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horus Macchinista


Registrato: 22/03/05 10:48 Messaggi: 2554 Residenza: Sirio e dintorni
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Inviato: 12 Mag 2005 16:23 Oggetto: |
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holifay ha scritto: | E' pura matematica. Mi spiego:
- se vanno a votare solo i sì, essi per vincere dovranno essere il 50%+1 di tutta la popolazione italiana
- se vanno a votare anche i no e si raggiunge il quorum, i sì potranno vincere con solo il 25%+1 della popolazione
Sbaglio qualcosa?
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Neanche io sono una cima anzi, credo te ne intenda di più tu, però se votano sia i si che i no allora avremo una percentuale del 100%, per vincere quindi i sì dovranno avere di nuovo il 50%+1 (o meglio: il primo intero successivo al 50%). |
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holifay Dio maturo


Registrato: 08/03/05 10:48 Messaggi: 2912 Residenza: Milano
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Inviato: 12 Mag 2005 16:33 Oggetto: |
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horus ha scritto: | Neanche io sono una cima anzi, credo te ne intenda di più tu, però se votano sia i si che i no allora avremo una percentuale del 100%, per vincere quindi i sì dovranno avere di nuovo il 50%+1 (o meglio: il primo intero successivo al 50%). |
Mi sono spiegata da cane
Intendevo dire: se si raggiunge il quorum (50% della popolazione) basterà che il 50%+1 di questo quorum (cioè circa il 25% della popolazione) sia favorevole al SI perchè i SI vincano al referendum.
Nell'altro caso occorrono il doppio delle preferenze.  |
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The_Noise Eroe in grazia degli dei

Registrato: 27/04/05 16:35 Messaggi: 103
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Inviato: 12 Mag 2005 16:36 Oggetto: |
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holifay ha scritto: | Gizi ha scritto: | Questo purtroppo succede anche nelle elezioni politiche: se io sono del partito giallo e vado a votare per quello ma poi le elezioni vengono vinte dal partito blu io ho perso e gli latri hanno vinto però ho dato un peso alla mia opinione ed ho fatto sentire la mia voce di cittadino. Tanti non votano neanche alle politiche ma secondo me è come non prendersi la responsabilità. |
Ehm, ammetto di non intendermene troppo di elezioni, ma nelle politiche/amministrative non mi pare ci sia il quorum, quindi è importante votare per dare peso alla propria voce.
Nei referendum ottengo invece lo stesso risultato, anzi con più "probabilità" (grazie al quorum), se non vado a votare, piuttosto che andare e votare no.
E' pura matematica. Mi spiego:
- se vanno a votare solo i sì, essi per vincere dovranno essere il 50%+1 di tutta la popolazione italiana
- se vanno a votare anche i no e si raggiunge il quorum, i sì potranno vincere con solo il 25%+1 della popolazione
Sbaglio qualcosa?
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No, è giusto il calcolo. Il fatto è che chi si astiene per "incertezza" ha più potere di non fare abrogare la legge di chi vota si per scelta convinta. Stà quì il gioco sporco dei politici che invitano al disinteresse e all'astenzionismo facendo leva sull'incertezza (sulla mancanza d'informazione) della gente per ottenere un effetto ben più efficace del votare no.
In democrazia vince la maggioranza, giusto? Quello criticato da molti in questo thread è il gioco subdolo che cerca di inficiare la voltontà della maggioranza della popolazione che si schiera tra il si e il no: anche se il fronte del si risultasse la maggioranza di coloro che ha espresso la propria opinione il referendum sarebbe invalidato se non si raggiungesse il quorum.
E' chiaro che per chi poi è coscientemente convinto per il no, la carta dell'astensionismo è un'opera di deleggittimazione dell'istituzione referendaria, è una paura di rimettere la decisioni nelle mani della maggioranza. Chiaramente una scelta che non ripone fiducia nella democrazia.
L'ultima modifica di The_Noise il 12 Mag 2005 17:16, modificato 1 volta |
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horus Macchinista


Registrato: 22/03/05 10:48 Messaggi: 2554 Residenza: Sirio e dintorni
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Inviato: 12 Mag 2005 16:37 Oggetto: |
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Ah, ok. Allora sì, hai ragione. Infatti credo sia questo il motivo per cui le forze politiche non fanno nulla per incentivare, in questo modo sono più sicuri di vincere. |
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holifay Dio maturo


Registrato: 08/03/05 10:48 Messaggi: 2912 Residenza: Milano
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Inviato: 12 Mag 2005 16:39 Oggetto: |
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horus ha scritto: | Ah, ok. Allora sì, hai ragione. Infatti credo sia questo il motivo per cui le forze politiche non fanno nulla per incentivare, in questo modo sono più sicuri di vincere. |
che poi sia quantomeno antisportivo è indiscutibile  |
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horus Macchinista


Registrato: 22/03/05 10:48 Messaggi: 2554 Residenza: Sirio e dintorni
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Inviato: 12 Mag 2005 16:41 Oggetto: |
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The_Noise ha scritto: | Tutto |
Da un analisi dei numeri si potrebbe dedurre che se gli italiani non vanno a votare vuol dire che tutto quello che viene fatto dai politici va bene. Non mi sembra di percepire questo sentimento ma allora perché quando si tratta di spendere 15 minuti del proprio tempo molti hanno impegni inderogabili? |
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The_Noise Eroe in grazia degli dei

Registrato: 27/04/05 16:35 Messaggi: 103
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Inviato: 12 Mag 2005 17:10 Oggetto: |
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dementrio ha scritto: | The_Noise ha scritto: |
Al contrario nel referendum (che in italia è soltanto abrogativo di una legge già approvata) si chiede ai cittadini di esprimere il proprio parere su questioni "pratiche" di governo, non si tratta di rappresentanti. Astenersi da un referendum può avere un solo significato politico: non avere nessuna fiducia nella democrazia.
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Non sono d'accordo. Se le cose funzionassero nel modo in cui sono state progettate, ad un referendum abrogativo le posizioni sono tre: sì, no, astensione.
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Funzionassero come sono state progettate da chi? Come dici anche tu in seguito, la legge referendaria è un'altra. Il quorum c'è sempre stato. Non possiamo fare scelte che sarebbero giuste se la legge referendaria fosse un'altra.
dementrio ha scritto: |
Astenersi è una posizione del tutto rispettabile: su alcuni argomenti una persona può semplicemente non avere opinioni,
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E' dovere civico di ogni cittadino informarsi sulle questioni che influenzano profondamente la propria vita e quella degli altri cittadini. E' un dovere civico quello di formarsi una coscienza critica in modo da poter scegliere. Se una grossa fetta di popolazione non sa scegliere non siamo in regime di democrazia, e dobbiamo chiederci se questa incapacità di scelta sia determinata dalla mancanza di coscienza critica oppure dalla mancanza di informazione. Sta di certo che c'è qualcosa di preoccupante in una democrazia in cui i cittadini non sanno scegliere, quella non è più democrazia è la più subdola delle dittature.
dementrio ha scritto: |
o ritenere di non avere il diritto di scegliere.
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Scusami ma non riesco ad immaginarmi una situazione in cui una persona possa pensare di non avere diritto di scegliere.
dementrio ha scritto: |
Anche la fecondazione assistita è un argomento difficile; se io non credessi nel divieto dello stato di influire nella sfera personale, dovrei pormi la domanda: che limiti porre alla libertà?
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L'hai detto tu stesso, lo stato non ha nessun diritto di influire nella sfera privata. Deve lasciare completa libertà. Ognuno sarà così libero di agire secondo la propria coscienza, cattolica, atea o quantaltro. Il vizio di fondo sta nel fatto (tipico della morale cattolica) che non vi è tolleranza verso coloro i quali hanno principi morali diversi, e non si vuole consentire ad essi di esercitare le scelte secondo la propria morale. Uno stato democratico questo non può consentirlo.
dementrio ha scritto: |
la risposta non è per nulla semplice, e se io ritengo di non averne trovata una accettabile ho il sacrosanto diritto di astenermi, di lasciare la decisione agli altri e poi adeguarmi.
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Metti che vinca il no. Assumiamo che la fecondazione assistita diventi una alternativa nella tua vita. Tu, trovandoti nell'incertezza (questa perfettamente legittima e sacrosanta) morale di quale sia la scelta giusta da compiere che puoi fare? Non puoi fare più niente, ormai lo stato ha deciso per te. A maggior ragione se non ti sei formato un'idea sulla fecondazione assistita dovresti votare si, per preservarti la libertà di scegliere in futuro una volta che il problema ti sarà più chiaro. L'astenersi da questo referendum per mancata formazione di un opinione è non solo un ascelta ingenua, ma potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio in futuro dato che favorirebbe, molto più del no, l'invalidazione del referendum. |
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The_Noise Eroe in grazia degli dei

Registrato: 27/04/05 16:35 Messaggi: 103
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Inviato: 12 Mag 2005 17:15 Oggetto: |
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horus ha scritto: | The_Noise ha scritto: | Tutto |
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Grazie
horus ha scritto: |
Da un analisi dei numeri si potrebbe dedurre che se gli italiani non vanno a votare vuol dire che tutto quello che viene fatto dai politici va bene. Non mi sembra di percepire questo sentimento ma allora perché quando si tratta di spendere 15 minuti del proprio tempo molti hanno impegni inderogabili? |
Hai ragione, il disinteresse per la vita pubblica (certamente alimentato dalla sfiducia nella classe dirigente) è, come posso dire, ... cavalcante..
Anche se c'è ben poco da ridere  |
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dementrio Mortale adepto

Registrato: 30/03/05 23:15 Messaggi: 32 Residenza: Località Le Foche (un nome un programma)
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Inviato: 12 Mag 2005 17:42 Oggetto: |
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The_Noise ha scritto: |
Funzionassero come sono state progettate da chi? Come dici anche tu in seguito, la legge referendaria è un'altra. Il quorum c'è sempre stato. Non possiamo fare scelte che sarebbero giuste se la legge referendaria fosse un'altra.
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Funzionassero come erano state progettate al momento della stipulazione della costituzione. Mi piace pensare che l'assemblea non avesse proposto il quorum con lo scopo di invalidare la maggioranza dei referendum, solo come scrupolo democratico (si fa solo ciò che vuole la maggioranza). Da quando il quorum viene usato come subdolo mezzo politico, le cose non funzionano più come un tempo (quando le strade erano tappezzate di "vota SI" e "vota NO" su temi come divorzio etc). Non a caso c'è qualcuno (pochi, purtroppo) che parla di abbassare il quorum.
The_Noise ha scritto: |
E' dovere civico di ogni cittadino informarsi sulle questioni che influenzano profondamente la propria vita e quella degli altri cittadini. E' un dovere civico quello di formarsi una coscienza critica in modo da poter scegliere. Se una grossa fetta di popolazione non sa scegliere non siamo in regime di democrazia, e dobbiamo chiederci se questa incapacità di scelta sia determinata dalla mancanza di coscienza critica oppure dalla mancanza di informazione. Sta di certo che c'è qualcosa di preoccupante in una democrazia in cui i cittadini non sanno scegliere, quella non è più democrazia è la più subdola delle dittature.
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Hai ragione su tutta la linea. È un dovere informarsi, infatti critico fortemente chi non vota perché 'non mi interessa'. Anche informandosi però non è assolutamente detto che si riesca ad arrivare ad una conclusione soddisfacente, e in tal caso considero un gesto di reponsabilità il non andare a votare su cose che non si capiscono.
Hai anche ragione quando dici che c'è da preoccuparsi se una larga fetta della popolazione non sa scegliere, ma non è sicuramente obbligandoli a votare che si risolvono i problemi. Condanno il disinteresse, non di certo il dubbio.
The_Noise ha scritto: |
Scusami ma non riesco ad immaginarmi una situazione in cui una persona possa pensare di non avere diritto di scegliere.
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Il discorso è correlato al non avere opinioni: fossi chiamato a votare su qualcosa che non riesco a capire, non riterrei di aver il diritto di esprimermi. Ovviamente questo è un argomento molto soggettivo.
The_Noise ha scritto: |
L'hai detto tu stesso, lo stato non ha nessun diritto di influire nella sfera privata. Deve lasciare completa libertà. Ognuno sarà così libero di agire secondo la propria coscienza, cattolica, atea o quantaltro. Il vizio di fondo sta nel fatto (tipico della morale cattolica) che non vi è tolleranza verso coloro i quali hanno principi morali diversi, e non si vuole consentire ad essi di esercitare le scelte secondo la propria morale. Uno stato democratico questo non può consentirlo.
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La cosa non è così semplice. In realtà sono pochissime le scelte prettamente private: gli antiproibizionisti per esempio considerano il bando delle droghe (anche pesanti) come una limitazione inaccettabile alle libertà personali. Ma molti ribatteranno che l'abuso di droga ha dei costi sociali, e quindi la società ha il diritto di combatterlo.
Similmente, a proposito della fecondazione assistita, il fronte del NO ritiene che manipolare embrioni sia contro il diritto alla vita. Può una coppia avere libertà illimitate su di essi? Io mi sono informato, ci ho pensato, e sono giunto ad una conclusione (sì). Altri hanno raggiunto una conclusione diversa, e non credo che siano tutti fondamentalisti religiosi. È semplicemente una questione spinosa. Per fare una similitudine azzardata: se la legislazione non dovesse prendere nulla dalla morale, perché condannare l'omicidio? perché va contro la libertà di altre persone. Si può allora andare contro la libertà dell'embrione? È una questione morale ma (spero) anche chi è laico convinto come me si è posto dei dubbi non facili.
The_Noise ha scritto: |
L'astenersi da questo referendum per mancata formazione di un opinione è non solo un ascelta ingenua, ma potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio in futuro dato che favorirebbe, molto più del no, l'invalidazione del referendum.
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Ne sono perfettamente cosciente, ed è questo il problema del sistema attuale. Toglie il diritto all'astensione, toglie ogni speranza ad un'eventuale vincità del si, e toglie dibattito, facendo affondare tutti nell'ignoranza. |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 12 Mag 2005 20:54 Oggetto: |
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Citazione: | Non a caso c'è qualcuno (pochi, purtroppo) che parla di abbassare il quorum. |
per fare una cosa ben fatta occorrerebbe abbassare il quorum di parecchio (o anche abolirlo del tutto per me): in questo modo tutti dovrebbero votare
ma soprattutto si dovrebbe innalzare di parecchio il numero di firme necessarie per presentare la richiesta di referendum..altrimenti si continuerà a spendere cifre da capogiro della società tutta per referendum che spesso non interessano a nessuno se non quei "quattro" gatti che li hanno proposti... |
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liver Dio maturo


Registrato: 31/03/05 10:20 Messaggi: 1091 Residenza: Verona
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Inviato: 13 Mag 2005 09:11 Oggetto: La vera questione è proprio il quorum |
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ioSOLOio ha scritto: | per fare una cosa ben fatta occorrerebbe abbassare il quorum di parecchio (o anche abolirlo del tutto per me): in questo modo tutti dovrebbero votare
ma soprattutto si dovrebbe innalzare di parecchio il numero di firme necessarie per presentare la richiesta di referendum.. |
Alla fine della fiera, la battaglia si giocherà solo ed esclusivamente sul quorum.
Mi spiego: il fronte del NO, la chiesa in particolare, ha fatto una scelta decisa sull'astensione. Quindi è evidente che la maggioranza dei NO si unirà alla sempre più folta schiera dei fancazzisti, cercando di far saltare il quorum. La vittoria dei SI, in quel che resta del referendum, è scontata.
La domanda è: riuscirà il fronte del SI, unito ai NO coscenziosi, a raggiungere il 50%? In ogni caso, credo che sarà un risultato inutile.
Inutile dal punto di vista politico: che senso avrà la probabile vittoria dei SI contestualmente all'altrettanto probabile mancato raggiungimento del quorum?
Ma inutile anche dal punto di vista tecnico, visto che a questa legge bruttissima (dico per come è scritta, non mi pronuncio sui contenuti) bisognerà per forza mettere mano, e lo farà una maggioranza Berlusconi più debole o una nuova maggioranza, probabilmente di centro-sinistra.
Due parole sulla posizione della chiesa: molto è stato detto sulla liceità di questa mossa, io ritengo che giuridicamente sia ineccepibile, mentre dal punto di vista politico non so quanto sia accettabile.
Mi domando: al clero, che cosa interessa?
Una vittoria morale, e la sensibilizzazione dei cattolici sul problema del rispetto della vita, oppure impedire fisicamente ricerca e fecondazione assistita (e permetterla solo a chi può andare all'estero)?
Nel primo caso dovrebbe invitare i cattolici a votare NO(*), nel secondo, può andar bene la furba astensione.
(*)Avevo scritto SI, mannaggia
L'ultima modifica di liver il 13 Mag 2005 22:50, modificato 1 volta |
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SverX Supervisor Macchinisti


Registrato: 25/03/02 12:16 Messaggi: 11808 Residenza: Tokelau
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Inviato: 13 Mag 2005 09:47 Oggetto: |
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non vorrei fare il pignolo ma...
il referendum in Italia è abrogativo. Ovvero:
1. Il governo fa una legge
2. A un tot di persone non piace e presenta un tot di firme per il referendum.
3. A questo punto almeno la metà dell'Italia deve andare a mettere una firma che dimostri che NON vuole la legge (o una parte di essa)...ovvero mette "Sì", è abrogativo, ricordate...
4. Il "No" al referendum esiste solo perchè il voto è -per diritto costituzionale- _segreto_ (ovvero se ci fosse solo il Sì sarebbe palese che presentandomi sono CONTRO e non presentandomi sono PRO) quindi deve esserci il "No", pur essendo un controsenso: SE questa legge non mi va bene ALLORA mi mobilito ALTRIMENTI sto a casa...
e quindi è ovvio che chi NON vota conti come un NO. Quindi se NON vota almeno il 50% degli aventi diritto allora sarà il NO a vincere, altrimenti si procederà allo spoglio.
In questo caso però l'assurdo è che se votano il 60% degli aventi diritto allora se la metà più 1 (ovvero il 30% degli aventi diritto + 1) ha scelto "Sì" allora la legge venga abrogata... trovo che il 40% degli aventi diritto che non si sono presentati per dire "No" non abbiano fatto nè una cosa antisportiva nè da biasimare, hanno espresso comunque il loro accordo con la legge... eppure non vengono conteggiati. Perchè?
Ah, non parlo di QUESTO o di altri referendum, era un discorso generico "sui" referendum, sulle modalità... |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 13 Mag 2005 09:56 Oggetto: |
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gli atenuti non vengono conteggiati in quanto "assenti"...
la motivazione è che l'astensione non viene valutata in quanto non e' comprovata la implicita votazione che tu hai considerato..io potrei non essere andato perchè impedito dalla malattia ad esempio, anche se potendo avrei voluto votare si
è un giochino banale e stupidotto a mio avviso...
e si sa che è così, da ambo le parti...
a parte che al popolo sovrano si demanda la decisione quando poco interessa al politico (qualcuno ricorda il referendum per il finanziamento ai partiti? successone di voto...peccato che poi abbiano ribaltato il risultato con legge ad hoc....qualcuno ricorda l'abolizione del "ministero dell'agricoltura" poi reintrodotto per vari motivi tra cui anche il recepimento delle regole UE ?)
da troppo tempo oramai il referendum è solo un modo per sperperare ingenti cifre delle finanze pubbliche su argomenti che vengono spesso poco diffusi e poco seguiti dal cittadino..
troppo facile raccogliere le firme necessarie a proporne uno e troppo facile il gioco sul quorum...
[il che significa ribadire: aumentiamo notevolmente le firme richieste..e via il quorum] |
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SverX Supervisor Macchinisti


Registrato: 25/03/02 12:16 Messaggi: 11808 Residenza: Tokelau
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Inviato: 13 Mag 2005 10:00 Oggetto: |
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Citazione: | occorrerebbe abbassare il quorum di parecchio (o anche abolirlo del tutto per me): in questo modo tutti dovrebbero votare |
ecco, così tutte le volte che vengono proposte stupidate io DEVO alzarmi ed andare a votare _contro_ [parlo sempre in generale, non di questo o quel referendum preciso] quelle -spesso- poche persone che vogliono abolire una legge che a me va benissimo... mah, non mi sembra una grande idea... |
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horus Macchinista


Registrato: 22/03/05 10:48 Messaggi: 2554 Residenza: Sirio e dintorni
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Inviato: 13 Mag 2005 10:19 Oggetto: |
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Concordo con SverX per i conti fatti sui referendum, per fare le cose fatte bene in un referendum i SI dovrebbero sempre raggiungere la maggioranza degli aventi diritto. In caso contrario (come avviene ora) le regole del "gioco" cambiano a seconda dei risultati....
Concordo anche con ioSOLOio quando dice che al popolo si chiedono le cose che non sono interessanti per i politici.... avete mai visto un referendum sullo stipendio dei parlamentari? Ogni tanto di sfuggita se lo ritoccano verso l'alto (in genere sempre con ampie maggioranze trasversali) e poi chiedono al
popolo dei sacrifici perché l'Italia è in crisi.
Giusto per dovere di cronaca riguardo all'abolizione del quorum ioSOLOio proponeva anche un sostanziale aumento del numero di firme da trovare in modo da scoraggiare quelle poche persone che costringerebbero i molri ad andare a votare. |
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The_Noise Eroe in grazia degli dei

Registrato: 27/04/05 16:35 Messaggi: 103
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Inviato: 13 Mag 2005 12:49 Oggetto: |
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SverX ha scritto: | Citazione: | occorrerebbe abbassare il quorum di parecchio (o anche abolirlo del tutto per me): in questo modo tutti dovrebbero votare |
ecco, così tutte le volte che vengono proposte stupidate io DEVO alzarmi ed andare a votare _contro_ [parlo sempre in generale, non di questo o quel referendum preciso] quelle -spesso- poche persone che vogliono abolire una legge che a me va benissimo... mah, non mi sembra una grande idea... |
ok mettamo una scelta di default nel voto, chi vuole l'altra vada a votare, così solo metà si dovra scomodare . Non mi sembra molto logico. Se c'è un referendum, si presuppone che sia di interesse popolare. Solo perchè in passato è stato abusato per questioni molto tecniche, non vuol dire che dobbiamo considerare qualsiasi referendum un abuso. Tra l'altro non è certo questo il caso dato che _tutti_ i cittadini sono coinvolti da questa legge. Il referendum mette in discussione la legge, quindi se tu sei un sostenitore di tale legge devi impegnarti a votare no.
Io, purtroppo, non potrò probabilmente andare a votare perchè non potrò essere nel mio comune di resisdenza il giorno del referndum, pur essendo fermamente convinto per il si. E' del tutto irragionevole che il mio voto venga considerato un no, è un non voto punto. Non ha alcun senso considerare a favore per il No chi non vota. |
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SverX Supervisor Macchinisti


Registrato: 25/03/02 12:16 Messaggi: 11808 Residenza: Tokelau
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Inviato: 13 Mag 2005 12:55 Oggetto: |
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Citazione: | ok mettamo una scelta di default nel voto, chi vuole l'altra vada a votare, così solo metà si dovra scomodare. Non mi sembra molto logico. |
mmm... ma non è già così che funziona, a prescindere da quorum o altre cose? |
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niklair Dio maturo


Registrato: 31/10/03 11:38 Messaggi: 2289 Residenza: Piu' a nord della dea della grafica
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Inviato: 13 Mag 2005 16:19 Oggetto: |
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... finalmente ho trovato ..... volevo soltanto avere la certezza ed ho perso tempo nel trovare il link ....
Io dico che non andare al referendum ha una doppia valenza: la prima come ha detto Holy quella di aumentare le probabilità della vittoria e la seconda quella di "punire" i comitati referendari che verrebbero risarciti se si raggiungesse il quorum
Ecco il link: leggete l'art. 4
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/99157l.htm
@Holy: se vuoi puoi spostare nel 3d di carattere più generale ... oppure duplicare ... sempre fedele servo degli dei Nik  |
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mike1964 Mortale pio


Registrato: 14/05/05 01:00 Messaggi: 22
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Inviato: 14 Mag 2005 01:23 Oggetto: |
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Salve a tutti, sono nuovo del forum (anche se seguo Zeus News da alcuni anni); la discussione era interessante ed ho deciso di iscrivermi
Io non andrò a votare. Coscientemente.
Sto invitando chi conosco a fare altrettanto.
A parte questo referendum, sul quale ho questa precisa posizione, sono sempre andato a votare ed ho tutta l'intenzione di continuare a farlo; questa volta non voto perchè il non voto ha un significato ben preciso, non perchè non mi interessi.
In generale ritengo che il meccanismo referendario sia oggi articolato male; normalmente le leggi devono essere fatte dal parlamento, altrimenti che voteremmo a fare per eleggere deputati e senatori? in un sistema di democrazia rappresentativa il referendum dovrebbe essere uno strumento da utilizzare per questioni davvero serie ed importanti e non ad ogni piè sospinto e per qualsiasi ragione; quindi innalzerei significativamente - e dico significativamente - il numero di firme necessario (possibilmente autentiche) per proporre un referendum. Il concetto è: se una legge regolarmente emanata nell'ordinamento giuridico deve essere modificata o cancellata deve esserlo a condizione che davvero lo voglia la maggioranza della popolazione; quindi il movimento che richiede il referendum deve essere in grado di catalizzare tale maggioranza, altrimenti significa che non rappresentava una volontà realmente diffusa nel sentire sociale.
Trovo inconcepibile che un gruppetto di persone mettano di continuo a soqquadro l'intera nazione, indicendo referendum su argomenti francamente futili e pretendendo che tutti si mobilitino a votare perchè loro così hanno deciso; e perchè dovrei votare se non volevo il referendum? ho già votato eleggendo due miei rappresentanti al parlamento; se non mi soddisfano, la prossima volta non li voterò e sceglierò altri che si comportino in maniera diversa.
Per la precisione: questo referendum non è su argomenti futili, ma se rischia di non raggiungere il quorum è anche perchè forse si sono fatti troppo referendum quando forse non vi era tutto questo spasmodico bisogno di farli.
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melisa Mortale devoto

Registrato: 14/05/05 06:57 Messaggi: 5
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Inviato: 14 Mag 2005 08:48 Oggetto: |
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La triste realtà è che è stata fatta una legge che ha conseguenze enormi sulla libertà e sulla vita delle persone (sulla possibilità delle coppie sterili o con malattie genetiche di avere un bambino e di averlo sano, sulla possibilità di fare ricerca sulle staminali per curare malattie...), passando completamente sopra alle teste degli italiani, tenuti all'oscuro come dei minus habens.
La politica non ha promosso alcun dibattito nel paese (per paura di perdere qualche voticino a mettersi contro la CEI ... questa è la vera questione), e poi ha fatto cadere giù questa autentica legge-infamia, un mostro unico in europa, di cui ovviamente la gente non deve sapere nulla (cosa che si ottiene col silenziatore messo da rai-mediaset...). Legge-vergogna che è stata il pretium criminis di scambi di favore tra politica e CEI...
E di fronte al referendum, che serve a portare finalmente la cosa sotto agli occhi degli italiani e a permettere all'opinione pubblica di pronunciarsi, cercano ancora di nascondere le cose con la non-informazione. Invece di accettare democraticamente di verificare qual è la volontà degli italiani-che-hanno-una-volontà, la CEI e i suoi galoppini politici (a destra e a sinistra) cercano di nascondere le vergogne dietro al 30% di gente-che-a-votare-non-ci-va-mai (perchè non può, perchè non gliene frega nulla di nulla, perchè è al di sotto di ogni soglia di coinvolgimento democratico... ). Così pensano di sommare un 21% di astensione motivata al 30% di astensione fisiologica del sistema, per rendere irrilevante la volontà della maggioranza di quelli-che-maturano-una-volontà.
Bella roba, dopo aver proclamato che si tratta di principi fondamentali.
Sono fondamentali, ma gli italiani non li devono conoscere... e non ci si devono esprimere.
Quando sono stati fatti i referendum per abrogare le leggi su divorzio e aborto, i favorevoli a quelle leggi non hanno detto di non andare a votare per salvare la legge a ogni costo, anche contro il sentire della gente (di quella che ha un sentire): hanno lealmente sostenuto il NO, davanti al paese.
E hanno vinto. E la vittoria del NO (sono NO solo quelli calati nell'urna: agli altri non è attribuibile alcuna volontà, alcun significato...) ha un valore ben diverso dal mero far fallire il referendum: significa la conferma popolare della legge che diventa quasi una legge-rinforzata, nella sostanza.
Adesso, invece di arrivare a un confronto democratico tra quelli che hanno maturato una volontà nel merito e si confrontano lealmente tra i SI e NO messi nell'urna (e uno può mettere nell'urna anche la scheda bianca, senza segno, se non sa, o è incerto, ma vuole consentire a chi si è fatto un'idea di decidere), cercano di far fallire la consultazione popolare, cioè di impedire che gli italiani si esprimano: col referendum in data balneare, col silenziatore televisivo, e con l'invito a boicottare il referendum, perchè c'hanno una fifa boia che si veda che sono minoranza nel paese.
E infatti, nonostante la trappola sia stata ben preparata, rischia lo stesso di non riuscire. Pare che gli italiani siano interessati a sapere e a dire la loro... Ci sono vari sondaggi che mostrano in particolare l'insoddisfazione dei cattolici, proprio di quelli praticanti, che vanno a messa ogni domenica. Pare che molti andranno a votare, al limite anche solo per votare NO, magari ad alcuni quesiti e non ad altri...
Comincia a circolare l'idea che il quorum potrebbe anche essere raggiunto.
E questo perchè gli italiani stanno cominciando ad annusare il fumo di bruciato, che tutto 'sto nascondino non è tanto limpido... e filtrano notizie sul fatto che non viene consentito alle coppie portatrici di malalttie ereditarie di evitare di avere bambini malati... e altre cose simili, che anche le amiche benpensanti di mami, quando gliele ho spiegate, ci sono rimaste malissimo... Stanno cominciando a mobilitarsi per il SI persino iva zanicchi e sandra mondaini.... dopo che hanno capito come questa legge tratta le donne.
Il problema è solo che proprio molte donne non ne sanno nulla. Grazie ai soliti oscurantisti.
Saluti ragazzi.
p.s.
se cercate informazioni qui trovate i link per raggiungerle e anche per scaricare un opuscolo informativo. Io sto cercando di darmi da fare: ogni generazione di donne deve fare le sue lotte e le sue conquiste, sennò ci rimettono con la testa sotto.
http://www.mezwebdesign.it/referendum.htm
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