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* Attenzione al Registro Italiano Internet
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Autore Messaggio
{gilbert lebigre}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Nov 2005 17:15    Oggetto: quali attitudini avere con questo raggiro Rispondi citando

abbiamo intenzione di difendersi contro questa tentata truffa tutti coloro che intraprenderanno o subiranno azioni legali dovrebbero mettersi in contatto per unire le nostre ragioni e scambiarci informazioni eventualmente unirci e difendersi eventualmente trovare le altre vittime di questi signori
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paolotripi
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 25/12/05 06:52
Messaggi: 5
Residenza: Milano

MessaggioInviato: 25 Dic 2005 07:15    Oggetto: Intanto non pago Rispondi citando

Ho ricevuto anche io il fax che in modo truffaldino chiedeva di aggiornare le informazioni riguardanti il nostro sito internet e senza saperlo (il testo dell'ordine era in basso e in piccolo) l'ho rinviato con le correzioni.
Ho ricevuto diversi solleciti,Ma non ho pagato alcunchè.
E non intendo pagare!!! che vengano a prenderseli quei soldi
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.Salvatore P..
Ospite





MessaggioInviato: 09 Giu 2006 15:27    Oggetto: Attenzione al Registro Italiano Internet Rispondi citando

Salve !!
In merito all'articolo da Voi pubblicato al seguente link : Attenzione al Registro Italiano Internet


Anche noi abbiamo ricevuto tale comunicazione e di sicuro non abbiamo intenzione di rispondere, ma una domanda volevo chiederVi:

E' lecito utilizzare dati personali in questo modo e senza consenso, raggirando o addirittura non rispettando il Dlgs. 196/2003 ?

Cosa si può eventualmente fare per segnalare (semmai al garante) tale increscioso e non isolato episodio ?


Grazie della gentile disponibilità.

Salvatore P.
TrendMedia
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{Piergiorgio}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Lug 2006 20:47    Oggetto: Registrazione in internet Rispondi citando

Ahimè ci sono cascato anch'io. ho visto comuqnue che per un mio cliente in passata c'era stata una truffa analoga da parte della European City Guide. Come legale dell'azienda truffata ho risposto con raccomandata rifiutando il pagamento e chiedendo la risoluzione del contratto richiamandosi ad una decisione della Autorità garante che acveva ritenuto tale pubblicità ingannevole. Esaminando le due fattispecie bene ho visto che l'inganno è uguale: richiesta di correzione dati e prezzo in piccolo. Per cui ho deciso di fare in questo modo: non pagare e rispondere aspettando che nel frattempo l'Autorità Garante intervenga. nel caso del mio cliente non è successo più nullaa e non hanno pagato nulla.
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albabe
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 04/08/06 12:07
Messaggi: 1
Residenza: torino

MessaggioInviato: 04 Ago 2006 14:39    Oggetto: Truffa DAD Rispondi citando

Con la presente intendo segnalare quella che considero una truffa da parte della Società DAD Deutscher Adressdiens GmbH

Questa società sfruttando un nome famigliare: Registro italiano in Internet per le Imprese mi ha inviato in data 1 giugno 2005. una richiesta di aggiornamento dati al fine di essere inserito come azienda in un sito ( che scopro in seguito tedesco).
Per mia leggerezza ho inteso questa richiesta come una delle tante che gratuitamente inseriscono i dati aziendali come pura conoscenza per utenti della comunicazione (come quelle periodicamente fatte da editori italiani tipo Guida Agenzie di Pubblicità Italia).

La richiesta di pagamento a seguito della sottoscrizione (Euro 858 per tre anni!!! ) è scritta in corpo piccolissimo all'interno di un testo che, con la firma della richiesta, impegna l'azienda a tre anni di pagamento con tacito rinnovo, in caso contrario si deve dare disdetta scritta entro tre mesi dalla data.

E' ovvio che mai avrei sottoscritto un contratto del genere, confezionato con cura legale, se ne avessi inteso subito il contenuto.

Non abbiamo pagato ma siamo minacciati di un un ricorso legale.
Se altri, come noi, sono incappati in questa vicenda vorrei mi contattassero al fine di costituire un gruppo di parte lesa ed affrontare con più forza la situazione

Massimo Salata
www.wellcommto.it
msalata@wellcommto.it
abeiras@wellcommto.it
0118126970
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.lorenzo.
Ospite





MessaggioInviato: 18 Set 2006 22:57    Oggetto: Attenzione al Registro Italiano Internet Rispondi citando

Commento all'articolo Attenzione al Registro Italiano Internet

salve

io sono stato fregato da questo modulo ricevuto.
L'ho compilato(leggendolo male) firmato e l'ho rispedito.
Ora sono un pò di giorni che mi trovo a battibeccare io via mail, loro via posta sul fatto che non essendo ancora iniziato il servizio io avrei intenzione di recedere.
Secondo voi che posso fare?
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.vittorio marinelli.
Ospite





MessaggioInviato: 04 Ott 2006 20:33    Oggetto: Cara Redazione... Rispondi citando

pensando di fare cosa gradita, invio il testo della lettera inviata al registro italiano in internet. un caro saluto. vittorio marinelli 348131xxxx

Roma, 25 luglio 2006

Rif...../06
Da citare nella risposta


RACCOMANDATA A.R. Spett.le
REGISTRO ITALIANO IN INTERNET
DAD GmbH
P.O. BOX 760230
D – 22052 HAMBURG

e, p.c. Gent.ma Prof.ssa
Daniela PRIMICERIO
c/o Spett.le
CNCU CONSIGLIO NAZIONALE
CONSUMATORI E UTENTI
Via Molise
00187 ROMA RM

e, p.c. Ecc.ma
PROCURA DELLA REPUBBLICA
Piazzale Clodio
00195 ROMA RM



XXXXXXXXXXXXX + XXXXXXXXXXXXXX / REGISTRO ITALIANO INTERNET – modulo iscrizione con contenuti “sibillini” – assenza indicazioni diritto di recesso .- consenso viziato da dolo – nullità – recesso ordine YYYYYYYYYYY e fattura n. YYYYYYy e ordine n. YYYYy e fattura n. YYYYYYYYY


Spett.le REGISTRO ITALIANO INTERNET,

si sono rivolti presso il nostro Studio e il , in persona entrambe del legale rappresentante p.t., , significando che, in seguito alla compilazione avvenuta il 22 maggio 2006 e susseguente alla ricezione postale di un modulo, definito di Registrazione Internet Italia indirizzato alle mie Assistite dalla Vs. Spett.le Società, le stesse avevano la sgradita sorpresa di vedersi recapitare presso la propria sede legale, una fattura per “Inserzione Registro Italiano in internet”, compiegata alla presente, recante, come data di emissione, il 7 luglio 2006.

Le dette scritture contabili erano emesse per la non certamente risibile somma di € 858,00 (ottocentocinquantotto/00).

Visionato il cd. modulo di Registrazione Internet Italia. abbiamo potuto verificare in esso, una voluta presenza di contenuti volutamente sibillini, insieme alla stessa veste grafica, tale da far insorgere nel destinatario la convinzione erronea che si tratti di una richiesta di organi dell'Autorità preposta all'assegnazione dei domini internet.

Solo a un più attento esame, infatti, si appura che il modulo in esame, anziché essere destinato a finalità amministrative in senso lato, contiene in esso, con le caratteristiche accennate, un presuntivamente vincolante obbligo contrattuale.

Difatti, nella parte sottostante allo specchio dove devono essere inseriti i dati relativi all'indirizzo internet e al settore di pertinenza, con la medesima veste grafica utilizzata per la predisposizione accettazione di clausole vessatorie o per il consenso del trattamento dei dati personali, è in realtà scritturato una sorta di contratto.

Questi, nel caso si ritengano sussistere gli elementi affinché si configuri un'obbligazione contrattuale, risulta essere annullabile, se non addirittura nullo per i seguenti motivi:

1. Il consenso è stato carpito con dolo e, come tale, stante i raggiri usati tali che, senza essi, l'altra parte non avrebbe contrattato, comporta il sussistere di una causa di annullamento.

2. Il modulo o presunto contratto, è assolutamente privo degli elementi previsti e indicati dall'art. 47 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 anche perché, se gli stessi fossero stati presenti, avrebbero certamente comportato il rischio maggiore per un lettore del Vs. stampato, di avvedersi che, anziché trattarsi di un modulo amministrativo, come chiunque avrebbe potuto ritenere, essendo uguale la forma, si trattava diversamente di una sorta di “camaleontico” tentativo di ottenere un consenso che, seppure annullabile in ogni singolo caso, statisticamente, avrebbe consentito in favore degli ideatori di ottenere il pagamento degli importi richiesti da un numero tale di soggetti tale da far ritenere conveniente la “operazione”.

3. Il medesimo stampato difetta, in quanto assolutamente mancanti per gli stessi motivi di cui al punto precedente, delle informazioni per il consumatore previste dall'art. 52 dello stesso testo di Legge;

4. Va da se, che mancando gli elementi da ultimo menzionati, non si può neanche ritenere rispettato l'obbligo, previsto all'art. 52, c. 2, che le informazioni abbiano come inequivocabile lo scopo commerciale né, tanto meno, che le stesse siano fornite in modo chiaro e comprensibile e che siano osservati i principi di buona fede e di lealtà in materia di transazioni commerciali, valutati alla stregua delle esigenze di protezione delle categorie dei consumatori particolarmente vulnerabili;

5. Lo stesso discorso di cui sopra, va fatto per quanto concernente la conferma scritta delle informazioni prevista dall'art. 53;

6. Sembra che tutte le infrazioni indicate, a titolo esemplificativo, dall'art. 62, siano state compiute e che il fatto potrebbe addirittura costituire reato, alla stregua dell'art. 640 c.p.: sarà la Procura della Repubblica, alla quale la presente è indirizzata, per conoscenza, a valutare tale ipotesi;

7. Si indica, come foro competente, quello della casa editrice, ossia , presuntivamente, Amburgo, inducendo in errore anche in questo caso il consumatore atteso che, di fronte a un eventuale impegno economico relativo alla ricerca di un legale in Germania, lo stesso è indotto a lasciar perdere: sul punto, si osserva come l'art. 63 intitolato Foro competente, prevede espressamente la competenza territoriale inderogabile del Giudice di residenza o domicilio del consumatore;

8. In assenza delle indicazioni inerenti gli obblighi di informazione di cui all'art. 47 ovvero di cui agli artt. 52, comma 1, lettere f) e g) il termine per l'esercizio del diritto di recesso è, rispettivamente, di sessanta o di novanta giorni e decorre, per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto: risulta che l'Arch. Franco Libero MANCO, quale legale rappresentante di entrambe le associazioni, ha inviato due raccomandate A.R., precedute dall'invio tramite fax, aventi i seguenti dati identificativi: ROMA APPIO RR719426465IT e RR719426457IT e che risultano essere pervenute entrambe il 20 luglio 2006 e, in ogni caso, spedite ampiamente entro il termine indicato ai sensi dell'art. 64

Poiché senza esisto sono risultate le precedenti richieste, con la presente le mie Assistite si vedono costrette, loro malgrado, mio tramite, a invitarVi formalmente e a ogni effetto di Legge, a intendere risoluti i detti contratti, per i motivi di cui in narrativa.

La presente è inviata alle Autorità indicate affinché, stante i loro fini istituzionali, verifichino la correttezza del Vs. operato.

Mi pregio inviare i migliori saluti.



(Avv. Vittorio Amedeo MARINELLI)
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chemicalbit
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Residenza: Milano

MessaggioInviato: 05 Ott 2006 09:12    Oggetto: Re: REGISTRO ITALIANO INTERNET Rispondi citando

Interessante!
.vittorio marinelli. ha scritto:
pensando di fare cosa gradita, invio il testo della lettera inviata al registro italiano in internet.

[...]

XXXXXXXXXXXXX + XXXXXXXXXXXXXX / REGISTRO ITALIANO INTERNET – modulo iscrizione con contenuti “sibillini” – assenza indicazioni diritto di recesso .- consenso viziato da dolo – nullità – recesso ordine YYYYYYYYYYY e fattura n. YYYYYYy e ordine n. YYYYy e fattura n. YYYYYYYYY

(...)

1. Il consenso è stato carpito con dolo e, come tale, stante i raggiri usati tali che, senza essi, l'altra parte non avrebbe contrattato, comporta il sussistere di una causa di annullamento.

2. Il modulo o presunto contratto, è assolutamente privo degli elementi previsti e indicati dall'art. 47 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 anche perché, se gli stessi fossero stati presenti, avrebbero certamente comportato il rischio maggiore per un lettore del Vs. stampato, di avvedersi che, anziché trattarsi di un modulo amministrativo, come chiunque avrebbe potuto ritenere, essendo uguale la forma, si trattava diversamente di una sorta di “camaleontico” tentativo di ottenere un consenso che, seppure annullabile in ogni singolo caso, statisticamente, avrebbe consentito in favore degli ideatori di ottenere il pagamento degli importi richiesti da un numero tale di soggetti tale da far ritenere conveniente la “operazione”.

(...)


Ma a parte questo mi viene in mente un'altro problema:

Come identificano chi ha "firmato" il "contratto"?
I dati del mio sito potrebbe averli inseriti ad es. un mio amico che, venuto a consocenza di quell'inziativa e pensando che fosse un elenco ufficiale e gratuito "Va', gli facico un favore, lo inserisco io".
Se poi mi chiedessero di pagare, a parte tutti gli altri difettucci, come potrebebro poi chiedere i sldi a me per una cosa non richiesta da me?
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{Michelangelo Patanè}
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2006 19:34    Oggetto: Deuttscher Adressdienst GmbH Rispondi citando

Agli inizi di luglio 2006 ho abbocato anch'io all'amo truffaldino della DAD la quale aveva rilevato lòe mie coordinate dal sito che ho sul registro italiano del web. Il motivo è che ho trasferito verso la DAD la fiducia che ho verso degli amici tedeschi senza minimamente pensare che tutto il mondo é paese. Ho controllato la promessa maggiore visibilità del mio sito ma ho subito una cocentissima delusione. Adesso cercherò di..... risolvere il contratto con l'aiuto di un avvocato.
Alla rilettura del documento inviato dalla DAD (in italiano) ho l'impressione chje nel giro non siano implicati solo dei cittadini tedeschi. L'organizzazione truffaldina ha creato una rete internazionale.
Top
{Gianni}
Ospite





MessaggioInviato: 09 Giu 2007 17:26    Oggetto: Rubare in casa dei ladri... Rispondi citando

Fate attenzione! Leggete con cura qualunque cosa vi arrivi per posta!
Anche a me è arrivata questa lettera e mi sono fatto subito un sacco di risate...
Poi mi sono chiesto: ma si tratta di un'iniziativa italiana fatta in terra straniera (per aggirare chissà quali regole), oppure si tratta di una iniziativa tutta tedesca per truffare noi italiani?
Se quest'ultima è la verità, si tratta proprio di voler andare a rubare in casa dei ladri...! :-)
Quindi, per favore, facciamo attenzione e teniamo alto il nome dell'Italia!!!
Top
{MaxLeonida}
Ospite





MessaggioInviato: 15 Giu 2007 10:42    Oggetto: Il male non muore mai... Rispondi citando

Salve a tutti,
sono il titolare di una casa di videoproduzione milanese ed ho ricevuto anch'io la fatidica lettera di quegli imbroglioni della DAD con il loro assurdo "Registro Italiano in Internet"...
Leggendola mi sono messo a sghignazzare e l'ho usata per farci degli aeroplanini.
Quello che mi sconcerta è che le vostre lettere sono datate 2005... ma in tutto questo tempo le autorità cos'hanno fatto!?
A me sa di truffa organizzata in Italia e con base in Germania: deduco questo non per un mio rispetto verso una improbabile incorruttibilità dei tedeschi, ma per il guizzo genialoide e truffaldino della lettera... un vero capolavoro di fregatura!
Mi spiace davvero per quelli che ci sono cascati: probabilmente la maggior dimestichezza con il mondo del web aiuta a non finire in queste trappole.
Ora scriverò anche a Beppe Grillo...
In bocca al lupo a tutti!

MaxLeonida
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magasia
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Registrato: 17/07/07 10:26
Messaggi: 1

MessaggioInviato: 17 Lug 2007 14:02    Oggetto: Registro Italiano in Internet - DAD Amburgo Rispondi citando

Buongiorno
Purtroppo ci sono capitata anch'io nella truffa della dittà DAD di Hamburgo. Siamo a luglio 2007, il prezzo è lievitato a ? 958,00 annui.
Penso che nel mio (ma non solo il mio) caso si tratta di un fotomontaggio, non avrei mai firmato nulla del genere e sto sempre attenta alla lettura dei contratti. Ovviamente non ho le prove ma senza originale, sulle fotocopie si può fare di tutto. Sicuramente la firma è mia ma ho firmato solamente l'inserimento dei dati su uno dei tantissimi motori di ricerca, quasi tutti gratuiti.
Inoltre in tutte le fatture intracomunitarie deve essere riportata la partita IVA non solo del veditore ma anche del intestatario (qui manca). Secondo me questa "fattura" non può essere e non è registrata. Lo scopo è solamente di intimorire e far pagare qualche malcapitato. Il recupero del eventuale cerdito se e dove si può considerare tale deve avvenire da parte delle autorità italiane, alle quale la società tedesca credo è ben nota.
I messaggii che leggo risalgono tutti al anno 2006.
Come ci sono comportati i truffatori tedeschi? Che fine ha fatto questa storia?
Cordiali saluti
Joanna
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Gateo
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MessaggioInviato: 17 Lug 2007 15:19    Oggetto: Rispondi citando

Se anche hai inavvertitamente firmato davvero quel contratto truffa, penso tu possa fare ricorso e vincerlo, l'AGCM si e' espressa abbastanza chiaramente in merito alla vicenda:
Citazione:
Con provvedimento n. 13502 del 4 agosto 2004 (PI4331- DAD ? Servizio professionale on line), l?Autorità ha deliberato che il messaggio diffuso da DAD Deutscher Addressdienst GmbH, avente sede ad Amburgo, nel mese di ottobre 2003, attraverso il servizio postale, volto a promuovere l?iscrizione in una speciale guida in Internet attraverso il ?Servizio professionale on line?, costituiva una fattispecie di pubblicità ingannevole, in quanto il messaggio pubblicitario è stato ritenuto ?idoneo ad indurre in errore i consumatori, in ordine allo scopo promozionale da esso perseguito ed alle condizioni economiche dell?offerta?.

Sono stati riconosciuti ufficialmente come truffatori, in pratica.
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marcoviola
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Registrato: 30/07/07 16:37
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MessaggioInviato: 30 Lug 2007 16:49    Oggetto: Rispondi citando

Salve,

purtroppo anch'io ho firmato inavvertitamente e ho già ricevuto la fattura. Ho inviato a loro una lettera di diffida per irregolarità di fattura e contratto, indicando che abbiamo capito che si tratta di una subdola truffa che punta all'eventuale disattenzione del firmatario (guarda caso i 958 Euro e la durata del contratto di tre anni sono sempre scritti sotto in caratteri piccolissimi), qualcuno è nelle mie stesse condizioni e ha già ricevuto ingiunzioni di pagamento o si è già mosso per vie legali?
Un contratto in questa forma mi pare legalmente non valido di per sè.
Cosa si può fare?
Ringrazio fin d'ora chi vorrà rispondere anche per consigliarsi e collaborare nel tutelarci.

Marco
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{stefano tardioli}
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MessaggioInviato: 30 Lug 2007 18:47    Oggetto: Rispondi citando

a me è arrivata anche la fattura. che fare?
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m.ottani
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Registrato: 06/08/07 19:37
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MessaggioInviato: 06 Ago 2007 19:41    Oggetto: Rispondi citando

anche noi che siamo una coop sociale, un anno fa ci siamo cascati. Non abbiamo mai pagato, proviamo a resistere...........
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manu654
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Registrato: 09/08/07 18:50
Messaggi: 1

MessaggioInviato: 09 Ago 2007 19:02    Oggetto: Re: dad Rispondi citando

Volevo segnalare che la DAD sta inviando gli avvisi anche alle scuole. Chiedo, se possibile, di poter citare i riferimenti che ho trovato in questo sito e, se possibile avere un consiglio in proposito. Il mio Dirigente ha innavertitamente siglato lo pseudo contratto e non ha intenzione di pagare.
Ringrazio per l'attenzione
manuela


.vittorio marinelli. ha scritto:
pensando di fare cosa gradita, invio il testo della lettera inviata al registro italiano in internet. un caro saluto. vittorio marinelli 348131xxxx

Roma, 25 luglio 2006

Rif...../06
Da citare nella risposta


RACCOMANDATA A.R. Spett.le
REGISTRO ITALIANO IN INTERNET
DAD GmbH
P.O. BOX 760230
D ? 22052 HAMBURG

e, p.c. Gent.ma Prof.ssa
Daniela PRIMICERIO
c/o Spett.le
CNCU CONSIGLIO NAZIONALE
CONSUMATORI E UTENTI
Via Molise
00187 ROMA RM

e, p.c. Ecc.ma
PROCURA DELLA REPUBBLICA
Piazzale Clodio
00195 ROMA RM



XXXXXXXXXXXXX + XXXXXXXXXXXXXX / REGISTRO ITALIANO INTERNET ? modulo iscrizione con contenuti ?sibillini? ? assenza indicazioni diritto di recesso .- consenso viziato da dolo ? nullità ? recesso ordine YYYYYYYYYYY e fattura n. YYYYYYy e ordine n. YYYYy e fattura n. YYYYYYYYY


Spett.le REGISTRO ITALIANO INTERNET,

si sono rivolti presso il nostro Studio e il , in persona entrambe del legale rappresentante p.t., , significando che, in seguito alla compilazione avvenuta il 22 maggio 2006 e susseguente alla ricezione postale di un modulo, definito di Registrazione Internet Italia indirizzato alle mie Assistite dalla Vs. Spett.le Società, le stesse avevano la sgradita sorpresa di vedersi recapitare presso la propria sede legale, una fattura per ?Inserzione Registro Italiano in internet?, compiegata alla presente, recante, come data di emissione, il 7 luglio 2006.

Le dette scritture contabili erano emesse per la non certamente risibile somma di ? 858,00 (ottocentocinquantotto/00).

Visionato il cd. modulo di Registrazione Internet Italia. abbiamo potuto verificare in esso, una voluta presenza di contenuti volutamente sibillini, insieme alla stessa veste grafica, tale da far insorgere nel destinatario la convinzione erronea che si tratti di una richiesta di organi dell?Autorità preposta all?assegnazione dei domini internet.

Solo a un più attento esame, infatti, si appura che il modulo in esame, anziché essere destinato a finalità amministrative in senso lato, contiene in esso, con le caratteristiche accennate, un presuntivamente vincolante obbligo contrattuale.

Difatti, nella parte sottostante allo specchio dove devono essere inseriti i dati relativi all?indirizzo internet e al settore di pertinenza, con la medesima veste grafica utilizzata per la predisposizione accettazione di clausole vessatorie o per il consenso del trattamento dei dati personali, è in realtà scritturato una sorta di contratto.

Questi, nel caso si ritengano sussistere gli elementi affinché si configuri un?obbligazione contrattuale, risulta essere annullabile, se non addirittura nullo per i seguenti motivi:

1. Il consenso è stato carpito con dolo e, come tale, stante i raggiri usati tali che, senza essi, l?altra parte non avrebbe contrattato, comporta il sussistere di una causa di annullamento.

2. Il modulo o presunto contratto, è assolutamente privo degli elementi previsti e indicati dall?art. 47 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 anche perché, se gli stessi fossero stati presenti, avrebbero certamente comportato il rischio maggiore per un lettore del Vs. stampato, di avvedersi che, anziché trattarsi di un modulo amministrativo, come chiunque avrebbe potuto ritenere, essendo uguale la forma, si trattava diversamente di una sorta di ?camaleontico? tentativo di ottenere un consenso che, seppure annullabile in ogni singolo caso, statisticamente, avrebbe consentito in favore degli ideatori di ottenere il pagamento degli importi richiesti da un numero tale di soggetti tale da far ritenere conveniente la ?operazione?.

3. Il medesimo stampato difetta, in quanto assolutamente mancanti per gli stessi motivi di cui al punto precedente, delle informazioni per il consumatore previste dall?art. 52 dello stesso testo di Legge;

4. Va da se, che mancando gli elementi da ultimo menzionati, non si può neanche ritenere rispettato l?obbligo, previsto all?art. 52, c. 2, che le informazioni abbiano come inequivocabile lo scopo commerciale né, tanto meno, che le stesse siano fornite in modo chiaro e comprensibile e che siano osservati i principi di buona fede e di lealtà in materia di transazioni commerciali, valutati alla stregua delle esigenze di protezione delle categorie dei consumatori particolarmente vulnerabili;

5. Lo stesso discorso di cui sopra, va fatto per quanto concernente la conferma scritta delle informazioni prevista dall?art. 53;

6. Sembra che tutte le infrazioni indicate, a titolo esemplificativo, dall?art. 62, siano state compiute e che il fatto potrebbe addirittura costituire reato, alla stregua dell?art. 640 c.p.: sarà la Procura della Repubblica, alla quale la presente è indirizzata, per conoscenza, a valutare tale ipotesi;

7. Si indica, come foro competente, quello della casa editrice, ossia , presuntivamente, Amburgo, inducendo in errore anche in questo caso il consumatore atteso che, di fronte a un eventuale impegno economico relativo alla ricerca di un legale in Germania, lo stesso è indotto a lasciar perdere: sul punto, si osserva come l?art. 63 intitolato Foro competente, prevede espressamente la competenza territoriale inderogabile del Giudice di residenza o domicilio del consumatore;

8. In assenza delle indicazioni inerenti gli obblighi di informazione di cui all?art. 47 ovvero di cui agli artt. 52, comma 1, lettere f) e g) il termine per l?esercizio del diritto di recesso è, rispettivamente, di sessanta o di novanta giorni e decorre, per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto: risulta che l?Arch. Franco Libero MANCO, quale legale rappresentante di entrambe le associazioni, ha inviato due raccomandate A.R., precedute dall?invio tramite fax, aventi i seguenti dati identificativi: ROMA APPIO RR719426465IT e RR719426457IT e che risultano essere pervenute entrambe il 20 luglio 2006 e, in ogni caso, spedite ampiamente entro il termine indicato ai sensi dell?art. 64

Poiché senza esisto sono risultate le precedenti richieste, con la presente le mie Assistite si vedono costrette, loro malgrado, mio tramite, a invitarVi formalmente e a ogni effetto di Legge, a intendere risoluti i detti contratti, per i motivi di cui in narrativa.

La presente è inviata alle Autorità indicate affinché, stante i loro fini istituzionali, verifichino la correttezza del Vs. operato.

Mi pregio inviare i migliori saluti.



(Avv. Vittorio Amedeo MARINELLI)
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bici72
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Registrato: 17/08/07 15:14
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MessaggioInviato: 17 Ago 2007 15:53    Oggetto: dad Rispondi citando

Ci siamo cascati anche noi, pensavamo ad un aggiornamento dei dati relativi alla nostra azienda ed il modulo e' stato sottoscritto a lug 2006.
Appena ci siamo conto dell' "equivoco" abbiamo provato a disdire il tutto, ma senza risultato.
Da quel momento in poi e' stato un susseguirsi di fatture e solleciti (persino del loro ufficio legale!!!), cui abbiamo sempre ribattuto, senza mai pagare, riportando le varie decisioni dell'Autorità; questo fino a gennaio 2007 poi....silenzio!!!

Dal 2005 ad oggi mi sembra che siano stati riconosciuti colpevoli di pubblicità ingannevole gia' 2 volte, ma questo non pare fermarli; ultima decisione di condanna dell'AGCM nei loro confronti quella di aprile 2007 (vd link di seguito): http://www.civile.it/internet/visual.php?num=42493

oggi ci e' arrivata la fattura relativa al secondo anno di "contratto" che per quanto ci riguarda subirà le sorti della prima....resistete, quindi!

Sarei curioso di conoscere l'esito della lettera inviata dall'avv. Marinelli alla DAD......






m.ottani ha scritto:
anche noi che siamo una coop sociale, un anno fa ci siamo cascati. Non abbiamo mai pagato, proviamo a resistere...........
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pacleos.78
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Registrato: 25/08/07 08:33
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MessaggioInviato: 25 Ago 2007 08:44    Oggetto: Rispondi citando

BUONGIORNO A TUTTI!

DA CIRCA DUE MESI SONO DIVENTATO PRESIDENTE DI UNA COOPERATIVA SOCIALE DI LUCCA.

E IL MESE SCORSO MI SONO VISTO RECAPITARE LA SECONDA FATTURA DELLA DAD DI CIRCA 800 EURO.

HO SCOPERTO CHE IL MIO PREDECESSORE HA SOTTOSCRITTO SENZA PRESTARE ATTENZIONE IL CONTRATTO DEL REGISTRO ITALIANO IN INTERNET NEL 2005 E HA FATTO SALDARE LA RPIA FATTURA E LA SECONDA APPENA UN MESE FA.

ADESSO, OLTRE ALLA INCAVOLATURA PER QUESTE DISATTENZIONI MI TROVO NELLA NECESSITA' DI DISDIRE IL CONTRATTO CON QUESTA SOCIETA' TEDESCA (????) CERCANDO, SE POSSIBILE DI NON PAGARE L'ULTIMA RATA PREVISTA, O ALMENO DI DISDIRE PER I PROSSIMI ANNI VISTO IL TACITO RINNOVO.

PER FAVORE, SONO QUASI DISPERATO! SE QUALCUNO PUO' DIRMI COME FARE O DARMI DELLE INDICAZIONI MI SAREBBERO MOOOOLTO UTILI
GRAZIE!
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ken
Comune mortale
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Registrato: 29/09/07 16:52
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MessaggioInviato: 29 Set 2007 16:56    Oggetto: Che dobbiamo fare ? Rispondi

A giugno ho firmato anch'io. Ma entro il termine di 60 giorni ho esercitato il diritto di recesso. Ieri mi è arrivata la risposta. Dicono che nel mio caso si applica il terminoi di 10 giorno e non 60 secondo le avvertenze riportate sul retro del foglio firmato. La cosa bella è che sono certo che sul retro quando ho firmato non c'era nulla.
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