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L'importanza delle parole
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Renzo(ita)
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 20:12    Oggetto: Rispondi citando

Hei, ma uno non si può assentare 5 minuti per lavorare un po', che voi scrivete altre due pagine .. grrrr
Citazione:


Ps. Se silent parla troppo, tu lo fai un pò troppo poco, perchè non mi dai una mano a spiegarla stà cosa? Wink


Scusa, la mia era una dimostrazione, ho criticato Silent Runner e lui mi ha offerto una birra.
Considera che non mi conosce per niente, ma solo il fatto di essere iscritto al forum e di partecipare a questa discussione, ha tolto drammaticità alla frase.
Se non mettevo le faccine era uguale, vero Silent?
Perciò servono le parole o sono più importanti le interpretazioni che dà il nostro rapidissimo cervello? (in mezzo secondo valuta tutte le sfumature ma se è offuscato da preconcetti forse non è obbiettivo)
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 22:00    Oggetto: Rispondi citando

Renzo(ita) ha scritto:
Hei, ma uno non si può assentare 5 minuti per lavorare un po', che voi scrivete altre due pagine .. grrrr
Citazione:


Ps. Se silent parla troppo, tu lo fai un pò troppo poco, perchè non mi dai una mano a spiegarla stà cosa? Wink


Scusa, la mia era una dimostrazione, ho criticato Silent Runner e lui mi ha offerto una birra.
Considera che non mi conosce per niente, ma solo il fatto di essere iscritto al forum e di partecipare a questa discussione, ha tolto drammaticità alla frase.
Se non mettevo le faccine era uguale, vero Silent?
Perciò servono le parole o sono più importanti le interpretazioni che dà il nostro rapidissimo cervello? (in mezzo secondo valuta tutte le sfumature ma se è offuscato da preconcetti forse non è obbiettivo)

Caro Renzo(ita), la birra te l'avrei offerta comunque! Wink Le faccine sono sempre utili per comprendere l'intento di chi scrive frasi che possono essere interpretate in modi opposti. E poi sono comunque una cortesia. Per cui fai sempre bene a rafforzare le tue frasi quando ritieni opportuno o prudente.

Il fatto di partecipare alla discussione ci ha messi a confronto ma il confronto è sempre un privilegio e la drammaticità della frase era assai bassa ...e conteneva una verità inoppugnabile. Io scrivo molto e tanto.
Molto in senso temporale e tanto in senso numerale.

Anche tu mi conosci poco, anzi non mi conosci per niente ne' come persona ne' come membro del forum e questo non è un limite ma un'opportunità.
Per entrambi.
Chi io sia però è irrilevante, tutto quello che posso offrire qui, a parte la birra virtuale, sono solo parole e qualche immagine quando capita.

Il resto lo vedrai da te se continuerai a resistere in questo Caffè di pazzi scatenati. Per comprendere la logica e la "forma" di questo forum e di chi vi partecipa, hai tutto il tempo e i thread che vuoi, basta curiosare un po'.

P.s. Le parole servono altrimenti comunicheremmo a gesti e Shakespeare non sarebbe esistito. E forse nemmeno noi. I nostri progenitori non si sarebbero accoppiati con i loro partner se non fossero esistite le parole. La seduzione è stata un grande e straordinaria opportunità di scegliersi l'un l'altro e le parole, come strumento di seduzione, hanno garantito di trovare maggiore affinità fra i partner che così potevano scegliere meglio con chi unirsi per un progetto così importante. Noi tutti siamo il risultato di questi incredibile susseguirsi di incontri e di seduzioni.

Senza le parole per dirlo, i nostri progenitori non avrebbero scelto i loro partner così come nella infinita rete del tempo è accaduto. Noi siamo il prodotto di questi lontani e dimenticati progetti. Come in una partita a scacchi dove fin dalle prime mosse si stabilisce il finale della partita. Anche se non sappiamo come finirà finché non è terminata. Una mossa sbagliata, così come una parola sbagliata, e tu non saresti mai nato e nemmeno io e forse nessuno di noi.
La realtà è un gigantesco frattale. Il più piccolo cambiamento, incidente o errore produce eventi che modificano il percorso precedente. E non si può tornare indietro, la freccia del tempo ha una direzione sola.
Le parole sono importanti. Eccome!
Altrimenti non saremmo qui a discuterne.
Vero Kevin? Wink

Pensaci.

Nel frattempo non dimenticare la tua birra.. CinCin CinCin
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Renzo(ita)
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 22:41    Oggetto: Rispondi citando

Grazie CinCin CinCin CinCin

P.s. Scrivo poco ma sto perdendo la vista a furia di leggervi Wink
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sibilla
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MessaggioInviato: 29 Apr 2009 22:48    Oggetto: Rispondi citando

Quando comunichi con una persona usi delle parole, scegliendole, ti servi dei gesti per sottolineare i concetti che vuoi esprimere, questo è quello che fa il tuo cervello.
Mentre comunichi con una persona anche l'atteggiamento del tuo corpo rivela il tuo pensiero.
Puoi comunicare con gli altri dipingendo un quadro, gli altri possono interpretarlo come vogliono facendone un proprio messaggio.
Puoi comunicare con gli altri per mezzo di una foto e anche così, con la riproduzione di una porzione di realtà, le interpretazioni potranno essere le più disparate.
C'è sempre da mettere in conto la possibilità di un vizio nella comunicazione.
Anche quando sei attento, magari non è altrettanto attenta l'altra persona.
E' vero che il fine della comunicazione dovrebbe essere quello di far comprendere il nostro pensiero all'altro, ma quando spedisci una lettera non puoi essere certo che chi la leggerà lo farà dandole il tuo stesso tono, significato, importanza ...
Le parole sono lo strumento che usiamo per dare voce ai nostri pensieri ma non è detto che le nostre parole bastino o riescano a renderli comprensibili all'altro.
Questo quando la comunicazione avviene in una situazione ottimale, figuriamoci quando gli ormoni, l'adrenalina e le sfere sono in subbuglio...
Le parole hanno un peso e un'importanza enormi.
Non sopporterei che il mio compagno potesse rivolgermi delle espressioni di spregio. Non c'è scusa che tenga. Così come non mi permetterei mai di usare espressioni di spregio nei suoi confronti.
Credo che tutte le forme di comunicazione debbano ispirarsi a concetti quali educazione e rispetto a prescindere da quale sia il rapporto tra il trasmittente e il ricevente.
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 13:37    Oggetto: Re: L'importanza delle parole Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
@Emmett Brown.
Mi spiace che sia troppo lungo quello che ho scritto e che questo ti abbia impedito di accedervi. Sad
Suppongo che tu non scelga i libri in base al numero di pagine, tuttavia. Twisted Evil
Alcune cose non si possono dire con le immagini o con poche frasi così come non puoi ridurre Mozart al tema principale di una sua composizione, composto come tutti i temi, solo di poche note.
Certo io non sono Mozart ho solo voluto fare un esempio; un argomento complesso come quello proposto da Kevin è però molto più che un'opera di Mozart, non può essere ridotto ad un semplice ritornello.
Credimi, non potevo fare diversamente, non sarebbe stato serio liquidare tutto con due parole di buonsenso. Kevin ha chiesto una mano per capire, non potevo limitarmi ad una pacca sulla spalla e a qualche parola di complicità. Wink

Lo sai quanto io ti stimi vero Emmett? Mi addolora quasi controbattere...


Grazie per la stima che ricambio, ma perchè addolorarsi? Allora di seguito ecco qualche mio pensiero a proposito di ciò che affermi.

Io non 'scelgo i libri' in base al numero di pagine, ma se vedo, aprendoli a caso, che qualche periodo è lungo il doppio o il triplo di quello che potrebbe essere e che è scritto male, ovvero che mi obbliga a 'correggere la bozza' di ciò che leggo mentre leggo o addirittura a stilarne mentalmente una versione leggibile per poterla comprendere, allora mando a quel paese il sedicente scrittore, penso che sarà forse pagato un tanto a pagina... e comunque, mi guardo bene dal comprare il suo libro, oltre che dal leggerlo.

Penso che tutto si possa dire con le immagini o con poche frasi, o anche con una sola. Penso che ci si debba sforzare verso la sintesi, se non altro per rispetto del tempo e delle capacità di analisi degli interlocutori, che non sempre sono disposti a portarci al centro della loro attenzione e a considerarci docenti.
I migliori temi di Mozart, come i migliori dei Pink Floyd, sono composti da pochissime note. Ecco il genio che sorprende, entusiasma e quasi fa rabbia... Così bravi ad esprimersi con così poco da decodificare! Potremo suonarli con lo xilofono o col bassotuba, con le più varie perizie interpretative; il contenuto del tema quello resta, anche se magari l'arrangiamento non sarà un gran che.

Penso che si possa, anzi si debba, ridurre Mozart a un ritornello quando se ne parla in questa sede; diversamente si finirà a tentar di descrivere ogni aspetto di Mozart, e Mozart è 'troppo' per discuterne per iscritto, in un forum, senza vaneggiare. Mica facile, ridurre Mozart a un ritornello, ma dobbiamo provarci, si dovrà notare che almeno ci abbiamo provato.

L'argomento proposto da Kevin mi pare basilare ed elementare; se ne può quindi discutere senza inutili complicazioni. Dici che "kevin ha chiesto una mano per capire"... Be', non so kevin, ma io ...mica ho letto tutto, e che diamine!
Parafrasando la famosa battuta: "Fratelli... Dopo la terza scrollata con la rotellina, non sarà più un post, ma sarà considerato una sega mentale a tutti gli effetti!"

Ah, un'altra cosa. Più sopra hai sostenuto che "Pensiamo per parole e non per immagini" se ricordo bene. L'hai enunciato come postulato... Be', mi hai sorpreso grandemente, io parto dal postulato contrario e mi meraviglia in particolare che uno come te, che fa del disegno, dell'arte figurativa un mezzo espressivo (diretta espressione di tue immagini, presumevo, non certo di tue parole!) pensi per parole. Povero te, mi viene da pensare, che razza di casino pensare per parole!!! Ecco, penso che questo sia un buono spunto per una conversazione, e scusatemi se sono stato un po' lungo forse, ma sempre entro un paio di scrollate.
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flyngvfactor87
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 15:36    Oggetto: Rispondi citando

Emmet Brown ha scritto:
I migliori temi di Mozart, come i migliori dei Pink Floyd, sono composti da pochissime note.


Eh si, ma durano comunque un casinaccio di tempo! Wink
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 17:31    Oggetto: Rispondi citando

Caro Emmett eccoci così su due fronti opposti a guardarci l'un l'altro senza trovare, almeno al momento, una visione condivisa. tipicchio
Dato l'argomento e le tue contestazioni, dividerò il testo in brevi paragrafi così potrai leggere quello che vorrai così come scegli un pasticcino su di un vassoio pieno di leccornie o di disgustosi tramezzini. Wink

Avevo scritto, nella mia lunga ma non troppo lunga risposta (non voleva essere un commento ma una risposta il più completa possibile) che, avendo disegnato in modo "totale" fin dall'infanzia, proprio in base a questa esperienza (ho iniziato a disegnare in proprio fumetti dall'età di 6 anni) mi sono reso conto dell'importanza della parola.
E questo molto prima che il mondo degli adulti mi confermasse questa personale scoperta.

La parola non è un semplice arricchimento, un orpello, una copertura superflua ma è un vero e proprio universo dinamico e in continua evoluzione, è qualcosa che ci ha resi quello che siamo. Esseri umani.

E' stata la comparsa del linguaggio verbale che ci ha permesso di esprimerci in concetti astratti e di sviluppare idee che hanno portato alla scienza, unico grimaldello per aprire la porta sulla realtà.
La grande mutazione intervenuta nel nostro encefalo inseguito allo sviluppo del pensiero astratto, e del linguaggio a fonemi (abbiamo inventato non uno ma molti alfabeti, ciascuno con le sue regole e sintassi, abbiamo scoperto e "inventato" la matematica, la tecnologia e altre cose che oggi usiamo senza nessuna fatica o consapevolezza perché fanno parte di noi. Tu affermi che le immagini sono sufficienti per esprimere concetti.
Ebbene, come rappresenteresti per immagini un concetto come lo zeugma?

Lo zeugma (lo scrivo per chi non conoscesse il termine, cioè suppongo molti di voi visto che questo non è un forum su argomenti letterari) deriva dal greco zeúgnymi, "metto al giogo" ed è una figura retorica di tipo sintattico che consiste nel far dipendere due complementi da un unico predicato (ad es. "parlare e lagrimar vedrai insieme" Dante, Inferno, XXXIII, 9: che ben si adatta lagrimar ma non a parlare).

Ma potrei farti infiniti esempi.
Ho molto lavorato con le immagini, sono stato pittore, illustratore, fotografo, cartoonist, ho sperimentato con il cinema amatoriale dapprima su pellicola e poi su nastro magnetico. Attualmente lavoro e sperimento esclusivamente in digitale: per me le immagini sono un fondamento imprescindibile del mio esprimermi.
Ma forse è stato il grande e incessante lavorio con il cartooning, con il fumetto, a farmi fare i conti con la parola e a impormi di uscire dal piccolo nobile ghetto delle immagini evocative.
Scrivo più o meno da quando ho cominciato a disegnare fumetti. Scrivo in termini letterari: poesia (che ho abbandonato per l'eccessiva presenza di poeti o presunti tali, che internet ha fatto letteralmente esplodere: ho preferito non partecipare alla grande abbuffata narcisistica e ripiegata su se stessa di chi si crede poeta solo perché, non riuscendo ad esprimere sentimenti complessi, usa disegnare cimiteri di parole cariche di simbologie tra il banale e il naïve), narrativa (che guardo con sospetto per la stessa ragione di prima) e giornalistica (tralascio la musica polifonica perché quello è un capitolo a parte).


La sintesi, caro Emmett, va bene nei "bugiardini" delle medicine, negli editoriali, nei fogliettini dei Baci Perugina e sui banchi di scuola quando si scrivono i temi
e si scrivono non per esprimersi fantasticamente ma per inquadrarsi in schemi semplici che gli insegnati possano controllare con facilità e correggere i compiti senza doversi sforzare nel comprendere quali messaggi l'allievo ha più o meno consapevolmente lasciato nel tuo compito.

Vedi? La scuola questo fa: trova un messaggio in una bottiglia e tutto quello che fa è leggere l'etichetta della bottiglia prima di buttarla via.

Non è quello che fai anche tu aprendo un libro a caso e misurando la qualità dell'opera dalla lunghezza e comprensibilità ex-tempore dei periodi?

Mozart non è dunque bastato? Dovevo forse citare Bach. Ho sbagliato io.

Prova a fischiettare un'opera a caso dall'Arte della Fuga BWV 1080, ad esempio il Contrapunctus X a 4 alla Decima [Fuga doppia (2 temi e 4 voci) con doppio contrappunto alla decima] se ti riesce: il contrappunto si compone di un intreccio musicale di temi che si sfasano l'uno rispetto all'altro e non è facile se non impossibile sintetizzarli: li devi ascoltare tutti i insieme e a meno che tu non sia amuso, solo così coglierai la loro intricata bellezza.

Quello che cerco di far capire a tutti quelli che stanno leggendo queste riflessioni e controrisposte è che la complessità non è per forza di cose una maledizione per le vostre povere impigrite menti.
Twisted Evil
Siete perfettamente in grado di seguire trame complesse quando guardate un film, quando giocate a scacchi o a qualche gioco matematico nel forum apposito, riuscite persino a estrapolare qualcosa di buono dalla musica leggera contemporanea ormai ridotta a copia-incolla senza fine. Perché infastidirsi con il povero Silent se mette a disposizione in tutta umiltà quello che ha a disposizione in termini di informazione?
Poi uno ne fa quel che vuole.

Io non scrivo per farmi bello o per fare il professore. Non mi interessa, accusarmi di questo è quantomeno ingeneroso, visto l'enorme quantità di cazzate demenziali che sparo in continuazione.
Però trovo che sia perfettamente giusto e legittimo accusarmi pubblicamente di questo se lo si ritiene vero. Almeno mi date l'opportunità di spiegare a chi non ha capito, il senso di questa operazione.
Perché sprecherei tanto del mio tempo per scrivere cose che solo pochi leggeranno? Ho scritto fino alla nausea che la mia persona è irrilevante e tutto quello che faccio è in funzione di condivisione delle risorse, siano queste ultime culturali, tecniche, affettive o umoristiche. Non mi interessa farmi vedere quanto sono bravo perché bravo non sono. Discutere di me e delle mie presunte motivazioni serve solo a distogliere l'attenzione dal resto, da quello che conta e cioè dalla comunicazione, dal passaggio di informazioni.

Ma che fatica leggere testi complicati, da tradurre, disossare, disarticolare per poterne comprendere magari solo la banale stesura! La Stele di Rosetta non fu interpretata subito, ci volle del tempo ma alla fine tutta quella fatica servì a ricomporre il vocabolario insito nei geroglifici. Quelle immagini erano già scrittura ma la loro semplificazione impediva forme espressive più articolate e complesse. Dove sono le opere poetiche che i cantori egizi hanno sicuramente composto? Sono andate perdute caro Emmett. Tutte quante.
E questo è un bene? Forse sì, forse no. Non lo sapremo mai ma nel dubbio...

E allora? Allora leggi pure quello che vuoi ma sappi che i libri che non hai letto potrebbero contenere proprio quello che cerchi o che non sapevi di stare cercando.

Una cosa che assolutamente non accetterei e far passare al complessità come noiosa ridondanza. Stiamo già semplificando fin troppo questa realtà multiforme e complessa. La politica, l'etica, la religione, ridotte a poche frasi lasciano spazio solo all'arbitrio delle frasi e dei concetti ad effetto. Buone per colpire l'immaginario già ristretto dalla sovraesposizione a media che trasmettono già da tempo un pensiero unico che si fa ogni giorno più unico.

P.s. Perché povero me?
Grazie per la tua apprensione ma pensare per parole e per immagini contemporaneamente per me non è un problema: mi sento benissimo. Very Happy

Nota:
Quella del scegliere i libri in base al numero di pagine era solo una frecciatina affettuosa. Squeeze

Ciao.

P.s. Non leggere mai Baricco o Bukowski Wink
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 20:15    Oggetto: Rispondi citando

Di Bukowski ho letto tutto, credo. E' dolcissimo, chiaro. Assolutamente delizioso. Scorrevolissimo, anche se a volte se la mena troppo con le storie di corse di cavalli. Una delle pochissime letture che ho fatto. Baricco mi sta antipatico, lo trovo supponente e 'primo della classe', ma non ho mai letto niente di suo. Probabilmente se lo leggessi mi ricrederei.

Caro Silent, non credo che siamo su fronti opposti come dici, nè credo che sia importante condividere visioni, ma dire la nostra a volte sì.
Non credo che sia d'interesse generale raccontare la mia infanzia e il mio curriculum, comunque tutto bene grazie. Ho smesso di suonare il piano a quattro anni, e quando ti rompi le palline in così tenera età poi è difficile ricominciare...

Certo nessuna espressione è così poco equivocabile come la parola appropriata, mi pare evidente; esprimere concetti, astratti o concreti che siano, e soprattutto descrivere dettagli, viene meglio con le parole che con altri mezzi, in generale. Per me la sintesi non è esprimersi a sms (il che comunque è un ottimo esercizio), quanto eliminare il superfluo; del resto Michelangelo nello scolpire la Pietà non ha fatto che scalpellare e grattar via ciò che era di troppo, fino ad abradere e lucidare, buttando pazientemente quintali e quintali di macerie calcaree e polvere.

Noi non siamo Michelangelo (ma... chi può dirlo?), ciò non di meno dobbiamo scalpellare e grattare la sostanza della nostra espressione piuttosto che aggiungervi sovrastrutture e orpelli. Non c'è alcun motivo onesto per complicare l'aspetto di ciò che E' semplice rendendone inutilmente faticoso e difficoltoso l'approccio. Certo moltissimo sembra semplice ai sempliciotti e invece è complesso; però ci sono tante cose che sono DAVVERO semplici. Badiamo (anche) a quelle.

La complessità non è certo una maledizione, ma pretendere di descriverla e per di più a parole mi pare una pia illusione; mi pare invece che le parole siano più che sufficienti per indicare, suggerire le complessità piuttosto che per, vanamente e sempre un po' pedantemente, descriverle. Salvo casi particolari, naturalmente, casi che hanno poco o nulla a che vedere con una normale conversazione pubblica quale questa è.

Credo che se uno non ha già nota in sè la complessità di qualcosa, o almeno la intuisce, sia controproducente tentare di insegnargliela con descrizioni, a maggior ragione se non richieste. La complessità delle cose s'apprende scoprendola, se si ha la sufficiente sensibilità; altrimenti, non c'è nulla da fare.

I libri che non ho letto, ovvero quasi tutti i libri esistenti, contengono molto probabilmente -pur se solo a parole- anche ciò che sto cercando, ma quel pochissimo che ho letto mi ha confermato nel pensiero che troverò ciò che cerco senza necessariamente leggerli. Anzi.

Lungi da me pensare che la complessità sia ridondanza! E' quando la ridondanza si finge complessità, che m'infastidisco. E non mi riferisco a te, Silent, pur se a volte esageri simpaticamente nello spiegarci, ad esempio, che sai cosa vuol dire zeugma giusto per farci capire che non sappiamo tutto. Eh, vabbe', grazie, ma di non sapere tutto... io lo sapevo già! No caro Silent, io mi riferisco al mondo intero. Ehi, ma adesso non spiegarcelo tutto, eh? Smile

(Scusate la lunghezza, quest'ultima frase ci sta sul mio monitor19' 4/3 senza scrollare la pagina, è un limite che propongo anche per voi)
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madvero
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 23:09    Oggetto: Rispondi citando

vale se entra madvero a piè di piombo e scrive una paginata di aforismi?

Ahrahr Ahrahr Ahrahr
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MessaggioInviato: 30 Apr 2009 23:34    Oggetto: Rispondi citando

critica della ragion pratica è pallosissimo, la coscienza di zeno è un must.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

la ridondanza fine a se stessa si chiama verbosità, la ridondanza esplicativa si chiama insegnamento (dove con insegnamento non intendo insegnamento cattedratico, bensì approccio amorevole nel tentativo di diffondere conoscenze, leggi sharare know e basta, a volte anche sharare know how)

non sarò michelangelo, ma raffaello o donatello (delle tartarughe ninja) mi somigliano molto.

silent ed emmet sono talmente uguali che non se ne accorgono e si scazzano fra loro.
io che li conosco bene entrambi, li guardo e mi spacco dal ridere. scusatemi amici miei !!!
ok, mi sa che ho appena perso due amici.

gli sms possono usare abbreviazioni dotte.
cfr. per confronta ci sta dentro alla grande, cmq per comunque è un'assoluta porcheria.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

bukowski mi fa schifo, salvo solo un libro di cui non ricordo il titolo. capirai che stima.
anche bach mi fa schifo, salvo solo una canzone remixata da basshunter.
de gustibus non disputandum est.
ma chi è baricco?

all'arte della fuga BWV 1080 contrappongo l'arte dello scatto con sorpasso della punto tre porte (perchè tutte quelle sigle lì sono roba da meccanici seri).
suppongo a naso che arte della fuga sia qualche roba musicale, tipo quando acceleri con le note. non lo so. pazienza.

scio me nihil scire.
ok, ho esaurito tutte le mie conoscenze di latino.

posso essere concisa, succinta, saccente e logorroica contemporaneamente?

l'importanza della parola mi sembra un po' come è nato prima l'uovo o la gallina.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

in questo post c'è un messaggio subliminale.

ps: il nick madvero ha un preciso significato, che dovrebbe essere ormai noto, ma dopo questo post è comprovato.
e credo di essermi anche guadagnata sul campo l'ammissione al cupco.
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 00:36    Oggetto: Le parole sono importanti Rispondi citando



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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 00:41    Oggetto: Rispondi citando

ROTFL ROTFL ROTFL

mamma mia ma dove l'hai trovata questa? you're the Vittoria
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 00:54    Oggetto: Rispondi citando

Silent, rivolto a Prose, ha scritto:
P.s.
Non farti MAI venire in mente di "migliorare" qualcuno.

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(Mancavano una marea di punti esclamativi... O perlomeno: io lo avrei scritto così: "Non farti MAI venire in mente di "migliorare" qualcuno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!, MAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!")

____________________________________________________________


Kev ha scritto:
Si, l'incidente l'ho avuto aprendo stò topic del menga Basta

Te la sei cercata, socio? Ora pedala!!!

Squeeze Squeeze

Silent ti ha scritto:
Le parole sono importanti. Eccome!
Altrimenti non saremmo qui a discuterne.
Vero Kevin? Wink

Pensaci.

Nel frattempo non dimenticare la tua birra... CinCin CinCin
Ecco appunto, socio... Rolling Eyes
Non la dimentichiamo, và, che qua mi pare che la cosa si fa seria... CinCin CinCin CinCin CinCin

Wink
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 01:06    Oggetto: Rispondi citando

morire che una volta qualcuno si ricordasse che detesto la birra !!!
io mi bevo il sangue di giuda.

CinCin

però mi sono evoluta.
non è male neanche il sangre del toro nè il vino di chiraz.
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 10:26    Oggetto: Re: Le parole sono importanti Rispondi citando

zeussino ha scritto:



Grazie Zeus! Evvai! Non avevo tempo di trovarla: è una delle più belle scene della storia del cinema secondo Moretti. Che non è una birra ma un regista.
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 12:18    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
critica della ragion pratica è pallosissimo, la coscienza di zeno è un must.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

la ridondanza fine a se stessa si chiama verbosità, la ridondanza esplicativa si chiama insegnamento (dove con insegnamento non intendo insegnamento cattedratico, bensì approccio amorevole nel tentativo di diffondere conoscenze, leggi sharare know e basta, a volte anche sharare know how)

non sarò michelangelo, ma raffaello o donatello (delle tartarughe ninja) mi somigliano molto.

silent ed emmet sono talmente uguali che non se ne accorgono e si scazzano fra loro.
io che li conosco bene entrambi, li guardo e mi spacco dal ridere. scusatemi amici miei !!!
ok, mi sa che ho appena perso due amici.

gli sms possono usare abbreviazioni dotte.
cfr. per confronta ci sta dentro alla grande, cmq per comunque è un'assoluta porcheria.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

bukowski mi fa schifo, salvo solo un libro di cui non ricordo il titolo. capirai che stima.
anche bach mi fa schifo, salvo solo una canzone remixata da basshunter.
de gustibus non disputandum est.
ma chi è baricco?

all'arte della fuga BWV 1080 contrappongo l'arte dello scatto con sorpasso della punto tre porte (perchè tutte quelle sigle lì sono roba da meccanici seri).
suppongo a naso che arte della fuga sia qualche roba musicale, tipo quando acceleri con le note. non lo so. pazienza.

scio me nihil scire.
ok, ho esaurito tutte le mie conoscenze di latino.

posso essere concisa, succinta, saccente e logorroica contemporaneamente?

l'importanza della parola mi sembra un po' come è nato prima l'uovo o la gallina.

le parole non hanno alcun peso. le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.

in questo post c'è un messaggio subliminale.

ps: il nick madvero ha un preciso significato, che dovrebbe essere ormai noto, ma dopo questo post è comprovato.
e credo di essermi anche guadagnata sul campo l'ammissione al cupco.


Grazie Maddina.
Meglio della sintesi è la prognosi.


Per capire a fondo Bach e apprezzarlo, forse è necessario farsene spiegare la grandezza, anzi la gigantezza. Se mai avrai un giorno il tempo di leggere, ti consiglio un meraviglioso libro di giochi matematici ed altro: il titolo è "Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante" l'autore è Douglas Hofstadter. Qui ne trovate la descrizione:

Penso perciò che per una persona che ama i giochi matematici o quantomeno li pratica, dovrebbe essere interessante un musicista come Bach (e non "come back"). I gusti, non so se concorderai, a mio avviso cara Maddina, ci si fanno e si educano. Dipende dal contesto in cui cresci. Poi ci sono gusti innati ma quella e un'altra storia.

Silent ed Emmett sono diversi come le due superfici, le due facce dello stesso foglio. Appartengono allo stesso foglio ma sono due piani diversi, nessuno dei due ha ragione, entrambi hanno ragione. Ciascuno nella propria realtà.

Mi piace stuzzicare la gente intelligente, fino a sfiorare, talvolta, l'insolenza. Ma lo faccio sempre in modo affettuoso, lo faccio soprattutto con quelli che sembrano (e dico sembrano) voler affermare in modo più o meno evidente d'aver capito quali sono i miei veri intenti e quale è la mia natura, qual è la natura del mio essere qui, con le mie parole.
Attenzione, non ho detto che Emmett stesse facendo questo, l'ho solo insinuato!

A qualcuno starò sulle palle per questo, va bene, è nella natura delle cose. Se invece piacessi a tutti mi sentirei in serio pericolo. Come Berlusconi.
Diciamo che malgrado tutto, cerco di non disturbare troppo. Ma a me le omologazioni, i pensieri unici non sono mai andati larghi. Cercate di sopportare se potete, le mie esondazioni.


Cara maddina, a ben guardare, Emmett ha detto (scritto) cose molto precise e anche azzeccate alle quali ho riposto con ironia che forse non ha colto o forse ha ignorato preferendo altro, mantenendosi forse (ho detto forse) molto più serio di quanto in realtà era tutto il contesto. O forse (e dico forse) Emmett mi ha risposto con ironia che io non ho colto per distrazione o perché sono prevenuto per via della doppia t.
Forse (e ripeto forse) Emmett mi ha preso troppo sul serio. O forse l'ho preso troppo sul serio io. Ci sto pensando.

Castigat ridendo mores non è il mio motto non ho motti fissi, li cambio secondo l'umore. Però ce l'ho nel sangue - e scusatemi se parlo di sangue e non di birra - l'arcaico istinto alla risata, allo sberleffo e alla umiltà in essi insita perché non si può ridere veramente degli altri se non si è in grado di ridere di se stessi. In caso contrario si ride degli altri solo per paura.
Sono costretto qui a specificare rischiando di passare per superbo (tutti passano per superbi dichiarando la propria umiltà) entrando nel paradosso dell'innocente che, per dichiarare la propria innocenza finisce per renderla sospetta. (se è innocente che bisogno ha di dirlo? Se lo è veramente, non ha nulla da temere e allora, se teme qualcosa, non può essere innocente!).

Emmett sottilmente mi fa notare
Citazione:
Non credo che sia d'interesse generale raccontare la mia infanzia e il mio curriculum, comunque tutto bene grazie.

Bene: ma non era una gara a chi aveva avuto l'infanzia più ricca o chi avesse maggiori talenti, era solo una precisazione il più possibile sintetica del come e del perché io preferisca le parole alle immagini per esprimermi, era per rispondere allo stupore espresso in precedenza, quanto Emmett esprimeva il suo stupore che, una persona come me, così legata all'uso delle immagini, pensasse in prevalenza in termini di parole. Gli dovevo una spiegazione. Se lui l'ha presa come un curriculum, pazienza. Wink La prossima volta allegherò un curriculum vero così potra vedere la differenza. Prrr

Le parole sono importanti, il discorso di Marco Antonio nel "Giulio Cesare" di Shakespeare ne è un esempio lampante: "[...] "..ma Bruto è un uomo onesto" insinua in realtà il suo contrario.
Vero è che l'arte della retorica sia importante nei dialoghi, non nella cucina macrobiotica. Dunque, secondo L'Artusi,le parole sono importanti e vanno usate secondo criteri ad assetto variabile (q.b. cioè quanto basta).
Io ovviamente le uso secondo la mia natura, Emmett (così simile a me e io così simile a lui come dice madvero), secondo la sua.
Non ne farei comunque una questione di netiquette. Non qui nel caffè almeno.

...Adesso non vorrei che dalle parole, l'argomento si spostasse sul dibattito fra me e Emmett. Non lo troverei corretto nei confronti di tutti.

Perciò quoto la frase di maddina quando dice:
maddina ha scritto:
le parole non hanno alcun peso. Le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.
...soprattutto sull'ultima affermazione. L'orecchio dell'interlocutore. Del resto a Madvero non piace Bach e i suoi meravigliosi contrappunti a più voci che si inseguono, si intrecciano e realizzano meravigliose trine e tessuti musicali sono estranei alla sua cultura musicale. Non importa se Bach, senza saperlo se lo ritrova in tutta la musica contemporanea, quella che ascolta con maggior piacere. C'è di mezzo il gusto e l'abitudine. Eh, sì l'abitudine ma su può anche imparare qualcosa di nuovo ed uscire dalle proprie abitudini e gusti. Maddina è persino riuscita a farmi apprezzare i Manga! Ma vi rendete conto? Uno della vecchia scuola come me? La scuola di Giorgio Rebuffi, di Jacovitti e degli autori dell'epoca? ...I Magna? Silent Runner alias RU-y2k che apprezza i Magna? Roba da matti! (il virus della Maddità mi ha mutato geneticamente)
Ho cambiato idea eppure, impercettibilmente, sono rimasto lo stesso.
Oh, questo non fa parte del mio resumé, se devi spiegare le cose non basta che io dica sì mi piace non non mi piace. Spiegare perché aiuta a capire perché. E talvolta, capire perché aiuta a capire tutta la cosa di cui si parla.

...Boh, io ho detto la mia, non è detto che abbia anche ragione. Rolling Eyes

p.s.
Maddina, il tuo messaggio subliminale è stupendamente evidente. Quoto praticamente su tutto, salvo i dovuti distinguo, come ho fatto.
Grazie.

La tua ammissione al CUPCO è già stata resa ufficiale nottetempo, mentre dormivi o chattavi! Wink

@Emmett CinCin Hai mica un apribottiglie? L'ho lasciato a casa.. non vorrei rompermi i denti, mi servono per morderti le chiappe.
P.s. Leggi Baricco e poi ne riparliamo. Wink

@Kevin, hai aperto questo 3D? E mo' so' ccazzituoi! Ha ragione Danielix! So'pppropriocazzituoi, o come si dice a Firenze, so'ccazzitua! Squeeze CinCin

Ma lo avete capito perché sono ancora qui dopo tanti anni? E' grazie a voi che resto qui! ...Per cui ....so'ccazzivostri! Twisted Evil
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 12:31    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

@Kevin, hai aperto questo 3D? E mo' so' ccazzituoi! Ha ragione Danielix! So'pppropriocazzituoi, o come si dice a Firenze, so'ccazzitua! Squeeze CinCin

Ma lo avete capito perché sono ancora qui dopo tanti anni? E' grazie a voi che resto qui! ...Per cui ....so'ccazzivostri! Twisted Evil


No no, qui fai un errore gravissimo, visto che le parole sono importanti ... vedi di starci più attento Silent Twisted Evil

Ma te lo spiego nè Wink
Siccome tu scrivi di noi e di te, devo comunicarti che in questo caso per noi è uno solo, al singolare, quindi uno ... mentre per te, sono davverotutticazzitua Mr. Green

Dai .. stai attento ... Smack

birrozzo? CinCin
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 12:42    Oggetto: Rispondi citando

...Touché Grazie
ROTFL hahahaha! Ma leggi solo le ultime parole dove compare la parola cazzi? Twisted Evil ROTFL

Sìsìsìsìsì! Birrozzo a volontà! CinCin CinCin CinCin CinCin
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 13:01    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
...Touché Grazie
ROTFL hahahaha! Ma leggi solo le ultime parole dove compare la parola cazzi? Twisted Evil ROTFL

Sìsìsìsìsì! Birrozzo a volontà! CinCin CinCin CinCin CinCin

Ovvio! ok!

Siccome la vita ci preserva ogni tipo di cazzo ... Confused
x vuoi, non romper il x, non capisci un x, si stò x, ma che x dici e infine ci sono anche quelli amari .. i peggiori!
Così io mi piglio la mia bella razione di x dal forum, leggo solo e non fanno male a nessuno, sopratutto a me, e vado tranchillo senza pensare a un x

Lo so, questa non è venuta un granchè ma oggi è festa dai ... Jump

Beviamo per dimenticare va ... Vai con la birra! CinCin CinCin CinCin CinCin
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MessaggioInviato: 01 Mag 2009 13:31    Oggetto: Rispondi

E adesso ritorno IT quotando questa frase di madvero che dice quello avevo scritto in un post, pagine fà, e tu mi hai preso in giro Prrr

Citazione:
le parole non hanno alcun peso. Le parole hanno tutto il peso e l'importanza di questa terra.
dipende non dal contesto, non dal fatto che siano dette o scritte... dipende semplicemente dall' orecchio dell'interlocutore.
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