Olimpo Informatico

[Silent Runner]

Berlusconi, nostro adorato presidente del Consiglio si è orgogliosamente vantato di aver tolto la monnezza da Napoli.
Nemmeno avesse fatto come Ercole, con le stalle di Augias (in una delle sue sette fatiche, sette come i colli di Roma, sette come i nani di Biancaneve).

Ma tant'è, come dice il detto popolare, "chi si loda s'imbroda" e verrà anche per lui il giudizio della storia.

Nel frattempo, o miei cari avventori, avventatevi nel confessare le vostre imprese più colossali, più eclatanti,più roboanti e più incredibili.

Ci saranno due categorie: quelle credibili (purché vere) e quelle incredibili (purché vistosamente false!).

Vantatevene pubblicamente e noi vi applaudiremo.
Maggiore sarà il numero degli applausi maggiore sarà la gloria.

Per applaudire usate questa emoticon

Nota:
E' vietato battere le mani nel viso ai partecipanti.

Forza, confessate la vostra più grande impresa.

[Ranger_Trivette]

mmm non me ne vengono in mente ora come ora.

però so dirti che ho fatto i cerchi nel grano e che stasera vado in versilia (in cannicia) e appena tornato volo a un torneo di figurine

[Ermengarda Categna]

Mio marito é stato a Napoli per lavoro, ma é riuscito ad allontanarsene prima di vedere b. Vale anche questo?

[Silent Runner]

[Silent Runner]

[Ranger_Trivette]

[Silent Runner]

Hai sparato i semi da 3000 metri d'altezza o li hai ancora tutti in bocca?

Per la ferita non è granché come impresa. Tutti si fanno male, basta comportarsi da stupidi o farsi trovare nella traiettoria sbagliata.

Nessun voto.

[danielegr]

Non è eclatante, non è roboante, non è colossale, e non è nemmeno un'impresa:
tanti anni fa, quando il turismo di massa non era ancora stato inventato (1965 o giù di lì) andammo con la roulotte a Palinuro. Che bella che era allora!! e che mare c'era!! Ma questo non c'entra niente. Il campeggio dove ci fermanno era poco più di un prato, con un gabbiotto nel mezzo che fungeva da latrina (tra parentesi non aveva il tetto: l'unica volta che a Palinuro in estate piovve, successe proprio quando eravamo andati in quel gabbiotto...) Ma anche questo non c'entra...
In quel prato c'era una meravigliosa coltivazione di fichi d'india e il gestore del campeggio ci fornì il necessario per raccoglierli (in pratica, una canna la cui cima era spaccata in quattro e tenuta aperta da un paio di legnetti incrociati) e ci invitò anche a raccoglierne quanti più potevamo.
Tutto questo per dire che uno non ha veramente vissuto fino a che non ha divorato qualche chilo di fichi d'india ben maturi, stravaccato sul diveno della roulotte e sputando i semi dal finestrino...
(credo che dopo questa mi banneranno: saluto tutti fin da adesso ...)

[Silent Runner]

[Ranger_Trivette]

asp ne ho una degna di nota!

viaggio di ritorno dalle deus alpes, primi di gennaio di questo anno...

ci fermaimo al primo autogril in italia e li scatta l'impersa: IL SACCHEGGIO

e questa è proprio un impresa perchè vi sfido a sccheggiare prodotti per un ammontare di 150 euro in soli 25 minuti (tempo della durata della sosta)

in primis beni di prima necessità, 3 panini (il primo regolarmenta pagato col cui scontrino ne ho presi 2 e uno invece preso "al volo" in seguito alla domanda di una commessa: "di chi è la rustichella?"), 2 redbull anche se non contano molto siccome si sa che le bibite sono sempre state in omaggio...

2 coca cole da 1/2 litro e 2 pacchi di hit (credo si chiamino così i biscotto tondi col cioccolato dentro) per il ritorno...

ma qui inizia la parte degna di diabolik... 4 di cui uno bello grosso, peluches di winnie the pooh, e vi assicuro che portarne 2 a 2 sotto la giacca è stato semplice quanto spudorato.

la collezione completa di tavolette di lind, quella sottilissime a mille gusti, 5 fondeti diversi, pere, tiramisù, mandorle, cacai provenienti da equador e altri posto, stracciatella e quant'altro...

e qui arriva il pezzo forte... l'ultimo harry potter, unico eseplare in esposizione a fianco della cassa, ma proprio attaccato con una bella fascetta con scritto, per l'acquisto del libro rivolgersi alla cassa

con molta "noscialans" mi sono avvicinato, ho iniziato a sfogliarlo e me ne sono andato...

a tutto questo per il gusto di sfidare i miei limiti... mai l'ammontare di un saccheggio era salito a 3 cifre

[maxismakingwax]

Io nel '78 ero nazionale di sci e ho vinto la medaglia d'oro nello slalom alle Olimpiadi, ma siccome nel '78 non c'erano le olimpiadi non lo sa nessuno

[Silent Runner]

[chemicalbit]

[danielegr]

Ricordo quella volta, un po' di anni fa, che andai a fare il medico in una riserva indiana. Superate le prime difficoltà, dovute principalmente al fatto di non avere la laurea in medicina, le cose incominciarono ad andare per il verso giusto, fino a che il Gran Capo della Riserva non si ammalò. Il suo ruolo gli impediva di venire a farsi visitare da me (che d'altronde non avrei saputo da che parte incominciare) e quindi mandò il suo stregone, che mi riferì testualmente "Grande Capo, niente cacca". Un banale caso di stitichezza, insomma, per il qual prescrissi un normale purgante, invitando lo stregone a tornare il mattino dopo a riferirmi. Il giorno dopo lo stregone tornò con la faccia scura e mi disse: "Grande Capo, niente cacca". Aumentai la dose, ma ancora niente e così per alcuni giorni, fino a che non prescrissi una dose di purgante che avrebbe fatto effetto su un elefante. Il giorno dopo lo stregone tornò, con la faccia ancora più scura. Appena mi vide mi disse:
"Grande caccaaaaa... niente Capo".
E così fini la mia carriera di medico nel West selvaggio...

[flyngvfactor87]

Oggi ho suonato con Steve Vai....peccato fosse solo un sogno!

[ioSOLOio]

[Danielix]

Ottobre 1985, agli sgoccioli di quel tempo in cui vivevo ancora in una casa in terraferma come le persone sane di mente.
Molto prima che Trivette nascesse...

La mia prima barca, in legno, a causa di un difetto nel gabinetto affonda miseramente mentre si trova ormeggiata alla sua boa. Si adagia su un fondale di 4 metri, con l'albero che svetta sopra la superficie del Mare.
La mattina seguente scendo in apnea per una ricognizione, e risolvo il problema al gabinetto.
Soldi per pensare ad un recupero serio non ce ne sono. Occorre una soluzione alternativa.

Torno a casa e mi metto davanti a libri di fisica, enciclopedie, block notes e calcolatrice.
Peso specifico del legno, volume di un solido a forma di barca, principio di Archimede... dopo mezza giornata ho la soluzione.
Pomeriggio vado al tabaccaio e compro quattro pacchetti da 50 di palloncini colorati, quelli delle festicciole di compleanno, per intenderci = 400 ₤ire.
Poi mi reco in spiaggia per procurare un barchino, e preparare il terreno per l'operazione.

La mattina seguente, alle 8.00 sono pronto: vesto la muta sub e la zavorra corretta. Si raduna una piccola folla che si scompiscia dalle risate per l'assurdità dell'impresa. Non mi scompongo: so sempre quel che faccio. Ridano pure.
Metto in mare il barchino e lo dirigo verso l'albero, dove mi ormeggio. Mi tuffo e inizio a recuperare il recuperabile, e qualsiasi cosa sia amovibile, per alleggerire la barca. Dopo 3 ore sulla spiaggia c'è il cumulo dei miei "beni".
Torno all'ormeggio all'albero. Mi tuffo. Prendo dal sacchetto il primo palloncino, che scelgo rosso. Lo gonfio, lo annodo e me lo trascino giù a forza, dentro le viscere del relitto. Lo lascio e immediatamente si dispone incollato al soffitto, tutto intento a spingere verso l'alto con i suoi miseri 10 chili di forza.
Torno su e ripeto l'operazione, ma non ricordo il colore del secondo palloncino...

Ricordo ancora bene, però, come mi sentivo al duecentesimo palloncino gonfiato e tirato giù a forza... Ma ero giovane...
Esauriti i palloncini la barca è ormai staccata dal fondo, e galleggia con il ponte a fior d'acqua, ma non è ancora abbastanza per tentare di vuotarla.
Non fu errore di calcolo, ma di valutazione: dei duecento palloncini, almeno cinquanta erano scoppiati a contatto con i vari chiodini, spigoli vivi e quant'altro di maledettamente acuto si trovava sul cielo della cabina (il "soffitto").
Ero a metà strada verso il successo, non potevo abbandonare la partita, per quanto desiderassi un'ambulanza che mi portasse caritatevolmente al più vicino centro di rianimazione...!
Tra l'altro sulla spiaggia la folla era adesso più numerosa, e rideva molto meno.
Si poteva udire chiaramente il rumore delle rotelline dentro al mio cervello (esclusa, naturalmente, quella congenitamente mancante...) che lavoravano a ritmo frenetico per trovare una soluzione urgente, economica e dignitosa.
Torno in spiaggia. Con la muta gocciolante salgo in auto e mi dirigo verso il centro città, per cercare una ferramenta.
Messina, Via Palermo... ancora in zona ricorderanno quel pazzo che un giorno spuntò come un alieno vestito da subacqueo, a piedi nudi e gocciolante sul marciapiede, entrò in una ferramenta e tra lo sbigottimento generale comprò cinque bidoni di plastica da 25 litri e sparì come se non fosse mai esistito...
5.000 ₤ire.

Torno sul "relitto", ma è impensabile tirare giù a forza un bidone da 25 litri: non ha alcun talento per fare il sommozzatore. Lui vuole fare il bidone, al massimo la tanica, null'altro. E non si lascia convincere, ha paura, lo prende il panico, schizza terrorizzato verso l'alto...
Occorrono le maniere forti.
Tolgo il tappo al primo, lo lascio riempire d'acqua a metà circa, lo richiudo e con le cattive lo costringo a partecipare alla festicciola coloratissima che si sta svolgendo dentro la cabina della mia barchetta, ospite recalcitrante.
Adesso però pretendo da lui che eserciti la sua brava spinta di 25 chili, non di 10... troppo comodo! In fin dei conti l'ho invitato a un party...
Lo appoggio con il culo sul cielo della cabina, tappo rivolto verso il basso, e lo riapro. Gli infilo in bocca un tubo che proviene dal soffietto per gonfiare il canotto, appoggiato sul fondo del barchino, lego il tubo al manico e torno in superficie. Dal barchino inizio a "pompare", proseguendo a occhio finchè ritengo sia stato sufficiente a espellere l'acqua. Si chiama il principio della campana subacquea.
Torno giù a rimettere il tappo, e naturalmente il bidone non è del tutto vuoto, ma può bastare.
Cinque volte, cinque invitati recalcitranti da "imbucare" al party, e intanto comincia a fare buio...
E l'ambulanza diventa una necessità... Un sogno...

Ma al quinto bidone la barca ha evidentemente perso la sua connotazione di "relitto", per tornare a fregiarsi del titolo di "imbarcazione da diporto", totalmente allagata, certo, ma galleggiante.
Ed è così evidente che la piccola folla superstite in spiaggia scoppia in un calorosissimo, commovente applauso.
E il mio unico, ossessivo pensiero è: <<Fanculo! Un'altra è quasi fatta!>>.

Ora occorre vuotarla.
Ma il ponte è al livello della superficie, o poco più, e le numerose aperture lasciano passare l'acqua ad ogni movimento.
Con degli stracci tappo le vie d'acqua più importanti: tutte è impossibile.
Si tratta adesso di usare il secchio ad una velocità disumana, per far sì che l'acqua evacuata sia almeno di un litro superiore a quella in entrata...
Non importa quanto tempo impiegherò: è tecnicamente fattibile, e questo basta.
Ma ho tutti i muscoli doloranti, e provo delle fitte di dolore lancinanti, a causa del prolungato uso della muta, alle ascelle, alle pieghe delle braccia e delle gambe (il "retro" delle ginocchia e dei gomiti insomma, non so se abbiano un nome...).

Litro per litro, bestemmia per bestemmia, principio di svenimento per principio di svenimento... alle due di notte la barca è totalmente a galla, senza una sola goccia di acqua nelle sentine.

In spiaggia sono rimasti un paio di nottambuli e pescatori. Quando arrivo stremato mi riservano un altro piccolo applauso, pacche sulle spalle e congratulazioni estremamente gratificanti...
Riesco a farfugliar loro solo una cosa: <<...5.400 ₤ire in tutto... ...senza bombole... ...in apnea... ...senza ausilii moderni... senza aiuto... ...5.400 ₤ire in tutto... ...5.400 ₤ire in tutto... Volere è potere...>>

Al togliermi la muta comprendo il perchè delle fitte di dolore: alle ascelle, alle pieghe "retro-gomiti" e "retro-ginocchia" ho piaghe aperte e sanguinanti. 18 ore lavorando in acqua con indosso la muta... Non mi è mai più capitato.

Ma mentre ormai semi-incosciente guidavo verso casa continuavo stancamente, ossessivamente e gonfio d'orgoglio a ripetermi: <<Fanculo! Un'altra è fatta e registrata! Quale sarà la prossima?>>

[Ranger_Trivette]

complimenti!

[Danielix]

Ho vinto quaccheccosa?

[Ranger_Trivette]

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