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ZapoTeX
Dio maturo
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 00:19    Oggetto: Rispondi citando

Oh che bello! Tornare a casa dopo qualche birra e vedere messaggi così sul forum!

Non sono uno scrittore, ma provo lo stesso a darti consigli "da fruitore", insomma come se dessi un consiglio ad un fruttivendolo essendo non un collega, ma uno che mangia la frutta. Vale forse un po' meno ma provo lo stesso

1. Fai chiarezza sul tuo obiettivo: divertire? Emozionare? Far riflettere il lettore? Insegnargli qualcosa? Ovviamente può anche essere più di uno insieme

2. Documentati con estrema cura. Molti dei libri che ho amato molto, in particolare nel genere fantascientifico, partivano da un legame con dettagli di tecnologie realmente esistenti e ne aggiungevano del loro in maniera "plausibile". Micheal Chrichton, tanto per citarne uno, è grande in questo. Verne è un suo predecessore e non a caso molte delle cose che lui scriveva si sono poi avverate.

3. Mi sembra di capire che il tuo motore mentre scrivi è che la tua fantasia elabora trame a manetta. Non avere però fretta di farle succedere. Una pagina che descrive l'infanzia di uno dei personaggi può essere molto utile, proprio nel mezzo dell'azione. Crea suspense e nello stesso tempo ti fa conoscere un personaggio meglio. Insomma se ti raccontano una storia su uno sconosciuto o su un amico fa differenza no? Con il libro è uguale: se dai tempo ai tuoi personaggi di diventare amici del lettore, la storia ne verrà grandemente valorizzata

4. Ognuno di noi è diverso. Io quando scrivo ho la tentazione forte di scrivere una cosa che piace a me. Cerca di capire quali sono le tue peculiarità e di non lasciare che influenzino troppo la tua scrittura, perché, se non ci stai attento, inevitabilmente scriverai per un lettore che ragiona come te.

5. Quando è finita la vogliamo leggere!

Attendiamo che qualcuno più letterato di me smonti i miei consigli e te ne dia di migliori!
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dasio78
Dio maturo
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 00:39    Oggetto: Rispondi citando

Quando scrivi, ricordati sempre le regole del P.O.R.C.O., ossia:

Pensa, rifletti su ciò che vuoi scrivere;
Organizza, con schemi e appunti;
Rigurgita, di getto, ciò che ti frulla in testa;
Correggi, controlla la struttura dei periodi, che tutto scorra;
Ometti, togliere il superfluo. E' la parte più difficile, quella che penso adesso più ti serve. Devi togliere ciò che non è necessario alla tua trama, ciò che appesantisce la storia.

E' utile far rileggere ad altri il tuo lavoro, meglio se su carta, e sentirne il parere.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 15:11    Oggetto: Rispondi citando

Altra regola d'oro: chiedi aiuto a Gavilan! Wink
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superfabio90
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 15:26    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Altra regola d'oro: chiedi aiuto a Gavilan! Wink

Embarassed ehm... scusa l'ignoranza, ma come faccio?
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Gavilan
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Residenza: l'Universo... che, come disse un mio buon amico (tale H.Rouge), non è meritocratico.

MessaggioInviato: 15 Giu 2008 15:34    Oggetto: Rispondi citando

Appena riesco arrivo, scusa ma sono un attimo impegnata altrove... Wink
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superfabio90
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 15:39    Oggetto: Rispondi citando

Gavilan ha scritto:
Appena riesco arrivo, scusa ma sono un attimo impegnata altrove... Wink

Figurati, fai pure con calma Razz
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Gavilan
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Residenza: l'Universo... che, come disse un mio buon amico (tale H.Rouge), non è meritocratico.

MessaggioInviato: 15 Giu 2008 17:53    Oggetto: Rispondi citando

Ciao superfabio90, eccomi qua. Very Happy

Da quel che ho letto nel tuo post, mi sembra d?aver capito che scrivi di getto... e anche tanto! Questo è sicuramente un bene. Wink
Conosco scrittori che scrivono di getto come te, ma io consiglio a chi sta muovendo i primi passi in questo campo di organizzare sempre le idee prima di gettarsi a capofitto nella stesura di un romanzo o racconto lungo.

Ti aiuto con qualche domanda diretta.

1) Stai scrivendo un romanzo di Fantascienza. Questa scelta dipende, con molta probabilità, dai tuoi gusti di lettore. Dico bene?
La prima cosa che un aspirante scrittore deve fare è leggere molto e di tutto.
Ti consiglierei di partire, se non l?hai già fatto, da romanzi e racconti dello stesso genere letterario nel quale ti vuoi cimentare. Per nominare qualche autore diciamo Isaac Asimov e Fredric Brown, che sono due padri della sci-fi, ma anche una più recente Clelia Farris che è un esempio di come ancor oggi questo genere sopravviva e sia in costante metamorfosi. Inoltre, troverai molti libri (a basso costo) della collana Urania in edicola, nei mercatini dell?usato o (a costo nullo) in biblioteca.
Ho parlato anche di racconti, non solo romanzi, perché hanno il pregio di farti comprendere le ambientazioni e gli espedienti narrativi tipici del genere, sfruttando uno spazio limitato e quindi permettendoti di ottimizzare i tempi.

È importante poi che tu legga anche altri generi letterari, compresi quelli che non senti affini, perché si può sempre imparare qualcosa anche da autori o libri che non gradiamo:
l?importante è capire cosa c'è che non ci piace, per evitare di compiere gli stessi errori, e capire quali sono gli aspetti che hanno permesso a quel libro di diventare un best-seller e, se sono nelle nostre corde, cercare di sfruttarli nei nostri scritti.
Ovviamente, ti consiglierei di non spendere i tuoi soldi in libri che non ti piacciono, ma di cercarli in biblioteca o a casa di qualche amico.
Nel caso, fai comunque una selezione opportuna, per assurdo: un libro di barzellette di Totti non ti servirà mai a niente, ma un Faletti può sempre insegnare qualcosa, nel bene e nel male.

Concludo il primo punto con una auto-citazione.
Gavilan ha scritto:
Come leggere?

Con attenzione: godendoti quello che scorre sotto i tuoi occhi, ma cercando anche di trarne insegnamenti per la tua scrittura.
Il modo più semplice è chiederti a fine lettura cosa ti è piaciuto e cosa no, e i motivi delle tue preferenze: questo esercizio, quasi un po? scolastico ma utilissimo, ti aiuta a capire i punti di forza della tecnica degli autori, che puoi fare tuoi, e gli eventuali punti di debolezza che saranno invece cose da evitare nei tuoi scritti!


2) Senza dubbio sai già come inizia il tuo romanzo. Ma conosci altrettanto bene la sua fine e i punti salienti che caratterizzeranno la storia?
È necessario infatti che tu butti giù una scaletta per evitare il famigerato ?blocco della pagina bianca?, ritrovarti cioè senza idee su come proseguire. Inoltre, avere ben chiari i nodi della narrazione ti permetterà di fare un uso disinvolto di tecniche narrative particolari (flash-back, descrizioni, storie parallele...) senza perdere il filo del discorso.
Attenzione però a non abusare di flash-back e flash-forward con il rischio di disorientare il lettore.

3) Conosci i tuoi personaggi?
Prima di muovere i personaggi all?interno della storia, siano essi protagonisti o ?comparse?, devi già conoscere la loro storia personale, il carattere, l?aspetto fisico. Questo ti servirà per farli risultare coerenti con se stessi e diversi uno dall?altro.
Ciò non significa che un protagonista durante il corso della storia non possa modificare il suo modo di reagire agli eventi: si tratta di un processo di maturazione che rende più accattivante il personaggio e il romanzo stesso, ma che dovrà avvenire solo come conseguenza di avvenimenti particolari, già da te previsti nella scaletta. Wink

4) Hai prestato la dovuta attenzione nella stesura dell?incipit?
Riporto qui sotto un vecchio post che ne parla:
Gavilan ha scritto:
L?incipit è l?inizio di un romanzo ed è la parte più importante, quella che deve subito colpire il lettore e convincerlo che ha tra le mani qualcosa di buono che vale la pena leggere sino in fondo.
Un buon incipit, accattivante, corretto nella grammatica e nella forma, ti garantisce l?attenzione dei Lettori incaricati di selezionare opere di nuovi autori per le case editrici.
Al contrario, un incipit mal fatto taglia le gambe in partenza al tuo romanzo, anche se poi lo svolgimento dovesse rivelarsi buono: infatti, la mole di scritti che pervengono alle case editrici non permette a chi ci lavora di leggere tutto (spesso si fermano all?incipit) e capisci bene quanto sia importante catturare fin da subito l?attenzione di chi sta davanti al tuo scritto, per darti una possibilità in più di riuscire a pubblicare. Wink


5) Ricorda che non puoi fare tutto da solo: è indispensabile, per maturare come scrittore, il confronto. È infatti molto difficile scoprire da soli i difetti dei propri racconti.
Mi auto-cito ancora una volta:
Gavilan ha scritto:
I consigli sono due:
- sottoporre un proprio scritto alla valutazione e critica (possibilmente costruttiva) di persone che hanno esperienza nel campo.
A questo proposito esistono esperti che forniscono un servizio di editing, ma bisogna sempre fare una certa attenzione al rapporto qualità offerta/pagamento richiesto. Se dovesse interessarti, posso consigliartene uno.
- Far leggere i propri racconti ad altri scrittori amici chiedendo loro di dare un'opinione e offrendosi di fare altrettanto con i loro scritti. Il confronto è utile infatti anche con persone che non hanno una grande esperienza o che sono al nostro stesso livello: può sempre saltare fuori qualche difetto che ci era sfuggito.
Ti sorprenderai inoltre, di quanto si possa imparare anche dagli errori degli altri.


Se vuoi, puoi postare qui per esempio l?incipit del tuo romanzo e io ti darò il mio parere al più presto con piacere. Smile

I consigli che riceverai, in particolare da persone competenti, ti aiuteranno nella fase di revisione che ti consiglio di lasciare per ultima, cioè a romanzo concluso.

E una volta fatta anche la revisione (e apportate le dovute correzioni/riscritture al tuo romanzo), che fare?
Dai un'occhiata a questi concorsi o a queste case editrici.
Io consiglio sempre di partecipare a uno o più concorsi che premino con la pubblicazione, stando attenti alla questione diritti. Wink

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti sono qua!
Ciao, Gavilan Fiore
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Gavilan
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Residenza: l'Universo... che, come disse un mio buon amico (tale H.Rouge), non è meritocratico.

MessaggioInviato: 15 Giu 2008 17:57    Oggetto: Rispondi citando

Tra i buoni consigli che ti hanno dato gli altri, vorrei sottolineare in particolare questo:
ZapoTeX ha scritto:
2. Documentati con estrema cura. Molti dei libri che ho amato molto, in particolare nel genere fantascientifico, partivano da un legame con dettagli di tecnologie realmente esistenti e ne aggiungevano del loro in maniera "plausibile". Micheal Chrichton, tanto per citarne uno, è grande in questo. Verne è un suo predecessore e non a caso molte delle cose che lui scriveva si sono poi avverate.


Sagge parole, ZapoTeX!
Mai scrivere qualcosa che non si conosce: il lettore abituato al genere letterario in questione se ne accorgerebbe e si sentirebbe preso in giro. Wink
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superfabio90
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 18:15    Oggetto: Rispondi citando

Gavilan ha scritto:
Ciao superfabio90, eccomi qua. Very Happy

Da quel che ho letto nel tuo post, mi sembra d?aver capito che scrivi di getto... e anche tanto! Questo è sicuramente un bene. Wink
Conosco scrittori che scrivono di getto come te, ma io consiglio a chi sta muovendo i primi passi in questo campo di organizzare sempre le idee prima di gettarsi a capofitto nella stesura di un romanzo o racconto lungo.

Ti aiuto con qualche domanda diretta.

1) Stai scrivendo un romanzo di Fantascienza. Questa scelta dipende, con molta probabilità, dai tuoi gusti di lettore. Dico bene?
La prima cosa che un aspirante scrittore deve fare è leggere molto e di tutto.
Ti consiglierei di partire, se non l?hai già fatto, da romanzi e racconti dello stesso genere letterario nel quale ti vuoi cimentare. Per nominare qualche autore diciamo Isaac Asimov e Fredric Brown, che sono due padri della sci-fi, ma anche una più recente Clelia Farris che è un esempio di come ancor oggi questo genere sopravviva e sia in costante metamorfosi. Inoltre, troverai molti libri (a basso costo) della collana Urania in edicola, nei mercatini dell?usato o (a costo nullo) in biblioteca.
Ho parlato anche di racconti, non solo romanzi, perché hanno il pregio di farti comprendere le ambientazioni e gli espedienti narrativi tipici del genere, sfruttando uno spazio limitato e quindi permettendoti di ottimizzare i tempi.

È importante poi che tu legga anche altri generi letterari, compresi quelli che non senti affini, perché si può sempre imparare qualcosa anche da autori o libri che non gradiamo:
l?importante è capire cosa c'è che non ci piace, per evitare di compiere gli stessi errori, e capire quali sono gli aspetti che hanno permesso a quel libro di diventare un best-seller e, se sono nelle nostre corde, cercare di sfruttarli nei nostri scritti.
Ovviamente, ti consiglierei di non spendere i tuoi soldi in libri che non ti piacciono, ma di cercarli in biblioteca o a casa di qualche amico.
Nel caso, fai comunque una selezione opportuna, per assurdo: un libro di barzellette di Totti non ti servirà mai a niente, ma un Faletti può sempre insegnare qualcosa, nel bene e nel male.

Concludo il primo punto con una auto-citazione.
Gavilan ha scritto:
Come leggere?

Con attenzione: godendoti quello che scorre sotto i tuoi occhi, ma cercando anche di trarne insegnamenti per la tua scrittura.
Il modo più semplice è chiederti a fine lettura cosa ti è piaciuto e cosa no, e i motivi delle tue preferenze: questo esercizio, quasi un po? scolastico ma utilissimo, ti aiuta a capire i punti di forza della tecnica degli autori, che puoi fare tuoi, e gli eventuali punti di debolezza che saranno invece cose da evitare nei tuoi scritti!


2) Senza dubbio sai già come inizia il tuo romanzo. Ma conosci altrettanto bene la sua fine e i punti salienti che caratterizzeranno la storia?
È necessario infatti che tu butti giù una scaletta per evitare il famigerato ?blocco della pagina bianca?, ritrovarti cioè senza idee su come proseguire. Inoltre, avere ben chiari i nodi della narrazione ti permetterà di fare un uso disinvolto di tecniche narrative particolari (flash-back, descrizioni, storie parallele...) senza perdere il filo del discorso.
Attenzione però a non abusare di flash-back e flash-forward con il rischio di disorientare il lettore.

3) Conosci i tuoi personaggi?
Prima di muovere i personaggi all?interno della storia, siano essi protagonisti o ?comparse?, devi già conoscere la loro storia personale, il carattere, l?aspetto fisico. Questo ti servirà per farli risultare coerenti con se stessi e diversi uno dall?altro.
Ciò non significa che un protagonista durante il corso della storia non possa modificare il suo modo di reagire agli eventi: si tratta di un processo di maturazione che rende più accattivante il personaggio e il romanzo stesso, ma che dovrà avvenire solo come conseguenza di avvenimenti particolari, già da te previsti nella scaletta. Wink

4) Hai prestato la dovuta attenzione nella stesura dell?incipit?
Riporto qui sotto un vecchio post che ne parla:
Gavilan ha scritto:
L?incipit è l?inizio di un romanzo ed è la parte più importante, quella che deve subito colpire il lettore e convincerlo che ha tra le mani qualcosa di buono che vale la pena leggere sino in fondo.
Un buon incipit, accattivante, corretto nella grammatica e nella forma, ti garantisce l?attenzione dei Lettori incaricati di selezionare opere di nuovi autori per le case editrici.
Al contrario, un incipit mal fatto taglia le gambe in partenza al tuo romanzo, anche se poi lo svolgimento dovesse rivelarsi buono: infatti, la mole di scritti che pervengono alle case editrici non permette a chi ci lavora di leggere tutto (spesso si fermano all?incipit) e capisci bene quanto sia importante catturare fin da subito l?attenzione di chi sta davanti al tuo scritto, per darti una possibilità in più di riuscire a pubblicare. Wink


5) Ricorda che non puoi fare tutto da solo: è indispensabile, per maturare come scrittore, il confronto. È infatti molto difficile scoprire da soli i difetti dei propri racconti.
Mi auto-cito ancora una volta:
Gavilan ha scritto:
I consigli sono due:
- sottoporre un proprio scritto alla valutazione e critica (possibilmente costruttiva) di persone che hanno esperienza nel campo.
A questo proposito esistono esperti che forniscono un servizio di editing, ma bisogna sempre fare una certa attenzione al rapporto qualità offerta/pagamento richiesto. Se dovesse interessarti, posso consigliartene uno.
- Far leggere i propri racconti ad altri scrittori amici chiedendo loro di dare un'opinione e offrendosi di fare altrettanto con i loro scritti. Il confronto è utile infatti anche con persone che non hanno una grande esperienza o che sono al nostro stesso livello: può sempre saltare fuori qualche difetto che ci era sfuggito.
Ti sorprenderai inoltre, di quanto si possa imparare anche dagli errori degli altri.


Se vuoi, puoi postare qui per esempio l?incipit del tuo romanzo e io ti darò il mio parere al più presto con piacere. Smile

I consigli che riceverai, in particolare da persone competenti, ti aiuteranno nella fase di revisione che ti consiglio di lasciare per ultima, cioè a romanzo concluso.

E una volta fatta anche la revisione (e apportate le dovute correzioni/riscritture al tuo romanzo), che fare?
Dai un'occhiata a questi concorsi o a queste case editrici.
Io consiglio sempre di partecipare a uno o più concorsi che premino con la pubblicazione, stando attenti alla questione diritti. Wink

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti sono qua!
Ciao, Gavilan Fiore


Caspita, in soli quattro messaggi ci sono valanghe di consigli Razz
Riguardo ai tuoi 5 consigli, Gavilan, per ora pecco nel numero 1 (a scuola la mia prof ci da mattoni noiosissimi...) e nel numero 5, ma vedrò di rifarmi quest'estate.
Quando poi dici incipit, ti riferisci ad un prologo o a una prefazione?
Se non sbaglio sono due cose differenti (spero di non dire una c*****a...).
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Residenza: l'Universo... che, come disse un mio buon amico (tale H.Rouge), non è meritocratico.

MessaggioInviato: 15 Giu 2008 19:50    Oggetto: Rispondi citando

superfabio90 ha scritto:
Caspita, in soli quattro messaggi ci sono valanghe di consigli Razz
Riguardo ai tuoi 5 consigli, Gavilan, per ora pecco nel numero 1 (a scuola la mia prof ci da mattoni noiosissimi...) e nel numero 5, ma vedrò di rifarmi quest'estate.
Quando poi dici incipit, ti riferisci ad un prologo o a una prefazione?
Se non sbaglio sono due cose differenti (spero di non dire una c*****a...).

La prefazione è uno scritto che non fa parte del romanzo ma lo precede, nella quale l'autore spiega le motivazioni che l'hanno portato a raccontare quella storia o a fare alcune scelte.
Può anche essere scritta da una terza persona e parlare dell'autore del romanzo.

La post-fazione è analoga alla prefazione, con la differenza che viene posta dopo la fine del romanzo.

Il prologo fa invece parte del romanzo: introduce - attraverso la voce di un personaggio o di un narratore esterno - il lettore nell'ambientazione storico/geografica o di altro tipo in cui si svolgerà il romanzo stesso.


Il concetto di incipit è qualcosa di più ampio: è l'inizio del romanzo. Può, a tua scelta, essere un prologo oppure gettare subito il lettore nel vivo dell'azione.
Se scegli il prologo, fai attenzione a non dilungarti troppo annoiando il lettore. Wink
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MessaggioInviato: 15 Giu 2008 23:13    Oggetto: Rispondi citando

Ok. Ancora grazie per il tempo che mi stai dedicando, spero troverai interessanti queste righe sottosanti.

Prologo

Quando nell?esercito iniziò a circolare un?insistente voce riguardo un importante incontro che, stando a queste, si sarebbe dovuto svolgere entro poche settimane fra i membri della Federazione Intergalattica, tra i quali spiccava senza dubbio la persona che sulla Terra veniva comunemente chiamata Presidente, sul pianeta Terra si era nel bel mezzo di un?estate non troppo afosa che rendeva il mare un piacevole e rilassante luogo di villeggiatura e che lasciava respirare anche nelle città più affollate.
Da molto tempo ormai l?esercito terrestre era tristemente famoso per la sua grande abilità nel far circolare false notizie, il più delle volte poco credibili, che in più di un occasione non avevano mancato di provocare disordine e scompiglio, agitazione nei piani alti e conseguenti punizioni ai responsabili, se trovati.
Inizialmente, com?era prevedibile, sia per la sua inattendibilità, sia per l?abitudine alle sciocchezze più varie cui ogni soldato con qualche anno di esperienza era ormai sottoposto, nelle numerosissime basi militari quasi nessuno prese la notizia seriamente in considerazione, ma con il passare dei giorni la maggior parte dei soldati cambiò radicalmente il proprio giudizio su di essa, tante furono simili, continue e compatibili fra loro le fonti della sua provenienza.
Furono tutt?altro che pochi coloro che scommisero sulle varie caratteristiche che quest?incontro avrebbe potuto avere, la più chiacchierata fra le quali era sicuramente il luogo del suo svolgimento: chi diceva che si sarebbe potuta svolgere a Parigi, chi a Mosca, a New Tokyo o a Roma; i più fantasiosi collocarono l?incontro su una delle isole dell?arcipelago d?Antartide, ma queste e molte altre ancora erano solo supposizioni personali prive di fondamento.
Anche sul quando si sarebbe dovuta svolgere non mancò chi si giocò buona parte dello stipendio o anche somme maggiori, ma nessuno, o solo qualche individuo isolato, andò con la data al di là del mese di distanza.
L?unico dettaglio su cui l?intero esercito, che non era assolutamente in numero esiguo, era d?accordo, era che se questo incontro fosse realmente avvenuto avrebbe voluto dire che stava accadendo qualcosa; qualcosa di molto importante, forse grandioso, più probabilmente terribile, sulla quale discutere con una tale segretezza che soltanto nella memoria della storia risiedeva il ricordo dell?ultima riunione di simile rilevanza, risalente ad oltre un secolo addietro.

Intanto, i civili dei vari pianeti, soprattutto quelli presenti sulla Terra, che per ovvi motivi erano tenuti meticolosamente all?oscuro di tutta la faccenda, potevano comunque constatare che la situazione era critica.
Ogni viaggio via treno veniva puntualmente annullato, il traffico aereo era stato interrotto a tutti gli strati atmosferici ed erano state cancellate tutte le partenze spaziali; questi erano solo alcuni, i più fastidiosi, dei tanti segnali che non facevano altro che aumentare la tensione e le proteste da parte della popolazione civile, molto turbata da questi avvenimenti soprattutto per il fatto che non venivano giustificati da nessuna fonte di informazione né civile, né militare.
Come è sempre accaduto in situazioni del genere, non mancarono coloro che iniziarono a spargere le voci delle possibili cause di tutti quei disagi: i più precipitosi, ritenevano che il principio di tutto ciò fosse da attribuire a nuovi conflitti scoppiati contro una o alcune di quelle razze aliene che già nei decenni passati avevano avuto scontri più o meno gravi con la Terra; gli ambientalisti, ma in generale gli scienziati, davano la colpa a un ormai prossima catastrofe solare, probabilmente causata da un eccessivo inquinamento spaziale di rottami, oggetti vari ed emissioni di scorie nocive vaganti nell?universo da secoli senza alcun controllo; i più pessimisti e catastrofici sostenevano la tesi di un?imminente guerra globale interna che avrebbe richiesto molto tempo e molte vite e che, come le molte altre guerre mondiali avvenute nella prima metà del terzo millennio, avrebbe portato solo ad un nulla di fatto e ad un periodo relativamente lungo di ricostruzione, causando quindi una stagnazione economica di enorme rilevanza.
Dando assolutamente per inattendibile quella vagliata dagli scienziati, sostenuta più per farsi ascoltare (cosa sempre meno richiesta grazie alle attente politiche susseguitesi nel tempo), che per fondati dati scientifici e, anzi, proprio da questi smentita, molte altre erano le ipotesi proposte dalla popolazione, alcune molto fantasiose e originali, spesso anche esilaranti, altre estremamente catastrofiche.
Tra i soldati, invece, che contavano in modo assoluto sulla forza dell?esercito in cui militavano, la reazione fu totalmente diversa e quel clima di serenità e di attesa mascherata, tipico di ogni grande potenza militare di ogni epoca, restò per lo più immutato.
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 00:00    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Quando nell?esercito iniziò a circolare un?insistente voce riguardo un importante incontro che, stando a queste, si sarebbe dovuto svolgere entro poche settimane fra i membri della Federazione Intergalattica, tra i quali spiccava senza dubbio la persona che sulla Terra veniva comunemente chiamata Presidente, sul pianeta Terra si era nel bel mezzo di un?estate non troppo afosa che rendeva il mare un piacevole e rilassante luogo di villeggiatura e che lasciava respirare anche nelle città più affollate.
Da molto tempo ormai l?esercito terrestre era tristemente famoso per la sua grande abilità nel far circolare false notizie, il più delle volte poco credibili, che in più di un occasione non avevano mancato di provocare disordine e scompiglio, agitazione nei piani alti e conseguenti punizioni ai responsabili, se trovati.


Senza stravolgere troppo l'attacco, io lo riscriverei cosi'

Sul pianeta Terra si era nel bel mezzo di un?estate non troppo afosa, che rendeva il mare un piacevole e rilassante luogo di villeggiatura ma che permetteva di respirare anche nelle città più affollate. Fu allora che nell?esercito iniziò a circolare un?insistente voce riguardo un importante incontro che si sarebbe dovuto svolgere nell'arco di poche settimane fra i membri della Federazione Intergalattica; tra questi spiccava senza dubbio la persona che sulla Terra veniva comunemente chiamata Presidente.
L?esercito terrestre da molto tempo era tristemente famoso per la sua grande abilità nel far circolare false notizie, il più delle volte poco credibili, e che in più di un'occasione non avevano mancato di provocare disordine e scompiglio. Ne seguiva una grande agitazione tra i ranghi più alti, dove si cercava di punire severamente chi avesse diffuso tali false notizie, le rare volte in cui si riusciva a trovare qualche responsabile.
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 09:14    Oggetto: Rispondi citando

Concordo, la tua prima frase toglie il fiato a un maratoneta!
Citazione:
tante furono simili, continue e compatibili

Credo che sia "tanto", non "tante", ma aspettiamo chi ha una relazione migliore con la grammatica...
Citazione:
la colpa a un ormai prossima catastrofe solare

Apostrofo mancante!

A parte queste piccolezze, devo dire che la vicenda mi incuriosisce
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 11:26    Oggetto: Rispondi citando

Bravissima Gavilan!!!
Sei un mostro. Preziosissima e preparatissima!!!!
Grazie a nome di tutti noi.
Propongo di aprire un settore poesia, che ne dite tutti?
La poesia, povera sorella povera, eppure potentissima sintesi, grafica stupefacente, briglie strette in bocca alle parole che si devono sforzare di esprimere in uno spazio piccolissimo lo stesso concetto di una pagina. O di più pagine o di più sentimenti.
Certamente non "amore che fa rima con cuore"...nè per aprire il cassetto rimasto chiuso sui diari adolescenziali di qualunque età!
No ad uno sfogo per donne in menopausa o per il segreto di fanciulle in estasi, ma quello che la poesia esige.
Maschile e femminile al contempo , parole come armi e come piume
Tempo
Ritmo
Corpo
Solitudne
Urlo
Silenzio
e un battito d'ali concesso solo a chi può permetterselo.
--------------------
La poesia è povera come la corsa
La poesia è dimenticata perchè non fa cassetta
La poesia è fatta di poche righe ma appare difficilissima
Ermetica e semplicissima.
Struggente e intima come un qualunque gesto delle mani.
O di uno sguardo
o di un soffio di pensiero tanto leggero da non riuscire a fermarlo.
------------
Spesso gli scrittori di romanzi sono diversi dagli scrittori di poesie.
Perchè sono due cose così diverse come possono esserlo un pittore e un musicista.
Avere a che fare con l'aria e la metrica assomiglia alla musica e alla poesia
Avere a che fare con il racconto assomiglia alla pittura e alla scultura dove la materia viene messa in posizione affabulatoria. Più visiva e dialogante
La musica ha a che fare con la matematica e con lo spazio, come la poesia. Che però ha la lingua parlata al posto delle note.
Uno spartito fatto di note può dialogare con la stessa intensità delle lettere nelle frasi che formano un concetto.
Ma poi interviene il tempo e la ritmica a dare la sintesi e l'evoluzione.
Nel racconto tutto questo viene diluito e prende corpo nella narrazione, accompagnandoci con idee e atmosfere che solo apparetemente si affratellano alla poesia ( e alle volte vanno a braccetto ) ma hanno bisogno di regole narrative diverse .
Interessante, no?
Bacio da Blum
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MessaggioInviato: 16 Giu 2008 11:48    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Blum! Very Happy
Grazie per i complimenti e per questo bel post che è, lasciamelo dire, un'esuberante esplosione emotiva! Fiore

Blumerle ha scritto:
Spesso gli scrittori di romanzi sono diversi dagli scrittori di poesie.
Perchè sono due cose così diverse come possono esserlo un pittore e un musicista.
Avere a che fare con l'aria e la metrica assomiglia alla musica e alla poesia
Avere a che fare con il racconto assomiglia alla pittura e alla scultura dove la materia viene messa in posizione affabulatoria. Più visiva e dialogante
La musica ha a che fare con la matematica e con lo spazio, come la poesia. Che però ha la lingua parlata al posto delle note.
Uno spartito fatto di note può dialogare con la stessa intensità delle lettere nelle frasi che formano un concetto.
Ma poi interviene il tempo e la ritmica a dare la sintesi e l'evoluzione.
Nel racconto tutto questo viene diluito e prende corpo nella narrazione, accompagnandoci con idee e atmosfere che solo apparetemente si affratellano alla poesia ( e alle volte vanno a braccetto ) ma hanno bisogno di regole narrative diverse.

La risposta, per quel che riguarda me, sta nelle tue due frasi che ho evidenziato in grassetto:
gli scrittori di romanzi o racconti sono spesso (non sempre) diversi dai poeti, utilizzano regole differenti, ma hanno anche una impostazione "mentale", se così si può dire, e un approccio alla scrittura distinti.
E' per questo che io non potrei prendermi la briga di valutare poesie: la mia esperienza - come scrittrice e "valutatrice" - è limitata alla "narrativa".
Gradisco comunque le poesie, anche se il mio apprezzamento può solo essere di tipo emotivo, e non professionale.
Se invece intendi uno spazio al di fuori di questo thread... be' non sono io a poterti rispondere. Wink
Ciao, a presto Blum.
Se per caso scrivi anche racconti e ne vuoi postare uno per avere consigli, sarò lieta di darti una mano. Squeeze



@superfabio: Appena mi riesce leggo il tuo prologo e ti faccio sapere. Wink
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MessaggioInviato: 17 Giu 2008 11:00    Oggetto: Rispondi citando

Interessante noooo Zzz ? TapTap

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MessaggioInviato: 18 Giu 2008 15:06    Oggetto: Rispondi citando

Gavilan, ti sei dimenticata di me? Crying or Very sad
O forse hai già letto ed è incommentabile... Weeps
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MessaggioInviato: 18 Giu 2008 15:23    Oggetto: Rispondi citando

superfabio90 ha scritto:
Gavilan, ti sei dimenticata di me? Crying or Very sad
O forse hai già letto ed è incommentabile... Weeps

Ma no che non mi sono dimenticata! Squeeze
Non è nemmeno così terribile come credi, non spaventarti quando vedrai questo post "lunghetto". Wink
L'ho scritto ieri sera, ma poi ero troppo stanca per loggarmi sul forum e postarlo... e così, eccomi qua ora!

Veniamo a noi.

Come già ti è stato fatto notare, utilizzi spesso e volentieri frasi troppo lunghe, che rischiano di far perdere il filo del discorso al lettore.
I consigli che ti do per snellire il testo sono:
- eliminare qualche "virgola" e abbondare invece con i "punti";
- ridurre il numero di aggettivi e avverbi, in particolare quelli che terminano in -mente e appesantiscono la lettura;
- evitare gli infodump, ovvero le informazioni ripetute o in eccesso.

Per esempio, eliminerei le frasi che ti evidenzio in grassetto qui sotto:
superfabio90 ha scritto:
Quando nell?esercito iniziò a circolare un?insistente voce riguardo un importante incontro che, stando a queste, si sarebbe dovuto svolgere entro poche settimane fra i membri della Federazione Intergalattica, tra i quali spiccava senza dubbio la persona che sulla Terra veniva comunemente chiamata Presidente, sul pianeta Terra si era nel bel mezzo di un?estate non troppo afosa che rendeva il mare un piacevole e rilassante luogo di villeggiatura e che lasciava respirare anche nelle città più affollate.


Per il resto, Zeussino ha fatto un buon lavoro, quindi puoi sfruttare l'inizio che ti ha offerto, modificandolo - ove occorre - in base ai consigli che ti ho dato all'inizio di questo post.


Altre osservazioni:
superfabio90 ha scritto:
sul pianeta Terra si era nel bel mezzo di un?estate non troppo afosa

Non può essere estate su tutta la Terra. Wink


superfabio90 ha scritto:
tante furono simili, continue e compatibili fra loro le fonti della sua provenienza.

Come diceva ZapoTeX: "tanto".


superfabio90 ha scritto:
Furono tutt?altro che pochi coloro che scommisero sulle varie caratteristiche che quest?incontro avrebbe potuto avere

Altro esempio di frase troppo contorta: al posto di quell'inizio evidenziato in grassetto, basterebbe scrivere "Molti".
Non trovi? Smile
Toglierei anche "varie".


superfabio90 ha scritto:
un ormai prossima catastrofe solare

Già ti han fatto notare che manca l'apostrofo.


Più avanti citi solo città terrestri. A meno che non ci siano motivi ben precisi, dovresti inserire anche qualche nome "esotico" che si riferisca a località situate su altri pianeti.


Attento alle D eufoniche, dai una letta qui.
Rispetto a questa regola ci sono alcune eccezioni, ma io consiglio sempre di seguirla così com'è.


superfabio90 ha scritto:
Dando assolutamente per inattendibile quella vagliata dagli scienziati, sostenuta più per farsi ascoltare (cosa sempre meno richiesta grazie alle attente politiche susseguitesi nel tempo), che per fondati dati scientifici e, anzi, proprio da questi smentita,

Scienziati che vengono smentiti da dati scientifici?
Non è molto credibile, a meno che tu voglia intendere che esistono diverse teorie scientifiche contrastanti. Ma non mi sembra.



Insomma, armati di forbice e tagliuzza qua e là, vedrai che il risultato sarà assai migliore! L'argomento è interessante! Wink


Ti consiglio però, come già detto, di fare le dovute correzioni in fase di revisione quando avrai terminato il romanzo.
Intanto, puoi far tesoro dei consigli che ti sono stati dati per scrivere il resto del romanzo con maggior consapevolezza.

A presto!
Gavilan Fiore
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MessaggioInviato: 18 Giu 2008 15:48    Oggetto: Rispondi citando

Beh, dopo aver letto il tuo resoconto capisco perchè molta gente in questo sito ti elogia sempre sull'argomento scrittura Very Happy
Cmq hai ragione, tendo spesso a contorcere le frasi (basta chiedere alla mia prof di italiano) e non ho nulla da ribattere su quanto hai detto (l'errore dell'estate potevo anche risparmiarmelo però... Sad ).
Trovo incoraggiante il fatto che in pochi messaggi di risposta abbia già ricevuto due "è interessante" Very Happy .
Adesso mi rimetto all'opera. Grazie mille! KissingCat Fiori
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MessaggioInviato: 18 Giu 2008 16:15    Oggetto: Rispondi

Grazie Fabio... Embarassed

Coraggio, datti da fare e facci poi sapere come va! Wink
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