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Il decreto antipirateria
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Zeus News
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 10:52    Oggetto: Il decreto antipirateria Rispondi citando

Commenti all'articolo Il decreto antipirateria
Il governo sembrerebbe pronto a intervenire con un decreto antipirateria on line, ma è quasi impossibile che Napolitano possa ratificarlo.
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joker87
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 11:11    Oggetto: Rispondi citando

Sul corriere della sera di ieri c'era un articolo a doppia pagina sui danni della pirateria che mi ha provocato un misto tra il divertimento e il conato di vomito.. Il problema è che l'informazione in questi termini è completamente unilaterale: nessun giornale pubblicherà mai una risposta di chicchessia a tale articolo, e chi non usa internet penserà pure che abbiano ragione... Sad
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{Roberto Marabini}
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 11:37    Oggetto: Io non riesco a capire il problema Rispondi citando

Premessa 1: l'obiezione costituzionale è sacrosanta (e dovrebbe valere per quasi tutti i decreti approvati da governi di centrodestra e centrosinistra)
Premessa 2: tutte le mie attività in internet sono gratuite, scaricabili e condivisibili. Per dare un'idea, ho diretto un sito da 800mila utenti/mese e sono pronto a buttarmi nella rete con un'altra iniziativa che credo possa avere risultati simili o anche superiori, sempre a diffusione libera e gratuita
Premessa 3: credo che la diffusione libera e gratuita non intacchi minimamente le possibilità di guadagno dell'autore. E' un apparente paradosso che ho sperimentato di persona: più regali, più la gente è disposta a comprare. Non chiedetemi perché, ma è così!
Detto questo: perché si continua a pensare che se qualcuno vuole riconosciuti diritti economici sul suo pensiero, la sua idea ed il suo progetto debbano essere combattuti? Sono problemi suoi e credo glieli si debba lasciare...
Non mi piacciono proprio le battaglie di chi crede di essere più libertario degli altri. Anzi, credo sia il dramma e il motivo della sconfitta dei "progressisti" nel mondo: io sono più progressista, più verde, più libertario, più giusto, più corretto di te... te lo voglio dimostrare, litigo con te, mi faccio il mio movimento e ti combatto, eccetera.
L'altra sera ero in un centro sociale dove nessuno si guardava in faccia per una questione di orti biologici!!!!!!
I quotidiani a pagamento stanno morendo di fronte alle free press e ad internet senza che nessuno mettesse in discussione il loro prezzo di copertina. Vogliamo lasciare che la natura faccia il suo corso anche nei confronti dei diritti d'autore a pagamento? E magari concentrarci su altri obiettivi più costruttivi? O stiamo soltanto aspetando di trovare la pietra filosofale, per cambiare idea, registrare il marchio e fare il salto della barricata?
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area21
Comune mortale
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 11:45    Oggetto: ma stiamo scherzando????? Rispondi citando

siamo di fronte all'ennesimo abuso di potere a sostegno delle multinazionali sulla scia della Francia - come commentare????? confidiamo solamente che ci sia sempre qualcuno con un po di stesta che blocchi queste proposte
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 13:09    Oggetto: Rispondi citando

"I quotidiani a pagamento stanno morendo di fronte alle free press e ad internet senza che nessuno mettesse in discussione il loro prezzo di copertina. Vogliamo lasciare che la natura faccia il suo corso anche nei confronti dei diritti d'autore a pagamento?"

Fosse per me anche subito. Ma il problema è che chi ha interesse a che leggi come queste siano promulgate in fretta scavalcando quanti più passaggi e garanzie costituzionali possibile, sta combattendo PROPRIO chi vorrebbe che, come dici tu, lasciare che la natura faccia il suo corso.
Non ti sembra neanche un po' assurdo che il diritto d'autore negli ultimi dieci anni sia stato riformato ogni anno o due da leggi nazionali e direttive comunitarie SEMPRE IN SENSO CONTRARIO a come si è sviluppato nel mondo digitale?
Non ti sembra un po' strano che a ogni tavolo delle trattative per una normativa sulla rete vengano SEMPRE esclusi o inascoltati i soggetti sui quali ricadrebbe la maggior parte degli obblighi e delle sanzioni, cioè utenti finali e ISP?
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syaochan
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti, scusate ma sapreste dirmi dove trovare maggiori informazioni sul testo di questo decreto? In rete fin'ora non ho trovato nulla. Grazie
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Zeus
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 15:08    Oggetto: Rispondi citando

ancora non c'è nulla...
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daviddevil
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 16:40    Oggetto: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

zeussino ha scritto:
ancora non c'è nulla...


appena ho letto il tipic mi sono fiondato, pur essendo nuovo nuovo...Ho letto tutto d'un fiato i vostri post e pois copro che non si conosce ancora la proposta del decreto sulla pirateria on line Sad sigh
Potrebbe essere tutto e nulla... Magari è un disegno di legge alla francese dove ti staccano internet per un anno se usi il peer to peer per scambiare file coperti da copyright (ma pare che la UE dica che non possa essere consentito)... o magari si risolverà con il solito nulla di fatto...
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Stemby
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 21:05    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

daviddevil ha scritto:
zeussino ha scritto:
ancora non c'è nulla...

Magari è un disegno di legge alla francese dove ti staccano internet per un anno se usi il peer to peer per scambiare file coperti da copyright


Ma io me lo auguro! È da anni che vorrei vedere un po' di piratazzi al fresco, ma ancora nisba Crying or Very sad

È così difficile capire che la pirateria è il nemico numero 1 dei contenuti liberi? La pirateria va ERADICATA. Punto.

Metti al fresco 10 pirati al giorno e, tempo una settimana, i server di OpenOffice.org risulterebbero straintasati. Solo per fare un esempio. Ma vale per tutto (software e contenuti liberi, tipo Creative Commons). E non dite che sia difficile: basta bussare ad una porta a caso (tranne la mia Smile) e 9 su 10 hai già beccato il primo.

Capisco che non ci siano le caratteristiche di urgenza (forse), ma un decreto legge come questo catapulterebbe davvero l'Italia nel nuovo millennio, con una società più libera e più giusta.
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syaochan
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MessaggioInviato: 28 Ott 2008 21:18    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

Stemby ha scritto:
Metti al fresco 10 pirati al giorno e, tempo una settimana, i server di OpenOffice.org risulterebbero straintasati.
Guarda che OpenOffice si diffonde bene anche senza operazioni da dittatura sudamericana, poi ricorda che non si sta parlando soltanto di software.
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Stemby
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 00:52    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

syaochan ha scritto:
Stemby ha scritto:
Metti al fresco 10 pirati al giorno e, tempo una settimana, i server di OpenOffice.org risulterebbero straintasati.
Guarda che OpenOffice si diffonde bene anche senza operazioni da dittatura sudamericana

Ma che razza di ragionamento è questo? Ma quale dittatura sudamericana! È proprio il contrario, bisogna riportare un po' di ordine e rigore mitteleuropeo in questo marasma da Mar delle Antille!

La pirateria è _ingiustificabile_, non posso credere che qui ci sia qualcuno che tenti di difenderla (su quali basi poi?). Sono senza parole. Evidentemente quelli con la coscienza a posto, nel nostro povero paese, sono davvero pochi...
Citazione:

poi ricorda che non si sta parlando soltanto di software.

Appunto! Invece di rubare musica e film a sbaffo, non credi che il mondo sarebbe migliore, senza la pirateria?

Niente film piratati ---> pochi soldi disponibili per acquistare materiale originale ---> sviluppo di contenuti liberi (musica, film, libri, ecc. sotto Creative Commons e simili)

e, al contempo

Minore domanda di prodotti commerciali ---> abbassamento dei prezzi (anche a causa della concorrenza dei materiali liberi)

Insomma, maggiore offerta per tutti, di migliore qualità, gratis o quasi.

Ma solo io penso che sia una prospettiva migliore di quello che abbiamo adesso? È meglio un atteggiamento parassitario rispetto ad uno contributivo?

Ripeto, sono basito...

Povera italietta.
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syaochan
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MessaggioInviato: 29 Ott 2008 13:59    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

Stemby ha scritto:
Insomma, maggiore offerta per tutti, di migliore qualità, gratis o quasi.
Già, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata.
Senza p2p sparirebbero tutte quelle cose che non si trovano nei negozi sotto casa, che sarebbe difficile o impossibile comprare in rete, insomma uno spaventoso impoverimento di contenuti circolanti. Il p2p non è solo screener e l'ultimo successo di musica discotecara come vuoi far credere.
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Stemby
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MessaggioInviato: 30 Ott 2008 02:30    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

syaochan ha scritto:

Senza p2p sparirebbero tutte quelle cose che non si trovano nei negozi sotto casa, che sarebbe difficile o impossibile comprare in rete, insomma uno spaventoso impoverimento di contenuti circolanti. Il p2p non è solo screener e l'ultimo successo di musica discotecara come vuoi far credere.

Guarda che non ce l'ho mica col p2p. Tra l'altro non ne ho mai parlato. Mi sa che stai facendo un po' di confusione...

Se un prodotto è liberamente utilizzabile (GPL, CC, pubblico dominio, ecc. ecc. ecc.) lo puoi copiare, usare, regalare, modificare come ti pare e piace (nei limiti delle licenze) e... puoi anche diffonderlo col p2p, se ne hai voglia, o coi piccioni viaggiatori, se preferisci.

Il problema non è il mezzo, il problema è utilizzare un prodotto senza avere il diritto di farlo. Una cosa è legale oppure non è legale, non ci sono vie di mezzo. Non mi sembra un concetto così difficile.

Domanda: ma la parola "legalità" vi fa così schifo? Ma allora davvero siamo in un nuovo medioevo. Viviamo in uno stato di diritto solo sulla carta, perché poi alla prova dei fatti vige l'anarchia più totale. Ma a sQuola cosa vi hanno insegnato? E i vostri genitori? Parole come "giusto" o "sbagliato", "etica", "rispetto", "libertà", vi dicono qualcosa o sono solo degli scarabocchi neri su fondo chiaro?

Personalmente, come autore (di contributi liberi: Wikipedia, OpenStreetMap, forum vari, ecc.) non mi sento per nulla tutelato, è praticamente come ai tempi di Mozart. Come fruitore di contenuti liberi (soprattutto software ma non solo) invece mangio rabbia tutti i giorni, perché senza la pirateria avrei molto più materiale disponibile e pure di migliore qualità.

Direi che lo Stato ha dormito un po' troppo a lungo, sarebbe davvero ora che iniziasse a fare il suo dovere...
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syaochan
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MessaggioInviato: 30 Ott 2008 09:38    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

Stemby ha scritto:

Guarda che non ce l'ho mica col p2p. Tra l'altro non ne ho mai parlato. Mi sa che stai facendo un po' di confusione...
Ma l'articolo che stiamo commentando parla proprio di p2p e di sospensione dell'accesso ad internet per i condivisori.
Stemby ha scritto:
Il problema non è il mezzo, il problema è utilizzare un prodotto senza avere il diritto di farlo. Una cosa è legale oppure non è legale, non ci sono vie di mezzo. Non mi sembra un concetto così difficile.
Per me non è così semplice, ci sono cose che non trovi in vendita da nessuna parte (per esempio alcune serie animate giapponesi, magari trasmesse una volta in tv e poi scomparse nei magazzini di queste reti). Distribuirle via p2p ovviamente è illegale, ma è l'unico modo per vederle.
Senza p2p come si fa?
Stemby ha scritto:
Domanda: ma la parola "legalità" vi fa così schifo?
No, per niente, mi fanno schifo le leggi sbagliate e l'ignoranza di chi poi deve applicarle.
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Stemby
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MessaggioInviato: 30 Ott 2008 11:44    Oggetto: Re: il decreto ancora non c'è Rispondi citando

syaochan ha scritto:

Ma l'articolo che stiamo commentando parla proprio di p2p e di sospensione dell'accesso ad internet per i condivisori.

...che infrangono il diritto d'autore. Si parla infatti di "pirateria" e di "scaricare e condividere illegalmente". È ben diverso. Ripeto, il problema non è il mezzo. Tra l'altro nell'articolo il p2p non è nominato neppure una volta (anche se è facile immaginare che sia nel mirino).

Citazione:
Per me non è così semplice, ci sono cose che non trovi in vendita da nessuna parte (per esempio alcune serie animate giapponesi, magari trasmesse una volta in tv e poi scomparse nei magazzini di queste reti). Distribuirle via p2p ovviamente è illegale, ma è l'unico modo per vederle.
Senza p2p come si fa?

Di nuovo, non si tratta del p2p: è altrettanto illegale scaricare il medesimo contenuto da un sito (con la differenza che lì c'è un responsabile più facilmente identificabile), masterizzare dvd e passarli agli amici, ecc.

Al di là del mezzo, comunque, su questo punto ti do ragione: ci sono prodotti destinati a sparire, anche culturalmente validissimi e interessanti, e qualcuno potrebbe dispiacersene.

Mi sono posto il medesimo problema qualche mese fa: avevo voglia di installare Monkey Island sul mio FreeRunner (cosa tecnicamente fattibilissima) ma non ho trovato in giro nessuna licenza a prezzi ragionevoli, considerando anche che il produttore (LucasArts) non lo vende più. Risultato: non l'ho installato. Evidentemente il mio senso etico è superiore alla media, mi sono fermato per rispetto del detentore del copyright, che del suo prodotto prodotto può farne quel che vuole, per un bel po' di anni (troppi? forse sì). Il piratazzo medio non ci avrebbe pensato neppure un decimo di secondo e avrebbe scaricato illegalmente. Anzi, non avrebbe neppure cercato la licenza, si sarebbe buttato fin da subito sul mulo.

Tu mi chiedi: come fare, per questi casi particolari? Se ne può discutere, l'argomento è interessante.

Converrai con me che però siamo in un campo davvero di nicchia, non è questa la pirateria abituale (diciamo che si tratta più di una "guerra di corsa" Wink).

La procedura più rigorosa, secondo me, sarebbe quella di spingere il detentore del copyright a rilasciare sotto una licenza copyleft il prodotto ritirato dal mercato. Si potrebbe in tal senso anche rivedere la legge sul diritto d'autore in modo intelligente, ad esempio facendo scadere i diritti di sfruttamento economico prematuramente (facendo ricadere l'opera nel pubblico dominio) nel caso in cui l'opera non sia più disponibile attraverso i canali abituali da più di un certo periodo di tempo (es: 1 o 2 anni). In questo campo dovrebbero ricadere senz'altro i videogames storici, di nessun interesse commerciale (o quasi), i libri di testo scolastici, i prodotti per intrattenimento tipo quelli che hai citato, ecc.

Citazione:

Stemby ha scritto:
Domanda: ma la parola "legalità" vi fa così schifo?
No, per niente, mi fanno schifo le leggi sbagliate e l'ignoranza di chi poi deve applicarle.

Sono cosciente che ci siano ampi margini di miglioramento. La pirateria non è la soluzione, se vogliamo una società "giusta", e va, come detto, eradicata. La soluzione è la modifica delle leggi esistenti in modo intelligente, che non ha niente a che vedere col "legalizzare la pirateria" o fare un indulto per i pirati.

Per arrivare ad una evoluzione legislativa bisogna innanzitutto far rispettare alla lettera le leggi già esistenti; solo allora salteranno all'occhio i punti deboli. A quel punto saranno sistemabili, se c'è volontà politica o popolare (esistono anche i referendum).

La pirateria è solo meschina, non risolve i problemi e ne crea di gravi. Riflettiamoci.
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spirolone
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MessaggioInviato: 31 Ott 2008 06:33    Oggetto: Rispondi citando

Da bambino mi hanno insegnato a rispettare sempre le leggi alla lettera. Ero uno di quelli talmente rispettosi della legalità che se mi ritrovavo a dover prendere un autobus senza avere il biglietto o senza la possibilità di timbrarlo, appena ne avevo la possibilità mi rimettevo in pari comprandone uno e timbrandolo "a vuoto". Poi per fortuna sono cresciuto e ho imparato a ragionare con la mia testa. Forse tardi, probabilmente condizionato dal fatto che il rispetto e la difesa delle regole fa parte del mio carattere. E' difficile per uno come me non rispettarle. In molti casi è un limite psicologico, probabilmente, anche se al momento può sembrare una cosa positiva.
Ormai ho capito che l'onestà non sempre va a braccetto col rispetto di regole imposte da altri, anzi a volte si contrappongono; specialmente se chi ci prova a imporre una regola non è una persona onesta.
Pensare che leggi come questa siano fatte in buona fede nell'interesse della comunità, credo sia poco saggio. Pensare che poi possano essere positive, invece, è un altro discorso, ma personalmente non ne sono affatto convinto.
Io credo nella legalità: proprio per questo vorrei leggi giuste! Se si continuano a fare leggi assurde, contrarie al senso etico delle persone comuni, si uccide la legalità.
Mi hanno insegnato, e crescendo ho avuto modo di capire sempre più, quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate, e a cercare di avere opinioni equilibrate. Chi ruba, chi fa violenze, chi corrompe, quelle sono le persone che fanno cose gravi e che andrebbero perseguite. Invece no, per il bloccare quelle cose lo Stato non ha mai risorse. Per aiutare grandi aziende ad alleggerire le nostre tasche, invece si!
Vedo addirittura da forum come questo che sempre più la gente si sta condizionando a pensare come vorrebbe qualcuno, non si pensa neanche più a cosa sia davvero la pirateria. Ma d'altronde, ce lo dice anche lo spot: scaricare qualcosa è come rubare una borsa. Se invece qualcuno vuole ancora pensare con la propria testa, vorrei ricordare che la pirateria è sempre stata la vendita non autorizzata di materiale protetto da diritti d'autore. E' solo una decisione recente, comparsa nel decreto Urbani, quella di svincolare il concetto dal "fine di lucro" e di equiparare quindi chi copia un mp3 ad un amico a chi produce CD contraffatti. Mi sembra saggio: la cosa migliore che si può fare per difendere la legalità è mettere il 90% delle persone in condizione di illegalità!
Chiunque ha a cuore, non solo a parola, la legalità, dovrebbe sempre ricordarsi i principi su cui si basa: la pena deve essere equilibrata rispetto alla colpa e l'etica delle leggi deve essere condivisa della maggior parte delle persone. Secondo voi, in questo caso sono rispettati questi principi?
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 01 Nov 2008 03:39    Oggetto: Rispondi citando

Stemby la tua ingenuità è quasi commovente...
Citazione:
Una cosa è legale oppure non è legale, non ci sono vie di mezzo. Non mi sembra un concetto così difficile.

Siamo d'accordo. Come siamo tutti d'accordo che la pirateria è illegale. Ma non è questo il punto.
Citazione:
ma la parola "legalità" vi fa così schifo?

La legalità è importante, tuttavia quando Caligola divenuto imperatore ha eletto il suo cavallo senatore, pur avendone il titolo legale per farlo, non credo abbia fatto cosa così gradita ai romani, ti pare?
[Oddio, Berlusconi ha fatto ministro la Carfagna, stiamo lì...]
Questo esempio per invitarti a riflettere sul fatto che non esiste solo la legalità, altrimenti il Potere potrebbe fare sempre tutto quello che vuole, giusto?
Infatti è proprio questo il punto: perché ci si accanisce tanto contro QUESTA illegalità? Perché non ci accanisce altrettanto contro la malavita organizzata e l'evasione fiscale, tanto per fare due esempi di attività altrettanto illegali e forse solo un attimino più dannose? Non è che dietro c'è qualcos'altro, che sò io, la difesa e la tutela di un sistema di monopolio che frutta miliardi a potenti e loro amici e che non si vuole assolutamente intaccare?
E poi, seriamente, mica penserai veramente che la pirateria limiti in modo consistente la diffusione di contenuti liberi?
La verità è semplice: la lotta alla pirateria è imposta ai governi dalle grandi corporazioni, ma è ben lungi dall'essere una emergenza che imponga legislazioni più restrittive di quelle che già ci sono.
Semmai sarebbe il caso di rivedere i concetti di proprietà intellettuale, diritto d'autore, eccetera, chiedendosi se così come sono attualmente siano veramente al passo con i tempi e non semplicemente una fabbrica di soldi.
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Stemby
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MessaggioInviato: 01 Nov 2008 16:15    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:

La legalità è importante, tuttavia quando Caligola divenuto imperatore ha eletto il suo cavallo senatore, pur avendone il titolo legale per farlo, non credo abbia fatto cosa così gradita ai romani, ti pare?

[...]

Questo esempio per invitarti a riflettere sul fatto che non esiste solo la legalità, altrimenti il Potere potrebbe fare sempre tutto quello che vuole, giusto?

Ai tempi di Caligola non c'erano i referendum, né le elezioni ogni 5 anni. Mi sembrano situazioni un po' diverse.

Se la gente non ne è cosciente e cerca le scappatoie, significa che non gliene frega niente della democrazia.
Citazione:

Infatti è proprio questo il punto: perché ci si accanisce tanto contro QUESTA illegalità?

A me sembra proprio il contrario: non si è fatto _niente_ (tranne qualche stupido spot) per troppo troppo tempo.

Citazione:

Perché non ci accanisce altrettanto contro la malavita organizzata e l'evasione fiscale, tanto per fare due esempi di attività altrettanto illegali e forse solo un attimino più dannose?

Magari si può fare di più. Non andiamo per luoghi comuni, però, dai!
Citazione:

Non è che dietro c'è qualcos'altro, che sò io, la difesa e la tutela di un sistema di monopolio che frutta miliardi a potenti e loro amici e che non si vuole assolutamente intaccare?

Può darsi, ma non me ne importa un fico secco. Nessuno è obbligato a comprare i loro prodotti. Oggi, con le licenze per i contenuti liberi, abbiamo l'opportunità di ribaltare la situazione a nostro favore proprio sfruttando quella legge tanto disprezzata dagli italiani: la legge sul diritto d'autore. Il copyleft, infatti, per chi non lo sapesse, si basa proprio sul copyright. Senza copyright non ci sarebbe tutela "commerciale" degli autori, ma neppure il copyleft, solo una grande anarchia in cui produrre nuovi contenti sarebbe non impossibile (Mozart lo dimostra) ma almeno disincentivante.

Provate a chiedere ai fotografi di Flickr quanto sono contenti quando vedono le loro foto pubblicate da quei trogloditi di Repubblica o del Corriere senza rispettare i contenuti delle licenze (tra l'altro semplicissime, le Creative Commons...).
Citazione:

E poi, seriamente, mica penserai veramente che la pirateria limiti in modo consistente la diffusione di contenuti liberi?

Ne sono assolutamente convinto. Tanto è vero che anche le grandi industrie del software (non faccio nomi ma è palese) non hanno mai fatto un tubo per limitarla seriamente. Solo adesso, che hanno il monopolio di fatto, stanno alzando un pochino la voce, per far cassa prima che sia troppo tardi. Il software libero si sta infatti diffondendo nonostante tutto, ma molto più lentamente di come sarebbe naturale.

Ho questa certezza ormai da molti anni, e ne ho avuto conferma l'altro giorno da un mio collega cinese che, vedendomi lavorare sulla mia Debian, mi ha detto a chiare lettere che in Cina, anche nelle università, si usano solo prodotti Microsoft perché tutto il software è piratato. Quando gli ho chiesto se gli sembrava giusto, mi ha detto che secondo lui non è giusto, ma che è così.
Citazione:

Semmai sarebbe il caso di rivedere i concetti di proprietà intellettuale, diritto d'autore, eccetera, chiedendosi se così come sono attualmente siano veramente al passo con i tempi e non semplicemente una fabbrica di soldi.

Sono d'accordo. Già detto. Ma ricordiamoci che la figura da tutelare è proprio l'autore, altrimenti si blocca lo sviluppo di nuovi contenuti. È questo che è impopolare, perché gli autori sono pochi (ci vuole talento, impegno, passione) mentre i fruitori sono la stragrande maggioranza.
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MessaggioInviato: 02 Nov 2008 10:47    Oggetto: Rispondi citando

Stemby ha scritto:
Ai tempi di Caligola non c'erano i referendum, né le elezioni ogni 5 anni. Mi sembrano situazioni un po' diverse.
Se la gente non ne è cosciente e cerca le scappatoie, significa che non gliene frega niente della democrazia.
Situazioni un po' diverse senz'altro. Ma non abbastanza per non considerarlo un buon esempio. Si parla della differenza tra legalità e giustizia. L'esempio sarebbe fuori luogo solo se vivessimo in una democrazia ideale, o almeno qualcosa che ci si avvicini. Direi che quando si fanno leggi per gli interessi di pochi potenti anziché farle per l'interesse della collettività, siamo lontanissimi dal concetto di democrazia, nonostante gli specchiette per allodole tipo elezioni ogni cinque anni o la possibilità di indire referendum....

Citazione:
Citazione:
Infatti è proprio questo il punto: perché ci si accanisce tanto contro QUESTA illegalità?
A me sembra proprio il contrario: non si è fatto _niente_ (tranne qualche stupido spot) per troppo troppo tempo.
Se ti sembra così, mi spiace devo proprio dirtelo, non hai idea di cosa ti succeda intorno. E' una delle affarmazioni più folli che si possa fare. Non posso credere che tu la stia facendo in buona fede. Non esiste campo legale in cui le legislazioni, non solo in Italia, siano cambiate così tanto, e diventando sempre più severe, negli unltimi dieci anni, come nel campo della protezione dei diritti d'autore!

Citazione:
Citazione:
Perché non ci accanisce altrettanto contro la malavita organizzata e l'evasione fiscale, tanto per fare due esempi di attività altrettanto illegali e forse solo un attimino più dannose?
Magari si può fare di più. Non andiamo per luoghi comuni, però, dai!
Sicuramente si può fare di più! E non è solo un luogo comune. Il fatto è che ogni risorsa che sposti nella lotta alle violazioni dei diritti d'autore, è una risorsa tolta agli altri campi, non dobbiamo dimenticarlo. Per dirla in modo molto semplicistico, ogni poliziotto messo a cercare di arrestare chi possiede copie illegittime è un poliziotto in meno che cerca di arrestare un assassino, un ladro, un teppista... Vi viene in mente qualche delitto a cui bisognerebbe dare meno priorità?

Citazione:
Nessuno è obbligato a comprare i loro prodotti. Oggi, con le licenze per i contenuti liberi, abbiamo l'opportunità di ribaltare la situazione a nostro favore proprio sfruttando quella legge tanto disprezzata dagli italiani: la legge sul diritto d'autore. Il copyleft, infatti, per chi non lo sapesse, si basa proprio sul copyright. Senza copyright non ci sarebbe tutela "commerciale" degli autori, ma neppure il copyleft, solo una grande anarchia in cui produrre nuovi contenti sarebbe non impossibile (Mozart lo dimostra) ma almeno disincentivante.
Disprezzare l'attuale legge sul diritto d'autore, non vuol dire disprezzare il diritto d'autore, non facciamo confusione! Il diritto d'autore è nato per incentivare la pubblicazione delle opere, cosa nell'interesse della comunità. Ci può essere disaccordo sul se sia utile o no, ha vantaggi e svantaggi, ovviamente; ma non è questo in discussione in questo momento! Il fatto è che negli ultimi anni, il concetto di diritto d'autore è sempre più degenerato diventando sempre più uno strumento per far fare montagne di soldi a qualcuno (che in genere non è neanche l'autore!) e non per incentivare qualcosa. E' questa degenerazione che si cerca di combattere e che la maggioranza degli Italiani disprezzano!

Citazione:
Provate a chiedere ai fotografi di Flickr quanto sono contenti quando vedono le loro foto pubblicate da quei trogloditi di Repubblica o del Corriere senza rispettare i contenuti delle licenze (tra l'altro semplicissime, le Creative Commons...).
Qui non capisco bene il tuo esempio, non è molto chiaro. I giornali (non capisco perché ne nomini due in particolare) dici che possono o no pubblicare quelle foto? E stai parlando da un punto di vista legale o etico?

Ma venendo al nocciolo della questione, anche se non concordo sul fatto che fare le leggi che chiedono le grandi detentrici di diritti d'autore, aiuti la loro scomparsa, se anche fosse, come sostiene Stemby, il punto è che resterei comunque contrario a leggi così ingiuste!!!
Il fine non giustifica i mezzi in questo caso (e in molti analoghi)!
Non puoi dare mega-multe, togliere la connessione o addirittura mettere in galera qualche cittadino a caso perché ha scaricato un mp3 senza averne il diritto o ha installato un software senza pagarlo, solo perché si spera che poi si diffonda maggiormente il software libero!!!
Non ci si può allontanare sempre di più dall'aver leggi eque per raggiungere certi obbiettivi!
Forse ci stiamo dimenticando di quello di cui stiamo parlando. Nella nostra giurisprudenza, così come in quelle della maggioranza degli altri Stati, esistono leggi civili e leggi penali. Le leggi penali si occupano di reati gravi, cose per cui si viene "etichettati" a vita tramite la fedina penale. Per regolare i rapporti tra le persone per quel che riguarda cose meno gravi, ci sono le leggi civili.
Se, ad esempio, io affitto una casa a qualcuno che ad un certo punto ritiene di non pagarmi più l'affitto, posso fargli causa (a mie spese) e ottenere quanto mi è dovuto secondo il giudizio di un giudice. Perché invece se un detentore di diritti d'autore ritiene che qualcuno non gli ha dato dei soldi a cui invece ritiene di aver diritto, dovrebbe esser protetto da leggi penali?!?
Ma soprattutto perché avrebbe diritto a eleggersi lui stesso giudice e a far tagliare la connessione a una persona?
E perché dovrebbe essere la comunità ad accollarsi le spese per le indagini? E perché una pena così spropositata?
Ma cavolo, come si fa a non accorgersi dell'assurdità di una legge simile?!? Evil or Very Mad
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Stemby
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MessaggioInviato: 03 Nov 2008 12:27    Oggetto: Rispondi

spirolone ha scritto:

Citazione:
Citazione:
Infatti è proprio questo il punto: perché ci si accanisce tanto contro QUESTA illegalità?
A me sembra proprio il contrario: non si è fatto _niente_ (tranne qualche stupido spot) per troppo troppo tempo.
Se ti sembra così, mi spiace devo proprio dirtelo, non hai idea di cosa ti succeda intorno. E' una delle affarmazioni più folli che si possa fare. Non posso credere che tu la stia facendo in buona fede. Non esiste campo legale in cui le legislazioni, non solo in Italia, siano cambiate così tanto, e diventando sempre più severe, negli unltimi dieci anni, come nel campo della protezione dei diritti d'autore!

Hai mai sentito parlare di uno che sia finito in galera per questo? O che abbia solo pagato una multa?

Io sì: mi ricordo di un insegnante russo che aveva passato delle copie piratate di MS Office ai suoi alunni, poi finito in Siberia; mi ricordo di numerose multe clamorose (esagerate) inferte negli USA; però non ho mai sentito parlare di un solo fatto analogo che riguardi l'Italia.

È inutile fare le leggi, se poi non vengono fatte rispettare.

Citazione:
Il fatto è che ogni risorsa che sposti nella lotta alle violazioni dei diritti d'autore, è una risorsa tolta agli altri campi, non dobbiamo dimenticarlo. Per dirla in modo molto semplicistico, ogni poliziotto messo a cercare di arrestare chi possiede copie illegittime è un poliziotto in meno che cerca di arrestare un assassino, un ladro, un teppista... Vi viene in mente qualche delitto a cui bisognerebbe dare meno priorità?

Ripeto, stai andando per luoghi comuni. Allora continuo anch'io. Se le risorse dedicate a un caso di omicidio, di furto, ecc. sono sufficienti, è meglio un carabiniere che si gira i pollici in caserma o lo stesso dedicato a far rispettare una legge, di minore importanza, ma comunque violata? Tra l'altro, tu parli proprio di "ladro". Il pirata non è forse un ladro, sebbene non di beni materiali?

Citazione:
Disprezzare l'attuale legge sul diritto d'autore, non vuol dire disprezzare il diritto d'autore, non facciamo confusione! Il diritto d'autore è nato per incentivare la pubblicazione delle opere, cosa nell'interesse della comunità. Ci può essere disaccordo sul se sia utile o no, ha vantaggi e svantaggi, ovviamente; ma non è questo in discussione in questo momento! Il fatto è che negli ultimi anni, il concetto di diritto d'autore è sempre più degenerato diventando sempre più uno strumento per far fare montagne di soldi a qualcuno (che in genere non è neanche l'autore!) e non per incentivare qualcosa. E' questa degenerazione che si cerca di combattere e che la maggioranza degli Italiani disprezzano!

Ho già detto un'infinità di volte che anche a me piacerebbe _la_ legge perfetta, equa, giusta e... rispettata. Ma mi spiace proprio, gli italiani non disprezzano le leggi attuali (neanche le conoscono), semplicemente amano fare i furbi e non pagare il giusto quando, tecnicamente, sia possibile evitarlo. Tipica mentalità italiota. Negarlo è da ipocriti. Anzi, qui si aggiunge anche quella di chi pensa che diritti d'autore, brevetti, proprietà intellettuale in generale, siano cose in mano ad una "élite" da abbattere, e che sia proprio giusto farlo.

E poi, sinceramente, ma di cosa ti preoccupi? Se il tuo senso etico è così elevato come dici, semplicemente quelle pene (teoriche e tutte ancora da verificare) non ti riguardano, visto che andrebbero a colpire solo chi il reato lo commette. È come se tu fossi preoccupato per l'ergastolo in caso di omicidio: basta non commetterlo, l'omicidio.

Citazione:

Citazione:
Provate a chiedere ai fotografi di Flickr quanto sono contenti quando vedono le loro foto pubblicate da quei trogloditi di Repubblica o del Corriere senza rispettare i contenuti delle licenze (tra l'altro semplicissime, le Creative Commons...).
Qui non capisco bene il tuo esempio, non è molto chiaro. I giornali (non capisco perché ne nomini due in particolare) dici che possono o no pubblicare quelle foto? E stai parlando da un punto di vista legale o etico?


[1], [2]

Le maggiori testate giornalistiche italiane si comportano, a tutti gli effetti, come dei comuni pirati, e nessuno le sanziona! Questo mi fa andare in bestia, considerando che tra l'altro facciamo delle miserrime figure (le abbiamo fatte!) con la comunità internazionale (i fotografi di Flickr mica son tutti italiani!). Ciliegina sulla torta: questi campioni della legalità ci lucrano sull'uso di quelle foto (aumentano il valore dell'articolo), senza riconoscere il dovuto compenso (quando dovuto) ai rispettivi autori. Complimenti!

Citazione:

Ma venendo al nocciolo della questione, anche se non concordo sul fatto che fare le leggi che chiedono le grandi detentrici di diritti d'autore, aiuti la loro scomparsa, se anche fosse, come sostiene Stemby, il punto è che resterei comunque contrario a leggi così ingiuste!!!

Non ho mai parlato di scomparsa (e non me lo auguro neppure), solo di fine di un monopolio, dell'aumento dell'offerta, della possibilità di scegliere, di un aumento della qualità.

Se effettivamente le pene verranno inflitte (se!) e se effettivamente si dimostreranno sproporzionate (se!!) allora su questo punto ti darò ragione senza problemi. Mi piacerebbe però vedere una legge _applicata_, tanto per cominciare.

Citazione:

Non puoi dare mega-multe, togliere la connessione o addirittura mettere in galera qualche cittadino a caso perché ha scaricato un mp3 senza averne il diritto o ha installato un software senza pagarlo, solo perché si spera che poi si diffonda maggiormente il software libero!!!

Il software libero era solo un esempio tra tanti altri: Wikipedia e tutti i progetti della Wikimedia foundation, Flickr, OpenStreetMap, LiberLiber, Mutopia, progetto Gutenberg, ecc. ecc. ecc.

Ma questo non è il fine, è l'effetto secondario (positivo) che io mi aspetto e mi auguro. Non confondiamo causa con effetto. Difendere il diritto d'autore è giusto a priori.

Citazione:

Se, ad esempio, io affitto una casa a qualcuno che ad un certo punto ritiene di non pagarmi più l'affitto, posso fargli causa (a mie spese) e ottenere quanto mi è dovuto secondo il giudizio di un giudice. Perché invece se un detentore di diritti d'autore ritiene che qualcuno non gli ha dato dei soldi a cui invece ritiene di aver diritto, dovrebbe esser protetto da leggi penali?!?
Ma soprattutto perché avrebbe diritto a eleggersi lui stesso giudice e a far tagliare la connessione a una persona?
E perché dovrebbe essere la comunità ad accollarsi le spese per le indagini? E perché una pena così spropositata?

Quanto hai detto conferma che in Italia non si è coscienti di commettere un reato grave. Chi ruba una mela da un fruttivendolo non è forse perseguibile allo stesso modo? E perché in questo caso nessuno si scandalizza?
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