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Il partito di Beppe Grillo, da virtuale a reale
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Autore Messaggio
OXO
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/05/05 17:30
Messaggi: 1942
Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 25 Giu 2007 23:06    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Nessuno mette in riga nessun altro, mio caro, nemmeno nelle dittature: e nelle dittature il consenso è fisiologico...


Mi associoai complimenti per il tuo pamphlet, veramente interessante e ben esposto.

Sostanzialmente, sono d'accordo con te quando esponi la situazione in cui versa la politica italiana, ma proprio per questo non posso concordare col tuo giudizio sull'eventuale "discesa in campo" di Beppe Grillo.

Probabilmente sei ben consapevole che in Italia non esiste una società civile degna di tale nome e d è quindi improponibile che Grillo & C. si prefiggano di cambiare la politica italiana senza entrarvi: sicuramente tale mossa sarà fortemente destabilizzante per il sistema partitico, e molto probabilmente in maggior misura per il Centro-Sinistra, ma tutto ciò è inevitabile.

Prendi l'esempio del Partito Radicale: da quando è nato ha sostenuto battaglie trasversali che hanno permesso all'Italia di uscire dallo stato di barbarie clericale nel quale ha vissuto fino agli anni '70. Non si tratatta quindi di stare con la destra o con la sinistra, piuttosto di mantenere un'etica, dei principi, dei valori, e tradurli in obbiettivi concreti che possano realmente riavvicinare la gente alla politica.

Io credo che ormai, nel terzo Millennio, non si possa parlare più di rivoluzione pensando all'Unione Sovietica o a Cuba: le ideologie hanno dimostrato di non poter essere dei fini, ma bensì degli strumenti per comprendere la complessità del mondo che ci circonda, attraverso i quali il confronto sia possibile per perseguire il benessere di tutti e non dei vincitori.

Purtroppo, temo che questa Italietta (ancor più che il resto del Mondo) non sia ancora pronta per questo grande balzo. Citando il Maestro: l'evoluzione sociale non serve al popolo/se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero.
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{ken}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Giu 2007 00:55    Oggetto: Grillo...? Rispondi citando

Mi scusi signor Tolardo, mi puo' cortesemente indicare la fonte da cui ha dedotto che il progetto "La repubblica dei cittadini" sia nato su iniziativa di Beppe Grillo? E il fatto che Grillo abbia deciso di candidarsi alle elezioni del 2008?

Ho letto quanto e' riportato su repubblicadeicittadini.com, e ho controllato su beppegrillo.it, ma non ho trovato una sola parola sull'argomento. Fatto che mi sembra decisamente strano.

Due sono i casi: o la mia ricerca non e' stata ben effettuata, oppure Grillo e' solamente uno dei firmatari di questa petizione.
Lo sono anch'io, ma non ho intenzione di candidarmi.
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{ken}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Giu 2007 02:25    Oggetto: domanda (legittima?) Rispondi citando

Vedo che il mio commento precedente e' stato equivocato, provo a riformulare la domanda:
sul blog di Beppe Grillo non c'e' alcuna traccia della sua presunta candidatura alle future elezioni, siamo sicuri che non si tratti di un abbaglio?
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{marco coradin}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Giu 2007 07:08    Oggetto: Rispondi citando

ti faccio osservare, caro Pier Luigi, che questo non è un partito vero, ed è evidente dal punto di vista virtuale. Infatti il sito della Repubblica dei Cittadini è stato caricato con il nome di zona .com e ciò a significare che si è pensato ad un'organizzazione di tipo commerciale (ho visto che si è acquistato anche il medesimo dominio con il .it, che però serve solo da reindirizzamento).
Direi che questa è un'operazione di marketing legittima per dei piccoli imprenditori come i comici, i giornalisti e gli artisti che vi hanno aderito. Legittima perchè hanno un loro pubblico, un target che li segue, che ne usufruisce i servizi del tempo libero e della conoscenza. Non mi stupisco, anzi, mi pare una cosa normale, e soprattutto trasparente per questa questione dell'uso del .com
Direi anche che si tratta di una operazione pertinente, perchè Veltroni vuol fare lo stesso con altri e camuffati mezzi, dimenticando completamente cos'è la politica vera e dando ad intendere che lo sia quella che lui scrive nei libri suoi, confondendo quindi la politica con la politica culturale, cioè con lo styling delle imprese editoriali, il che vuol dire che vorrebbe farsi leader della massa (presunta) dei consumatori che hanno potere (politico) elettorale
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Pier Luigi Tolardo
Semidio
Semidio


Registrato: 09/04/05 13:17
Messaggi: 312
Residenza: Novara

MessaggioInviato: 26 Giu 2007 07:59    Oggetto: In questo momento...... Rispondi citando

In questo momento c'è un governo in carica che dispone di una maggioranza parlamentare sia pure risicata e divisa, per cui le elezioni sono solo un'ipotesi e quindi nessuno, nemmeno Grillo, avanza una sua candidatura ad elezioni che non state indette.
Nell'articolo si fa riferimento alla sua adesione ad un Manifesto che è anche quello della Lista Civica Nazionale che, in caso di elezioni, molto probabili, si presenterà. E' molto probabile che Grillo darà il suo appoggio alla Lista, se poi si candiderà anche lo vedremo a tempo debito.
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{OPOCAI}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Giu 2007 09:08    Oggetto: IO LO SONO DA TEMPO Rispondi citando

SONO DA TEMPO UN GRILLISTA E PURE ORGOGLIOSO DO ESSERE. NON SI CREDA...SIAMO TANTISSIMI E PER OGNI DOVE.
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Mick Death
Eroe
Eroe


Registrato: 25/09/05 19:20
Messaggi: 64
Residenza: Italia

MessaggioInviato: 26 Giu 2007 10:43    Oggetto: Rispondi citando

{marco coradin} ha scritto:
Infatti il sito della Repubblica dei Cittadini è stato caricato con il nome di zona .com e ciò a significare che si è pensato ad un'organizzazione di tipo commerciale (ho visto che si è acquistato anche il medesimo dominio con il .it, che però serve solo da reindirizzamento).


Pazzesco! Ma crediamo ancora che .COM sia riservato alle attività commerciali? Sono secoli che la zona è completamente slegata dal contenuto del sito. Basta vedere i siti .tv che non parlano certo dello stato del Tuvalu!
Ormai la gente attacca .COM a qualsiasi cosa che sente ed è per questo che è meglio avercelo, per essere trovati subito dalla barra degli indirizzi del browser!

Per non parlare poi dei casi di ditte americane che scelgono .IT perchè operanti nel settore della Information Technology.

Allucinante!

Mick
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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
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Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 26 Giu 2007 18:08    Oggetto: Rispondi citando

OXO ha scritto:
Mi associo ai complimenti per il tuo pamphlet, veramente interessante e ben esposto.

Sostanzialmente, sono d'accordo con te quando esponi la situazione in cui versa la politica italiana, ma proprio per questo non posso concordare col tuo giudizio sull'eventuale "discesa in campo" di Beppe Grillo.

Probabilmente sei ben consapevole che in Italia non esiste una società civile degna di tale nome e d è quindi improponibile che Grillo & C. si prefiggano di cambiare la politica italiana senza entrarvi: sicuramente tale mossa sarà fortemente destabilizzante per il sistema partitico, e molto probabilmente in maggior misura per il Centro-Sinistra, ma tutto ciò è inevitabile.

Sì, sono ben consapevole che in Italia la società cosiddetta civile degna di questo nome è sottorappresentata nei media ma esiste realmente e continua a fare il suo oscuro lavoro così come probabilmente facciamo io e te. L'improponibilità (nel senso dell'inutilità del gesto eroico) che tu dichiari qui sopra io la trovo un po' più simile ad una inadeguatezza, non per difetto ma per eccesso di valore portato.
Mi spiego meglio: se in un sistema dinamico quale può essere un bidone di vernice colorata di grigio neutro, introduco una piccola ma consistente quantità di vernice gialla o rosa, quello che otterrò non è un viraggio verso il rosa o vero il giallo ma solo un grigio un po' più indefinito di prima. Avrai buttato via tutto il colore aggiunto e non avrai ottenuto il risultato voluto.
In questo senso intendo dire che l'eventuale discesa in campo di forze "integraliste" nel senso nobile del termine, è irrilevante rispetto all'entropia generale del sistema dinamico. In una bottiglia contenente un gas rarefatto, non potrà mai accadere che tutte le molecole del gas si possano trovare esattamente in una metà della bottiglia lasciando il vuoto nell'altra metà.
Comunque sia, l'unico modo per cambiare sostanzialmente un sistema è farlo collassare rovesciando il bidone o svuotando la bottiglia.
Ci sono due modi per ottenere ciò: usare la vernice per verniciare qualcosa o rovesciare nelle fogne il contenuto: la seconda soluzione, la più facile e meno costosa all'apparenza, creerà più problemi e farà più danni di quanto uno può credere al momento. Tutte le rivoluzioni violente hanno lasciato un sacco di gente a coprire il proprio sangue e gli strascichi si sono disperdersi in modo incontrollabile per le generazioni a venire.
La prima ipotesi comporta invece un lungo lavoro di aggiustamenti progressivi, una rieducazione dell'intera società a valori più adatti al periodo storico ed alle necessità generali e non particolaristiche. Ma rieducare un'intera società comporta comunque scelte arbitrarie che non e facile compiere senza commettere errori.

Citazione:
Prendi l'esempio del Partito Radicale: da quando è nato ha sostenuto battaglie trasversali che hanno permesso all'Italia di uscire dallo stato di barbarie clericale nel quale ha vissuto fino agli anni '70. Non si trattava quindi di stare con la destra o con la sinistra, piuttosto di mantenere un'etica, dei principi, dei valori, e tradurli in obbiettivi concreti che possano realmente riavvicinare la gente alla politica.

Onore al Partito Radicale per la sua fondamentale funzione catalizzatrice: ma come accadde agli eroici fanti e ai bersaglieri che passarono la storica Breccia di Porta Pia, se non c'era l'artiglieria ad aprire un varco, quelli erano ancora lì a pigiare.
In effetti dovremmo pensare che (mi si permetta questa banale metafora) come ogni buon catalizzatore, terminata la sua funzione, il partito radicale o il futuro partito "grillesco" verrà dimenticato e di dissolverà nel componente principale.
Tutto ciò in politica non può avvenire a causa della autoreferenzialità e delle idee stesse che nella politica fanno politica, e si perpetuano se così si può dire, per giustificare se stesse. L'eventuale Partito alla Grillo o ciò di cui si discute, con le sue precisazioni successive (vedi risposta di Tolardo) rischia cioè di diventare un catalizzatore inefficace, venendo a mancare la sostanza che qui si dovrebbe catalizzare. Un po' come se venisse a mancare l'artiglieria che buttò giù il muro creando la famosa breccia.
Il mutamento dei costumi e degli usi umani ha portato questa sonnolenta umanità in direzione di un comodo materasso fatto di disimpegno, condito di consumismo consolatorio. La gente non è ne stupida ne' cattiva: ha solo voglia di riposarsi dalla fatica di non essere riuscita a trovare un senso alla propria esistenza. E guarda caso, questo è un problema che ha attraversato tutta la storia dell'umanità; non siamo peggiori dei nostri antenati.

Citazione:

Io credo che ormai, nel terzo Millennio, non si possa parlare più di rivoluzione pensando all'Unione Sovietica o a Cuba: le ideologie hanno dimostrato di non poter essere dei fini, ma bensì degli strumenti per comprendere la complessità del mondo che ci circonda, attraverso i quali il confronto sia possibile per perseguire il benessere di tutti e non dei vincitori.
Curiosamente, l'ideologia è pur sempre un fine anche se fine a se stesso, malgrado la buona volontà dei proclamatori. Come strumento, ho già detto qualcosa ma se devo ricordare le teste mozzate della tanto glorificata Rivoluzione Francese (che fu pur sempre una rivoluzione della borghesia e non certo quella iconografica di una plebe che aveva interesse solo per la propria disperata fame), preferisco evitare. Meglio un graduale defluire verso usi meno cannibaleschi dove il dissenso interno od i distinguo viengono trattati peggio del nemico che si vuole abbattere. Stalin, ad esempio, non fu solo uno psicopatico salito al potere, fu anche un portale attraverso il quale tutta la rabbia di chi non aveva potuto accedere allo Herrschaft (il potere legittimo) miticizzato dalla sua irraggiungibilità, poteva finalmente prendere forma in vendette mascherate da adesione fedele all'ideologia, una ideologia che ha bisogno di una polizia toroidale (immagina un universo steso su di un piano che è rappresentato da un toroide, una ciambella: se parti da un punto arrivi al punto di partenza, compiendo un cerchio od un ellisse) per poter sostenere il proprio brevissimo esistere (tutti i regimi sono brevissimi, spesso non sopravvivono ai loro fondatori).

Citazione:
Purtroppo, temo che questa Italietta (ancor più che il resto del Mondo) non sia ancora pronta per questo grande balzo. Citando il Maestro: l'evoluzione sociale non serve al popolo/se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero.

Io credo che questa italietta sia come la sabbia che non puoi trattenere tra le dita, nemmeno nel tentativo di spremerla in giudizio. Sfugge perché non è qualcosa che puoi afferrare e tenere fra le mani: non c'è riuscito il fascismo nel suo lungo ventennio, malgrado l'Italia fosse fascista già prima che Mussolini nascesse. Ma l'Italia è anche comunista, liberale, clericale, laica e interista, romanista, juventina e così via. Difficile da afferrare, per questo attraversata da tante tentazioni velleitarie e demagogiche. Tutti pescano nel mare interno dove tanti pesci guizzano in tutte le direzioni. E mentre pescano non si accorgono che tutti, nessuno escluso, noi tutti, siamo circondati da un mare interno.
Ma la psiche di chi agisce in politica così come quella di chi subisce è una struttura difensiva. E questo abuso di soggettività crea illusioni che portano anche a cattive commedie che pur sempre commedie sono.
Ecco perché l'italiano ama tanto tirare i pomodori in faccia ai politici. I politici disprezzano i loro elettori e gli elettori segretamente disprezzano i politici che votano e magariosannano nelle piazze.
Ecco spiegato il tanto successo del clero. Loro non sono una famiglia, non formano famiglie. Hanno solo il potere assoluto sulle coscienze e si nutrono della paura che la gente ha della vita ma soprattutto del suo imperscrutabile senso.
Vedo in Grillo questo furore quasi religioso. Lo sento come un pugno nel petto. Lui forse non lo sa ma questa volta non ci saranno croci per il messia. Si prepara un diluvio di inutili consensi. Perché il consenso è sempre inutile se non c'è anche consapevolezza del proprio bisogno e della propria adesione, se non c'è una massiccia dose di responsabilità.
Auguro a tutti quella sottile autoironia che ci permetta di guardare le cose con il dovuto distacco. Prima che a distaccarsi sia la rétina della ragione.

So di dire una facile battuta ma mi scuso per la sinteticità con la quale ho trattato un argomento così nobile.
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gfransb
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MessaggioInviato: 30 Giu 2007 11:13    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
So di dire una facile battuta ma mi scuso per la sinteticità con la quale ho trattato un argomento così nobile.

Non c'è problema, davvero! ......... Oh, a proposito, quando vai via spegni la luce, per favore.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 30 Giu 2007 19:50    Oggetto: Rispondi citando

gfransb ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
So di dire una facile battuta ma mi scuso per la sinteticità con la quale ho trattato un argomento così nobile.

Non c'è problema, davvero! ......... Oh, a proposito, quando vai via spegni la luce, per favore.

Già fatto! Ah, visto che adesso sei al buio, attento a non inciampare nei cadaveri di quelli che fanno gli spiritosi con il vecchio Silent il Terribile! Krueger
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MessaggioInviato: 02 Lug 2007 08:10    Oggetto: Grillo e la politica Rispondi

Travaglio fa il giornalista, ed è il suo mestiere (Montanelli glielo ha insegnato bene direi..).
Grillo ha iniziato come pseudo-cantante da cabaret, è poi passato all'arte comica, ed è approdato con successo alla soglia dei sessant'anni, a quella del predicatore/bastonatore/moralizzatore.
La politica è sempre e comunque una cosa seria indipendentemente da come noi votanti ed avulsi dalle stanze dei bottoni la vogliamo intendere.

Che si debba seguire l'operato dei personaggi che eleggiamo mi pare cosa buona e giusta, e considero demenziale non occuparsene perchè "non cambia nulla", o perché "la politica è una cosa sporca e fa schifo".

Ma dal potere/dovere che tutti noi abbiamo di verificare se gli eletti al parlamento/Governo stanno facendo le cose che hanno detto/promesso; al decidere di consegnare il nostro avvenire nelle mani di Grillo ce ne passa.. !
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