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Il Tar blocca la disabilitazione degli 899
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Zeus News
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MessaggioInviato: 13 Giu 2008 16:00    Oggetto: Il Tar blocca la disabilitazione degli 899 Rispondi citando

Commenti all'articolo Il Tar blocca la disabilitazione degli 899
Il Tar del Lazio sospende la delibera dell'Authority che impone la disabilitazione delle linee per le chiamate agli 899.
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{Roberto B.}
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MessaggioInviato: 13 Giu 2008 16:46    Oggetto: Referendum abrogativo Rispondi citando

Perché non promuovere un referendum per l'abrogazione del TAR del Lazio? Un eventuale sì risolverebbe molti dei problemi del Paese...
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 13 Giu 2008 16:50    Oggetto: Rispondi citando

Trovo la delibera assolutamente equa per far fronte a una malabitudine delle ditte di dichiararsi estranee ai vari casi di disguidi.
Ovvio che le ditte in questione abbiano fatto ricorso.
Ma - a mio avviso - il fatto che ritengano la disabilitazione di default (ovvero se la NON ABILITAZIONE di default) un danno per i loro introiti, implica il fatto che parte sensibile di quegli introiti è dovuta a una condotta quanto meno poco trasparente.

Se un dato numero mi interessa, ho la volontà di utilizzarlo (fosse anche per farmi leggere le carte al telefono o acquistare in abbonamento un logo per il cellulare) lo comporrò volontariamente, attivandolo ove necessario.

Certo, si potrebbe obiettare che vale anche il reciproco, ovvero che si può sempre disattivare ove non voluto.
Sempre che venga fatto in tempi logici e senza richiesta di esborsi!
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{v.martini}
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MessaggioInviato: 13 Giu 2008 21:37    Oggetto: Ha qualche difetto pero'... Rispondi citando

"E' una decisione a cui finalmente, anche se con ritardo, si era adeguata anche Telecom Italia."

Telecom si adegua non per propria scelta ma su direttive degli organi competenti.
Oggi si puo' disabilitare con un semplice codice (gratuito) l'accesso a queste numerazioni, quindi se voglio che Tamara mi legga le carte, decido io se spendere 15 euro e come lo facevo prima, così lo faro' adesso, ma con piu' sicurezza. Evidentemente chi contesta sono coloro che non svolgevano con trasparenza la vendita di servizi tramite 899.
Per chi usa internet a 56k la soluzione piu' sicura resta sempre la chiave numerica a pagamento, in quanto sembra che la disabilitazione (ne esistono diverse) piu' completa sfortunatamente blocchi anche i 701 e 702, rendendo di fatto inutile per l'internauta questo blocco. Altre disabilitazioni applicabili consentono i 701 e 702 ma lasciano aperte le porte ad alcune direttrici satellitari.
E' comunque probabile che apportino delle ulteriori modifiche.
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{mal}
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MessaggioInviato: 14 Giu 2008 15:44    Oggetto: L'ITALIA è proprio la repubblica delle banane Rispondi citando

L'ITALIA è proprio la repubblica delle banane, dove si favorisce la malavita
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renatobalestrello
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 13:15    Oggetto: Il TAR ha fatto benissimo!!!! Rispondi citando

Mi sono occupato in prima persona di questa ?battaglia? contro una delibera che penalizzava le società più piccole a vantaggio di telecom italia e pochi grandi.

Non ho alcun problema ad uscire allo scoperto, come chiede l?Unione Nazionale Consumatori. Non ho problemi perchè non ho niente da nascondere.

Infatti la delibera AGCOM prevedeva la dispensa dal blocco per 38 numerazioni, in maggioranza di Telecom Italia, e tra cui figurava anche il numero 892007 del Codacons.

Carlo Rienzi vuole il blocco delle chiamate a tutti i numeri a sovrapprezzo, escluso il proprio. Poco importa se, oltre al CODACONS, in Italia ci sono anche altri operatori onesti.

Il numero del CODACONS da rete fissa, ha un costo di 1,80 euro al minuto; da rete mobile non è dato saperlo siccome il messaggio introduttivo rimanda genericamente ?alle tariffe applicate dal proprio operatore? ma facilmente si tratterà di una tariffa da 2,40 euro al minuto.

La delibera inoltre escludeva dal blocco le numerazioni mobili (forse non tutti sanno che Vodafone trattiene ben il 50% della tariffa quando un utente chiama un numero 899).

Io credo che per dare un?informazione equilibrata sia utile leggere il nostro ricorso, formulato in modo così chiaro che non è necessario essere avvocati o tecnici per comprenderne il senso (http://www.greentel.com/doc/ricorso.pdf).

Secondo me la tutela dei consumatori si attua permettendo un mercato aperto con operatori, grandi e piccoli, in libera concorrenza. In questo modo le tariffe per i servizi ?premium? potranno scendere.

E forse per conoscere le previsioni meteo gli utenti non saranno obbligati a chiamare il numero 892424 al prezzo di 1,56 euro al minuto. E forse anche i consumatori, per avere una consulenza, non saranno obbligati a chiamare il numero 892007 del CODACONS al prezzo di 1,80 al minuto.

Lunedì chiederemo di avere un?audizione in AGCOM e sono convinto che si possano applicare le massime tutele ai consumatori senza cancellare dal mercato i piccoli operatori onesti.

Con i migliori saluti,

Renato Balestrello
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renatobalestrello
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 13:31    Oggetto: Rispondi citando

Rispondo al supervisore della telefonia (ho letto solo ora il suo intervento).

Comprendo perfettamente il tuo punto di vista. Purtroppo anche io penso che nel settore delle numerazioni premium ci siano moltissimi personaggi truffaldini. La percezione è che questi siano la maggioranza ed è anche la mia percezione. Mio padre ha attivato una linea telefonica, si è candidamente connesso ad internet, altrettanto candidamente ha seguito qualche innocuo link e dopo 24 ore era già infestato di dialer e gli erano già stati rapinati 50 euro.

Io sto faticosamente lavorando per far emergere le aziende oneste del settore. Ce ne sono. E gli onesti non si chiamano solamente "telecom italia" o "codacons" o "vodafone"... che quasi sembrano essere PURI quasi per diritto divino. Tra gli onesti ci sono anche piccoli o piccolissimi imprenditori come me che da anni cercano di utilizzare la tecnologia per offrire servizi e arrivare in modo corretto all'utente.

Non condivido la tua osservazione sul fatto che sia "uguale" avere i numeri abilitati o disabilitati di default. E' invece profondamente diverso. L'acquisto di un servizio telefonico è un acquisto d'impulso, quando si ha una necessità si fa il numero (e per questo si lotta per avere i numeri FACILI vedi 89.24.24) e ci si aspetta che il servizio risponda e possibilmente subito, senza dover fare giri assurdi tra messaggi registrati e tasti da premere.... quindi non è vero che se l'utente che vuole trovare un volo LOWCOST decide di chiamare -ad esempio- il numero 892888 di edreams e sente un messaggio che dice "questo numero non è attivo" allora si sbatterebbe per chiamare il 187 infilandosi in 100 menù registrati per farselo abilitare... credimi... quell'utente chiude il telefono, ricorre alla sua memoria (OTTANTANOVEVENTIQUATTROVENTIQUATTRO) e chiama servizio prontoviaggi dell'892424.... e questa è libera concorrenza??

I numeri degli operatori unti dal signore aperti di default, tutti gli altri chiusi perchè presunti truffatori. E' contro questo modo di gestire il problema che ci siamo battuti, e se il TAR ci ha dato ragione è perchè abbiamo ragione su questo punto!

Telecom Italia si è ben guardata da inserire l'informazione nelle bollette telefoniche del fatto che 899 e gli 892 "cattivi" sarebbero stati chiusi al 30.06. Però si è premurata di ricordare che il suo 892424 aveva ricevuto una dispensa ancora maggiore, RIABILITANDO AUTOMATICAMENTE TUTTI GLI UTENTI CHE NE AVEVANO GIA' CHIESTO LA DISABILITAZIONE PERMANENTE!!! E' UNA VERGONA!!!

Quindi: d'accordo che TUTTI I TRUFFATORI DEBBANO ESSERE DEBELLATI.

La settimana scorsa ho ricevuto, all'una di notte tra l'altro, il solito messaggino che diceva di chiamare un 899 perchè mi avevano lasciato un messaggio urgente in segreteria telefonica!! La mattina dopo ho chiamato la POLIZIA POSTALE.

L'unico modo per gli operatori corretti del settore è quello di distinguersi dai truffatori e per farlo è necessario avere un comportamento ATTIVO. Bisogna denunciare i truffatori. Purtroppo c'è ancora qualcuno che preferisce chiudere un occhio o forse tutti e due in nome dei soldi che entrano. Così non va bene. Bisogna avere sempre il coraggio di stigmatizzare e denunciare i comportamenti scorretti.

Ma non è facile in un settore dominato solo dai colossi.

Grazie per l'attenzione.
Renato.



ioSOLOio ha scritto:
Trovo la delibera assolutamente equa per far fronte a una malabitudine delle ditte di dichiararsi estranee ai vari casi di disguidi.
Ovvio che le ditte in questione abbiano fatto ricorso.
Ma - a mio avviso - il fatto che ritengano la disabilitazione di default (ovvero se la NON ABILITAZIONE di default) un danno per i loro introiti, implica il fatto che parte sensibile di quegli introiti è dovuta a una condotta quanto meno poco trasparente.

Se un dato numero mi interessa, ho la volontà di utilizzarlo (fosse anche per farmi leggere le carte al telefono o acquistare in abbonamento un logo per il cellulare) lo comporrò volontariamente, attivandolo ove necessario.

Certo, si potrebbe obiettare che vale anche il reciproco, ovvero che si può sempre disattivare ove non voluto.
Sempre che venga fatto in tempi logici e senza richiesta di esborsi!
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 16:02    Oggetto: Rispondi citando

Si, è vero.
Ovviamente il numero disattivato di default non è la stessa cosa del numero attivo di default.

E non ho alcun dubbio a credere che vi siano opeatori e società che gestiscono i numeri a valore aggiunto in maniera corretta.
Sono anche convinto che il derogare -guardacaso con certi numeri dei big player- non sia equo nei confronti degli altri.
O tutti o nessuno.

Avrei obbligato i gestori tutti a inviare una comunicazione chiara e scritta grande come una casa in cui si spiegava il problema e il rischio di incorrere in truffe. Dicendo bene COME richiedere la disattivazione di detti numeri (tutti, compresi gli 892892 o 89.24.24 scritto in quel modo per mimetizzarsi meglio)
Ovviamente in modo totale e completamente gratuita.


Troppo spesso in Italia anzichè affrontare seriamente il problema, si preferisce eliminare del tutto l'argomento ovviamente con qualche deroga ad hoc..è stato fatto con la delinquenza (creando l'indulto per ovviare al problema sovraffollamento carceri), con le intercettazioni (per ovviare al problema di un uso scorretto da parte di taluni), con i numeri a pagamento (lucchettandoli tutti tranne qualcuno)
Certo, a volte ai più paiono solo paraventi atti a mascherare altri interessi che non quelli di tutelare il cittadino.
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 21:30    Oggetto: commento un po' sciocco... Rispondi citando

{Roberto B.} ha scritto:
Perché non promuovere un referendum per l'abrogazione del TAR del Lazio? Un eventuale sì risolverebbe molti dei problemi del Paese...


il tuo commento mi sembra sciocco, io penso che l'istituto del TAR sia opportuno e necessario; secondo te sarebbe giusto che la pubblica amministrazione potesse prendere qualunque tipo di provvedimento senza che ci si possa opporre? senza che chi viene colpito dal provvedimento possa portare le sue ragioni e chiedere di essere ascoltato per questo? ..se così fosse allora vivremmo in una dittatura.

Ciao.
Renato.
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 21:52    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
Si, è vero.
Ovviamente il numero disattivato di default non è la stessa cosa del numero attivo di default.

E non ho alcun dubbio a credere che vi siano opeatori e società che gestiscono i numeri a valore aggiunto in maniera corretta.
Sono anche convinto che il derogare -guardacaso con certi numeri dei big player- non sia equo nei confronti degli altri.
O tutti o nessuno.

Avrei obbligato i gestori tutti a inviare una comunicazione chiara e scritta grande come una casa in cui si spiegava il problema e il rischio di incorrere in truffe. Dicendo bene COME richiedere la disattivazione di detti numeri (tutti, compresi gli 892892 o 89.24.24 scritto in quel modo per mimetizzarsi meglio)
Ovviamente in modo totale e completamente gratuita.


Troppo spesso in Italia anzichè affrontare seriamente il problema, si preferisce eliminare del tutto l'argomento ovviamente con qualche deroga ad hoc..è stato fatto con la delinquenza (creando l'indulto per ovviare al problema sovraffollamento carceri), con le intercettazioni (per ovviare al problema di un uso scorretto da parte di taluni), con i numeri a pagamento (lucchettandoli tutti tranne qualcuno)
Certo, a volte ai più paiono solo paraventi atti a mascherare altri interessi che non quelli di tutelare il cittadino.


Grazie per questa risposta! La verità è che già da molto tempo è in vigore una normativa che permette la DISABILITAZIONE PERMANENTE GRATUITA a tutte le numerazioni a valore aggiunto. E già da tempo è attiva la disabilitazione selettiva con PIN. Ma tutto questo non è sufficiente a fermare le truffe... e non è con una delibera che penalizza solo i piccoli che si poteva sperare di metterci un freno.

La telefonia mobile, che funziona quasi tutta su pre-pagato, ha un enorme vantaggio. Se chiami dal cellulare ti accorgi subito di quello che hai speso, quindi è più difficile essere truffati per grosse somme.

A mio avviso sarebbe opportuno istituire un servizio di segnalazione dove chiunque può segnalare un abuso e questo viene comunicato direttamente alla polizia postale. Se chiamo dal mio cellulare un numero e scopro di aver speso una cifra spropositata (tipo 5 euro per ascoltare un fantomatico messaggio urgente in segreteria) immediatamente devo essere in grado di segnalare questo fatto a qualcuno che mi ascolta. Senza dovermi recare dai carabinieri, s'intende. Ad esempio un numero verde antitruffa.

L'altra cosa da fare è agire sul denaro. Il modo più semplice per limitare le truffe è fare in modo che la truffa non paghi. Purtroppo l'amara verità è che in Italia, spesso e volentieri, la truffa paga.

Porto un esempio: anni fa avevamo individuato, tra i content provider nostri cliente, un cliente che faceva traffico anomalo. Segno evidente di truffa potenziale. Abbiamo cominciato a segnalare la cosa a vari operatori di telefonia e abbiamo bloccato il CP (che nel frattempo aveva comunque maturato una somma di denaro, mi pare di ricordare qualcosa come 15 milioni di lire); dopodichè sono scattate varie denuncie degli utenti in tutta Italia e sono stato contattato come "persona informata sui fatti" da N procure di tutta Italia. Fin qui tutto bene. Peccato però che nel frattempo il CP pretendeva il pagamento dei quattrini. Ho chiesto ai vari interlocutori (carabinieri, polizia, a seconda delle volte) se si poteva far qualcosa ma mi è stato risposto che se il magistrato non dispone il sequestro delle somme loro non possono far nulla. In buona sostanza ho dovuto pagare!! Ho dovuto mandare i soldi al truffatore che minacciava di farmi un decreto ingiuntivo e alla fine anche il ns avvocato mi consigliava di pagare! Così ho dovuto fare il bonifico al tipo.

Certo, poi c'è stato il processo, io sono dovuto andare due volte in sicilia come testimone. E come me anche altre centinaia di utenti truffati (truffati due volte mi verrebbe da dire: prima dal truffatore e poi dallo stato che li obbliga a fare viaggi lunghissimi praticamente a loro spese!!)...

Questo tipo di truffatori se ne infischiano dei processi e delle condanne. Quello che conta è arraffare il denaro, dopodichè in qualche modo se la cavano. Gli unici che non erano mai al processo erano loro. Pagano l'avvocato e se ne vanno in ferie, almeno questa è la mia impressione!

Truffare poco a molti funziona sempre, è questa la triste realtà!!

Buonanotte e grazie a tutti!

Renato Balestrello
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 21:58    Oggetto: Re: Ha qualche difetto pero'... Rispondi citando

{v.martini} ha scritto:
"E' una decisione a cui finalmente, anche se con ritardo, si era adeguata anche Telecom Italia."

Telecom si adegua non per propria scelta ma su direttive degli organi competenti.
Oggi si puo' disabilitare con un semplice codice (gratuito) l'accesso a queste numerazioni, quindi se voglio che Tamara mi legga le carte, decido io se spendere 15 euro e come lo facevo prima, così lo faro' adesso, ma con piu' sicurezza. Evidentemente chi contesta sono coloro che non svolgevano con trasparenza la vendita di servizi tramite 899.
Per chi usa internet a 56k la soluzione piu' sicura resta sempre la chiave numerica a pagamento, in quanto sembra che la disabilitazione (ne esistono diverse) piu' completa sfortunatamente blocchi anche i 701 e 702, rendendo di fatto inutile per l'internauta questo blocco. Altre disabilitazioni applicabili consentono i 701 e 702 ma lasciano aperte le porte ad alcune direttrici satellitari.
E' comunque probabile che apportino delle ulteriori modifiche.


E' VERO quando dici: già è possibile disabilitare l'accesso a queste numerazioni in modo gratuito, quindi non c'era bisogno di nessun nuovo provvedimento!!

NON E' VERO che chi contesta non svolge con trasparenza, ti prego di leggere gli altri miei interventi. Grazie.

NON
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chemicalbit
Dio maturo
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 22:46    Oggetto: Re: commento un po' sciocco... Rispondi citando

renatobalestrello ha scritto:
{Roberto B.} ha scritto:
Perché non promuovere un referendum per l'abrogazione del TAR del Lazio? Un eventuale sì risolverebbe molti dei problemi del Paese...


il tuo commento mi sembra sciocco, io penso che l'istituto del TAR sia opportuno e necessario; secondo te sarebbe giusto che la pubblica amministrazione potesse prendere qualunque tipo di provvedimento senza che ci si possa opporre?
Beh, dipende da cosa s'intende con abrogazione.

Ad es. senza più tale tribunale speciale (perchè tale è, quindila costituzione da un lato vieta esplicitamente tribunali speciali, poi essa stessa ne istituisce ...),
la pubblica amminsitrazione dovrebbe ssere giudicata, come tutti i "comuni mortali" dalla magistratura ordinaria.
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{Antonio}
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 09:57    Oggetto: Abolizione Telefono come mezzo di pagamento Rispondi citando

Gentile Renato Balestrello,
capisco che lei sia una persona perfettamente onesta e che giustamente cerchi di proteggere la sua attività economica, ma nella vita occorre essere realistici e anche lei non può non rendersi conto delle continue ingiustizie di un sistema, quale quello italiano, in cui il crimine al 95% la fa franca, se poi parliamo del crimine perpetrato attraverso l'indebito addebito di costi di telefonate a tariffe premium, lei saprà meglio di me che c'è una nota società telefonica che s'è retta per anni su queste "furbate".
Troverei subito una soluzione: poiché tutti o quasi sono dotati di carta di credito, facciamo sì che il telefono venga usato solo per scopi di comunicazione e non come mezzo di pagamento di servizi più o meno resi e che questi ultimi vengano pagati coscientemente da chi ha inteso usufruire del servizio ed ha disposto l'addebito della tariffa sulla sua carta di credito. Le società che gestiscono le carte di credito mi sembrano un po' più serie di Telecom Italia e non ci pensano due volte a stornare un addebito indebito, se poi chi lo ha disposto lo ha fatto con altri clienti viene rapidamente4 escluso dal circuito.
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{M.C.}
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 15:12    Oggetto: Evitata la crisi economica del settore Rispondi citando

Uno dei motivi per cui le imprese che offrono gli 899 si oppongono alla delibera Agcom è il solito: "metterebbe sulla strada decine di lavoratori".
Non a caso tra le numerose associazioni di consumatori che si sono costituite in giudizio "ad adiuvandum" di Agcom, non figurano le tre legate a CGIL, CISL e UIL.
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renatobalestrello
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 16:42    Oggetto: Re: Abolizione Telefono come mezzo di pagamento Rispondi citando

{Antonio} ha scritto:
Gentile Renato Balestrello,
capisco che lei sia una persona perfettamente onesta e che giustamente cerchi di proteggere la sua attività economica, ma nella vita occorre essere realistici e anche lei non può non rendersi conto delle continue ingiustizie di un sistema, quale quello italiano, in cui il crimine al 95% la fa franca, se poi parliamo del crimine perpetrato attraverso l'indebito addebito di costi di telefonate a tariffe premium, lei saprà meglio di me che c'è una nota società telefonica che s'è retta per anni su queste "furbate".
Troverei subito una soluzione: poiché tutti o quasi sono dotati di carta di credito, facciamo sì che il telefono venga usato solo per scopi di comunicazione e non come mezzo di pagamento di servizi più o meno resi e che questi ultimi vengano pagati coscientemente da chi ha inteso usufruire del servizio ed ha disposto l'addebito della tariffa sulla sua carta di credito. Le società che gestiscono le carte di credito mi sembrano un po' più serie di Telecom Italia e non ci pensano due volte a stornare un addebito indebito, se poi chi lo ha disposto lo ha fatto con altri clienti viene rapidamente4 escluso dal circuito.


Gentile Antonio,
Lei ha centrato il punto. Il problema è la serietà di chi procede all'addebito. Conosco bene le carte di credito perchè con il nostro sistema telpay stiamo lavorando da diversi anni e con un fatturato sempre in crescita. Lavoriamo anche moltissimo con i numeri premium Svizzeri, dove è attivo un meccanisimo di chargeback molto efficace; funziona bene perchè, così come avviene con le carte di credito, c'è totale trasparenza. Inoltre se abbiamo qualche dubbio sul traffico la swisscom si attiva inmmediatamente per fare le necessarie indagini in completa trasparenza con noi. In Italia, anche a seguito di raccomandate inviate alla TI, si è proceduto alle verifiche solo dopo mesi.

In Italia la Telecom pretenderebbe di procedere ai riaddebiti senza dare trasparenza. Non vedo nulla di male ad utilizzare il telefono come sistema di pagamento, specialmente il telefono mobile che per certi versi è più sicuro della carta di credito. E non credo che questa opportunità debba essere riservata solo ai big player della telefonia, per questo ci stiamo battendo.

La ringrazio del Suo contributo.

Renato.
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renatobalestrello
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MessaggioInviato: 18 Giu 2008 13:16    Oggetto: Rispondi citando

TAR/AGCOM numerazioni a sovraprezzo 899
Dopo aver ottenuto la sospensione del blocco delle numerazioni 899 da parte
del TAR del Lazio, GREENTEL chiede all?AGCOM la convocazione urgente di un
tavolo di lavoro tra operatori, centri servizi, fornitori di contenuti e rappresentanti dei consumatori per la determinazione di una strategia condivisa di tutela dell?utenza nel settore dei servizi a sovrapprezzo.
Greentel vanta una presenza quasi ventennale nel settore dei servizi a valore aggiunto forniti mediante numerazioni a sovrapprezzo, nel corso della quale si è distinta per serietà, affidabilità e livello di qualità dei servizi forniti dai content providers suoi clienti.
Greentel ha ritenuto doveroso proporre il ricorso in questione, in considerazione dei seri rischi per la sopravvivenza della sua impresa a cui sarebbe stata esposta qualora la misura di cui sopra fosse stata applicata nei termini prospettati. La ristrettezza dei tempi non ha reso possibile instaurare un confronto preventivo con l?AGCOM, confronto che si auspica ora di
poter avviare e rispetto al quale la scrivente si pone con il più ampio spirito collaborativo.
Greentel non nega che il mercato dei servizi forniti mediante numerazioni a sovrapprezzo sia stato interessato, di recente, da fenomeni di dubbia legalità, fenomeni che hanno interessato soprattutto alcune tipologie di numerazioni e di servizi (satellitari, decade 4, dialers).
Sotto questo aspetto, Greentel tiene a precisare che la tutela dell?utenza è un?esigenza da essa condivisa. Va da sé che i centri servizi ed i content providers virtuosi considerano la tutela dell?utenza uno strumento essenziale per garantire la concorrenzialità del mercato (utenti informati e protetti compiono scelte di consumo migliori e premiano le imprese più efficienti
e innovative).
In via di primissima approssimazione, alcuni dei punti da discutere potrebbero riguardare:
? svolgimento di campagne informative all?utenza su abilitazione/disabilitazione delle
chiamate verso numerazioni premium;
? modalità di promozione dei servizi a sovrapprezzo sui media (TV, stampa, WEB ecc.);
? modalità di accesso ai servizi (attivazione riservata ad utenza adulta);
? redazione di un codice di autodisciplina, con la supervisione e la vigilanza
dell?Autorità, con la previsione di garanzie di effettiva applicazione del codice,
individuazione di soggetti responsabili del monitoraggio e del controllo dei servizi,
nonché dell?applicazione dei rimedi contrattuali in caso di violazioni;
? livelli minimi di assistenza ai clienti.
Renato Balestrello - Amministratore Delegato GREENTEL
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Dangerotto
Semidio
Semidio


Registrato: 20/08/08 15:34
Messaggi: 407

MessaggioInviato: 30 Ago 2009 18:01    Oggetto: Re: commento un po' sciocco... Rispondi

renatobalestrello ha scritto:
[...] Non condivido la tua osservazione sul fatto che sia "uguale" avere i numeri abilitati o disabilitati di default. E' invece profondamente diverso.
Infatti c'è un abisso tra una modalità e l'altra Think.


renatobalestrello ha scritto:
I numeri degli operatori unti dal signore aperti di default, tutti gli altri chiusi perchè presunti truffatori. E' contro questo modo di gestire il problema che ci siamo battuti, e se il TAR ci ha dato ragione è perchè abbiamo ragione su questo punto!
Concordo che la questione è stata affrontata nel modo sbagliato Think (come vedrete anche dalla mia storia che racconterò in coda a questo post Evil or Very Mad).


renatobalestrello ha scritto:
Telecom Italia si è ben guardata da inserire l'informazione nelle bollette telefoniche del fatto che 899 e gli 892 "cattivi" sarebbero stati chiusi al 30.06. Però si è premurata di ricordare che il suo 892424 aveva ricevuto una dispensa ancora maggiore, RIABILITANDO AUTOMATICAMENTE TUTTI GLI UTENTI CHE NE AVEVANO GIA' CHIESTO LA DISABILITAZIONE PERMANENTE!!! E' UNA VERGONA!!!
... e questo è l'ennesimo esempio di come vengono gestite certe cose in Italia che mi fa proprio inc@#%$re Exclamation.


renatobalestrello ha scritto:
[...] io penso che l'istituto del TAR sia opportuno e necessario; secondo te sarebbe giusto che la pubblica amministrazione potesse prendere qualunque tipo di provvedimento senza che ci si possa opporre? senza che chi viene colpito dal provvedimento possa portare le sue ragioni e chiedere di essere ascoltato per questo? ..se così fosse allora vivremmo in una dittatura.

Ciao.
Renato.
Quoto Wink.... e riquoto ok!.


renatobalestrello ha scritto:
[...] Non vedo nulla di male ad utilizzare il telefono come sistema di pagamento, specialmente il telefono mobile che per certi versi è più sicuro della carta di credito. E non credo che questa opportunità debba essere riservata solo ai big player della telefonia, per questo ci stiamo battendo.
Concordo Think...




Ora la mia disavventura con la disabilitazione "indiscriminata" dei numeri a valore aggunto:

Ho una società che rivende servizi e traffico (voce e dati) di tipo satellitare principalmente con i network Iridium, Inmarsat e Thuraya. Saltuariamente mi può capitare di dover chiamare un satellitare e questa disabilitazione "indiscriminata" per me è stato un discreto problema Twisted Evil (e meno male che Wind non mi ha chiuso queste direttrici).

Quando mi sono accorto della cosa ho provveduto a chiedere a Telecom la riabilitazione delle numerazioni a valore aggiunto. La procedura non era praticissima (fax ed attesa dei loro comodi). Fatto questo dopo qualche giorno mi hanno dato il fatidico PIN ma ho scoperto che le numerazioni Inmarsat ed Iridium non rientravano nelle numerazioni riabilitabili seppur bloccate. Mi sono lamentato della cosa, ma non ho avuto alcuna soluzione.

Alla fine poiché il dover chiamare un satellitare è una cosa che mi può capitare veramente di rado ho deciso che lo farò tramite il cellulare (Wind) se dal fisso queste numerazioni saranno ancora bloccate.
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