Olimpo Informatico

[paolodegregorio]

- l?agonia della sinistra - -
a cura di Paolo De Gregorio, 16 dicembre 2008

Sono passati ormai molti mesi dal disastro elettorale, e vediamo quanto sia stato stolto per la sinistra aver smesso di rispettare quelle regole di ordinaria democrazia che devono vedere dimissionari i gruppi dirigenti sconfitti alle elezioni, atto preliminare ad un immediato congresso che cerchi di capire il perché della sconfitta, e cambi linea e gruppo dirigente.
La sinistra in Italia, quella che aveva una identità e un blocco sociale di riferimento, è scomparsa con la dissoluzione del partito comunista italiano, e tutti i successivi passaggi sono stati solo tappe di ulteriori cedimenti, diminuzione di voti, abbandono del rapporto col territorio e le masse, inserimento nella classe dirigente solo di uomini di potere, per capirci i Bassolino, i Del Turco, i Villari, fino a Colaninno e ai falchi della Federmeccanica, cosa che ha reso il PD veltroniano identico al partito socialista di Craxi.
In nome del socialismo, questo partito consegnò a Berlusconi il monopolio delle Tv private, attuando il golpe dei piduisti di cui l?allora partito socialista era pieno.
E avrebbe avuto la faccia di bronzo di continuare a chiamarsi socialista, se le BENEMERITE inchieste dei magistrati di Milano non avessero dimostrato che non erano un partito di sinistra, con una banda di ladri e piduisti, confluiti poi senza problemi nel partito del Cavaliere, Cicchitto in testa.
La presunzione di Veltroni di fare un partito di centro con una gamba a sinistra, con dentro tutti, da Rutelli ai cattolici integralisti, partito aperto a uomini di potere senza guardare troppo la questione morale, non poteva che fallire, come è fallita la scommessa centrista di Casini, per il semplice fatto che oggi vi è già un blocco sociale, di vera destra, unito intorno a Berlusconi e al suo dittatoriale potere mediatico, che riunisce gli interessi della classe dominante, dagli industriali, ai professionisti, ai commercianti, che non hanno bisogno di altro, e affidano i loro interessi alla destra, come ha fatto anche la Chiesa che si è schierata dalla stessa parte.
Non vedere questo blocco sociale, questa autosufficienza della destra che non cerca alcun dialogo, continuare a pietire per un ruolo che non c?è più, è veramente imbarazzante, e questo ruolo Veltroni non può svolgerlo poiché non ha più alcuna influenza sui lavoratori, i precari, i disoccupati, che sono l?unico blocco sociale capace di fronteggiare la destra.
L?unico spazio politico che vi è oggi è quello di ripartire dal basso e cercare di ridare ai lavoratori, e a tutta la classe subalterna, identità e strategia, su cose possibili, senza ideologia, a cominciare da un sindacato unico dei lavoratori, che sostituisca ogni frammentazione e metta da parte i principali responsabili della svendita dei diritti di chi lavora. Gli attuali sindacati hanno seguito la degenerazione dei loro partiti di riferimento e prendono gli ordini dalla politica, senza nessuna reale autonomia.
L?unico fenomeno nuovo nello scenario politico è quello di Di Pietro, che in Abruzzo raddoppia i voti, ma è un partito senza base sociale, che ha delle simpatie in tutti i ceti sociali, sicuramente tra le persone che amano legalità e regole, che però in Italia non sono moltissime, e comunque Di Pietro non è di sinistra.
Non c?è da illudersi, anche l?estrema sinistra non si è sciolta e non ha cacciato i suoi dirigenti, e non c?è alchimia possibile tra partitini, mentre un vero partito potrà nascere, negli anni, solo con quelle persone che decideranno di mettersi a lavorare con i proletari, i disoccupati, i precari, gli studenti, contro le droghe, contro le mafie, per uno sviluppo sostenibile.
Il centrismo è finito, bisogna ammettere che la destra ha compattato le sue file e che l?idea veltroniana è velleitaria e fallita, e lascia un partito diviso, con molti ladri e infiltrati, senza identità né strategia, da chiudere.
Paolo De Gregorio

[n4ps]

...il pd non si merita l'appellativo di partito di sinistra...al massimo possiamo chiamarlo partito di destra moderata...
...la sinistra ,nella politica italiana, non esiste...
...per me vera sinistra dovrebbe difendere i diritti fondamentali dell'uomo; quelle che tu chiami destra e sinistra invece si differenziano solamente sulla percentuale di diritti di cui ci vogliono privare(esempio: sin 40% cen 60% des 80%), pertanto risultano essere solo diverse sfumature della stessa entità: la destra...

[celestia]

Ciao Paolo
Il Comunismo è morto da un pezzo! Ma c'è chi: Bertinotti, da quell'orecchio non ci sente. Altro che agonia! E' rimasto solo il nome, ma i contenuti non ci sono più. A parte che non ho mai capito di quale politica sociale si parla, se è tutta gente con avvisi di garanzia per tutti i reati patrimoniali possibili e immaginabili (?) Bohhhh! Se mi spieghi questo Ti ringrazio.
Battute a parte, il sospetto è che siano tutti uguali, destra, sinistra e centro non hanno molto significato, li accomuno sotto il nome di Burocrati disumani, finora hanno distrutto tutto, anche ciò che funzionava, ma la contrapposizione non è tra libero mercato e contrattazione privata, mi sembra più tra furbi e polli. Chiaro che spero di sbagliare, ma non so se ho poca memoria o se sono i rossi a essere pigri, onestamente dalla discesa in campo di Berlusconi non riesco a ricordare una sola proposta concreta dei leaders di sinistra per risolvere i problemi reali dell'italia.
Magari è colpa mia che invecchio, ma ho paura di no.
Con simpatia
Celestia

[Roberto1960]

Per analizzare la realtà politica del nostro paese bisogna secondo me partire da una considerazione che ha fatto in una altro post Silent Runner qualche giorno fa.
In sostanza lui osservava che in Italia la destra moderata è maggioritaria. In sostanza il punto è questo, ed è un punto che credo sia ben noto anche ai dirigenti del PD.
Il passaggio successivo del progetto politico è, partendo da questo punto, tentare di "erodere" parte del centro alla destra per arrivare alla maggioranza. Questo è il motivo per cui è nato il PD come fusione tra la sinistra post-comunista e la ex sinistra-DC (la Margherita).
Idea pragmatica, puro calcolo politico, opportunismo o cos'altro?
Non saprei dire, ma la cosa importante è che il calcolo è sbagliato, il totale non fa 51%, per un motivo motivo semplice a cui non sono sicuro i leader PD abbiano pensato: nel mentre si "sfonda" al centro, diventando sempre più "moderati" e sempre meno "di sinistra", si perdono pezzi a sinistra e il bilancio, i fatti stanno lì a dimostrarlo, è in perdita.

Scendendo nei dettagli, gli elettori di sinistra sono molto più attenti a certe questioni fondamentali rispetto a quelli di destra e quando il loro partito non dimostra sufficiente attenzione a queste questioni fondamentali non esita a togliergli il consenso.
Basta pensare alla questione morale, alla corruzione nella politica: l'elettore di destra se ne frega se buona parte dei suoi rappresentanti sono inquisiti e/o condannati; l'elettore di sinistra lo trova insopportabile.

Se il PD non riesce a distinguersi su alcuni fronti in modo netto rispetto alla destra moderata è destinato a rimanere sconfitto a lungo. E infatti in Abruzzo ha trionfato Di Pietro.
Voglio dire che in questa Italia, due partiti entrambi moderati, entrambi scarsamente riformisti, entrambi abbastanza invischiati nella palude della corruttela, entrambi composti da personaggi di spicco della "casta", con l'unica percepibile differenza di essere uno di ispirazione destra e l'altro di ispirazione sinistra, il primo vincerà nove elezioni su dieci e noi poveri elettori di sinistra continueremo ad assistere impotenti al sistematico smantellamento dello Stato, inteso come sistema di garanzie e di tutele, in nome di un presunto aumento di efficienza derivante dal ricorso al privato che altro non sarà (ma temo che ce ne accorgeremo quando sarà troppo tardi) che il classico arricchimento dei ricchi e impoverimento dei poveri.

Devo dire che se dovessi tentare di spiegare come mai i dirigenti del PD non riescono a vedere questa realtà, oppure non riescono ad incidervi, sarei in forte imbarazzo.
Il mio punto di vista, ad esempio, sarebbe: perso per perso (perché è chiaro che la sinistra che piacerebbe a n4ps in Italia perderebbe le elezioni) quanto meno mi tolgo lo sfizio di fare una vera politica di sinistra.

Quando poi, magari fra dieci o venti anni di ininterrotto Berlusconi, saremo veramente con le pezze al culo e gli italiani ridotti alla fame saranno molti di più di adesso, e non avremo più stato sociale e ammortizzatori sociali, né sanità o istruzione pubblica, potrei sempre dire "l'avevo detto io...".
Invece così questo PD, che non riesce a fare opposizione nemmeno quando si fregano l'acqua dagli acquedotti pubblici per rivendercela a caro prezzo, considerandola "bene soggetto alla economia capitalistica" invece di "bene primario", che cosa potrà dire allora?

[n4ps]

[celestia]

Ciao Roberto
Sono curiosa: dov'è la differenza tra la destra e la sinistra? Io li vedo uguali: topi che si affannano su una crosta di formaggio! Le vecchie ideologie e i vecchi steccati sono caduti, e forse per fortuna, ma vengono meno gli elementi caratterizzanti dei 2 schieramenti
La sinistra ha come unico compito far cadere Berlusconi, però poi? Non ho capito come vogliono risolvere la crisi (?) un punto di domanda non è una risposta.
La destra parla di politica sociale, ma difende i privilegi della casta e ha inquisiti per mafia al suo interno, ma di che politica si tratta se Berlusconi propone e il ministro delle finanze lo richiama dicendo che non ci sono soldi ? (salvo che per le mazzette!)
Riusciremo in Italia, destra, sinistra, alto, basso, centro, periferia ? ad avere un management di razza?
La speranza è l'ultima a morire!
Celestia

[elis1r]

È evidente, in questi giorni di polemiche, l?esigenza di un rinnovamento nella leadership del Pd. Parte della sinistra, per mesi, ha ignorato il problema, forse per l?imbarazzo di riconoscere la necessità di un rinnovamento di un partito a così poco tempo dalla sua nascita? Ma l?esigenza si è fatta innegabile da quando l?elettorato ha cominciato a percepire come figure di spicco del centro sinistra un politico come Di Pietro (!), forse perché agli occhi della gente, memore dei tempi di tangentopoli, è apparso in grado di dimostrare che ?fare opposizione politica? non consiste solo nel denigrare l?attuale Presidente del Consiglio (e indirettamente anche l?elettorato) ma ? tanto per cominciare - nel degnarsi di formulare uno straccio di controproposta a quelle governative. Chiarita la mia modesta opinione che Di Pietro non può essere il successore di Veltroni, e volendo formulare una proposta, come lo vedreste Zingaretti? Ha attirato la mia attenzione per il suo progetto sulla diffusione del wifi ed ho osservato il suo lavoro (per esempio qui) e penso, che nonostante le attribuzioni della Provincia non siano molte, stia facendo un ottimo lavoro sfruttando ogni possibilità del suo mandato per il bene della comunità che è chiamato a rappresentare.

[celestia]

Cioa Elis1r
Di Pietro spero che non sia l'ennesimo che predica bene e razzola male, viste le male abitudini italiche dure a morire, e vista la sua fissazione (teorica) con il giustizialismo, (non applicabile a Lui) non mi sembra idoneo per risolvere i problemi della sinistra
Zingaretti fa bene, allora occorre che di "Zingaretti" ne arrivino di più a tutti i livelli, questa è una soluzione reale non raffazzonata, il resto non conta, perchè le chiacchiere non fan farina, ma mi sa che oggi la politica dei parlamentari è solo chiacchiera
Celestia

[celestia]

Cioa Elis1r
Di Pietro spero che non sia l'ennesimo che predica bene e razzola male, viste le male abitudini italiche dure a morire, e vista la sua fissazione (teorica) con il giustizialismo, (non applicabile a Lui) non mi sembra idoneo per risolvere i problemi della sinistra
Zingaretti fa bene, allora occorre che di "Zingaretti" ne arrivino di più a tutti i livelli, questa è una soluzione reale non raffazzonata, il resto non conta, perchè le chiacchiere non fan farina, ma mi sa che oggi la politica dei parlamentari è solo chiacchiera
Celestia

[celestia]

[celestia]

Cioa Elis1r
Di Pietro spero che non sia l'ennesimo che predica bene e razzola male, viste le male abitudini italiche dure a morire, e vista la sua fissazione (teorica) con il giustizialismo, (non applicabile a Lui) non mi sembra idoneo per risolvere i problemi della sinistra
Zingaretti fa bene, allora occorre che di "Zingaretti" ne arrivino di più a tutti i livelli, questa è una soluzione reale non raffazzonata, il resto non conta, perchè le chiacchiere non fan farina, ma mi sa che oggi la politica dei parlamentari è solo chiacchiera
Celestia