Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
San Libero Comune mortale

Registrato: 18/11/08 20:04 Messaggi: 4
|
Inviato: 18 Nov 2008 21:38 Oggetto: Spranghe |
|
|
Roma. Una ragazza di ventun anni, Ilaria R., bloccata da un gruppo di nazisti sul treno Roma-Ciampino (portava una kefia) e pestata a sangue. Prognosi di cinque giorni.
Firenze. Aurica C. rom trentaquattrenne, selvaggiamente picchiata da una commerciante del mercato di Sant'Ambrogio dopo essere stata insultata.
Bologna. Quattro ragazzi pestati in pieno centro da un gruppo di naziskin: "Comunista!" e "Partigiano di merda!". Uno è grave.
La polizia italiana è in grado di impedire questi episodi? E' necessario che i cittadini si organizzino direttamente per mantenere l'ordine pubblico contro questi reati? Quelli che alla fine fossero costretti a farlo, avrebbero diritto all'esimente - prevista dal codice - dello "stato di necessità"? |
|
Top |
|
 |
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
|
Inviato: 07 Dic 2008 13:58 Oggetto: |
|
|
Un elenco interessante ma irrilevante nella sostanza.
Irrilevante per i media e per la gente, preoccupata da altre cose più personali e confuse. La totale assenza di solidarietà sociale sta facendo precipitare nell'abisso la nostra comunità e questo è naturale. La maturazione delle conseguenze di atti e ragioni espressi e scelti collettivamente o in privato, tendono a mostrarsi lontano dalle loro scaturigini. Non sappiamo perché avvengano certi episodi perché abbiamo dimenticato le cose che abbiamo fatto o accettato che altri facessero, in tempi non sospetti.
La rinuncia collettiva e privata di parti della nostra libertà, di conquiste, di diritti acquisiti ha portato lentamente alla maturazione di eventi che oggi sfuggono non solo al controllo della società ma anche alla nostra capacità di ricondurli a qualcosa di ragionevole e logico.
Siamo all'assurdo perché lo abbiamo permesso noi, cedendo un po' alla volta ciò che era nostro, a figuri che si sono presentati come coloro che avrebbero risolto tutto, siano essi politici, prelati, imprenditori, faccendieri o semplici cittadini.
Ma la gente ha la mente il e il cuore rivolto altrove, alla grande macedonia del Calcio, dimenticando il dissesto ambientale e politico di questo paese. In questo clima non può che maturare un dissesto morale dove gli individui, sperduti e isolati in una piazza senza fine, in una città le cui strade non hanno una direzione ma sono solo sentieri sfocati, indistinguibili fra loro tanto da rendere impossibile una direzione precisa, finiscono per incontrare se stessi invece che gli altri. E dal momento che nessuno può accettare un simile paradosso, gli uomini e le donne incapaci di empatia, finiscono per cercare di sopprimere negli altri il "male" che hanno o temono di avere dentro se stessi.
Questa violenza gratuita, questo preferire l'annichilimento dell'altro da sé è un segnale, un sintomo, non la malattia. |
|
Top |
|
 |
Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
|
Inviato: 08 Dic 2008 02:23 Oggetto: |
|
|
Caro Silent Runner,
non è possibile quotare solo una parte del tuo intervento, è tutto così profondo e interamente condivisibile.
Verrebbe tanta voglia di dire che ti sbagli, che la fai più tragica di quello che in realtà è, che sei troppo pessimista, ma, ahimé, non è così!
L'inconsapevolezza, l'ignoranza, l'oblio (inteso come non-memoria) dominano incontrastate e crasse.
Pure bisogna sforzarsi di non arrendersi, per i nostri figli se non per altro.
E allora cosa rispondere alla domanda di San Libero?
E' necessario che i cittadini si organizzino direttamente per mantenere l'ordine pubblico?
Personalmente io preferirei che i cittadini si organizzassero direttamente per far crescere la consapevolezza del presente che viviamo e del futuro verso cui stiamo andando, per riempire un po' di contenuti quella parola vuota che oggi è rimasta "democrazia".
Sarebbe meglio dedicarsi a questo e lasciare l'ordine pubblico alla Polizia. |
|
Top |
|
 |
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
|
Inviato: 08 Dic 2008 11:04 Oggetto: |
|
|
Concordo pienamente. Il mio intervento, più che pessimistico era sconsolato. Ma tu hai ragione, non ho risposto a San Libero. Un piccolo errore di solipsismo.
In realtà non credo affatto che i cittadini debbano organizzarsi per mantenere un ordine pubblico senza che questo derivi da una attribuzione di poteri condivisa. Il volontariato dovrebbe organizzarsi in positivo, intorno a progetti del tutto solidaristici, non di controllo del territorio.
Posso ammettere un controllo del territorio come osservatori (presenza di abusi ambientali o simili) ma la maggior parte degli sforzi dovrebbero essere rivolti all'aiuto delle fasce più deboli a integrare sul territorio quello che le autorità preposte non riescono a soddisfare. Sarebbe perciò necessario che le autorità favorissero questo tipo di aggregazioni e di iniziative, supportandole ove necessario anche economicamente, con fondi che servano a coprire spese altrimenti a carico dei volontari.
Il guadagno che tutta la società ne avrebbe sarebbe molto superiore alle spese sostenute e, soprattutto, contribuirebbe a consolidare la coesione sociale e il benessere percepito (se ne fa un gran parlare oggigiorno) della gente.
La nostra specie si è evoluta intorno a meccanismo di collaborazione e mutuo soccorso. Rafforzare questa peculiarità non può che essere positivo e a costi bassissimi. Non risolverebbe l'enorme complessità dei problemi attuali ma contribuirebbe ad attuirne gli effetti, percepiti o meno.
Purtroppo, l'ipotesi descritta da San Libero è solo dettata dalla paura (non per volontà o manchevolezza di San Libero) e questa paura diffusa e strisciante viene costantemente rafforzata ad arte da quelle parti della società che traggono un interesse diretto da una situazione di caos generalizzato dove poi poter imporre un ordine superiore pseudopacificatore. E' un principio vecchio quanto il mondo e solitamente, in tempi di crisi e di incertezze, funziona bene.
Non esistono soluzioni facili e dare ascolto alla paura, all'irrazionale distruttivo non fa che rafforzare le profezie che hanno generato la parte terminale del caos.
E' una sorta di principio alchimistico che viene preso in prestito con l'idea di poter trasformare metaforicamente in oro la semplice pietra. Ma le cose non stanno così.
Se è vero che il sonno della ragione genera mostri, l'uso dei mostri per sollecitare la ragione non produrrà mai il caos purificatore tanto vagheggiato. Nessun Armagheddon potrà salvarci dall'abominazione.
La vita di ciascuno di noi è un continuo superenalotto dove difficilmente le vincite sono tutte positive. Perdiamo ogni volta un Euro della giocata, perdiamo qualcosa di noi e della nostra ricchezza.
Il futuro è sempre stato incerto anche per i nostri antenati ma nessuno si è dannato quanto noi a parità di conoscenze acquisite.
Ma dietro tutto questo c'è chi gioca al rialzo a far crescere il caos e l'angoscia.
In mancanza di altre epifanie, la gente teme di andare a dormire e dissolversi nel nulla e così si aggrappa a qualsiasi certezza anche se è una certezza angosciante.
Quello che auspico è che la gente alla fine si svegli dall'incubo nel quale si crogiola perché è meglio svegliarsi da un brutto sogno che dormire per sempre, come Endimione, che ottenne l'immortalità dagli dei, attraverso un sonno eterno senza sogni.
Più che la tanto gridata perdita di valori (assolutamente esagerata) c'è la perdita delle certezze a breve termine: l'oggi del mio lavoro, della mia casa, dell'avvenire dei miei figli o della mia azienda, del mio piccolo capitale, della mia pensione, della mia potenza virile e così via.
Ci appoggiamo tutti quanti a qualcosa che deve necessariamente essere instabile, per conservare quella quantità di incertezze che ci tengono vivi, che ci tengono attivi e non ci fanno addormentare per sempre. Sovraccaricare questo meccanismo porta però a squilibri emotivi e psicologici che finiscono per essere compensati con altre incertezze e così via in una vite senza fine di leonardiana memoria.
Ma l'acqua che questa vite senza fine solleva dal pozzo delle nostre paure è solo acqua torbida e non potrà dissetarci.
Come vedi, caro Roberto, non sono pessimista ma sconsolato.
E questo non vuol dire che mi sia arreso. |
|
Top |
|
 |
ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
|
Inviato: 08 Dic 2008 12:06 Oggetto: |
|
|
Retoriche ma corrette le citazioni dei fatti e le seguenti domande di San Libero.
Corrette le considerazioni di Roberto e Silent.
Il punto è comunque che allo stato attuale alla massa "non interessa" salvo quando dovesse essere toccata in prima persona.
Ecco perchè quindi non è poi tutelata a dovere.
Leggo su un quotidiano che un immigrato sentendo urlare la vicina di casa, scippata, è uscito di casa scalzo, inseguendo per isolati il malvivente in strada
Malvivente che è poi stato assicurato alla giustizia dalle forze dell'ordine.
Questa estate il mio antifurto ha suonato per 40 minuti e nel via vai di vicini di casa e gente di passaggio che apriva le porte, prendeva l'ascensore, entrava/usciva dall'ufficio vicino non c'è stato un singolo che si sia affacciato non dico per intervenire ma anche solo per lamentarsi del casino infernale che la sirena faceva
Sono solo due casi fine a se stessi...che non devono e non possono essere presi come regola generale.
Ma esemplificano sicuramente spesso un disinteresse della gente.
L'ho già detto altrove, ripreso dal buon Roberto che mi diceva di non cadere nel lassismo...abbiamo la società che siamo.
Facciamo qualcosa nel nostro piccolo ogni volta e le cose miglioreranno sensibilmente. |
|
Top |
|
 |
chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
|
Inviato: 08 Dic 2008 12:50 Oggetto: Re: Spranghe |
|
|
San Libero ha scritto: | La polizia italiana è in grado di impedire questi episodi? | Se non dfose che essa stessa va in giro con spranghe (manganelli, e non mi riferisco al cognome del capo della polizia di stato )
Ma non sarebbe vietata per legge (addirittura dalla Costituzione) ogni violenza fisica sulle persone arrestate? Allora che se ne fanno del manganello? |
|
Top |
|
 |
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
|
Inviato: 08 Dic 2008 13:16 Oggetto: |
|
|
Che se ne fanno? Lo usano per autodifesa o per (nei casi di abuso)indimidire o rendere "innocue" le persone con la forza. |
|
Top |
|
 |
chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
|
Inviato: 08 Dic 2008 18:53 Oggetto: |
|
|
Silent Runner ha scritto: | Che se ne fanno? Lo usano per autodifesa o per (nei casi di abuso)indimidire o rendere "innocue" le persone con la forza. | Ma non è vietato dalla norma citata?
Inoltre se hai arrestato uno, da cosa dovrebbero difendersi? Uno ammanettato non può fargli nulla.
Invece vediamo in TV (es. le immagini che mostrano i disordini negli spalti degli stadi di calcio) che arriva la polizia e giù di manganello su tutti. Poi (forse e neppure sempre) arrestano qualcuno. |
|
Top |
|
 |
Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
|
Inviato: 09 Dic 2008 03:06 Oggetto: |
|
|
ioSOLOio ha scritto: | Il punto è comunque che allo stato attuale alla massa "non interessa" salvo quando dovesse essere toccata in prima persona |
Sì, hai ragione, questo è veramente il punto chiave, un limite culturale che ci affligge, in particolare noi italiani che rispetto agli altri occidentali siamo decisamente più individualisti.
Se mi chiedessero - e mi piacerebbe che qualcuno me lo chiedesse - quale pensi sia stata la più grande invenzione del genere umano, la scoperta più importante, io risponderei: il concetto di Stato e la sua realizzazione in pratica.
E' questo, più di qualsiasi altra invenzione o tecnologia o conoscenza o forma artistica che ha elevato la razza umana dalla vita in perenne lotta degli altri animali allo straordinario benessere di cui godiamo oggi.
Eppure ce lo scordiamo. Ce lo stiamo scordando e stiamo svendendo questo meraviglioso sistema di assistenza reciproca, di garanzie e tutele, di convivenza pacifica e costruttiva. In nome di che cosa poi?
Come vedi, caro Silent, sono sconsolato anch'io, ma forse pure un po' pessimista. |
|
Top |
|
 |
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
|
Inviato: 09 Dic 2008 10:09 Oggetto: |
|
|
chemicalbit ha scritto: | Silent Runner ha scritto: | Che se ne fanno? Lo usano per autodifesa o per (nei casi di abuso)indimidire o rendere "innocue" le persone con la forza. | Ma non è vietato dalla norma citata? |
Sicuramente sì. Ma il divieto non è certo un ostacolo quando la vera anarchia si annida là dove, invece, dovrebbe abitare la legalità e l'ordine.
Il potere, mio caro amico, è un virus difficile da debellare perché si attacca là dove l'uomo è più debole. Noterai che l'abuso di potere si presenta tanto più facilmente quanto è basso il ruolo e la gerarchia di chi lo mette in atto. Tutti i potenti sono in realtà personalità assai fragili dall'ego instabile e bisognoso di continue rassicurazioni e conferme.
L'uomo avveduto non ha bisogno di esercitare il potere perché sa che è un'illusione e quando finisce porta con sé anche colui che lo ha corteggiato o ne ha abusato. |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|