e le imitazioni fatte dagli studenti (oddio... stai a vedere che la prossima "riforma moratti" tira via tutti gli s.s.d. di storia dell'arte perchè è un'occulta incitazione alla riproduzione abusiva di opere d'ingegno?), e le major non hanno mai pianto miseria per questo.

nessuno vuole ammettere che i mancati guadagni delle suddette negli ultimi anni sono dovuti unicamente all'infima qualità culturale (ma anche di intrattenimento) dei prodotti che spacciano.
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MessaggioInviato: 13 Mag 2007 21:35    Oggetto: Re: La Siae al contrattacco Rispondi citando

madvero ha scritto:

io la vedo male anche per i webmaster dei poveri (tipo me) che hanno un siterello amatoriale in cui esprimono semplicemente le proprie opinioni, spesso scomode... se arriva una lettera minatoria -pardon, volevo dire una diffida- a te, ne parlano i giornali, l'evento viene seguito, si creano dei precedenti legali e via dicendo. se arriva a me, mi tocca rimuovere le pagine incriminate e chiudere il becco.
e chissà quanti piccoli pesci rimarranno strangolati nelle reti, nei prossimi mesi.


Tu rimuoverai le pagine incriminate e chiuderai il becco; io e tanti altri conseguentemente pubblicheremo pagine in cui daremo notizia della rimozione delle tue pagine, riferendone e copiaincollando i contenuti per conoscenza. Almeno finchè ai padroni delle connessioni internet piacerà continuare a tenerci 'connessi', faremo così. Quando lorsignori valuteranno che non conviene più loro tenerci connessi, allora usciremo di casa, ci guarderemo intorno e riprenderemo a parlarci direttamente, abitando le piazze ora deserte.

A parte ciò, è ovvio ed evidente che chi è abituato da sempre a godere di rendite di posizione sia restio a mollare la posizione. La soluzione è una sola: togliere valore alla loro posizione, smettere di asseverare la loro posizione non comprando più al loro mercato. Ma sul serio, non con iniziative da operetta. Utopia? Be', allora va bene così, e muti.
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MessaggioInviato: 14 Mag 2007 12:45    Oggetto: Colpirli dove gli fa MOLTO male. Rispondi citando

galarico ha scritto:
oppure cercherà di rifarsi su chi in rete, mettendo in chiaro i propri materiali didattico-culturali, non vuole pagare le royalties per quelle parti che la Siae considera oggetto di tutela.
La SIAE e' il classico elefante nel negozio di cristalleria, che per perseguire un fine in teoria lodevole, quale riconoscere il giusto compenso a chi "crea" cose originali, calpesta chi tenta di farsi una cultura e/o di insegnare la cultura, come nel tuo caso.
Pare evidente che alla fin fine non si vuol piu' riconoscere valore a questa "cultura" ma solo alla logica dei soldi degli editori e delle multimedianazionali.
A questo punto prendiamone atto e cambiamo strategia: basta con la cultura proprietaria che di cultura gratuita ce n'e' finche si vuole, basta cercarla e usarla.
Ad esempio gli insegnanti potrebbero abbandonare i costosi libri di testo che ogni anno cambiano (come se latino matematica geografia etc. cambiassero da un anno all'altro...) e aumentano di prezzo, e indicare come testo cose tipo wikipedia, gratuite, complete e realmente aggiornate in tempo reale.
Immagino che sia utopico con la burocrazia del ministero dell'istruzione o gli interessi in ballo delle case editrici, ma nulla vieta di provarci e intanto, di montare un caso: prospetta alle famiglie italiane di risparmiare quei due-trecento euro all'anno per figlio, e si sollevera' un polverone mediatico come nemmeno coi PACS! Twisted Evil
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galarico
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MessaggioInviato: 14 Mag 2007 17:53    Oggetto: Re: Colpirli dove gli fa MOLTO male. Rispondi

Su questo che dici mi trovi completamente d'accordo. Basta coll'obbligatorietà ministeriale di adottare i libri di testo (lo sai che in teoria non potrei fare neanche una fotocopia di un manuale non adottato senza dover pagare la Siae? C'è l'avviso in tutti i libri di testo).
Il web è oggi abbastanza maturo per reperire materiali gratuiti di italiano, storia, geografia, filosofia, pedagogia, psicologia ecc. Lo è di sicuro per la scuola dell'obbligo, ma io penso anche per le superiori.
Ma ti dirò di più: quando facciamo le feste di fine anno scolastico, rivolte ai genitori, dobbiamo rifarci al protocollo d'intesa tra Siae e MPI, che prevede all'art. 2 quanto segue:
"potranno essere definiti compensi forfettari da concordare con la Direzione Generale della SIAE".
Cioè la differenza tra utilizzo scolastico e non scolastico di un'opera protetta sta unicamente nell'entità degli importi dovuti, soggetti a revisione annuale.
Il tragicomico è che la Siae pretende che l'istituto le comunichi, al massimo, entro dicembre tutto quanto ha intenzione di fare per la festa di giugno Shocked
Questo per dire che non c'e' istituto che non paghi la Siae se vuole utilizzare materiale oggetto di tutela.
La mia dirigente ha dovuto pagare la Siae anche per il matrimonio di sua figlia celebrato in chiesa Sad
Sotto questo aspetto ho l'impressione che l'Italia stia peggio di un paese del terzo mondo.
ciaooo
eg.

Citazione:
A questo punto prendiamone atto e cambiamo strategia: basta con la cultura proprietaria che di cultura gratuita ce n'e' finche' si vuole, basta cercarla e usarla.
Ad esempio gli insegnanti potrebbero abbandonare i costosi libri di testo che ogni anno cambiano (come se latino matematica geografia etc. cambiassero da un anno all'altro...) e aumentano di prezzo, e indicare come testo cose tipo wikipedia, gratuite, complete e realmente aggiornate in tempo reale.
Immagino che sia utopico con la burocrazia del ministero dell'istruzione o gli interessi in ballo delle case editrici, ma nulla vieta di provarci e intanto, di montare un caso: prospetta alle famiglie italiane di risparmiare quei due-trecento euro all'anno per figlio, e si sollevera' un polverone mediatico come nemmeno coi PACS! Twisted Evil
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