Registrato: 06/04/06 11:11 Messaggi: 2902 Residenza: Alfea, nel magico mondo di Magix
Inviato: 26 Ott 2008 22:11 Oggetto: naturalmente...
3 è meglio di 1 ed inoltre si possono correggere a vicenda per migliorarsi!
Avete avuto occasione di leggere la legge finanziaria per intero? E' sconvolgente...
Registrato: 26/04/05 15:20 Messaggi: 250 Residenza: Villa d'Ogna (BG)
Inviato: 27 Ott 2008 14:35 Oggetto: Re: naturalmente...
hope ha scritto:
3 è meglio di 1 ed inoltre si possono correggere a vicenda per migliorarsi!
Avete avuto occasione di leggere la legge finanziaria per intero? E' sconvolgente...
Purtroppo no, e non ho nemmeno letto tutta la riforma Gelmini.
Altrove mi è stato detto che la riforma va letta e che noi che la contestiamo non abbiamo capito nulla.
Io però direi il contrario: cara Gelmini, invece di piangere sulla spalla del Berlusca, spiegaci i punti della riforma, perchè se nessuno l'ha capita o se tutti l'hanno fraintesa, un motivo ci sarà...
inutile dire che già il giorno dopo il caro presidente cavaliere ha sconfessato di aver mai detto che si sarebbe servito delle forze dell'ordine contro gli studenti...
però c'ha tenuto a sottolineare che è ora che tutti si diano una calmata e che si facciano anche un sonno ristoratore, che alle cose serie ci pensa lui...
Citazione:
Manifestanti, a nanna
Silvio Berlusconi liquida con battute sprezzanti la grande manifestazione del Pd di sabato scorso, al Circo Massimo, minimizza la protesta, irride agli studenti e consiglia a tutti di farsi un riposino. Ché a sistemar l'Italia ci pensa lui
E' la vecchia storia del bue che dà del cornuto all'asino: il copyright del vanto di aver portato in piazzamilioni di persone spetta in tempi recenti a Silvio Berlusconi. Ma poiché la coerenza è virtù dei poveracci e il premier poveraccio non è, ora Berlusconi rinfaccia come niente fosse al PD di aver notevolmente esagerato la portata della manifestazione di sabato scorso al Circo Massimo: «È la sinistra delle frottole e delle insulsaggini - replica col solito piglio icastico -, delle invettive e delle calunnie».
E quando uno in una materia eccelle - nelle frottole, putacaso - la sua parola è autorevole: non ha forse annunciato il presidente del Consiglio, in sede ufficiale e davanti alle telecamere, l'intenzione di accordarsi col ministro dell'Interno perché le scuole fossero sgomberate dalle forze di polizia, salvo smentire l'indomani incolpando questo e quello di aver equivocato a bella posta?
«Veltroni ha perso - insiste il premier - e per cinque anni non c'è più niente da fare: vada a riposarsi, ci lascerebbe così lavorare meglio e con più profitto per gli italiani». Insomma, tutti a nanna e nessuno osi disturbare il manovratore che ci pensa lui, Silvio, a tenere la rotta del Titanic. E lamenta, un Berlusconi mai sazio di complimenti, tripudi e consensi plebiscitari, che l'opposizione non fa altro che criticarlo. Ma come si dovrebbe mai definire il governo di un Paese in cui l'opposizione non faccia precisamente questo, cioè incalzare la maggioranza a ogni piè sospinto? Si dovrebbe forse parlarne come di un regime, rispolverando un termine caro a Berlusconi che vi è ricorso più e più volte nei confronti del centrosinistra?
Non ha quindi torto Veltroni, e le dichiarazioni del suo rivale politico lo dimostrano, quando accusa il premier di pretendere di governare gli italiani come se presiedesse un consiglio di amministrazione e potesse decidere a suo piacimento, nel più totale dispregio della dialettica parlamentare, in quale direzione debba andare per esempio un istituto di importanza cruciale come la scuola.
E se la scorsa settimana il Pdl brindava ai sondaggi che premiavano come mai prima una maggioranza di governo, ora il vento potrebbe cominciare a girare dall'altra parte grazie ai giochini delle tre carte di Tremonti (l'Ici, che pagheremo in qualche altro modo, la detassazione degli straordinari, che le aziende non fanno più fare da tempo per risparmiare, per fare qualche esempio) sommati al riformismo brutale diBrunetta e ai tagli della Gelmini che, dimentica d'essersi inalberata a inizio legislatura per esser stata lasciata senza fondi e subito rientrata nei ranghi imposti dagli uomini di governo, mira e affonda la scuola elementare, fiore all'occhiello a livello europeo del peraltro disastrato sistema dell'istruzione.
Dell'evasione fiscale da recuperare (uno dei cavalli di battaglia di Prodi più detestati dall'elettorato di centrodestra) non si parla più, lo scandalo del salvataggio in extremis di Alitalia sulle spalle dei contribuenti è archiviato come un successo dei primi cento giorni, la piccola e grande criminalità che doveva essere sgominata con l'esercito, come nei film, è argomento caduto già in prescrizione (sarà che le forze dell'ordine devono tenersi libere per «arrestare qualche studente», come cantava De Andrè nella Canzone del maggio), insomma in tutta questa politica dell'annuncio e della legislazione d'emergenza e antidemocratica non rimane spazio che per qualche altro colpo di teatro.
Come la detassazione della tredicesima, cui il premier vorrebbe ora ricorrere in tutta fretta per frenare l'emorragia di consensi che Veltroni assicura essere «intorno al 18% in un mese e mezzo». Dati gonfiati, replica il Pdl. E tuttavia si cerca di correre ai ripari per questo danno d'immagine che la maggioranza sente d'aver subito. Sincera preoccupazione per il malessere degli Italiani? No, figuriamoci. È che Berlusconi non vuole arrivare col fiato corto alle elezioni europee in maggio.
Ma il recupero della credibilità e del consenso è un problema che il Pdl condivide proprio col suo peggior nemico, il Pd. Perché non basta una manifestazione a far primavera ed è molto probabile che i dati del Viminale sulle trecentomila presenze effettive al Circo Massimo non siano lontane dal vero. Il che non significa che il machismo governativo non cominci a dar sui nervi a più italiani di quanti non plaudano al «dagli al fannullone» di stampo leghista.
E' che quegli italiani è più facile trovarli nelle facoltà occupate che sotto uno striscione del Pd: sono quei ragazzi e i loro genitori, sono queste famiglie scippate di un presente decoroso e di un futuro sul quale investire che alimentano la pericolosa deriva dell'antipolitica. Ed è questo sentimento del tanto peggio, tanto meglio che ha premiato la politica muscolare del Pdl. Non rimane che sperare che l'Italia sia davvero migliore di questa destra. Ma anche di questa sinistra, senza sconti per nessuno.http://liberoblog.libero.it/attualita/bl8163.phtml?ssonc=1358502929
risposta degli studenti
Citazione:
SCUOLA: 'ASSEDIO' AL SENATO E CORTEI IN TUTTE LE CITTA'
ROMA, 28 OTT - Sono al momento sette i cortei spontanei degli studenti medi e universitari che stanno attraversando Roma per convergere a palazzo Madama sede del Senato dove oggi è in discussione il contestato decreto Gelmini. Il corte più numeroso, circa 1.000 i partecipanti è partito da piazza della Repubblica diretto a piazza Navona, e si trova all'altezza di corso Rinascimento. Altri cortei, di circa 3-400 studenti, sono segnalati: a viale Marconi con conseguente chiusura al traffico da via Leopoldo Nobili; all'Eur, in viale America, diretti a piazza Francesco Vivona dove la protesta si é trasformata in un sit-in. Un corteo sta percorrendo via di Ripetta e via della Scrofa, mentre il corteo lungo viale Trastevere ha ormai raggiunto corso Rinascimento. Ancora un corteo, sempre spontaneo si è formato nella zona della Garbatella, in via Silvio D'Amico e via Leonardo da Vinci. Da Ostiense sta partendo un altro corteo per raggiungere quello già in corso in viale Silvio D'Amico che intende raggiungere la Facoltà di lettera di Roma Tre. Alle 14 è previsto un corteo da piazza della Repubblica a piazza Barberini. Numerose le pattuglie della polizia municipale che stanno operando lungo i percorsi delle manifestazioni per limitare i disagi al traffico e provvedere alla chiusura e riapertura delle strade interessate.
A RITMO DI BATTIATO PROTESTA STUDENTI SOTTO SENATO
Cercano "un centro di gravità permanente" le centinaia di studenti confluite da quasi un'ora davanti all'ingresso principale del Senato. E' un Battiato rivisitato e mixato quello che intonano gli studenti di scuole medie e licei, che occupano lo spazio della Corsia Agonale, vale a dire la stradina che collega Corso Rinascimento a Piazza Navona. La protesta contro il decreto Gelmini alterna intermezzi musicali a slogan urlati contro la riforma della scuola o all'indirizzo del ministro. Gli studenti presenti sotto il Senato sono l'avanguardia di un corteo, il cui arrivo è atteso a Piazza Navona in mattinata.
MILANO, ALTRI DUE ISTITUTI SUPERIORI IN OCCUPAZIONE
La mobilitazione studentesca contro il decreto Gelmini prosegue a Milano anche nelle scuole superiori. Al liceo artistico Boccioni in zona Fiera, in occupazione da ieri, oggi si sono aggiunti, secondo quanto riferiscono dal Coordinamento dei collettivi studenteschi, altri due istituti superiori: il liceo classico Manzoni e il magistrale Agnesi. Inoltre, altre scuole (l'istituto tecnico Besta, il liceo di scienze sociali Kandinsky e gli scientifici Marconi e Bottoni) hanno optato per "giornate autogestite - spiegano dai Collettivi - durante le quali si farà attività informativa sulle conseguenze della riforma e si studieranno le iniziative dei prossimi giorni che culmineranno con lo sciopero del 30 ottobre prossimo". Allo storico liceo classico Parini, invece, per oggi è stata organizzata un'assemblea occupata.
STUDENTI OCCUPANO FERROVIA VIAREGGIO, NESSUN DISAGIO
Un gruppo di studenti, partito in corteo dalla centrale Piazza Mazzini, ha occupato per alcuni minuti, questa mattina, i binari della stazione ferroviaria di Viareggio. La manifestazione non ha causato alcun problema al transito dei treni. Il gesto rientra nelle proteste contro il cosiddetto 'decreto Gelmini' sulla riforma della scuola. A Viareggio e in Versilia nella maggior parte degli istituti la lotta prosegue con l' autogestione, mentre sono state sospese molte occupazioni.
STUDENTI STRADA A CAGLIARI
E' iniziata poco prima delle 9 la protesta dei 1.400 studenti del Liceo Classico Siotto di Cagliari, una delle più grandi scuole d'Italia, che hanno occupato viale Trento, la strada antistante l'istituto e dove si trova anche la sede della Regione Sardegna, sedendosi per terra e bloccando il traffico. Con megafoni, striscioni e cori manifestano la propria protesta contro legge 133 per il riordino della Scuola e dell'Università. L'intenzione degli studenti della sede centrale e di quella staccata di via Falzarego, che hanno attuato una improvvisa azione di contestazione con un tam tam di richiamo attraverso sms, è di restare in piazza sino a fine mattinata bloccando la circolazione stradale ed i pullman dei trasporti. Non è presente alcun addetto delle forze dell'ordine che non sapevano della manifestazione.
A BARI CORTEO STUDENTI CON VENDOLA E SINDACO
"La 133 è una ferita insopportabile. Non solo nei confronti della scuola pubblica ma della democrazia": lo ha detto all'ANSA, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che poco fa si è messo alla testa di un corteo spontaneo di studenti che protesta contro il decreto Gelmini. Insieme con Vendola c'é anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, gli assessori regionali al Lavoro, Marco Barbieri, e al Diritto allo studio, Mimmo Lomelo. Al corteo - secondo fonti della Questura - partecipano circa tremila studenti. In testa al corteo c'é una bara, già utilizzata dai giovani in precedenti iniziative, che viene portata a spalla: sopra c'é un cartello con scritto "onoranze funebri Gelmini". La manifestazione si snoda in modo festoso per le vie della città con maglie che vengono lanciate in aria, slogan, balli e applausi. Tutto è cominciato con un'assemblea che era stata organizzata in un'aula della facoltà di Giurisprudenza: il luogo non riusciva a contenere il numero di studenti che, tra l'altro, cominciavano ad arrivare a centinaia e centinaia dalle altre facoltà.
A POTENZA STUDENTI DENTRO, MA LASCIANO ZAINI FUORI
Circa un migliaio di zaini sono stati lasciati stamani appesi alle ringhiere del cortile esterno del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Potenza, "simbolo della nostra protesta e del nostro strumento quotidiano di apprendimento, lasciato fuori dalla scuola": gli studenti, invece, sono entrati "solo per eleggere - hanno spiegato - i rappresentanti alla Consulta provinciale". La forma di protesta è stata attuata alle ore 8.30, al suono della campanella. In un documento gli studenti delle superiori di Potenza hanno chiesto che "ai tavoli con il Governo, a parlare di come modificare la riforma, non vengano convocate quelle associazioni che strumentalizzano i movimenti di piazza" ma "gli studenti eletti nelle Consulte provinciali". Stamani, inoltre, è stato organizzato un altro corteo per le vie di Potenza. Nel centro storico, invece, si svolgeranno lezioni all'aperto. Nell'aula magna del Campus universitario di Macchia Romana è prevista un'assemblea con studenti, docenti e famiglie.
LEZIONE IN PIAZZA SAN MARCO PER STUDENTI VENEZIA
Piazza San Marco a Venezia come una grande aula di ateneo stamane per le lezioni all'aperto organizzate dagli studenti e gli insegnanti in lotta contro i tagli alle Universita'. Circa 1200 giovani si sono seduti a terra sui 'masegni' dell'ala napoleonica, le spalle verso la Basilica di San Marco, per ascoltare le lezioni dei docenti di Ca' Foscari, dello Iauv, dell'Accademia delle Belle Arti, ma anche gli insegnanti di alcuni istituti superiori, che si sono succeduti sulle scale davanti il Museo Correr. Lezioni alternate a interventi dei docenti sui ''mali'' della scuola, che hanno attirato anche l'attenzione di alcuni turisti. Scenografia allegra e magica, dato che stamane in Piazza San Marco c'era anche un velo di acqua alta (la punta e' stata di 86 cm. sopra il medio mare alle ore 9), che quando sono iniziate le lezioni all'aperto era quasi del tutto defluita. Gli studenti universitari e medi veneziani si apprestano ora all'organizzazione della manifestazione in difesa della scuola di giovedi'. I giovani hanno richiesto alle autorita' di poter sfilare in corteo lungo il Ponte della Liberta', che collega Mestre a Venezia.
A BOLOGNA FANTASMI LUMINOSI CHIEDONO BLOCCO DECRETO
Fantasmi in piazza Maggiore, il cuore di Bologna, per "difendere" la scuola pubblica e protestare contro il voto annunciato per domani al Senato che ripristina il maestro unico. I lenzuolini coi fori per gli occhi si aggireranno sul 'crescentone' a partire dalle 18.30. Li ha 'invocati' l'Assemblea Genitori-Insegnanti delle scuole della città e della provincia che fu capofila della 'Notte Bianca' del 15 ottobre. Ora la proposta è un messaggio luminoso alla vigilia del voto sul decreto 137. L'assemblea invita gli altri genitori e insegnanti 'dalle Alpi alla Sicilia' alla veglia notturna e a comporre nelle piazze d'Italia la scritta 'Fermatevi' con candele e lumini. Intanto proseguono nelle strade 'universitarie' della Regione le lezioni in piazza di diversi docenti, mentre a Piacenza il Comitato Scuola Pubblica invita la gente in Piazza Cavalli indossando magliette bianche con la scritta "Continuiamo a difendere la scuola pubblica".
NEL SALERNITANO A LEZIONE CON FASCIA AL BRACCIO
Stop ai cortei anti-Gelmini da parte degli studenti del Liceo Scientifico "A. Gatto" di Agropoli, che questa mattina, dopo cinque giorni di manifestazioni e iniziative per le strade della cittadina cilentana, sono regolarmente entrati in aula per fare lezione. Gli allievi del "Gatto", però, non hanno rinunciato a proseguire la protesta. Gli studenti, infatti, indossano sul braccio una fascia che reca la scritta "Studio, ma protesto". "Abbiamo deciso di proseguire la nostra lotta con attività pomeridiane - spiega Elisa Mozzarella, rappresentante d'Istituto degli studenti - Al mattino ci recheremo regolarmente in classe per fare lezione. Ciò non vuol dire che abbiamo mollato. La fascia significa proprio questo".http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2286452.html
Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19507 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
Inviato: 29 Ott 2008 02:56 Oggetto:
stavo leggiucchiando anche questo su cossiga.
chissà se è un fake.
spero sia un fake.
Citazione:
[...]
Citazione:
quali fatti dovrebbero seguire?
maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno.
Citazione:
ossia?
in primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a che cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...
Citazione:
gli universitari, invece?
lasciarli fare. eitirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle
macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
Citazione:
dopo di che?
dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
Citazione:
nel senso che...
nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
Citazione:
anche i docenti?
soprattutto i docenti.
Citazione:
presidente, il suo è un paradosso, no?
non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale !
Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19507 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
Inviato: 29 Ott 2008 03:04 Oggetto:
mi sto facendo un giro per il sito perchè st'intervista mi sembra un fake...
ma qui c'è qui rassegna stampa di oggi, qui l'archivio e se uno va sul 23 ottobre, cliccando sul link BISOGNA FERMALI, ANCHE IL TERRORISMO PARTI' DAGLI ATENEI viene effettivamente fuori il documento che ho linkato prima.
di Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Benny Calasanzio
Vorremmo esprimere agli studenti di tutta Italia il nostro appoggio e la nostra vicinanza in queste ore di protesta. Davanti ad un paese che non è più in grado di indignarsi, il vedere tutti quei giovani in piazza a manifestare per i propri diritti è per noi motivo di orgoglio e di conforto. I ragazzi di tutta Italia stanno facendo quello che i nostri familiari hanno fatto sacrificando la propria vita; lottare per un concreto stato di diritto.
Se le manganellate auspicate dal sovversivo di Stato, Francesco Cossiga, dovessero arrivare, noi saremo davanti ai ragazzi a prendere le manganellate al posto loro. Non lasceremo che i manganelli estirpino i germogli della democrazia. I ragazzi sono l?ultima chance che questo paese possiede per uscire dalla perenne ?fase buia? nella quale personaggi come il senatore Cossiga ci hanno costretto per decenni. Li difenderemo come fossero tutti figli nostri quei ragazzi e non saremo al loro fianco ma davanti a loro. La nostra idea della scuola e le speranze che nutriamo nei suoi confronti scaturiscono dalla fondamentale importanza che le attribuiamo espressa egregiamente dalle parole di Piero Calamandrei.
da Cossiga comunque uno schifo simile me lo aspettavo......
siamo noi che continuiamo a tenete certa gente ai più alti ranghi dello stato e gli permettiamo anche di vivere di pensioni da favola e immunità....
mi tocca di essere concorde con Grillo quando esprime il suo giudizio sull'attuale situazione
Citazione:
Il Parlamento del decreto Gelmini va chiusoIl decreto dell?egida Gelmini è stato approvato. Il Parlamento è ormai esautorato. Non serve a nulla. Il Governo decide, decreta, ordina. Io propongo la chiusura della Camera e del Senato. I maggiordomi dello psiconano votano a comando. Hanno la maggioranza. Non discutono con l?opposizione (neppure con questa controfigura di opposizione) i testi delle leggi da approvare.
L?Italia è diventata una repubblica privata e presidenziale, comanda Testa d?Asfalto in nome e per conto dei poteri che lo hanno messo lì, in loro rappresentanza. Morfeo Napolitano è come se non ci fosse, stringe le mani e beve il tè. Il Parlamento è solo una spesa per il contribuente. Va chiuso. E, visto che ci siamo, chiudiamo anche la scuola, quello che resta della scuola dopo anni di ignavia dei governi. A cosa serve studiare se non avrai un lavoro, se non puoi partecipare alla vita democratica del tuo Paese, se vivi sommerso in un?informazione di regime? A sopravvivere? Ma a vent?anni sopravvivere è un insulto.
Ascoltate Aldo Giannuli, docente di Storia contemporanea alla Statale di Milano. Con il decreto Gelmini si tagliano fondi alle università e docenti. Tra "sette-otto anni, il corpo docente diminuirà di circa il quaranta per cento di unità".
Loro non molleranno mai, noi neppure.
Testo:
"La situazione dell'università è già una situazione disastrosa da molti anni, peraltro la Gelmini non ha tutte le colpe che le vengono date perché la Gelmini sta solo ultimando un percorso iniziato con l'ex ministro Ruberti e che va sempre più verso la privatizzazione dell'università e la sua trasformazione in impresa. Questo succede in un'università che già da tempo è ipo alimentata dal punto di vista finanziario. Strutturalmente, ormai, il sottofinanziamento fa parte della storia della nostra università.
Sono ormai più di 35 anni che la nostra università riceve mediamente un quarto in meno, in termini di bilancio statale, in termini di quello che riceve la media delle università europee. E' l'università peggio organizzata, peggio pagata,sulla quale sono state fatte una serie di riforme sbagliate ed è ormai al limite del collasso. In questa situazione si aggiungono nuovi tagli e lei capisce che questo significa il colpo di grazia per una struttura già molto sofferente. Se la stessa riforma dice che per i prossimi anni si può mettere a concorso un posto ogni cinque di quelli che vanno in pensione, lei mi sa dire di quale meritocrazia stiamo parlando? Se non ci sono concorsi di che merito parliamo? Si dice uno su cinque fino al 2011 e dopo uno su due.
Ora, se lei considera che entro il 2014 noi collocheremo in pensione quasi il cinquanta per cento del corpo docente, questo significa che nel giro di sette-otto anni, il nostro corpo docente diminuirà di circa il quaranta per cento di unità. Quindi, tanto per cominciare cominciamo a chiederci perché ci sia riconoscimento ci devono anche essere occasioni per dimostrarlo altrimenti di quale merito parliamo? Meritocrazia è un concetto sul quale io sono profondamente d'accordo, a condizione che non sia solo una parola. Intanto la nostra società non è affatto meritocratica, non solo nell'università ma dappertutto.
Parentopoli c'è nell'università, basti vedere in quelle meridionali ma non solo, dove interi clan familiari si sono installati nelle facoltà universitarie. Però questa storia di parentopoli per esempio, c'è anche una magistratura se andiamo a vedere l'elenco dei vincitori dei concorsi. Non parliamo dei notai dove addirittura dove quello che dovrebbe essere un concorso pubblico si risolve in targhe del tipo: "..Tal dei tali notai dal 1830" perciò una carica manifestamente ereditaria di generazione in generazione da due secoli. Quindi qui c'è una società per nulla meritocratica e molto corporativa. Se poi vogliamo parlare di meritocrazia, e io sono d'accordo, occorre essere conseguenti, per esempio: esistono procedure, in tutto il mondo scientifico internazionale, di valutazione oggettiva delle opere scientifiche: l'impact factor, per quanto riguarda le citazioni, l'analisi dei fondamenti di ciascuna pubblicazione e tutta una serie di parametri prefissati. Perché non li adottiamo?
Siamo l'unica università del mondo sviluppato che non ha parametri oggettivi. Si rimette totalmente a un sommario giudizio delle commissioni che si risolve in: "Un tizio è bravo, quell'altro non è bravo. Perché? Perché lo dico io!" Questa è la premessa di Parentopoli. Se vogliamo introdurre la meritocrazia cominciamo almeno da questo, ossia a introdurre criteri bibliometrici internazionali, criteri di valutazione delle opere scientifiche con parametri oggettivi. Si prosegue in questa illusione che è stata anche di altri, iniziata sostanzialmente con l'ex ministro Ruberti, che è quella di fare come in America, che non ha molto senso perché ogni Paese ha la sua storia, la sua struttura economico sociale, ha i suoi condizionamenti, hai suoi problemi e deve trovare le sue soluzioni. Non si può fare qui, come fanno in America, posto che il modello americano sia più così eccellente, sicuramente preferibile e più funzionale del nostro è, ma non ha molto senso perché le stesse misure applicate in contesti diversi danno risultati diversissimi. Nel nostro consenso quel tipo di soluzione non dà l'università americana, ma dà Shanghai. Anch'io vorrei essere alto aitante ma non lo sono. E' perfettamente inutile comprarmi un vestito da Schwarzenegger, mi andrebbe largo. Tanto varrebbe dire: "facciamo come si fa su Marte".
E' una riforma che applicata darebbe risultati disastrosi probabilmente, al di là delle intenzioni dello stesso ministro Gelmini i risultati sarebbero ugualmente disastrosi. Io provo immaginare cosa significa privatizzare le nostre università con capitale di banche e di imprese. Questo significherebbe smobilitare una serie di facoltà che ovviamente non interesserebbero. Penso ad esempio alle facoltà umanistiche dove sopravviverebbero si e no, una fettina di giurisprudenza ed una di economia, qualche pezzettino di scienze politiche, al massimo una scuola di interpreti e traduttori perché di una facoltà come letterature straniere non ce ne fregherebbe assolutamente nulla, in un quadro di università d'impresa. Avremmo una serie di facoltà scientifiche tutte proiettate immediatamente all'applicazione tecnologica e non di ricerca pura, e la formazione sarebbe ritagliata rigorosamente sulle esigenze delle aziende partecipanti al consorzio. Col risultato di produrre ingegneri che sanno tutto di quella determinata azienda, che se poi perdono il posto di lavoro mai più ne troveranno un altro perché non sapranno fare nient'altro. In ultima analisi è arrivato il momento di riprendere in mano la questione e di scegliere. L'università attuale è al capolinea, non ce la fa più.
L'università burocratica, corporativa che consuma risorse rendendo pochissimo al Paese non è più proponibile. Non possiamo continuare a chiedere risorse con una redditività così limitata. Noi abbiamo indici produttività scientifica tra i più bassi del mondo, abbiamo un tasso di laureati per iscritti tra i più bassi dei paesi sviluppati. Non possiamo chiedere risorse per questo. Non credo che la soluzione sia quella dell'università privata, io credo che sia arrivato il momento di pensare al modello e di arrivare ad un'università pubblico-sociale, sostenuta non solo dall'intervento dello Stato ma con la partecipazione azionaria dei dipendenti e di chi ci lavora con azionariato popolare, con azionariato temporaneo degli studenti. Rivedendo completamente la struttura dell'università dove la divisione fra ordinari e associati non ha assolutamente più senso. E' il momento di riprendere il discorso del docente unico. E soprattutto di rivedere tutti i meccanismi, come si dice in America, di governance.
Non ha senso continuare ad avere questi organi formati per ceti come se stessimo parlando degli stati generali della Francia prerivoluzionaria nei quali gli ordinari votano per gli ordinari, gli associati votano per gli associati, gli studenti votano per gli studenti e così via. Abbiamo bisogno di un'università in cui si rovesci la piramide, sinora hanno parlato tantissimo di ordinari, e in particolare quel ristrettissimo nucleo di ordinari che governa tutto, hanno parlato un po' gli associati, pochissimo i ricercatori e per nulla i lavoratori e gli studenti. Noi abbiamo bisogno di un'università in cui si senta molto di più la voce degli studenti, si senta abbastanza la voce dei ricercatori degli associati e dei lavoratori, e per un po' di tempo gli ordinari, soprattutto quelli più importanti abbiano il pudore di tacere." Aldo Giannuli
Registrato: 10/04/07 23:05 Messaggi: 392 Residenza: Asteroide B612, accanto al vulcano...
Inviato: 30 Ott 2008 13:12 Oggetto:
E vogliamo parlare della scena incresciosa di ieri, con lo scontro fra studenti di sinistra e di destra? Ecco, quella era l'unica situazione in cui la polizia sarebbe dovuta intervenire e invece ha lasciato che facessero...
Oggi si è mossa mezza Italia, ma probabilmente faranno di nuovo finta che in piazza non sia sceso nessuno e attaccheranno, come sabato, con la guerra delle cifre... fortuna che ci sono le immagini a parlare.
Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
Inviato: 30 Ott 2008 17:00 Oggetto:
Michy77 ha scritto:
E vogliamo parlare della scena incresciosa di ieri, con lo scontro fra studenti di sinistra e di destra? Ecco, quella era l'unica situazione in cui la polizia sarebbe dovuta intervenire e invece ha lasciato che facessero...
Oggi si è mossa mezza Italia, ma probabilmente faranno di nuovo finta che in piazza non sia sceso nessuno e attaccheranno, come sabato, con la guerra delle cifre... fortuna che ci sono le immagini a parlare.
Intanto a me piacerebbe sentire con due o tre domandine facili facili un bel po' di studenti..giusto per capire quanto "realmente" sanno delle motivazioni per le quali stanno protestando.
Poi del casino fatto ieri a Piazza Navona....era voluto da ambo le parti...
da un lato cogl...schierati su file militari, con il capo a gridare mantenete serrate le file, con bastoni ben stretti nelle mani....perchè volevano sancire il loro diritto a esserci !
Come se per sancire un diritto si dovesse andare in giro a quel modo. Interessante
Dall'altro altri numerosi cogl.. che sfilavano, altrettanto "normalmente" vestiti con caschi, sciarpe e altri accessori atti a macherarli.
Non mi dispiace sinceramente si siano pestati. Fortunatamente non ci sono stati danni alle cose belle della piazza (questo si che sarebbe stato grave), anche se magari alcuni esercenti del posto non saranno altrettanto soddisfatti.
Volevano pestarsi, come sempre. E i visi in diverse occasioni, -anche nel filmato autoprodotto degli studenti di destra- si vedono chiaramente.
Naturalmente ieri sera le varie fazioni politiche accusavano l'altra parte di essere provocatrice.
E naturalmente tutti, prima di condannare senza se e senza ma i teppisti all'opera, specificavano che erano pochi, che erano marginali, che si son da condannare ma non rappresentano nessuno.
Un po' come il tifo violento, che non è mai di nessuno.
Quanto alla polizia...se fosse intervenuta per non farli incontrare (come? a parole? seee.. mettendosi in mezzo, fermandoli...seeee) scommettiamo che sarebbe stata fascista?
Visto che non è intervenuta...allora è colpevole di negligenza lo stesso.
Se la manifestazione non fosse stata autorizzata si sarebbe parlato di stato di polizia, di censura, ecc.
Visto che c'è stata e come sempre son scoppiati un po' di tafferugli...
Sinceramente siamo convinti che non dico tutti ma almeno la grande maggioranza (come sostengono i politici) di quelli che stanno protestando, sfilando, urlando, facendo propaganda politica con i megafoni, tirando fuori le solite litanie con frasi, parole e demagogia classica (a seconda dell'appartenza politica c'è il repertorio) sanno bene per cosa protestano?
Hanno le idee chiare dei pro e contro di ciò che non andrà bene, conoscono i contenuti del decreto prima e ora legge Gelmini?
Io ho i miei forti dubbi.
Ma certo nessuno andrà a intervistarli in buon numero, se non i loro leader ampiamente militanti.
Egregio Augias, sono uno studente di liceo scientifico che si accinge alla maturità. Apprendo con sconcerto la parole di un ex presidente della Repubblica. Cossiga dice che: «Maroni dovrebbe infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto». Si rende conto della gravità? Paolo Pietro Mazza Manduria (Ta) Gent.mo Augias come commentare le dichiarazioni di Cossiga? Sono rimasta senza parole ricevendo una mail da un' amica. Mi sto chiedendo se davvero sono state pronunciate con tanta leggerezza. M.Plevna Chellini Gentile Augias, propongo di denunciare Cossiga alla magistratura per istigazione alla violenza. Piero Leone Gentile Augias, ho letto con indignazione il testo dell' intervista di Cossiga a Il Giorno. I suggerimenti al ministro Maroni per controbattere le manifestazioni studentesche sono a dir poco esecrabili. Elena Spadoni
mi stupisce ioSOLOio che parla con argomentazioni prese spudoratamente da discorsi che si fanno in tv; smontiamo qualche balla in oridine casuale:
- ieri in piazza Navona un gruppetto di neonazi arrivato con una camionetta ricca di spranghe e mazze tricolori in zona pedonale ha attaccato gli studenti che manifestavano. Lo dice Curzio Maltese nella sua testimonianza diretta
oltre a svariati video su youtube, in particolare questo
Ieri in Piazza Navona c'era un camion lasciato passare dalla Polizia.
Nel camion c'erano caschi, mazze, forse tirapugni e una ventina di provocatori.
Provocatori, non studenti.
I provocatori hanno picchiato gli studenti sotto gli occhi della Polizia.
Uno dei provocatori, come si può vedere dal video, è in rapporti affettuosi, di grande simpatia con la Polizia, come se fosse un collega.
La piazza era gremita. Un camion con mazze e teppisti poteva essere lì solo in due casi:
- perchè la Polizia lo ha consentito su ordine di qualcuno
- perchè la Polizia non governava la piazza.
- i ragazzi in piazza sanno benissimo di cosa si tratta, è la tv che fa un gran casino:
- il decreto gelmini taglia posti di lavoro, riduce l'orario scolastico e l'offerta formativa per risparmiare soldi, nel decreto non c'è altro. Le motivazioni addotte sono le fantomatiche 3 maestre per classe, una balla, in quanto le maestre sono 3 per due classi: in una classe insegna una docente, in un'altra ce ne sono due... sono ore di compresenza, nelle quali le classi vengono divise in piccoli gruppi per recuperare chi è indietro e/o per insegnare di più ai più bravi (le ho fatte così le elementari, so di che parlo). quindi non si levano sprechi nè si recuperano insegnanti: si risparmiano solo soldi.
- gli universitari protestano contro i tagli della legge 133, tagli dei fondi dell'FFO, tagli di personale (50% nei prossimi cinque anni) e trasformazione in fondazioni private. Non entro nel merito del disastro che si crea (soprattutto a chi non lo merita, come l'ateneo di padova che ha i conti a posto), faccio solo notare che quando si va in tv e si fa parlare mario giordano in tre occasioni diverse e questo sostiene che "gli universitari si lamentano per niente, non la gelmini non li tocca... quando toccheranno le università chi scenderà in piazza, i bambini dell'asilo?" ci si rende conto che siamo in regime.
noi abbiamo le idee chiare, voi no.
sapete usare internet meglio di me... fatelo please
INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI - ROMA PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato? «Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ho denunciato alle autorità competenti le parole di Cossiga
Con la seguente, vi porto a conoscenza che sabato mattina mi sono recato al commissariato di polizia di Lugo per denunciare le parole di Francesco Cossiga apparse sul Quotidiano Nazionale il 23 ottobre 2008.
Qualcuno doveva farlo.
Non possiamo permettere che la dignità degli italiani venga continuamente calpestata.
Sono ben conscio che il mio gesto rimarrà qualcosa di simbolico più che realmente efficace per contrastare tale sproloquio, ma se ognuno di noi si muovesse per fare ciò che è sua possibilità, forse qualche cosa potremmo cambiare, partendo dal basso.
mi stupisce ioSOLOio che parla con argomentazioni prese spudoratamente da discorsi che si fanno in tv; smontiamo qualche balla in oridine casuale: [...]
pazienza, me ne farò una ragione.
Per altro..se hai letto ciò che ho detto...definiti entrambi i contendenti dei cogl.. (perchè tali sono, sorry...pochi o tanti che siano chiamiamoli con il loro nomi..facinorosi non rende) son partito a criticare proprio quelli di destra...
Ciò non toglie che sassate e altro sian arrivati anche dal corteo che avanzava.
Ribadisco..per menare bisogna essere in due.
Son stufo (in ogni contesto di tafferugli) di sentire dei poveri buoni assaliti dai poveri cattivi.
Facciamocene una ragione...di fiji de buona donna ve ne sono da tutte le parti.
splarz ha scritto:
- i ragazzi in piazza sanno benissimo di cosa si tratta [...]
tanto meglio, visto che protestano.
Ne sono contento, semplicemente avanzavo qualche dubbio.
splarz ha scritto:
noi abbiamo le idee chiare, voi no.
Noi ? E chi saremmo "noi"?
Una altra "classificazione"? In base a cosa visto che non ho espresso un parere sulla riforma ne sulle contestazioni, ma semplicemente sui cogl che vanno in giro per menare mani e bastoni
Registrato: 10/04/07 23:05 Messaggi: 392 Residenza: Asteroide B612, accanto al vulcano...
Inviato: 30 Ott 2008 22:32 Oggetto:
Secondo me non è questione di "buoni" e "cattivi"... ciò che non capisco è questo: quando ci sono le manifestazioni la Polizia è in assetto antisommossa (dovevate vedere cosa non c'era a Roma sabato...d'altra parte lo posso anche capire: una folla che ad un certo punto, per qualsiasi motivo, "impazzisce" diventa difficile da gestire se non sei "attrezzato"). In teoria dovrebbe essere là per intervenire in caso di problemi, anche perchè chi lo sa come può degenerare un tafferuglio? Ecco: spesso e volentieri capita che intervengano su manifestanti disarmati (qui a Bologna questa mattina è successo), mentre si guardano bene dal dividere due gruppi in cui la maggior parte dei componenti è armata. Evidentemente mi sfugge qualcosa...
Provo ad annoiarvi con la mia interpretazione personale: e' la stessa cosa di quando diciamo che "i calciatori prendono miliardi e quindi non dovrebbero demoralizzarsi se l'arbitro gli annulla un gol che invece era valido".
La realta' e' che possiamo guadagnare miliardi o essere addestrati come James Bond, ma rimaniamo esseri umani, con le nostre limitazioni e irrazionalita'. Nel caso del G8 di Genova (il caso forse piu' clamoroso degli ultimi anni): se un poliziotto si vede arrivare dei petardi addosso e riceve l'ordine di caricare per respingere la folla, e' ovvio che va di manganello ben oltre gli ordini ricevuti, anche contro i pacificisti con le mani pitturate di bianco mentre i petardi venivano esclusivamente dai black block che quando la polizia carica si sono gia' dileguati da un bel pezzo. Quando stai rischiando la vita (o perlomeno la salute) non e' facile essere lucido e distinguere chi ha colpe da chi non ne ha.
I poliziotti sono esseri umani. I black block (parlo ancora dei vecchi fatti di Genova) erano li' apposta per provocare e sono riusciti perfettamente nel loro intento. I deboli ci hanno rimesso. I black block ne sono usciti quasi indenni.
Cosa sarebbe stato possibile fare meglio? Organizzazione, controllo, allineamento e comunicazioni piu' frequenti tra gli "occhi" (i poliziotti sul campo) e la "mente" (chi decide la tattica di intervento sui manifestanti). Mettere insieme teorie psicologiche e comportamentali, tattiche militari, procedure di polizia.
Il fatto che per controllare le manifestazioni non si possa sparare sulla folla e' relativamente nuovo (e' venuto fuori da quando i media esistono) e il fatto che una "scienza" di come controllare la folla senza lederne i diritti umani non sia ancora venuta fuori non mi stupisce. Anche negli altri paesi non va molto meglio (un morto nelle manifestazioni si sente spesso, ad esempio mi vengono in mente episodi in Francia e USA).
Registrato: 06/04/06 11:11 Messaggi: 2902 Residenza: Alfea, nel magico mondo di Magix
Inviato: 31 Ott 2008 10:58 Oggetto: Innanzitutto
...innanzitutto scusatemi per il link...o come l'ho editato? Si vede proprio che ero fusa...
Per visualizzare il testo della finanziaria ... dovete andare su questo link (file .pdf)
Mi dispiace, ma non riesco a metterlo come link... (messo a posto...ioSOLOio)
Il decreto (ormai diventato legge al senato) sembra semplice e chiaro...ma ciò che si legge tra le righe credo sia nella finanziaria...comunque non è un linguaggio oscuro...veramente basta avere il tempo di leggerlo, non che possa più di tanto dare adito a libere interpretazioni...
Su cosa sia successo davvero in piazza ci sono pochi dubbi: due gruppi di idioti se le sono date di santa ragione. Chi ha iniziato? In piazza, gli “antifascisti” (youtube parla chiaro), fuori dalla piazza, pare, blocco studentesco. In realtà conta molto poco, come poco conta la tesi dell'infiltrato smontata - una fonte su tutti, e non certo tacciabile di fascismo - da Repubblica.it che rapidissima ha beccato il fantomatico poliziotto 21enne alla faccia del Corriere, il cui titolo blandiva l'ipotesi complottista. Forse perché conveniva. Come conveniva a Beppe Grillo, risorto dopo un lungo periodo di silenzio grazie ad un video oggettivamente poco probatorio e, nei fatti, rivelatosi falso, postato senza la minima decenza (controllare?) per soffiare sul fuoco della protesta e inserirsi a gamba tesa in un movimento numericamente significativo.
Loro erano pure in piazza, mica come Grillo che fa le ricerchine su yutub.
Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19507 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
Inviato: 31 Ott 2008 22:38 Oggetto:
gateo, amore, la prossima volta vieni ad un vday così te le mostro io le ricerche su youtube !!!
michy, ciao, benvenuta, l'hai capito che aria tira qua dentro, no?
meno male che ci stimiamo tutti reciprocamente, altrimenti altro che manganellate in piazza...
splarz, grazie per aver confermato che la mia speranza che avessero buttato giù il server del senato per inserirci un fake fosse alquanto vana.
farei una battutona della serie
Citazione:
vado a suicidarmi.
in piazza.
imbottita di tritolo.
ma la gente, in questo stato del piffero (okkio che ho detto 'stato' e non 'governo', perchè il colore ormai non c'entra neanche più) non capirebbe che si tratta puramente di una battuta dal sapore triste/amarognolo e mi manderebbe i carabinieri a casa alle quattro del mattino.
ergo mi astengo.
anche perchè fra un po' mettono il reato di satira e il reato di link e sbattono in galera la povera gente, per dare le loro case ipotecate dai mutui ai veri delinquenti che poverini necessitano di aiuti statali.
Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19507 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
Inviato: 31 Ott 2008 23:26 Oggetto:
@ splartz:
e forse non si capiva l'ironia della mia frase, ogni tanto le battute mi vengono fiacche (okkei, spesso le battute mi vengono fiacche), semplicemente volevo dire che ero contenta di vedere che non ero l'unica pazza a sperare fose una burla e ad essermi documentata in merito.
mal comune mezzo gaudio.
mi stupisce ioSOLOio che parla con argomentazioni prese spudoratamente da discorsi che si fanno in tv; smontiamo qualche balla in oridine casuale: [...]
pazienza, me ne farò una ragione.
Per altro..se hai letto ciò che ho detto...definiti entrambi i contendenti dei cogl.. (perchè tali sono, sorry...pochi o tanti che siano chiamiamoli con il loro nomi..facinorosi non rende) son partito a criticare proprio quelli di destra...
Ciò non toglie che sassate e altro sian arrivati anche dal corteo che avanzava.
Ribadisco..per menare bisogna essere in due.
Son stufo (in ogni contesto di tafferugli) di sentire dei poveri buoni assaliti dai poveri cattivi.
Facciamocene una ragione...di fiji de buona donna ve ne sono da tutte le parti.
non dubito, e non discuto che ci fossero i cogl "antifascisti".
splarz ha scritto:
ioSOLOio ha scritto:
- i ragazzi in piazza sanno benissimo di cosa si tratta [...]
tanto meglio, visto che protestano.
Ne sono contento, semplicemente avanzavo qualche dubbio.
il problema è che i dubbi vengono a tutti se ai tiggì intervistano l'unico pirla che, alla domanda "perchè voi universitari manifestate contro la gelmini", invece di rispondere "protestiamo contro i tagli della legge 133, che min... di domande fate?", risponde "perchè la scuola primaria è comunque importante" (studio aperto di ieri), oppure concludere che tutti gli studenti non sanno niente perchè intervistano quelli che non sanno nulla dell'argomento; i dubbi vengono se il tg2 una sera, a propostio delle lezioni in piazza, condanna il comportamento di codesti professori comunisti e, la sera dopo, con le stesse immagini (le avete viste: c'è quello che spiega fisica alla lavagna e quello col papillon che spiega col megafono), compiange quei poveri ragazzi costretti alla piazza perchè i comunisti hanno occupato le aule; i dubbi vengono se vespa e mentana dipingono le manifestazioni ora come le rivolte della sinistra massimalista, ora come pilotate dai professori, ora come gruppetti di quattro cazzari, ora come orde spinte dalla paura del futuro per un'ansia dei tempi che corrono, creando un gran casino tra gelmini e legge 133 (casino che c'è solo nella mente dei deputati del pdl, di mario giordano e qualche altro: persino la finocchiaro e floris replicavano a cotante balle).
Insomma, non ce l'ho con te: il "voi" è riferito a tutti quello che, fortunatamente fuori da università e scuole, s'informano tramite tv e si fanno un'idea basata su balle astronomiche (tipo quella delle 3 maestre per 1 classe, 'n'altra).
Il tono non era sicuramente dei più amichevoli, me ne scuso, ma la consapevolezza di essere menato per il fondoschiena (dai media) mi irrita, parecchio.
Giornalettismo ha scritto:
[...]rivelatosi falso[...]
cosa che ha puntualmente ribadito studio aperto. Mi spiace deluderti: non è falso, e il video di repubblica mostra la versione dei fatti del tipo in questione che, alla domanda del giornalista "perchè il poliziotto non ha usato la forza?" risponde "chiedetelo al poliziotto". Soprattutto in quelle situazioni, il poliziotto ti sbatte a terra, non ti chiede la cortesia di farlo, nè sta tanto a sottilizzare sui tuoi dolori.
Aggiungiamo che un poliziotto chiama per nome il capobanda dei fascisti (annozero di ieri) e che c'era una camion di mazze in zona pedonale in una zona ipercontrollata, di coincidenze ne vedo un po' troppe.
Ma alla fine, ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Però devo cercarmi su youtube le cariche iniziali degli "antifascisti", questa mi è nuova - e per quanto mi sforzi, m'informo male anch'io.
ZapoTeX ha scritto:
Cosa sarebbe stato possibile fare meglio?
mandi indietro il camion con le mazze, intervieni subito, mentre si incita a serrare le file.
infine, mi permetto di quotare il finale dell'articolo di Giornalettismo, che condivido in pieno:
Citazione:
[...]Malgrado la maggioranza degli stessi studenti, sia dell?una che dell?altra fazione, avessero invocato un ritorno all?unità necessario ai fini della loro battaglia politica. Perché in quella piazza, e anche ieri nelle varie piazze di Roma e d?Italia, insieme camminavano persone di destra e sinistra, elettori di Veltroni e Berlusconi. Ed è questo che spaventa, come tutte le novità. Che abbiano sul tema torno o ragione importa poco, ciò che conta è che finalmente in questo paese sembra essersi accesa, timida, una nuova concezione politica scevra da quella storia che dagli anni 40 in poi ha di fatto paralizzato l?Italia in un duopolio di pensiero comodo e sbagliato. Sbagliato perché acritico.
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