Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Ancora proposte di patteggiamento per il peer to peer
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Peer to peer
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 22 Mag 2007 13:19    Oggetto: Ancora proposte di patteggiamento per il peer to peer Rispondi citando

Commenti all'articolo Ancora proposte di patteggiamento per il peer to peer
Continua l'offensiva delle major musicali: anche la Svizzera non è immune dal contagio e l'IFPI usa metodi discutibili per colpire i trasgressori.


Foto André Larsson
Top
franz
Dio minore
Dio minore


Registrato: 25/05/05 16:12
Messaggi: 800
Residenza: Lac Majeur

MessaggioInviato: 22 Mag 2007 19:41    Oggetto: Rispondi citando

visto che sistemi simili per sniffare la rete sono ormai all'ordine del giorno mi chiedo se poi questi non generino anche dei falsi positivi.
Intendo dire che ogni tanto mi chiedo come venga visto il mio IP dal quale si scaricano svariati giga di roba ogni mese con il torrent, ma se poi vai a vedere scarico solo delle gran distribuzioni linux...

mah
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
{roberto}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Mag 2007 22:29    Oggetto: Rispondi citando

la soluzione non passa sicuramente da "nasi" o da "minacce".
Sorprende l'assordante silenzio dei governi a riguardo di questo mondiale fenomeno.

Citazione:
Sono ormai anni che se ne parla. Il p2p è illegale poiché lede il diritto d?autore.
Il legislatore cerca di contenere il fenomeno con norme ?curiose? (copia privata : vedi post di marzo), ?discutibili? (penalizzazione sproporzionata con l?introduzione del concetto ?fine di trarne profitto? al posto di ?fine di lucro?).
Le major (case discografiche ? produttori di CD), da un lato fanno campagne pubblicitarie sbandierando il reato (contro le direttive comunitarie), dall?altro ? forse consce che il mondo del supporto fonovideografico è prossimo al tramonto ? tenendo una politica dei prezzi sempre verso l?alto.
I siti che vendono singoli brani legali hanno repertori molto limitati (forse per via delle restrizioni sui brani imposti dalle major - DRM : strumenti anticopia) o per motivi di investimenti sproporzionati rispetto ai presunti guadagni.
Sempre le major, riescono a chiudere i canali del p2p con accordi (Napster) o con costosissime cause presso i tribunali di mezzo mondo (agSatellite).
E intanto la popolazione MONDIALE continua a condividere e scaricare materiale coperto da diritto d?autore (film, musica ecc. ecc.) creando nuovi software con nuove tecnologie per essere sempre più invisibili alla rete (autorità di controllo).
Facciamo un passo indietro: la TV
Tutti i telespettatori guardano la TV ?sfruttando? il diritto d?autore e tutti pagano il canone.
Oggi, ci sono 15 milioni di abbonati alla ?rete? (in Italia). (vedi www.gandalf.it)
Se ogni utente pagasse una cifra mensile obbligatoria in base alla velocità di connessione (? 15 per la fibra - ? 13 per l?HDSL - ? 11 per l?ADSL - ? 9 per l?ISDN - ? 7 per il modem telefonico ecc.ecc.) ci troveremmo ad un gettito di : 15000000 x 11 ? (importo medio) = ? 165.000.000 al mese = ? 1.980.000.000 all?anno !!!
Per non scontentare nessuno, proviamo a ripartire il risultato ottenuto in questo modo :
10 % agli ISP per sviluppare applicativi che tengano traccia del repertorio scambiato (al fine di poter determinare un corretta e trasparente ripartizione ai VERI autori) = ? 198.000.000
20 % alle case discografiche o cinematografiche detentori delle esclusive di distribuzione = ? 396.000.000
70 % alla SIAE per la distribuzione del giusto e trasparente diritto agli autori = ? 1.386.000.000
Infine: il diritto d?autore non ripartibile (non amministrato da alcuna società di tutela del diritto d?autore), potrebbe essere utilizzato per la creazione di scuole artistiche utilizzabili gratuitamente dai meno abbienti.
Credo che gli utilizzatori della rete, di fronte all?obbligatorietà del pagamento di questa ?quota? (da non confondere con una tassa), se spiegata in modo corretto, nulla avrebbero da obiettare.
Infine, dissento dal principio manifestato dal presidente della SIAE Dr. Giorgio Assumma (vedi articolo di "LA STAMPA") riguardo l'addizionare l'eventuale compenso per la rete a quelle esistenti (Es. copia privata). I troppi compensi, riporterebbero i costi di sfruttamento delle opere dell'ingegno a livelli molto alti rigenerando l'illegalità.

(da qui)
Top
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23532
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 23 Mag 2007 09:37    Oggetto: Rispondi

Trovo che la parte della frase finale, evidenziata da me con il grassetto,
Citazione:
Ma perché venga accettato il principio che le opere dell'ingegno sono di tutti e debbono essere liberamente fruibili in copia perché patrimonio dell'umanità, c'è ancora molta strada da fare; e tutta in salita.

valga tutto l'articolo.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Peer to peer Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi