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L'importanza delle parole
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 12:21    Oggetto: Re: L'importanza delle parole Rispondi citando

kevin ha scritto:
E qui mi volevo agganciare anche con una cosa che Silent ha detto nel suo megapost e cioè che noi possiamo anche dire mille cose belle a qualcuno e poi ce ne scappa una storta che subito verrà ricordata quella e dimenticate tutte le altre.
Ma allora io mi chiedo se qualcosa non quadra qui, si perché, io che non sono abile a parlare o a capire, ricordo immagini ed emozioni di un episodio e nel totale sto da dio, ma se quella persona che insieme a me è stata altrettanto da dio, perché deve ricordare una parola maledetta invece delle mille che gli hanno fatto piacere?
Io continuo a dire che le parole sono solo parole, a volte escono da sole e solo per il fatto che, a volte ci rimane male più quello che le ha dette che non quello che le ha sentite, la dice molto lunga su questo discorso.

Ho provato a risponderti nel megaparolame. E' tutto lì, c'è spiegazione e le varianti possibili delle altrui dinamiche emotive. All'inizio avevo accennato il differente approccio femminile alla questione: questo, caro Amico mio, lo devi accettare come la pioggia e il sole. Ci sono e basta, il mondo è fatto così così come tu sei fatto come sei. Non basta stare bene insieme, è necessario accogliere l'altro nella sua diversità: se un'amante o un amico o chiunque sia presenta istanze di un certo tipo, tu le devi accogliere così come accoglieresti un figlio che viene come viene e non come vuoi tu. Questo non ti limita affatto, ti costringe solo a considerare la cosa da un altro punto di vista.
Spesso noi maschi tendiamo a comportarci, in amore, un po' come facevamo da bambini: golosi di tutto e padroni del nostro piccolo mondo di giochi e di affetti ed ogni variazione o perdita ci spaventava terribilmente.
Ovviamente non sto dicendo che ti stai comportando in modo infantile ma l'imprinting iniziale rimane in noi come la lingua che abbiamo imparato da piccoli. Se vuoi stare bene in una relazione non basta "stare bene, trovarsi affini e condividere piacere compagnia" e sperare che tutto vada sempre come quando le cose vanno bene. E' necessario capire come funzionano le relazioni umane. Nessuno ce lo insegna, non esiste una educazione sentimentale. Dobbiamo fare da noi e cominciando da soli, sia la pratica e la conoscenza del sesso, che le idee sull'amore: quando ci troviamo davanti all'altro tendiamo a ripetere quello che abbiamo imparato da soli, immaginando che l'altro sia come noi e abbia compiuto lo stesso percorso. Non è così purtroppo. L'altro non è noi, non è come noi. L'altro non è un contenitore dei nostri affetti e del nostro desiderio, l'altro non è uno specchio ma una persona con moti e esigenze che possono divergere dalle nostre. Ed è questa magnifica diversità che la rende così attraente e così fitto il suo mistero.
Tu hai detto parole inadatte, in quel momento, alla relazione. Voce dal sen fuggita... L'altra se n'è inquietata. Per ragioni che non comprendi perché non sei lei. E dal momento che non lo sei cerchi di raggiungerla e di fonderti pur restando te stesso. Si genera un paradosso che non si esaurisce mai. Non voglio ripetere quello che ho già detto, puoi trovarlo lì quando vuoi. Non tutte le cose le capiamo subito, prima dobbiamo sperimentarne altre. Se le trovi scritte le puoi sempre recuperare e farle tue.
E questo è quanto compete te. Ma non è che la tua controparte abbia solo ragione o tutta la ragione: anche lei deve fare un passo in avanti nella comprensione della tua complessità e della tua natura che magari, oggi la inquieta o la delude perché si aspettava altro o non si aspettava questo. C'è una certa reciprocità in questo.

Ma sul tuo problema del "perché adesso tutto quello che ho detto prima di buono viene improvvisamente dimenticato" provo a risponderti con un esempio:
Tu sei in perfetta salute, stai bene, non hai problemi. Sei in casa tua, un ambiente familiare che consideri sicuro e sei contento di essere lì: ad un certo punto sbatti una gomitata della madonna e il gomito comincia a fare un male cane. Che fai? Ti lamenti perché prima non sentivi dolore e ti chiedi: "Ma come: prima andava tutto bene e adesso perché devo sentire tutto questo dolore?" Non credo proprio. Al massimo tiri un bel bestemmione carpiato con avvitamento e ti massaggi il gomito! Ti arrabbi con te stesso per la tua distrazione e aspetti che il dolore passi. Se qualcosa ti fa male non è che viene annullato tutto il bene precedente ma per un momento pensi solo al tuo dolore. ed è quello che fa la donna quando dici qualcosa che non le piace.
Se poi questo innesca una catastrofe e la coppia va in crisi vuol dire che la crisi era silente, già corrodeva dal profondo.
Ma qui la colpa non è di nessuno, in questi casi dolorosi per entrambi è solo il risultato di un progetto che si fondava su presupposti insufficienti. Niente è eterno, tutto scorre, tutto si trasforma, muore e rinasce. Noi stessi lo facciamo ogni giorno.


Anche io penso per immagini ma le parole possono tradurre le immagini molto meglio delle immagini stesse. Ho imparato a scrivere disegnando. Ho sempre disegnato. La prima storia a fumetti a soggetto l'ho realizzata all'età di 6 anni, ho dipinto, fotografato, filmato, ho vissuto in un mondo di immagini. Ma ho subito scoperto che il disegno aveva un limite invalicabile. Le sottigliezze dei sentimenti e delle idee puoi esprimerle solo attraverso la parola e il pensiero è parola. Ci siamo evoluti così. Le immagini appartengono alla nostra storia più ancestrale, le immagini sono patrimonio dell'inconscio ma non puoi parlare alla tua amante attraverso l'inconscio perché lei si aspetta qualcosa di più. Anche che tu sia una persona generosa di quelle attenzioni sottili che solo le parole possono esprimere. Un mazzo di fiori comporta pochi secondi per tagliare i fiori e parecchi minuti per confezionare il mazzo con tutte le sue alchimie di carte e svolazzi trasparenti e nastrini. Il pacchetto che avvolge il regalo non è solo un contenitore che cela la scatola ma un gesto elegante per indicare attenzione e cura, per suscitare meraviglia. E' seduzione.
Un uomo che si scaccola, rutta e bestemmia (non è il tuo caso, è solo un esempio Ironico ) non è seduzione.


@Emmett Brown.
Mi spiace che sia troppo lungo quello che ho scritto e che questo ti abbia impedito di accedervi. Sad
Suppongo che tu non scelga i libri in base al numero di pagine, tuttavia. Twisted Evil
Alcune cose non si possono dire con le immagini o con poche frasi così come non puoi ridurre Mozart al tema principale di una sua composizione, composto come tutti i temi, solo di poche note.
Certo io non sono Mozart ho solo voluto fare un esempio; un argomento complesso come quello proposto da Kevin è però molto più che un'opera di Mozart, non può essere ridotto ad un semplice ritornello.
Credimi, non potevo fare diversamente, non sarebbe stato serio liquidare tutto con due parole di buonsenso. Kevin ha chiesto una mano per capire, non potevo limitarmi ad una pacca sulla spalla e a qualche parola di complicità. Wink

Lo sai quanto io ti stimi vero Emmett? Mi addolora quasi controbattere...
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Renzo(ita)
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 13:01    Oggetto: Rispondi citando

Kevin, come posso esprimere la mia ammirazione per il concetto che cerchi di esprimere? Per me è troppo impalpabile per essere compreso a fondo.

Silent Runner tu parli troppo!! Wink

Adesso vediamo come la prende Laughing

(ho aggiunto la faccina per non essere bannato a vita).
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kevin
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 13:09    Oggetto: Rispondi citando

Renzo(ita) ha scritto:
Kevin, come posso esprimere la mia ammirazione per il concetto che cerchi di esprimere? Per me è troppo impalpabile per essere compreso a fondo.

Ti ringrazio per aver cercato di capire quello che intendevo dire ma sopratutto per esserci riuscito ... che non è facile eh ... Wink


Però ... addirittura ammirazione dai ... Embarassed


Ps. Se silent parla troppo, tu lo fai un pò troppo poco, perchè non mi dai una mano a spiegarla stà cosa? Wink


L'ultima modifica di kevin il 29 Apr 2009 13:38, modificato 1 volta
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Pik
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 13:20    Oggetto: Rispondi citando

Silent, quoto tutto quello che hai scritto.....per abbandono! Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 14:14    Oggetto: Rispondi citando

Ma quale bannata! CinCin Come vuoi che la prenda?
Ma se volete vi accontento subito e vi preparo qualcosa che vi piacerà!

Eccolo qui:
Che cos'è tutta questa esaltazione dei discorsi brevi? Capisco se vi tormentate tanto davanti ai problemi se cercate soluzioni semplici. Incupito

Ma non vi preoccupate, questa discussione la abbandono io perché cercare di farvi comprendere la complessità dell'essere ciò che siamo, cioè uomini e donne non è impossibile. E' inutile. Prrr CinCin
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 15:20    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ragazzi!
Forse Kevin con questo 3D intendeva dire che le parole non servono a granché perché troppo spesso assumono una vita propria rispetto a quello che vorremmo comunicare?
Non che siano propriamente inutili, ma spesso risultano abbastanza ambigue e magari insufficienti per esprimersi e di conseguenza potrebbero diventare fonte di malintesi.
Lo stato delle nostre emozioni e dei nostri concetti é di sicuro un fattore condizionante che oltrepassa l'uso del linguaggio e può capitare che ci si senta disorientati dal dover comunque utilizzare un mezzo così impreciso come le parole per poter comunicare questi sentimenti.

Anche a me sembra che le parole limitino i pensieri più complessi, ma
d'altronde non é l'unico modo immediato che abbiamo per esprimerci, e soprattutto a distanza?
Sicuramente il discorso si fa diverso quando entriamo in relazione con un'altra persona (intendo senza schermi di mezzo). In questo caso io mi affiderei anche ai codici non verbali per puntare ad una comunicazione più veritiera. Anche se non é detto che funzioni così per tutti, perché come é già stato scritto, dipende da un'infinità di variabili.

In tutti i casi più specifici a cui si é arrivati in questo topic, entrano quindi in gioco troppi fattori e la questione si allarga a dismisura.
Quindi mi fermo qui e quoto Silent che é stato molto più chiaro di me in proposito... pure se il tema proposto non era specificatamente sulla complessità dell'essere uomo o donna... o no?

Un saluto a tutti Ciao

@Kevin Squeeze




Ho "parlato" troppo, eh? Help
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 15:51    Oggetto: Rispondi citando

Silent...lo sai vero che io li leggo tutti i tuoi post fino alla fine?... Squeeze

(è una vita che mi dicono che sono attratta dai polpettoni Wink )

Hai detto una cosa che mi ha colpito: le aspettative...che disgrazia!
Se io mi creo delle aspettative e vengono deluse allora la parola ha il potere di ferirmi.

Un altro aspetto è il tranfert: un esempio se mio padre mi diceva sempre "sei una cretina" e questo era associato ad una tendenza a sottovalutare la mia intelligenza quella volta che me lo dice il mio partner magari in un momento di rabbia reagisco molto più violentemente del necessario....

La nostra storia e il nostro inconscio ci condizionano...e tutto ciò che non abbiamo digerito e assimilato come un dolore che ci ha fatto comunque crescere tende a condizionarci ancora nel nostro rapporto con le parole e le relazioni...

Almeno..così io sento in questo momento.
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kevin
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:05    Oggetto: Rispondi citando

Devo fare i miei complimenti a ETA Applause

Ha centrato perfettamente quello che volevo dire io ma c'è riuscita molto ma molto meglio. Vittoria

E' doveroso contraccambiare l'abbraccione Squeeze
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:23    Oggetto: Rispondi citando

ETA ha scritto:
Ciao ragazzi!
Forse Kevin con questo 3D intendeva dire che le parole non servono a granché perché troppo spesso assumono una vita propria rispetto a quello che vorremmo comunicare?
Non che siano propriamente inutili, ma spesso risultano abbastanza ambigue e magari insufficienti per esprimersi e di conseguenza potrebbero diventare fonte di malintesi.
Lo stato delle nostre emozioni e dei nostri concetti é di sicuro un fattore condizionante che oltrepassa l'uso del linguaggio e può capitare che ci si senta disorientati dal dover comunque utilizzare un mezzo così impreciso come le parole per poter comunicare questi sentimenti.

Anche a me sembra che le parole limitino i pensieri più complessi, ma
d'altronde non é l'unico modo immediato che abbiamo per esprimerci, e soprattutto a distanza?
Sicuramente il discorso si fa diverso quando entriamo in relazione con un'altra persona (intendo senza schermi di mezzo). In questo caso io mi affiderei anche ai codici non verbali per puntare ad una comunicazione più veritiera. Anche se non é detto che funzioni così per tutti, perché come é già stato scritto, dipende da un'infinità di variabili.

In tutti i casi più specifici a cui si é arrivati in questo topic, entrano quindi in gioco troppi fattori e la questione si allarga a dismisura.
Quindi mi fermo qui e quoto Silent che é stato molto più chiaro di me in proposito... pure se il tema proposto non era specificatamente sulla complessità dell'essere uomo o donna... o no?


No infatti il tema non era quello ma necessitava questa precisazione per spiegare la differente percezione del dialogare, del parlare del comunicare.
Poi una precisazione tira l'altra e questo perché se devi descrivere qualcosa che accade all'interno di un contesto non puoi prescindere dal contesto e ignorarlo.

Io ho voluto dare una spiegazione il più ampia possibile per non limitarmi "all'incidente" al quale Kevin faceva riferimento.

E' un po' come cercare di capire la ragione di un delitto descrivendo solo il delitto senza tenere conto di ciò che ha portato al delitto.

Frimato: Silent Poirot Wink
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:23    Oggetto: Rispondi citando

Ho capito, potrebbero essere anche fraintese le parole...ma fanno male comunque...magari chi le pronuncia dovrebbe contare fino a 10 prima di dirle, no?
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:28    Oggetto: Rispondi citando

flyngvfactor87 ha scritto:
Ho capito, potrebbero essere anche fraintese le parole...ma fanno male comunque...magari chi le pronuncia dovrebbe contare fino a 10 prima di dirle, no?

No!
E' chi le ascolta che dovrebbe essere più elastico, una cazzata scappa a tutti, prima o poi Wink
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:29    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
flyngvfactor87 ha scritto:
Ho capito, potrebbero essere anche fraintese le parole...ma fanno male comunque...magari chi le pronuncia dovrebbe contare fino a 10 prima di dirle, no?

No!
E' chi le ascolta che dovrebbe essere più elastico, una cazzata scappa a tutti, prima o poi Wink


E perché chi parla non deve stare attento e chi ascolta non deve potersela prendere scusa? Shocked
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:38    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Silent...lo sai vero che io li leggo tutti i tuoi post fino alla fine?... Squeeze

(è una vita che mi dicono che sono attratta dai polpettoni Wink )

Hai detto una cosa che mi ha colpito: le aspettative...che disgrazia!
Se io mi creo delle aspettative e vengono deluse allora la parola ha il potere di ferirmi.

Un altro aspetto è il tranfert: un esempio se mio padre mi diceva sempre "sei una cretina" e questo era associato ad una tendenza a sottovalutare la mia intelligenza quella volta che me lo dice il mio partner magari in un momento di rabbia reagisco molto più violentemente del necessario....

La nostra storia e il nostro inconscio ci condizionano...e tutto ciò che non abbiamo digerito e assimilato come un dolore che ci ha fatto comunque crescere tende a condizionarci ancora nel nostro rapporto con le parole e le relazioni...

Almeno..così io sento in questo momento.

Almeno così è per tutti. Squeeze

Nota: quando gli altri ti danno della cretina, chiunque siano (ben sapendo che non lo sei) lo fanno perché non trovano altre parole per descrivere il proprio disagio. La denigrazione altrui solleva il nostro spirito perché in qualche modo ci allontana; è un modo per prendere le distanze. Anche se è un modo infantile o vigliacco.

A tutti capita di essere infantili o vigliacchi, purtroppo.
Però dovremmo fare attenzione a dire certe cose ai bambini. Non solo fanno male e non aiutano o risolvono i problemi ma restano impressi come marchi.
Perciò capisco la tua reazione, è più che naturale.
Però puoi superarla interrogando il tuo partner sul significato di quella frase e se il partner si scusa, prova ad accettare la sua fragilità chiedendogli di accettare a sua volta la tua e di fare più attenzione. Tieni conto che anche il tuo partner può essere rimasto ferito da quella parola che è uscita dalla bocca priva di controllo. Forse era sotto pressione per qualcosa, tutto è possibile.
...E se ricapita spesso traine le conclusioni! Smazziata con incudine (il Bullock è © di Madvero) e risoluzione del contratto.

P.s.
Non farti MAI venire in mente di "migliorare" qualcuno.
Ma questo è un discorso troppo lungo.

Bye.

Torno sul mi' uscio con tutti i miei balocchi! Prrr
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:39    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
E perché chi parla non deve stare attento e chi ascolta non deve potersela prendere scusa? Shocked


Ma certo che deve Fly,
però è più facile che scappino dalla bocca che entrino dalle orecchie,
io penso che se fra me e te ci possa scappare una lite e abbiamo tanta confidenza,
uno dei due potrebbe anche lasciarsi scappare qualche parolaccia, mettici che siamo giovani entrambi Mr. Green mettici che tu bevi sovente Mr. Green mettici che usiamo lo stesso linguaggio, un pò così ... alla michelona (si dice così da me) e quindi uno dei due se lo becca, papale papale.
Ora, secondo te, chi ascolta, non può usare lo stesso sistema e magari renderci la pariglia senza andare a fare tanti drammi?
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:40    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
flyngvfactor87 ha scritto:
Ho capito, potrebbero essere anche fraintese le parole...ma fanno male comunque...magari chi le pronuncia dovrebbe contare fino a 10 prima di dirle, no?

No!
E' chi le ascolta che dovrebbe essere più elastico, una cazzata scappa a tutti, prima o poi Wink

ROTFL
Kevin, ripeti con me: uno, due, tre, quattro, cinque, sei...
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 16:59    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
Citazione:
E perché chi parla non deve stare attento e chi ascolta non deve potersela prendere scusa? Shocked


Ma certo che deve Fly,
però è più facile che scappino dalla bocca che entrino dalle orecchie,


Dipende dalle persone...se si fa attenzione non scappa nulla...

kevin ha scritto:
io penso che se fra me e te ci possa scappare una lite e abbiamo tanta confidenza,
uno dei due potrebbe anche lasciarsi scappare qualche parolaccia,


Indubbiamente! Mr. Green

kevin ha scritto:
mettici che siamo giovani entrambi Mr. Green


Non mi risulta! Mr. Green

kevin ha scritto:
mettici che tu bevi sovente Mr. Green


Whistle

kevin ha scritto:
mettici che usiamo lo stesso linguaggio, un pò così ... alla michelona (si dice così da me)


Ma cosa cazzo dici mai... Mr. Green

kevin ha scritto:
e quindi uno dei due se lo becca, papale papale.


Non so te, ma non sono quelli i miei gusti! Ahrahr

kevin ha scritto:
Ora, secondo te, chi ascolta, non può usare lo stesso sistema e magari renderci la pariglia senza andare a fare tanti drammi?


Si, diciamo che in teoria potrebbe pure...ma è questione di carattere, del tipo di amicizia, di circostanze in cui vengono dette certe cose, ecc ecc...è sempre la solita solfa-mi-re-do... Mr. Green
Insomma, fosse per me la pietra sopra ce la metterei sempre, d'altronde la gente di cazzate ne spara a bizzeffe, e a volte ne sento alcune davvero stratosferiche cui non posso fare a meno di ridere in faccia...però a quanto pare non tutti siamo uguali e non tutti la pensiamo alla stessa maniera! Rolling Eyes
Poi magari capita pure che qualcuno dice qualcosa di troppo e allora la mi inalbero pur io...ma c'ho anch'io dei sentimenti eh...mica posso essere sempre sempre superficiale...qualche volta la parola in più va anche detta! Mr. Green
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 17:05    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

No infatti il tema non era quello ma necessitava questa precisazione per spiegare la differente percezione del dialogare, del parlare del comunicare.
Poi una precisazione tira l'altra e questo perché se devi descrivere qualcosa che accade all'interno di un contesto non puoi prescindere dal contesto e ignorarlo.

Io ho voluto dare una spiegazione il più ampia possibile per non limitarmi "all'incidente" al quale Kevin faceva riferimento.

E' un po' come cercare di capire la ragione di un delitto descrivendo solo il delitto senza tenere conto di ciò che ha portato al delitto.

Frimato: Silent Poirot Wink



Ecco perché ti quotavo comunque, investigatore silenzioso! (Ehm...Silenzioso?!? Mr. Green )

Think Ma allora Kevin nel suo primo post faceva riferimento ad un "incidente" particolare ed io non avevo capito nulla?


@Kev
Grazie per i complimenti e non disperare...
Proveremo a tener conto di ciò che ti ha portato al delitto.
Ci vediamo in tribunale, allora! Very Happy
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 17:09    Oggetto: Rispondi citando

ETA ha scritto:



Think Ma allora Kevin nel suo primo post faceva riferimento ad un "incidente" particolare ed io non avevo capito nulla?



Si, l'incidente l'ho avuto aprendo stò topic del menga Basta


@ETA
Cerca di arrivare 5 minuti prima che ci facciamo un caffè! Wink
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 17:19    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:

Si, l'incidente l'ho avuto aprendo stò topic del menga Basta



ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL ROTFL
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 17:26    Oggetto: Rispondi

kevin ha scritto:
ETA ha scritto:



Think Ma allora Kevin nel suo primo post faceva riferimento ad un "incidente" particolare ed io non avevo capito nulla?



Si, l'incidente l'ho avuto aprendo stò topic del menga Basta

ROTFL ....Vedi? Non sei stato previdente! Se mi scrivevi un PVT almeno ti facevo un culo così in privato!*

*(inteso come: ti scrivevo un malloppo)
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