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Castelvolturno: il razzismo non c'entra
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 20 Set 2008 18:41    Oggetto: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

-A Castelvolturno gli immigrati, dopo la strage ad opera dei casalesi, gridano italiani razzisti, fanno le vittime, dicono di essere onesti lavoratori, ma in realtà sono stati colpiti perché molti di loro spacciano droga e probabilmente si sono allargati troppo.
Il ?razzismo? non c?entra niente.
L?immigrazione in Italia è il risultato due volontà concordanti fra loro: da una parte abbiamo l?interesse degli imprenditori che hanno bisogno di un esercito di manodopera di riserva contro gli operai (obiettivo raggiunto), dall?altra parte vi è un preciso e organizzato disegno islamico che vuole inserire le sue comunità in ogni paese occidentale e alla lunga diventare maggioranza, basandosi sulla maggiore prolificità.
Personalmente desidero che cessi l?immigrazione perché è evidente che padroni e religione sono dietro questo fenomeno, che ha portato un evidente imbarbarimento nei rapporti di lavoro (penso al lavoro stagionale e a quello in nero), e reso invivibili molti quartieri periferici dove non è più possibile una vita decente.
Ripeto, il razzismo non c?entra niente. Si vive peggio, l?integrazione non esiste, e desidero che venga respinto un disegno religioso che è anche politico.
Credo che in molte persone ci sia il senso di colpa per la schifosa storia colonialista e schiavista dell?Occidente, e questa invasione al contrario sembra una vendetta della Storia, ma per quelli come me, che non si sognerebbero mai di andare a casa d?altri, la cosa è pesante e inaccettabile e non mi va che sia la destra a strumentalizzare questo disagio dei cittadini, quando ne ha tutta la responsabilità e si è arricchita con il lavoro nero.
La ?sinistra? che non esiste parla di ?accoglienza? perché non è in grado di capire quello che c?è dietro l?immigrazione. Spieghiamoglielo! ( Paolo De Gregorio)
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 20 Set 2008 22:55    Oggetto: Re: Castelvoltuno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
questo fenomeno, che ha portato un evidente imbarbarimento nei rapporti di lavoro (penso al lavoro stagionale e a quello in nero)
Perché prima che inziasse l'immigrazione avevano tutti il posto fisso a tempo indeterminato e in regola, eh?
Ahrahr Mad Furibondo
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Zeus
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MessaggioInviato: 21 Set 2008 00:19    Oggetto: Rispondi citando

In un paesino in provincia di Alessandria è già comparsa una scritta sul muro "Forza Casalesi!" (*)














(*) forse pero' si riferiva agli abitanti di Casale Monferrato
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ili07
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MessaggioInviato: 21 Set 2008 02:04    Oggetto: Rispondi citando

seeeee Rolling Eyes
..italiani razzisti..buongiorno eh!?
questa frase ormai la metti su tutto...è come l'aceto balsamico che sta bene persino con le fragole!!! Twisted Evil
...
sarà meglio che capiscano che in italia comandano le cosche mafiose, altro che italiani razzisti, razzismo, e cavoli..
magari fosse solo questione di razzismo...sarebbe meno pericoloso....PER LORO! Confused




comunque sta vendetta dei Casalesi è davvero uno strappo con "la tradizione"

se la "nostra" mafia inizia a vedere anche nella microcriminalità extracomunitaria una frangia da tenere "al suo posto", mi sa che tra poco vedremo situazioni stile america dove le varie frangie criminali delle varie etnie si mettono a conquistare quartieri e a fare guerriglia urbana...

speriamo non ci si mettano pure i cinesi.. Shocked
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 21 Set 2008 16:21    Oggetto: Rispondi citando

ma la domanda che mi sorge spontanea come sempre è:

mentre le telecamere riprendevano costoro che tiravano giù pali, segnali stradali e quant'altro a portata di mano, le forze dell'ordine che facevano?

Non mi interessa se sono neri, gialli, verdi o marziani.
Se immigrati o ultrà, se a piedi o su un treno.


Si permette di loro di fare i vandali che desiderano.


L'ultima modifica di ioSOLOio il 22 Set 2008 14:50, modificato 1 volta
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sormariano
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MessaggioInviato: 21 Set 2008 20:20    Oggetto: Rispondi citando

No che il razzismo non c'entra. E neppure l'Islam. Questo e' quello che ci fanno bere ai TG perche' fa comodo.
Se ci capita come vicino un marocchino che vende cianfrusaglie col suo carretto, cominciamo a lamentarci che i vu cumpra' ci rubano il lavoro (quale? la raccolta dei pomodori nei campi di Puglia e Campania sotto il sole a 40 gradi ?), che puzzano e sono sporchi, che sono musulmani mentre noi, che siamo sempre dalla parte della ragione, non lo siamo.
Sembrerebbe razzismo. Invece no. Se il vicino fosse uno sceicco del Dubai, ugualmente negro, ugualmente musulmano, ci faremmo in 4 per farcelo buon vicino.
Come sempre e' il Dio denaro quello che muove i nostri pensieri.
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Gateo
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MessaggioInviato: 22 Set 2008 18:47    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
...dall'altra parte vi è un preciso e organizzato disegno islamico che vuole inserire le sue comunità in ogni paese occidentale e alla lunga diventare maggioranza, basandosi sulla maggiore prolificità.
E la seconda volta che spari questa bella teoria, forse dovresti uscire qualche prova per non passare da neocomplottista islamico-plutocratico-massonico, che dici?

Detto cio' ne sparo una anch'io: quando ho visto la ribellione degli extracomunitari di Castelvolturno anche il mio primo pensiero e' stato "ma guarda sti negri checasinochefanno machisicredonodiessere chesenetorninoalloropaese".
Ma ripensandoci, quante volte capita che a seguito di un omicidio di mafia,camorra, etc, la popolazione locale faccia manifestazioni spontanee di tale entita'?
Le manifestazioni ci son solo se organizzate da terzi, e di solito ce ne dimentichiamo immediatamente.
Mentre gli italiani ormai son tristemente assuefatti agli omicidi ed alla criminalita' organizzata e non ci fan piu' caso, questa gente di cultura diversa (ed a questo punto c'e' da chiedersi se inferiore alla nostra...) non pare normale vivere in un paese dove puo' arrivare una macchina e sparazzare sulla folla.
Ho idea che in molti paesi dell'Africa queste cose non accadano, eh!
Chissa', magari ci salveranno loro dalle mafie.
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MessaggioInviato: 22 Set 2008 19:33    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Ma ripensandoci, quante volte capita che a seguito di un omicidio di mafia,camorra, etc, la popolazione locale faccia manifestazioni spontanee di tale entita'?
Già,
forse dovremmo imparare qualcosa dagli immigrati.

E forse alcune degli aspetti negativi che attribuiamo agli immigrati le hanno imparate dagl'italiani
(ad es. si attribuisce a loro una buona parte della criminilatià. Non esisteva anche prima dell'immigrazione, e i grandi gruppi criminali spadroneggiavano, ma anche la piccola criminalità. E la piccolissima ilelgalità -dal fumare dove è vietato, buttare carte per terra, ecc. ecc,- tollerata. Chi è arrivato in una società così, non è escluso che entri in tali "famiglie", soprattutto se si ritrova senza lavoro, soldi ecc. ecc. . O pretendiamo che si comportino bene, quando buoan parte degli italiani non danno affatto il buon esempio?
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amhara
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MessaggioInviato: 24 Set 2008 16:45    Oggetto: Rispondi citando

spenderò solo quattro parole su tutto il thread:
non esistono complotti islamici
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 25 Set 2008 16:20    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
spenderò solo quattro parole su tutto il thread:
non esistono complotti islamici


caro amhara,
non ho mai parlato di complotti. sono assolutamente lontano dalle teorie dei complotti che rifuggo.
Ho detto che c'è un disegno islamico di espansione, che certamente non è dimostrabile ma risulta dai fatti.
A titolo di esempio: i non bianchi (neri, ispanici) sono diventati maggioranza negli Usa proprio perchè sono più prolifici.
Può essere anche positivo,ma se si inserisce la gestione della religione tutto diventa un grosso problema.
Gli italiani che prima erano molto prolifici sono andati in tutto il mondo ora si sono limitati e la situazione italiana sarebbe ecosostenibile se i risultati raggiunti non fossero annullati dall'immigrazione.
Tutti coloro che parlano dell'immigrazione come risorsa guardano solo aspetti economici parziali (badanti, contributi Inps, lavori che dicono rifiutati dagli italiani), ma non guardano alla situazione nel suo insieme.
Soprattutto non considerano che per il territorio italiano noi dovremmo decrescere se vogliamo consentire una vita decente a chi verrà dopo.
ciao
paolo
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MessaggioInviato: 25 Set 2008 19:12    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

Gateo ha scritto:
paolodegregorio ha scritto:
...dall?altra parte vi è un preciso e organizzato disegno islamico che vuole inserire le sue comunità in ogni paese occidentale e alla lunga diventare maggioranza, basandosi sulla maggiore prolificità.
E la seconda volta che spari questa bella teoria, forse dovresti uscire qualche prova per non passare da neocomplottista islamico-plutocratico-massonico, che dici?

Detto cio' ne sparo una anch'io: quando ho visto la ribellione degli extracomunitari di Castelvolturno anche il mio primo pensiero e' stato "ma guarda sti negri checasinochefanno machisicredonodiessere chesenetorninoalloropaese".
Ma ripensandoci, quante volte capita che a seguito di un omicidio di mafia,camorra, etc, la popolazione locale faccia manifestazioni spontanee di tale entita'?
Le manifestazioni ci son solo se organizzate da terzi, e di solito ce ne dimentichiamo immediatamente.
Mentre gli italiani ormai son tristemente assuefatti agli omicidi ed alla criminalita' organizzata e non ci fan piu' caso, questa gente di cultura diversa (ed a questo punto c'e' da chiedersi se inferiore alla nostra...) non pare normale vivere in un paese dove puo' arrivare una macchina e sparazzare sulla folla.
Ho idea che in molti paesi dell'Africa queste cose non accadano, eh!
Chissa', magari ci salveranno loro dalle mafie.

Magari fosse così semplice... Ma perché noi italiani aspettiamo sempre che siano altri a risolvere i nostri problemi? Siano essi "uomini della provvidenza", dittatori o marziani?
Concordo con te sulla parte che concerne l'inerzia e l'indifferenza degli italici cittadini ma non certo quando dici che in Africa queste cose non succedono.
L'Africa è attraversata, inzuppata e travolta dal sangue per ragioni non molto diverse da quelle che muovono i killer della mafia. Tutte lotte tribali per ottenere il controllo del territorio e delle risorse. Le lotte tribali sono all'ordine del giorno, spesso sovvenzionate dall'occidente o da altre potenze straniere che, del tenere l'Africa in ostaggio di guerre intestine, hanno fatto lo strumento per approvvigionarsi e depredare le preziose risorse minerarie del continente nero.
Il fatto di cui discutiamo è indiscutibilmente una novità: gli extracomunitari che fanno sentire la loro voce comportandosi come ultas, spaccando tutto, dando fuoco ai cassonetti eccetera.
S'era mai visto? Fino ad oggi se ne stavano nascosti, tranquilli e buoni per non farsi malvolere o sbattere fuori a calci.
Mi viene da pensare come eravamo trattati noi immigrati a Coney Island. Ma è roba del secolo scorso, è come parlare di una partita di calcio che ormai appartiene al passato dei nostri nonni.
Questa gente non ha solo una cultura diversa dalla nostra (e questo magari può tornarci utile visto come la nostra cultura ci ha ridotti, incapaci di reagire alla sopraffazione della criminalità organizzata, capaci sono di chiedere a gran voce capri espiatori da poter condannare e mettere al rogo): questa gente ha messo in evidenza qualcosa che continuamente cerchiamo di rimuovere. Non siamo un paese accogliente, non abbiamo niente di quella che dovrebbe essere la tanto decantata cultura cristiana. Siamo diventati un popolo di farisei pronti a tagliare la gola o la borsa del vicino, del lavoratore che abbiamo assunto, del contribuente che paga il nostro stipendio di politico.
Siamo buoni moralisti ma pessime persone morali. Abbiamo talmente paura degli altri fa costringerli a vederci come nemici innescando un processo che si autoalimenta.

Loro non lo sanno, quei poveri immigrati che hanno visto i loro amici e parenti uccisi in una mattanza ingiustificabile non lo hanno capito che siamo noi quelli veramente in difficoltà. Stiamo per perdere tutto perché abbiamo perduto già da un bel po' di anni, il senso stesso della storia che ci ha portati fin qui, non sappiamo nemmeno da dove vengono le nostre istituzioni e francamente non ce ne importa un cazzo.
Poi arriva qualcuno che mette le bombe, spara alla gente avvelena il nostro cibo e la nostra aria, cambia le regole del gioco durante il gioco, ammazza l'informazione e la legalità e noi continuiamo a fare quello che da qualche decennio abbiamo imparato a fare bene. Andare nei centri commerciali.
Ma tutta quella merce da dove viene? Quali enormi profitti genera? E questi profitti smisurati quale povertà di ritorno generano?
Caro gateo non esistono angeli negri che possano salvarci dalle mafie. Esiste solo il tempo che potrà cancellare questa civiltà imperfetta e lo farà in modo impercettibile così come lo ha già fatto nel poco tempo che è passato dal dopoguerra.
Te la senti di aspettare qualche centinaio di anni, o forse qualche millennio?
Io no, ho urgenza di finire il ciclo e di farlo in serenità.
Cosa assai difficile se continuiamo a spalancare le nostre finestre sulla strada e a tenere gli occhi chiusi sulla gente. E su noi stessi.
Ma fintanto che continuiamo a prendere per buono quello che l'informazione ci offre come diavolo facciamo a capire che cosa davvero sta accadendo intorno a noi?
E non sperate che internet sia un'alternativa. E' difficile per un non esperto discriminare nella massa dell'informazione le cose che sono vere da quelle che vere non lo sono ma sono talmente credibili da sembrare tali.

Nota:
paolodegregorio ha nello stesso tempo torto e ragione. Esiste sì una volontà di alcune frange pseudoislamiche o comunque di cultura islamica, volontà orientata a infiltrarsi nella civiltà cosiddetta occidentale per le ragioni che possiamo immaginare. Ma sono pulci sulla schiena di un asino.
Il discorso della prolificità è perdente. I cittadini di seconda generazione tendono a tornare a cercare el loro origini culturali: quelli di terza si ribelleranno ai genitori e cercheranno di adeguarsi alle tendenze del luogo in cui vivono.
La religione e le tradizioni risulteranno stridenti con il tenore di vita e di libertà alla quale possono facilmente accedere. Sperare di poter conquistare un paese con questi mezzi è come cercare di sterminare la popolazione nemica inserendo del veleno nella colla dei francobolli.

Il fatto è che una "Spectre" in grado di dominare il mondo non può raggiungere i suoi scopi senza coinvolgere la maggioranza della popolazione interessata. E questo si è rivelato sempre fallimentare. Basta guardare l'incredibile successo politico-militare del nazismo. Il fatto è che la natura umana porta alla formazione di microcelle sociali. E' un retaggio che ha origine nella famiglia primordiale e la sua estensione locale: la tribù. E se qualcuno volesse organizzare una conversione totalitaria di una intera nazione si scontrerebbe prima o poi con questo tipo di tentenza. L'individuo finisce sempre per anteporre il proprio interesse personale. E tutti questi fenomeni, sebbene di grande rilevanza, finirebbero per essere transitori.
Non s'illudano i propositori di una evangelizzazione totale e perenne, siano essi liberisti, capitalisti, cattolici, islamici o chi vi pare che siano.
Tutto su questo pianeta è transitorio. E' nella natura delle cose e dell'universo che ci contiene e di cui facciamo parte.
Non è una consolazione ma un dato di fatto già dimostrato nei fatti.
I dinosauri non avevano conflitti religiosi e politici che potevano accelerare la loro estinzione eppure hanno chiuso il loro dominio lo stesso.
Qualcuno li ha visti in giro?
Il terrorismo islamico terminerà quando smetterà di farci paura. E questo vale per tutti i terrorismi. Chi alimenta sentimenti di paura non è nostro amico. Politici per primi.
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amhara
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 03:47    Oggetto: Rispondi citando

se parli di disegno vuol dire che qualcuno, nascostamente, lo fa questo disegno, se no si parla di puro caso. altrimenti si potrebbe dire che esisteva un complotto italiano per colonizzare mezzo mondo...
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 09:37    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
se parli di disegno vuol dire che qualcuno, nascostamente, lo fa questo disegno, se no si parla di puro caso. altrimenti si potrebbe dire che esisteva un complotto italiano per colonizzare mezzo mondo...

Magari se citi esattamente il periodo o la frase alla quale ti riferisci come ho fatto io quotandoti, faciliti anche ad altri la lettura generale del 3D ed il senso della tua obiezione.
Nello specifico non salterei alla conclusione di un disegno italiano per colonizzare mezzo mondo. E' una equazione troppo "facile" ed esasperata. Una dimostrazione per assurdo che può solo far deviare il discorso sulle ucronie.

Gli illusi che ipotizzarono di colonizzare qualche paese sovrano sapevano esattamente quali erano i loro limiti. Tutta l'operazione aveva uno scopo meramente propagandistico e di facciata.
Per dominare il mondo bisogna prima conoscerlo. Altrimenti si fa solo della bassa macelleria.

In questo caso, l'ipotesi di una fantomatica "Spectre" è solo tua. I complotti ci sono sempre stati ma nessuno può funzionare se non è sorretto da un intero sistema di consensi e i consensi, come ho detto sono estremamente opportunisti e labili.
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 15:27    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

Il fatto di cui discutiamo è indiscutibilmente una novità: gli extracomunitari che fanno sentire la loro voce comportandosi come ultas, spaccando tutto, dando fuoco ai cassonetti eccetera.

forse perchè è la prima volta che vengono presi così di mira?
E capiscono che "facilmente" potrebbe non essere l'ultima?
Anche se pure questo, forse. è un segno della loro "integrazione"...sono sufficientemente integrati da apparire alla malavita scomodi come alcuni nostri connazionali forse?


Silent Runner ha scritto:

[b]Non siamo un paese accogliente, non abbiamo niente di quella che dovrebbe essere la tanto decantata cultura cristiana. Siamo diventati un popolo di farisei pronti a tagliare la gola o la borsa del vicino, del lavoratore che abbiamo assunto, del contribuente che paga il nostro stipendio di politico.

prego?
cosa c'entra in questo momento?
Non è mica stata un pestaggio razzista o una aggressione messa in piedi da quattro bulletti idioti tanto per divertirsi a danno dell'immigrato.
E' stata una spedizione della malavita, con armi di grosso calibro e se non erro 120 colpi sparati.

E mi viene da pensare (per quanto sino ad oggi successo nei "precedenti" storici, poi magari i fatti mi daranno torto) che la criminalità organizzata magari colpisce per errore un bambino per strada, ma nell'intento comunque di centrare un bersaglio designato.
Non va in gironzola a sparare a quel modo se -come criminalità- non si sente infastidita.


Silent Runner ha scritto:

Siamo buoni moralisti ma pessime persone morali. Abbiamo talmente paura degli altri fa costringerli a vederci come nemici innescando un processo che si autoalimenta.

ah beh, ma il moralismo è facile e comodo, prevede l'applicazione della morale agli altri.

E comunque....scene di guerriglia urbana, che siano messi in piedi da un branco di ultras, da un nugolo di difensori del malavitoso di turno che si cerca di sottrarre all'arresto, o di un gruppo di immigrati sempre indecenti e inaccettabili sono !

Invece li si accetta, perchè chi governa con ipocrito moralismo tuona ogni volta contro l'inaccettabile situazione prendendosi ben guardia dall'agire e inimicarsi così alcune situazioni e frange.
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 19:04    Oggetto: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
amhara ha scritto:
spenderò solo quattro parole su tutto il thread:
non esistono complotti islamici


caro amhara,
non ho mai parlato di complotti. sono assolutamente lontano dalle teorie dei complotti che rifuggo.
Ho detto che c'è un disegno islamico di espansione, che certamente non è dimostrabile ma risulta dai fatti.
Veramente e' proprio coi fatti che potresti dimostrare l'esistenza di tale disegno, purtroppo tu hai solo delle opinioni, tra l'altro campate per aria...
paolodegregorio ha scritto:
A titolo di esempio: i non bianchi (neri, ispanici) sono diventati maggioranza negli Usa proprio perchè sono più prolifici.
Qualcuno salvi la minoranza caucasica, presto!
Citazione:
The U.S. population's racial distribution in 2006 was as follows:[22]
Total population: 299 million
White
Including 23.2 White Hispanics: 74% or 221.3 million
Not including White Hispanics: 66% or 198.1 million
Hispanic or Latino of any race: 14.8% or about 44.3 million.[23]
Black or African American alone: 13.4% or 40.9 million
Some other race alone: 6.5% or 19 million
Asian alone: 4.4% or 13.1 million
Two or more races: 2.0% or 6.1 million
American Indian or Alaska Native alone: 0.68% or 2.0 million
Native Hawaiian or other Pacific Islander alone: 0.14% or 0.43 million
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MessaggioInviato: 26 Set 2008 20:20    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
Silent Runner ha scritto:

Il fatto di cui discutiamo è indiscutibilmente una novità: gli extracomunitari che fanno sentire la loro voce comportandosi come ultas, spaccando tutto, dando fuoco ai cassonetti eccetera.

forse perchè è la prima volta che vengono presi così di mira?
E capiscono che "facilmente" potrebbe non essere l'ultima?
Anche se pure questo, forse. è un segno della loro "integrazione"...sono sufficientemente integrati da apparire alla malavita scomodi come alcuni nostri connazionali forse?


Silent Runner ha scritto:

Non siamo un paese accogliente, non abbiamo niente di quella che dovrebbe essere la tanto decantata cultura cristiana. Siamo diventati un popolo di farisei pronti a tagliare la gola o la borsa del vicino, del lavoratore che abbiamo assunto, del contribuente che paga il nostro stipendio di politico.

prego?
cosa c'entra in questo momento?
Non è mica stata un pestaggio razzista o una aggressione messa in piedi da quattro bulletti idioti tanto per divertirsi a danno dell'immigrato.
E' stata una spedizione della malavita, con armi di grosso calibro e se non erro 120 colpi sparati.

E mi viene da pensare (per quanto sino ad oggi successo nei "precedenti" storici, poi magari i fatti mi daranno torto) che la criminalità organizzata magari colpisce per errore un bambino per strada, ma nell'intento comunque di centrare un bersaglio designato.
Non va in gironzola a sparare a quel modo se -come criminalità- non si sente infastidita.


Silent Runner ha scritto:

Siamo buoni moralisti ma pessime persone morali. Abbiamo talmente paura degli altri fa costringerli a vederci come nemici innescando un processo che si autoalimenta.

ah beh, ma il moralismo è facile e comodo, prevede l'applicazione della morale agli altri.

E comunque....scene di guerriglia urbana, che siano messi in piedi da un branco di ultras, da un nugolo di difensori del malavitoso di turno che si cerca di sottrarre all'arresto, o di un gruppo di immigrati sempre indecenti e inaccettabili sono !

Invece li si accetta, perchè chi governa con ipocrito moralismo tuona ogni volta contro l'inaccettabile situazione prendendosi ben guardia dall'agire e inimicarsi così alcune situazioni e frange.

[b]Aiuto!


Shocked [..cosa c'entra in questo momento?]
Ehi, non leggere solo il neretto: avevo fatto una riflessione allargata sulla società nella quale questi uomini di diversa cultura sono venuti a vivere.
Non puoi negare che non siamo più un paese accogliente.
Non puoi negare che le tanto decantate "radici cristiane della nostra civiltà sono andate a farsi fottere. I principi della cristianità che i nostri politici volevano mettere un po' dappertutto, costituzione europea compresa, sono spariti da un pezzo. Volevo solo porre l'accento sull'ipocrisia della maggior parte della gente. Chi viene da noi scappando da paesi in cui è impossibile vivere non trova certamente il bengodi. Questo volevo dire. Non siamo migliori di loro, questo volevo dire.
E ho anche voluto dire che, forse, questa gente, con la sua ribellione squinternata, imitando i nostri modi più selvaggi e incivili ha messo in evidenza qualcosa che continuamente cerchiamo di rimuovere.

Uh, è pronta la cena, casomai continuo dopo..
ciao.
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MessaggioInviato: 27 Set 2008 14:14    Oggetto: Rispondi citando

Premetto, caso ma ive ne fosse bisogno: senza polemica alcuna.
Ma con la voglia di sentire una persona che molto spesso fa considerazioni acute e dalla quale dunque mi piacerebbe conoscere alcuni suoi pensieri "diretti".
Perchè regolarmente le discussioni sui media tradizionali, quale che sia l'argomento (dalla sicurezza all'immigrazione, dalle banche a Alitalia) non si dicono mai i dettagli, le cose precise.
Così..


Silent Runner ha scritto:
Non puoi negare che le tanto decantate "radici cristiane della nostra civiltà sono andate a farsi fottere.

ma credi che ci sia stato un tempo in cui le "radici cristiane" erano molto diverse nei fatti?


Silent Runner ha scritto:
Non puoi negare che non siamo più un paese accogliente.

mi citi una occasione o tempo storico in cui lo siamo stati o almeno lo siamo stati di più ?
Forse quando semplicemente il problema non c'era?
Accogliere cento persone una tantum è facile, il problema non sussiste. Gli si può anche regalare qualsiasi cosa che non pesa sulla comunità e ci si fa pure belli con i "principi cristiani".

Come al lato pratico potremmo e dunque dovremmo essere "più accoglienti" ?
Questo nessuno lo dice.
I diretti interessati, coloro che dovrebbero agire e fare delle scelte, dicono solo che "bisogna accoglierli".

Quando si parla di flussi migratori importanti, che naturalmente non vedono coinvolta solo l'Italia anche se è naturale che sia più problematico per noi rispetto che so alla Finlandia vista la naturale disposizione fisica sul continente, non si può più "solo" accogliere e basta.

Il punto è che da tempo, sempre più da "troppo" tempo non si fa assolutamente nulla se non quello di dire che "bisogna accoglierli".
Naturalmente sulla pelle della cittadinanza.

Perchè naturalmente non sono tutti delinquenti coloro che arrivano. Certo.
Ma una volta che li accogliamo a braccia aperte, a centinaia, migliaia che si fa?

Ci sono zone dove ancota il "problema" immigrazione sul territororio è poco sentito. Ma prima o poi la naturale espansione del fenomeno arriverà ovunque. E credo sia anche una cosa scontata, le nazioni uniche ed univoche di un tempo non ci sono più.
Altri paesi sono già molto più mischiati del nostro, in questo siamo solo più indietro.

Però ne ho le balle piene di sentire un giorno si e l'altro pure una sinistra, una parte pseudo cattolica della destra e ancor di più il Vaticano che parlano di quanto poco siamo accoglienti.
Di quanto si vuole mettere i bastoni tra le ruote ai disperati che arrivano da noi.
Tanto loro devono solo parlare. Altro non fanno. E non percepiscono.


Forse è vero che si diventa un poco più intolleranti, perchè la gente comune, quella che poi quotidianamente si confronta con l'immigrazione e non coloro che ne parlano da lontano, affrontando un fenomeno che non hanno mai visto e conosciuto...ebbene la gente è piuttosto stufa della solita solfa del poverino e disperato che bisogna aiutare, che bisogna comunque accogliere, che non bisogna metterlo nei centri di accoglienza, che se è beccato a fare qualcosa di illecito gli si mette un foglietto in mano e gli si chiede di andarsene spontaneamente dall'Italia.
Che "bisogna fare" ma nessuno fa mai, scaricando i problemi sulla collettività.
Una cattiva gestione è naturale che si trasformi in sospetto e intolleranza in chi poi si deve confrontare ogni giorno con certi problemi e non solo in astratto.


Silent Runner ha scritto:
Chi viene da noi scappando da paesi in cui è impossibile vivere non trova certamente il bengodi. Questo volevo dire. Non siamo migliori di loro, questo volevo dire.

ah, ma certo che non siamo diversi o migliori di loro, degli altri!
Ci mancherebbe, la media è media ovunque.



Silent Runner ha scritto:
E ho anche voluto dire che, forse, questa gente, con la sua ribellione squinternata, imitando i nostri modi più selvaggi e incivili ha messo in evidenza qualcosa che continuamente cerchiamo di rimuovere.

uhm, di questo son meno convinto.
Non credo che si cerchi di rimuoverlo, semplicemente certi comportamenti sono oramai visti con disinteresse dopo i primi cinque minuti di chiacchiera da giornalai, che sia lo sfascia carrozze andando allo stadio, il tentativo di salvare un delinquente dalla polizia o un gruppo di immigrati che fa casino.
Tanto a una parte forse va bene così, all'altra che non va bene ha preso atto che l'illegalità in Italia è oramai quasi un "diritto".

Parcheggiare davanti al cancello di casa, in divieto di sosta, in tripla fila, in un posto riservato ai portatori di handicap....ecchissenefrega
Attraversare le strisce pedonali con il rosso...vuoi mica che aspetti.
Andare a 180 km/h dove il limite è 130 e contestare il Tutor che ti fa la media di viaggio...mica vuoi che vada come una lumaca.
Ecc.Ecc.


Il problema sentito dalla gente, non è l'immigrato in quanto tale. Ma il fenomeno collaterale dell'illegalità che spesso ne deriva.


Se poi mi dici che certe situazioni, certi conflitti, certi attriti possono essere comodi a qualcuno, essere sfruttati ad arte, da un lato atteggiandosi a buonisti, dall'altro mostrando un ottuso celodurismo ti do perfettamente ragione.
Così come c'è chi a vario titolo sfrutta l'immigrazione per profitto e non sono solo gli scafisti, anzi!



Vige a mio parere lo stesso problema insito con la religione islamica.
Non è un problema che chi è di religione musulmana preghi il suo Dio, osservi i suoi precetti.
Semplicemente il cittadino vorrebbe che ciò avvenisse in osservanza delle leggi italiane.
E magari (è solo un esempio) pregare in mezzo alla strada a centinaia non è una cosa accettabile. Io e te non lo potremmo fare, quindi diventa inaccettabile che lo si permetta ad altri.
Di queste piccole situazioni quotidiane ve ne sono tante e messe tutte assieme ho idea che ingenerino poi quell'intolleranza in chi percepisce questi "permessi" extra come un atto iniquo.
E naturalmente subito dopo c'è chi è pronto a sfruttare questi umori popolari in un senso o nell'altro a seconda della corrente politica.
Naturalmente parlando. E basta.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 29 Set 2008 17:01    Oggetto: Rispondi citando

..Arrivo eh? Non mi sono dimenticato.. Un attimo che finisco la risposta.. data la complessità dell'argomento è un po' lunga. Wink
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MessaggioInviato: 29 Set 2008 18:51    Oggetto: Re: Castelvolturno: il razzismo non c'entra Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Il terrorismo islamico terminerà quando smetterà di farci paura. E questo vale per tutti i terrorismi.
Manfatti!
Tantopiu' che negli attentati poi muori per l'esplosione, mica di paura!

(cosi', tanto per confonderti le idee...)
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MessaggioInviato: 30 Set 2008 16:06    Oggetto: Rispondi

- il razzista precisa ?
i Paolo De Gregorio, 29 settembre 2008

Qualche giorno mi sono beccato del ?razzista? perché sostenevo che l?immigrazione aveva spostato a destra le classi subalterne che hanno patito sulle loro spalle un mercato del lavoro più difficile, una guerra tra poveri, e vissuto il disagio della coabitazione difficile nelle periferie.
La destra economica e imprenditrice, che ha beneficiato in Europa di questo esercito pronto a tutto pur di lavorare, è la stessa che sul fronte politico ha giocato la carta xenofoba promettendo a quelle stesse classi subalterne di liberarle dalla immigrazione.
Ieri in Austria si è confermato questo gioco politico con la vittoria della destra che il più importante politologo austriaco, Anton Pelinka, ha commentato così: ?hanno conquistato i nuovi poveri e i perdenti, sono maschi, operai, era sbagliata l?analisi marxista classica che diceva che le classi proletarie e l?impoverimento avrebbero portato il sorgere automatico del socialismo. E? vero il contrario, portano gli elettori all?estrema destra?.
Dico io: capitale e lavoro sono due facce della stessa medaglia e sono intimamente legati nei loro destini. Se non vi è un partito che in modo convincente lotta per il superamento del lavoro salariato, per eliminare i padroni e il capitalismo, gli operai scelgono il padrone.
In Austria, come nel resto d?Europa, vi è un partito socialdemocratico privo di identità, come tutti quelli europei, che dovrebbero rappresentare la sinistra, l?alternativa, e invece è un partito velleitario, che vorrebbe mettere solo qualche regoletta allo strapotere capitalista e conservare il ruolo di rappresentante e mediatore dei conflitti sociali. Sulla questione immigrazione, come Veltroni in Italia, questi partiti la accettano supinamente e non vogliono tener conto della montante rabbia di quelli che teoricamente dovrebbero rappresentare.
La destra europea sta vincendo sulle ambiguità e debolezze di queste pseudo sinistre che appoggiano l?immigrazione, senza tener conto della stagnazione economica che non crea più un solo posto di lavoro e trasforma molti immigrati da potenziali lavoratori in sbandati papponi spacciatori, di cui nessuno sentirebbe la mancanza.
Paolo De Gregorio
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