Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo Il blogger che spinse tutti i candidati sul Web
Mario Adinolfi presenta il suo libro-manifesto ma intanto ha costretto tutti gli altri candidati a esporsi e battersi sul web.

[{kelbiont}]

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.

[{utente anonimo}]

M.C.

[.amerigo rutigliano.]

mi presento. amerigo rutigliano, candidato alle primarie per la segreteria regionale del partito democratico che ha rinunciato alla candidatura dopo aver presentato sottoscrizioni e liste.

Affermate che adinolfi abbia costretto la politica a scendere in campo sul web. non è vero, quello che affermate è una cazzata perchè è da anni che la politica dialoga con gli elettori sul web. Adinolfi prima di questa competizione alle primarie era un emerito sconosciuto e sotto un certo aspetto lo è ancora perche dovreste dirmi cosa ha mai fatto, quale sono le battaglie che ha promosso in questi anni la sua democrazia diretta...da lui e basta!

partecipa alle elezioni per il comune di roma contro veltroni e prese lo 0,3% non lo abbiamo mai visto nelle piazze ne nelle vie e tanto meno nei vialetti. il bolg, il pianeta web potrà anche contribuire alla politica ma non sostituire il sudore della piazza o gli sguardi delle persone, l'adrenalina che ti prende quando sali su un palco e spari magari fesserie, il blog è da spastici, da persone insicure e incapaci d'affrontare la realtà che non è quella virtuale, quanto ai giovani nominati da tutti come vittime della società, hanno tutto e dispongono di tutto, molte più occasioni di noi da giovani ventenni o trentenni, se vogliono fare qualcosa nella vita anche politica, devono spaccarsi prima il culo come abbiamo fatto noi, prendersi i fischi e a volte anche gli schiaffi, correre dietro le gonnelle di adinolfi che politicamente non conta nulla o dietro grillo che nei suoi spettacoli parla di democrazia mentre si fa pagare il biglietto d'ingresso democrazia è da persone che definirei senza speranza.

Perchè mi sono ritirato dalla competizione? perchè il PD è cosa vecchia prima di nascere, ho visto le liste di veltroni, ci sono tutti i vecchi della politica italiana, quelli che tutti gli italiani vorrebbero mandare casa a calci in culo. adinolfi è un piccolo democristiano vecchio con i suoi 36 anni, ha rinunciato alle liste regionali solo perchè correva il rischio di distogliere due riflettori sulla sua massa! siamo contro questo candidato inconcludente, incompetente e politicamente 0.0. siamo a favore di una politica che sappia dialogare e costruire una società come la nostra, oggi tanto criticata dagli italiani e apprezzata all'estero, vorrei vedere cosa farebbero i glogghettari al posto della politica quella vera non le chiacchere da web. sapete perchè Adinolfi sosteiene Veltroni? perchè è un uomo politico vero ...magari sfortunato e un po perdente ma...vero, cresciuto nel partito, quando tutti noi scendavamo in piazza e lottavamo contro una società che ci appariva ingiusta e mettere al mondo una generazione molliccia come quella di adinolfi che crede di canbiare il mondo via web, la stupidità è davvero immensa.

[Pier Luigi Tolardo]

La Democrazia è Bella perchè si può definire vecchio Adinolfi che si ritiene giovane e criticare anche Grillo che critica tutti, in questo senso saremo e saremmo democratici anche senza il Partito Democratico e la Rete ci serve per dirlo. Grazie per averci detto come la pensi. Ciao!

[Frey]

A questo punto, visto che Adinolfi è uno stupido perché pensa di cambiare il mondo via Web (e mi sembra che qui si confonda causa con effetto: il mondo cambia da sé, il Web si limita a velocizzare il mutamento accelerando gli scambi di informazioni), sarei curioso di sapere in quale modo preferirebbe cambiarlo Rutigliano.

Visto che il partito democratico è nato vecchio, la democrazia via Web è una cosa da spastici e la vecchia politica, d'altro canto, è fatta da "i vecchi della politica italiana... che tutti gli italiani vorrebbero mandare a casa a calci".

P.S. A me l'articolo è parso molto interessante, e tutt'altro che una... Uhm, come avevi detto?^^

[{Amerigo Rutigliano}]

rispondo al post di Frey
Lei mi chiede come cambierei il mondo.
E' davvero un'impresa ardua solo pensare di volerlo cambiare, non era quello che intendevo.
Il blog o conferenze virtuali sono un'espressione diretta degli stati d'animo ma proprio per questo e per il fatto che si può dire tutto di tutti sotto mentite spoglie, rende questo strumento limitato nella sua funzione.
Adinolfi, si presenta come candidato per il PD usando si il suo blog ma, anche il simbolo politico di Democrazia Diretta con il quale si candidò per le amministrative di Roma contro Veltroni prendendo lo 0,3% di consensi.
Oggi ci riprova virtuale e riesce anche ad adescare qualche sostenitore della sua utopia.
La politica è tutt'altra cosa, fatta di passioni, sentimenti, ideali condivisi ecc.
Certo, oggi la classe politica ha perso molta della sua attrazione, di consenso, ecco dunque lo spuntare logico dell'anti politica, di un sentimento di repulsione contro gli apparati autoreferenziali, lo spuntare di personaggi come Grillo che da anni persegue questa linea critica. Oggi si propone direttamente e politicamente, molti italiani hanno accettato la sua crociata, forse perchè hanno bisogno di un capo bastone parlante, Grillo, finirà per farsi del male perchè la politica è come la Fenice, risorge sempre ed è anche pericolosa come lo può essere un cobra se la ostacoli.
quello che occorre tecnicamente?
Se nel 1993 la politica avesse fatto a meno di rincorrere il sistema elettorale Mattarellum che provocò un ampliamento di partitini e avesse al contrario tentato di operare una vera riforma di governo a mio giudizio, basato sul sistema tedesco, oggi forse non avremo una classe politica dispersiva e inconcludente.
Da cittadino.
occorre un vero autentico ricambio generazionale non solo in politica ma in tutti i campi e con tale affermazione, non intendo mandare a casa i vecchi che sono una risorsa, senza contare che ci sono vecchi che si comportano da giovani e giovani che sono dei vecchi rami secchi.
L'Italia ha bisogno di tutti e tutti devono partecipare alla crescita e al bene del paese.
Il nostro difetto è nel DNA, le faccio degli esempi: siamo il paese con la più alta percentuale di evasione fiscale. Non rispettiamo mai il nostro turno. Siamo dei maleducati specie all'estero. Pensiamo che tutto ci sia dovuto mentre non è così. Abbiamo dovuto sopportare cattivi esempi specie in politica. Siamo il paese della Camorra, Mafia, Ndrangheta, dei collusi con tutti.
Di cosa abbiamo bisogno, di un nuovo partito madari democratico? No, avremmo bisogno di forti inezioni di democrazia ma quella vera, quella che parte dalla base, non verticistica.
Il PD non da queste soluzioni per il semplice fatto che a condurre il vaporetto saranno sempre gli stessi, la stessa classe politica, con le solite faccie e sotto altre insegne o logo. Ha curiosato nelle liste che sostengono Veltroni?
Il sindaco di Roma è stato presentato come l'omo novo della politica italica, sono 30 anni che è presente ed effettivo ed ha perso ogni sua battaglia politica, ha tradito anche i suoi amici africani che tanto ama.
Dalle piazzate popolari del grillo parlante può partite un IMPUT e non sappiamo quanto utile, quel che però sappiamo è che non possiamo continuare con questo sistema, dobbiamo trasformarci in un enorme gruppo di pressione, un maglio buono per demolire il vecchio ed operare per un periodo di rinnovamento. Tutti i cittadini saranno chiamati a partecipare ognuno per la sua competenza e inclinazione ideologica che male non fà perchè è il sale della politica. La mancanza delle ideologie hanno reso sterile la stessa politica, non più la politica delle convenienze di parte, il tutti insieme appassionatamente, ma distinguersi come la notte con il giorno, come il rosso con il nero. Noi siamo per una politica moderna pragmatica liberale ma attenta alla parte più debole della società. Dovremmo conseguire la logica di mercato che il mondo ci impone ma, anche una logica democratica e solidale, chiedendo la partecipazione diretta al mondo del lavoro, non più imprenditore ed operaio ma, due entità interessate al conseguimento e alla riuscita di un progetto condiviso.
Ecco in linea di massima alcuni esempi di quel che penso.
Grazie dell'ospitalità alla redazione di Zeus New.


Amerigo Rutigliano