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La scuola, confine tra nativi digitali e immigranti
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Zeus News
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MessaggioInviato: 10 Feb 2009 10:22    Oggetto: La scuola, confine tra nativi digitali e immigranti Rispondi citando

Commenti all'articolo La scuola, confine tra nativi digitali e immigranti
Alcuni docenti cercano di aggiornarsi, altri sono spaventati dalle nuove tecnologie, altri ancora le rifiutano, molti arrancano. E gli studenti bocciano la scuola.



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Crono
Semidio
Semidio


Registrato: 24/03/05 14:12
Messaggi: 224
Residenza: Trieste

MessaggioInviato: 10 Feb 2009 13:43    Oggetto: corso di informatica alle elementari già nel 1987 Rispondi citando

Nel lontano '87 quando andavo in prima elementare la mia scuola aveva organizzato un corso di informatica che rimase attivo per un anno, non mi ricordo molto ma immagino che per l'epoca e soprattutto per una scuola elementare italiana doveva essere un programma ai limiti della fantascienza. La seconda volta che vidi un computer a scuola fu quando andai alle superiori, naturalmente di connessioni a internet non c'era traccia e le macchine non erano molto più recenti di quelle che vidi quando avevo sei anni.
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telperion
Comune mortale
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Registrato: 22/01/09 18:08
Messaggi: 3

MessaggioInviato: 11 Feb 2009 09:17    Oggetto: Rispondi citando

"Secondo uno studio da parte dell'Istituto Iard, tre ragazzi su dieci non sono contenti dei docenti, che non ascoltano le loro esigenze. "

la frase in questione mi sembra la banalità più grossa del mondo. La maggior parte degli studenti è sempre insoddisfatta della scuola, e i motivi non sono certo l'arretratezza e i metodi di comunicazione non al passo coi tempi.
E' per l'uomo ancora fisiologico che nell'età dai 15 ai 19 anni si entri nella fase di contestazione e di polemica. tutto sembra remare contro di te e la tua libertà (qualunque cosa essa sembri voler dire). normalmente questo si manifesta in uno sfogo d'odio verso i professori. esemplare la situazione mia scolastica delle superiori. avevamo una prof di matematica, forse col carattere un po forte e certo non facile da prendere. ma estremamente professionale e valida (cosa di cui mi sono reso conto solo l'ultimo anno). io e i miei compagni eravamo tutti incavolati con lei perchè i voti di tutti erano bassi. ma la motivazione di questo non era "il metodo comuincativo" o altre fesserie. semplicemente perchè non studiavamo. Nessuno. eravamo noi a voler un livello di studio piu basso (cosa che col senno di poi è aberrante). grazie al cielo ho avuto la grazia di rendermene conto, e, con il minimo sindacale di studio necessario, ho scoperto che era, tra l'altro una delle prof piu disponibili (con quelli che dimostravano di avere un minimo di buona volontà).

"La sfida più grande deriva proprio dal fatto che i docenti, prevalentemente digital immigrants, hanno necessità di interagire con la generazione digitale"

ma che cosa significa? adesso bisogna venire meno alla comunicazione normale, naturale per soddisfare le passeggere pavide esigenze di un sedicenne, che si rifugia in un mondo fittizio per dissimulare le propria insicurezza? ma stiamo scherzando? è così che si crea una generazione di meLMa.

unltima cosa per inciso. non in assoluto, ma l'assunto iniziale dell'articolo, nella esperienza, non è vero. I ragazzi che conosco non sono assolutamente capaci di fruire attivamente delle informazioni. riprova di questo sta nel fatto che la totalità di questi preferisce ancora l'"informazione" televisiva a quella informatica. la televisione è molto piu comoda. non devi nemmeno pensare, devi solo guardare. E spegnere il cervello.
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mariantonio.inter
Semidio
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Registrato: 02/06/07 14:56
Messaggi: 478
Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo

MessaggioInviato: 11 Feb 2009 10:33    Oggetto: Rispondi citando

penso che la verità stia, come quasi sempre, nel mezzo. Concentrando si può dire che i professori dovrebbero avvicinarsi agli studenti e viceversa. Ma il fare un passo verso gli altri è sempre difficile perchè bisogna rininciare ad una parte del proprio pensiero o modo di comportarsi.
L'unica soluzione è quella che i Proff devono OBBLIGATORIAMENTE aggiornarsi sui nuovi sistemi di comunicazione mentre gli studenti devono capire che, nella vita, non esiste solo il computer e relativi accessori ma esistono e primeggiano anche i rapporti personali che sono influenzati dall'esperienza che si accumula giorno per giorno (l'esperienza non si acquista su ebay....). L'ideale sarebbe accomunare la tecnica dei ragazzi con l'esperienza dei professori. Ciò è fattibile, ma come sempre, ci vuole la buona volontà di entrambi i "contendenti" (e se non c'è, per il bene comune, si impone).
Buona giornata
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Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 18/01/09 20:29
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Residenza: Antares

MessaggioInviato: 11 Feb 2009 12:00    Oggetto: Rispondi citando

Dunque... per quanto riguarda il rapporto professori studenti direi che ci sono questioni da affrontare per quanto riguarda la tipologia di alunni.
Come tutti hanno appreso le classi sono multi etniche con il risultato spesso che i ragazzi a volte non capiscono perfettamente la lingua italiana ma vengono comunque inseriti in classi avanzate quando per non sbagliare chi arriva e non parla bene italiano dovrebbe partire dalle elementari, anche se hanno 16 anni o di più.
Basterebbe solo fare dei corsi specifici per varie fasce di età, creando così altri posti di lavoro a questi benedetti insegnanti che non hanno posto fisso.
In più c'è da dire che i ragazzi di oggi non sono contenti in quanto si preoccupano solo di essere "goliardici" (sempre se così si può dire data la demenza di certi atti) e invece di studiare cercano le cazzate più assurde da fare e mettere su youtube. Per non parlare poi dello studio... apprendono perfettamente i loro diritti e quello che i docenti non devono fare o dire nei confronti degli studenti (dal punto di vista legale) invece che curare le varie materie.
Credo che prima fare certi sondaggi dovrebbero verificare se il concetto di scuola è stato appreso come dovere di un'adolescente.
Per quelli che invece apprezzano la scuola credo che aiuterebbe i ragazzi rendere d'obbligo l'utilizzo di notebook invece dei libri cartacei ridurrebbe il costo sostenuto per l'acquisto dei libri e il peso sulla schiena.
Si potrebbero aumentare le capacità di utilizzo dei computer, rendere le lezioni più agevoli. Spendendo 600 euro un pc potrebbe ampiamente coprire quello che sarebbe il costo di libri tra scuole medie e superiori( e forse anche l'università cosiderando programmi tipo disegno tecnico o simili).
Possibilmente mantenendo una materia che insegni comunque agli studenti di esercitarsi nell'utilizzo del cartaceo per non perdere l'abitudine di scrivere.
Possibilmente
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linguist
Semidio
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Registrato: 09/02/08 22:27
Messaggi: 449
Residenza: ITALIA ma vorrei essere altrove, davvero non qui.

MessaggioInviato: 11 Feb 2009 12:52    Oggetto: Dei doveri Rispondi citando

E' necessario che tanti adolescenti capiscano che la scuola è solo una pallida imitazione della vita. Il meccanisco delle responsabilità comincia alle scuole elementari e ci accompagna fino alla fine dei nostri giorni. Come nella vita reale anche a scuola si entra in relazione con persone che possono essere preparate, serie, responsabili o che non lo sono affatto.
Studiare, impegnarsi, cercare di aggiornarsi è fondamentale per evitare eventi simili a quelli riportati dalle cronache quotidiane. Un operaio, un medico, un ingegnere, un autista mal preparati, disattenti, menefreghisti, possono causare problemi e guai a tanti ignari malcapitati.

A scuola come nella vita lamentarsi sempre degli altri senza fare la propria parte non genera nulla di utile.

Le nuove tecnologie sono solo complementi al sano, duro lavoro quotidiano.

Studiare è impegnarsi non sempre paga ma ciò non giustifica i tanti fannulloni che bivaccano a scuola.
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martigues
Comune mortale
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Registrato: 11/02/09 17:04
Messaggi: 1
Residenza: Gela

MessaggioInviato: 11 Feb 2009 17:24    Oggetto: Rispondi

Evidentemente chi ha scritto l'articolo non sa cosa sta succedendo in una scuola siciliana, ormai punto di riferimento, in Italia (e non solo) per la diffusione del software libero. Enorme il successo (ormai oltre 35.000 visitatori al giorno). Tanto riconoscimento, sicuramente, ripaga il lavoro e la fatica che sono stati necessari per la realizzazione delle video-guide, miranti ad avvicinare, con semplicità ed immediatezza, al mondo del software libero, quanti voglio varcare le soglie di siffatto splendido universo o, almeno, provare. Al Majorana non ci siamo limitati a realizzare le video-guide per OpenOffice.org o per Gimp (adottate dei siti ufficiali italiani), ma ne abbiamo realizzato tante altre sempre per il software open source, per il software libero e per il software gratuito che pur essendo tre cose differenti, di fatto hanno in comune una cosa: sono tutti gratuiti. Tra tutte spicca il manuale con videoguide su Ubuntu-Linux. Per questo sistema operativo abbiamo realizzato anche due versioni, Ubuntu 8.10 Plus e Plus 2. Inoltre stiamo portando il Comune di Gela (oltre 80.000 abitanti) a migrare verso il software libero. Mi sembra che non sia proprio poco per una scuola italiana e per giunta del sud (tanto bistrattate da tutti).

Invito pertanto l'autore del precedente articolo a volere riconsiderare il valore della scuola e degli insegnanti e se volesse toccar con mano può dare una sbirciatina al nostro sito:

http://www.istitutomajorana.it

P.S.: per visitare sul serio il sito, non basterebbero mesi.

Saluti, Antonio Cantaro

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