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le prossime vittorie elettorali della destra
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 10 Mag 2009 16:52    Oggetto: le prossime vittorie elettorali della destra Rispondi citando

- la prossima vittoria elettorale della destra -
a cura di Paolo De Gregorio, 10 maggio 2009

Biagio De Giovanni, ex PCI, professore universitario a Napoli, intervistato dall?Espresso, a pag. 58, sostiene le seguenti cose: ?il Cavaliere ha interpretato meglio di tutti la mutazione della società. La destra domina perché in Italia un soggetto politico, culturale che si chiama sinistra non esiste più. I progressisti sono riusciti a scomparire in soli 15 anni. La lunghissima traversata del deserto prevede, a parer mio, la scomparsa definitiva del gruppo dirigente che ancora comanda, una ripartenza dai territori in stile Lega, una leadership carismatica. Ma la sinistra tornerà ad avere l?egemonia solo quando proporrà alla società italiana un modello culturale e di governo moderno, innovativo, serviranno molti, molti anni?.

Commento dal primo capoverso: il Cavaliere non ha meglio interpretato la situazione sociale, ma l?ha determinata con il potere mediatico e con la strategia piduista.
Questa strategia è stata realizzata solo in ragione del fatto che una sinistra senza identità non è riuscita nemmeno a difendere la democrazia dalla presenza di un soggetto monopolista con una severa legge sul conflitto di interesse, e, soprattutto con una riforma dell?assetto televisivo che doveva mettere la regola democratica che nessun soggetto economico può possedere più di un canale nazionale. A questo si doveva aggiungere una riforma della RAI, degradata da servizio pubblico a servizio ai partiti, con un direttore generale plenipotenziario di chiara indipendenza, e senza pubblicità.
La ?sinistra? al potere non ha fatto nulla di tutto questo e si è autocondannata alla sconfitta.
Purtroppo l?assenza di regole, quelle che dovrebbero prevedere che, in caso di sconfitta elettorale,TUTTO IL GRUPPO DIRIGENTE è obbligato a dimettersi, ci consegna una situazione in cui i vari D?Alema, Veltroni, Franceschini, Rutelli, comandano ancora anche se il loro obiettivo è solo quello di restare nel giro del Parlamento, con il ruolo di rappresentare una inoffensiva opposizione istituzionale, con il compito di non far riemergere una sinistra antagonista. Per la loro scomparsa vedo tempi biologici.

Quanto a ciò che il professore De Giovanni dice riguardo la ?traversata del deserto? e dunque l?affermarsi di una ?sinistra? con un modello culturale e di governo moderno e innovativo, la cosa mi sembra totalmente generica e disimpegnata, da filosofo che se ne lava le mani, perché è ora di sostenere una analisi, moderna ed innovativa, che deve includere le seguenti cose.
-il capitalismo e la globalizzazione, con il loro insensato mito del consumismo e dell?eterno sviluppo, hanno portato il mondo ad una crisi economica ed ambientale sistemica
-la presenza di un miliardo di affamati, di fronte ai quali la FAO si è dimostrata inutile ed impotente, quanto il decantato ?mercato?, impone che ogni nazione imposti una strategia di diminuzione delle nascite fino ad ottenere un numero di persone sostenibile dal territorio nazionale
-la SOSTENIBILITA? deve essere alla base di ogni strategia economica e politica, il mercato non è stato in grado di assicurarla, ha creato squilibrio, disastri, imbrogli, ed è dunque ora che sia la politica, una nuova politica, a dettare le regole al mercato.
-il primo obiettivo deve essere quello della autosufficienza alimentare ed energetica di ogni nazione, non nella forma industriale in mano a pochi, ma diffusa sul territorio, con milioni di nuovi soggetti che producono elettricità con le rinnovabili e prodotti agricoli contemporaneamente, nella forma del piccolo modo di produrre, ossia individuale, familiare,o di piccole cooperative, senza la schiavitù del lavoro salariato.
Una società orizzontale, senza soggetti dalla dimensione multinazionale che vogliono conquistare mercati globali e materie prime a costo di fare guerre, è una società nuova, moderna, auspicabile, a fronte di un capitalismo vecchio, avido, fallito.
Il piccolo modo di produrre non prevede la figura parassitaria del padrone, questa è la modernità!

Il PD e quanti alla sua sinistra agitano ancora falce e martello sono anni luce lontano da questa analisi, vedono padroni e operai come facce della stessa medaglia e non sono in grado di modificare la struttura portante del potere economico e politico.
Se gli operai oggi votano per la destra lo fanno perché la sinistra non gli garantisce nulla e si aggrappano al solo modello che conoscono, quello industriale, e in questo senso sono la parte più importante e preziosa per il capitale.
Il futuro è nelle mani di chi si prenderà sulle proprie spalle il compito di produrre e vivere senza padroni, rifiutando un vivere sociale come quello di oggi, dove passi la vita da schiavo, dove non sei autorizzato a pensare, licenziabile in ogni momento, esposto a pericoli mortali,senza nessuna carriera, per ingrassare un padrone che magari decide di delocalizzare in Romania la produzione perché tu gli costi troppo.
La ?sinistra? non esisterà più se non si apre all?orizzonte del superamento del modo di produrre capitalista.
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MessaggioInviato: 10 Mag 2009 23:03    Oggetto: Re: le prossime vittorie elettorali della destra Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
- la prossima vittoria elettorale della destra -
a cura di Paolo De Gregorio, 10 maggio 2009

Biagio De Giovanni, ex PCI, professore universitario a Napoli, intervistato dall?Espresso, a pag. 58, sostiene le seguenti cose: ?il Cavaliere ha interpretato meglio di tutti la mutazione della società. La destra domina perché in Italia un soggetto politico, culturale che si chiama sinistra non esiste più.

Capisco perché L'Espresso ha pubblicato l'intervista a pagina 58 Wink
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MessaggioInviato: 12 Mag 2009 15:27    Oggetto: Rispondi citando

Più esatto dire che la sinistra si è "Autodistrutta"! Perdendosi nell'accanimento contro Berlusconi ne ha fatto la fortuna, dopo la caduta del Muro di Berlino non ha saputo rinnovarsi e proporre niente di serio politicamente, nè come idee nè come azioni. Frantumata in 1000 rivoli normale che perderà ancora, non è neppure stata capace di esprimere un unico leader, figuramoci una strategia politica degna di questo nome!!! Sigh!
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MessaggioInviato: 24 Mag 2009 21:51    Oggetto: Re: le prossime vittorie elettorali della destra Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
- la prossima vittoria elettorale della destra -
a cura di Paolo De Gregorio, 10 maggio 2009

il Cavaliere non ha meglio interpretato la situazione sociale, ma l?ha determinata con il potere mediatico e con la strategia piduista.


Questo modo di ragionare, se si può abusare del termine ragionare,e assolutamente generico, visto che parte dal presupposto che egli tramite tre canali televisivi nazionali su dodici ( canale 5, italia1 rete4, a cui devi aggiungere RAI1,2 e 3, TMC poi LA7, Videomusic ora MTV, RETEAll music, Retecapri, Retemia, poi diventata HSE e ODEON TV) lasciando perdere Stream/Tele+ che non avevano in passato una vasta diffusione fossero sufficienti per fare il lavaggio del cervello agli italiani.
E la strategia di Gelli prevedeva di controllare e nominare generali, magistrati, giornalisti e funzionari.
Ma Berlusconi a governato dall'estate del 1994 al gennaio del 1995, poi dal 2001 al 2006 ed ora dall'maggio del 2008 quindi se volessimo pazzamente prendere per buono quello che dici dovremmo pensare che berlusconi faceva le nomine al posto di Prodi, D'alema e Amato quando si trovava all'opposizione!?
paolodegregorio ha scritto:
Questa strategia è stata realizzata solo in ragione del fatto che una sinistra senza identità non è riuscita nemmeno a difendere la democrazia dalla presenza di un soggetto monopolista con una severa legge sul conflitto di interesse

Una severa legge sul conflitto di interesse e quella che impedisce a chiunque abbia un conflitto di interesse di prendere parte a decisioni che potrebbero avere una influenza, tipo un medico non dovrebbe decidere su materie dei medici, un insegnante sugli insegnati ed un avvocato sulle leggi, visto che il rischio di un interesse privato esiste sempre.
Ma in questo caso allora avremmo escluso una montagna di persone dal parlamento.
Al contrario se il conflitto di interesse riguarda solo chi possiede televisioni, allora non si tratta di conflitto di interesse ma solo di odio contro Berlusconi, e di comportamento scorretto contro qualcuno.
Se uno si dichiara onesto abbia il coraggio di ammettere di essere contro qualcuno per altri motivi che non sono la lbiertà e la democrazia.

paolodegregorio ha scritto:
e, soprattutto con una riforma dell?assetto televisivo che doveva mettere la regola democratica che nessun soggetto economico può possedere più di un canale nazionale.

Non ti inventare le regole democratica a tuo uso e consumo.
non esiste da nessuna parte che sia democratico possedere un solo canale televisivo ed antidemocratico possederne due.
Sostenere che Berlusconi è antidemocratico perché possiede tre canali televisivi è una scemenza indegna di essere persino commentata.
paolodegregorio ha scritto:
A questo si doveva aggiungere una riforma della RAI, degradata da servizio pubblico a servizio ai partiti, con un direttore generale plenipotenziario di chiara indipendenza, e senza pubblicità.

Qui non si capisce propio cosa diavolo vuoi dire?
Come diceva MAO il grande timoniere, Paolo de Gregorio ha poche idee ma molto confuse!Twisted Evil
paolodegregorio ha scritto:
Quanto a ciò che il professore De Giovanni dice riguardo la ?traversata del deserto? e dunque l?affermarsi di una ?sinistra? con un modello culturale e di governo moderno e innovativo, la cosa mi sembra totalmente generica e disimpegnata, da filosofo che se ne lava le mani, perché è ora di sostenere una analisi, moderna ed innovativa, che deve includere le seguenti cose.
-il capitalismo e la globalizzazione, con il loro insensato mito del consumismo e dell?eterno sviluppo, hanno portato il mondo ad una crisi economica ed ambientale sistemica
-la presenza di un miliardo di affamati, di fronte ai quali la FAO si è dimostrata inutile ed impotente, quanto il decantato ?mercato?, impone che ogni nazione imposti una strategia di diminuzione delle nascite fino ad ottenere un numero di persone sostenibile dal territorio nazionale
-la SOSTENIBILITA? deve essere alla base di ogni strategia economica e politica, il mercato non è stato in grado di assicurarla, ha creato squilibrio, disastri, imbrogli, ed è dunque ora che sia la politica, una nuova politica, a dettare le regole al mercato.
-il primo obiettivo deve essere quello della autosufficienza alimentare ed energetica di ogni nazione, non nella forma industriale in mano a pochi, ma diffusa sul territorio, con milioni di nuovi soggetti che producono elettricità con le rinnovabili e prodotti agricoli contemporaneamente, nella forma del piccolo modo di produrre, ossia individuale, familiare,o di piccole cooperative, senza la schiavitù del lavoro salariato.
Una società orizzontale, senza soggetti dalla dimensione multinazionale che vogliono conquistare mercati globali e materie prime a costo di fare guerre, è una società nuova, moderna, auspicabile, a fronte di un capitalismo vecchio, avido, fallito.
Il piccolo modo di produrre non prevede la figura parassitaria del padrone, questa è la modernità!

Qui in questa analisi non vi è nulla di moderno ed innovativo, a meno che te non consideri moderno ed innovativo il ritorno alla società pastorale del baratto e dell'agricoltura di sussistenza, con la scomparsa dell'industria ed il ritorno alle botteghe artigiane.
Ma ti rendi conto della assurda bifolcaggine antintelligente di quello che dici, senza la dimensione industriale oggetti come la TAC ( tomografia assiale computerizzata) come il LASER, come le grandi acciaierie in grado di sfornare gli acciai speciali per costruire palazzi, ponti, navi, aerei, dighe. non esisterebbe rendendo la vita peggiore!
Invenzioni farmaceutiche nate con la rivoluzione industriale non ci sarebbero state con quale vantaggio, quello di più morti!!!!
La fame delle campagne ti sembra una prospettiva interessante ed auspicabile.
Scusa ma chi eri il braccio destro di Pol Pot?
E come diavolo sei riuscito a fuggire dalla Kampuchea democratica paradiso dei lavoratori?
paolodegregorio ha scritto:
Se gli operai oggi votano per la destra lo fanno perché la sinistra non gli garantisce nulla e si aggrappano al solo modello che conoscono, quello industriale, e in questo senso sono la parte più importante e preziosa per il capitale.


No sono persone che guardano al loro futuro e comprendono appieno che gente come te porta solo un messaggio di disperazione ed odio.
E con messaggi come i tuoi non esiste futuro.
paolodegregorio ha scritto:
Il futuro è nelle mani di chi si prenderà sulle proprie spalle il compito di produrre e vivere senza padroni, rifiutando un vivere sociale come quello di oggi, dove passi la vita da schiavo, dove non sei autorizzato a pensare, licenziabile in ogni momento, esposto a pericoli mortali,senza nessuna carriera, per ingrassare un padrone che magari decide di delocalizzare in Romania la produzione perché tu gli costi troppo.
La ?sinistra? non esisterà più se non si apre all?orizzonte del superamento del modo di produrre capitalista.
Paolo De Gregorio

I paesi che hanno sperimentato sulla propria pelle la ideologia che stai propugnando in questo momento, e che ha un nome, ovvero Comunismo di stampo Marxista-Leninista, hanno verificato la fallacia di tutto ciò che hai detto.
I paesi che ancora proseguono su questo passo come la Corea del Nord, Cuba ed il Laos sono poverissimi, inquinatissimi, senza diritti e senza prospettive, governati da regimi dittatoriali corrotti e sanguinari.

Ed è proprio grazie a te che invece im-prenditori senza scrupoli e tantomeno cervello e lungimiranza riescono a restare in sella, spalleggiati da tutte le persone comuni terrorizzate dalla possibilità che si materializzi uno spettro di nome comunismo.

La libertà degli individui è il verò antidoto ai gruppi di potere, che riescono a rimanere li dove sono bloccando le alternativi grazie al fatto che vi sono utili idioti che agitando lo spettro di una ideologia morta e sepolta sotto il peso dei suoi fallimenti, giustificano un immobilismo che va a vantaggio delle caste.

Il PD ha tentato di opporsi alle caste, in maniera timida, incoerente e contorta.
Grazie agli imbecilli di ritorno al contrario Berlusconi e riuscito a stravincere, appoggiandosi alle paure della gente ed il potere dele caste.

Bravi continuate su questo passo e Berlusconi governera per decenni.

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MessaggioInviato: 25 Mag 2009 12:09    Oggetto: Rispondi citando

il professore in questione cercava di far capire che, in un mondo capitalista, berlusconi per primo ha capito che controllare la tv voleva dire controllare tutto, e ha avuto ragione.
quanto al resto, l'analisi è molto opinabile e non c'entra niente con quello che diceva 'sto prof.

zeross, dimentichi che le tv controllate da berlusconi sono 6 (salviamo rai tre? 5 e mezzo allora. le intercettazioni su saccà dimostrano che faceva il bello e il cattivo tempo sia che fosse al governo che non ci fosse) e non mi venire a raccontare che ODEON TV è una rete nazionale rilevante Confused
poi resta questo strano fatto per cui non esiste un paese al momento paragonabile all'italia, freedom house ci declassa (per l'ennesima volta) a paese semilibero e la stampa tedesca conferisce il premio per la libertò di stampa a tre giornalisti: un russo, un serbo e un italiano.
andiamo bene.

Citazione:
Una severa legge sul conflitto di interesse e quella che impedisce a chiunque abbia un conflitto di interesse di prendere parte a decisioni che potrebbero avere una influenza, tipo un medico non dovrebbe decidere su materie dei medici, un insegnante sugli insegnati ed un avvocato sulle leggi, visto che il rischio di un interesse privato esiste sempre.
Ma in questo caso allora avremmo escluso una montagna di persone dal parlamento.
ma va' là. il conflitto di interessa nasce quando si è in una posizione tale da favorirsi direttamente, cosa che, al momento, può fare solo berlusconi.
dimmi te come un medico o un insegnante possono direttamente trarre profitto dalla loro posizione: una decisione presa in parlamento che favorisse tutti i medici non andrebbe a favore di uno, ma di tutti; una decisione in materia televisiva favorisce invece uno e un sol uomo: Lui.

Citazione:
I paesi che hanno sperimentato sulla propria pelle la ideologia che stai propugnando in questo momento, e che ha un nome, ovvero Comunismo di stampo Marxista-Leninista, hanno verificato la fallacia di tutto ciò che hai detto.
I paesi che ancora proseguono su questo passo come la Corea del Nord, Cuba ed il Laos sono poverissimi, inquinatissimi, senza diritti e senza prospettive, governati da regimi dittatoriali corrotti e sanguinari.
dai che ci arrivi anche tu: rinfacciare a de gregorio di essere un sanguinario è un po' troppo. soprattutto se i regimi cui fai riferimento non hanno applicato un bel niente di quel che predicava marx.

sinceramente non so che senso abbia persistere a dirsi "comunisti" quando il vocabolo è confuso con la parola "sanguinario" (eccetto istigare esilaranti ire di zeross, s'intende).
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MessaggioInviato: 25 Mag 2009 15:57    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Amici
Non litigate, si può discutere anche senza darsi addosso. Penso che Paolo non sia sanguinario, semmai è un pò utopista, perchè sogna un mondo meno spersonalizzato e più umano, meno frenetico e a misura d'uomo. Se ho capito il suo post (?) io l'ho letto così, poi non so
Per quanto riguarda Berlusconi: vero che ha saputo interpretare le carenze della sinistra e sfruttarle, ma non credo che abbia il potere di plasmare la testa della gente, anche perchè è possibile criticarlo, del resto Voi tutti cosa state facendo? La panacea del premier? Non mi pare!
La sinistra non ha più identità: cosa vuole fare? Boh! Ecco perchè perde, la destra parla di problemi reali e anche se in modo raffazzonato comunque li affronta, che poi li risolva è tutto da vedere...
Trovo comunque difficile che si possa tornare ad un economia in cui le famiglie producono ciò che consumano come auspica Paolo, non penso che si possa tornare indietro senza rimetterci tutti, però riforme decenti se ne possono fare, il male è che i politici non intendono perdere potere... sappiamo anche perchè
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MessaggioInviato: 25 Mag 2009 21:08    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
ma non credo che abbia il potere di plasmare la testa della gente
la gente decide in base a quello che sa. se apprende da studio aperto che nel processo mills berlusconi è stato assolto (hanno detto a-s-s-o-l-t-o) quando non è vero questi trarranno comunque la conclusione che il berlusca è perseguitato.
se senti dalla mattina alla sera che i comunisti mangiano i bambini e sono sanguinari, anche se diliberto parla di pace nel mondo e uguaglianza correrebbero con le forche a impalarlo lo stesso.
se senti raccontare che andreotti ha raccomandato un sacco di persone e il giornalista (mimun) commenta gaudio "ma sì, è un modo per dare una possibilità a tutti" quanta gente credi si impegnerà per la meritocrazia?
e potrei continuare.
poi non stupiamoci se milioni di italiani vedono il grande fratello come la grande occasione.
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MessaggioInviato: 26 Mag 2009 15:44    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Splarz
Se Berlusconi ha tanto potere perchè non ha convinto anche Te? Forse perchè non vuoi farTi turlupinare? Lo sanno tutti che la maggioranza cerca di apparire perfetta, che poi lo sia è discutibile, è sotto gli occhi di tutti che le cose vanno male, indovina il colpevole?!!
Tanti guardano il GF, ma le preoccupazioni della gente sono altre, sento i discorsi "da bar" dove non si parla di TV dalla mattina alla sera, ma dei delinquenti liberi, o dei soldi che non bastano, la TV viene dopo, le preoccupazioni pratiche sono più importanti dei cavoli di Berlusconi, penso che storicamente sia sempre stato così
La destra continuerà a vincere fino a quando la sinistra non troverà unità e un programma adeguato, fino a che sarà divisa e ogni partitino avrà a cuore solo il suo orticello aiuterà Berlusconi ad avere consenso
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MessaggioInviato: 28 Mag 2009 17:42    Oggetto: Rispondi citando

splarz ha scritto:

zeross, dimentichi che le tv controllate da berlusconi sono 6 (salviamo rai tre? 5 e mezzo allora. le intercettazioni su saccà dimostrano che faceva il bello e il cattivo tempo sia che fosse al governo che non ci fosse) e non mi venire a raccontare che ODEON TV è una rete nazionale rilevante Confused
poi resta questo strano fatto per cui non esiste un paese al momento paragonabile all'italia, freedom house ci declassa (per l'ennesima volta) a paese semilibero e la stampa tedesca conferisce il premio per la libertò di stampa a tre giornalisti: un russo, un serbo e un italiano.
andiamo bene.

Dire esattamente quante televisioni controlla Berlusconi è sempre fonte di contrasto.
Studio Aperto ha detto che Mills è stato assolto! Perché studio Aperto è un telegiornale? Shocked
In realtà bisognerebbe fare delle distinzioni in base ai periodi storici, quindi il mio riferimento ad Odeon Tv si riferiva alla televisione di 19 anni fà, non quella di adesso.
Nel 1990 all'epoca della creazione della legge Mammì le emittenti che avrebbero avuto diritto a trasmettere erano molte, praticamente quelle citate prima, ma un interesse congiunto di natura politica del CAF riteneva che meno televisioni ci fossero state, più sarebbe stato facile controllarle.
Ed in parte a quanto sembra avevano ragione, ma è venuto sopratutto dai governi dell'epoca l'impostazione che ci siamo trascinati fino ad adesso.
splarz ha scritto:
Esso nella sua incomensurabile arroganza ha scritto:
Una severa legge sul conflitto di interesse e quella che impedisce a chiunque abbia un conflitto di interesse di prendere parte a decisioni che potrebbero avere una influenza, tipo un medico non dovrebbe decidere su materie dei medici, un insegnante sugli insegnati ed un avvocato sulle leggi, visto che il rischio di un interesse privato esiste sempre.
Ma in questo caso allora avremmo escluso una montagna di persone dal parlamento.
ma va' là. il conflitto di interessa nasce quando si è in una posizione tale da favorirsi direttamente, cosa che, al momento, può fare solo berlusconi.
Dimmi te come un medico o un insegnante possono direttamente trarre profitto dalla loro posizione: una decisione presa in parlamento che favorisse tutti i medici non andrebbe a favore di uno, ma di tutti; una decisione in materia televisiva favorisce invece uno e un sol uomo: Lui.

Quindi se io sono un avvocato come le decine di miei colleghi seduti in parlamento, che nello stesso momento che siamo parlamentari possiamo anche esercitare la professione forense, se facciamo approvare una legge che accorcia i termini della prescrizioni giudiziarie, oltre a favorire il nanoforme, favoriscono anche tutti i nostri clienti accusati che verranno assolti senza fatica da parte nostra ( intesa come parte degli avvocati).
Se sono un farmacista che voto per una legge che permette di tenere la farmacia anche a chi laureato in farmacia non lo sia, e che avvantaggerebbe mio figlio che non è laureato non sarebbe un conflitto di interesse?
Se il nanoforme mette alla istruzione una che è figlia e sorella di insegnanti di ruolo e fà decreti che buttano fuori i precari della scuola, per aumentare gli stipendi dei prof di ruolo come lo definisci? Buona amministrazione!
Per non parlare di chi ha fatto il parlamentare, o il sindaco, o il governatore partendo da Maglierie, caffè, Acque minerali, Telefonia, calzature, federmeccanica, Piaggio.
Questi sono tutti esenti dal conflitto di interesse?
Non credo proprio che ti vedro mai andare da questi ad offrirgli incarichi di responsabilità.
splarz ha scritto:
rinfacciare a de gregorio di essere un sanguinario è un po' troppo. soprattutto se i regimi cui fai riferimento non hanno applicato un bel niente di quel che predicava marx.
sinceramente non so che senso abbia persistere a dirsi "comunisti" quando il vocabolo è confuso con la parola "sanguinario" (eccetto istigare esilaranti ire di zeross, s'intende).

In effetti de gregorio sembra il ritratto di Teomondo Scrofalo piuttosto che quello di Pol Pot.
Definire sanguinario il D.G. è una forzatura impropria.
Visto come trasformano la natura e la società i regimi comunisti c'è una discrasia evidente.
Ma quello che mi manda in bestia e pensare veramente che la soluzione dei problemi sia un ritorno brutale ad un mondo agropastorale di memoria biblica.
Il problema delle multinazionali non si risolve con l'economia protoindustriale! Evil or Very Mad
Quando D.G. chiede, non solo in questo thread, di tornare ad un mondo agricolo di Etrusca memoria, evidenzia che non ha afferrato che anche allora esistevano le inuguaglianze, la schiavitù, gli arrichimenti illeciti ( Pubblicani) la distruzione ambientali e le guerre.
Non è con le risposte infantili che si avverano i cambiamenti.
Se poi vuoi affrontare le multinazionali economico-finaziarie, non lo puoi fare solo prospettando di vivere come gli indios!
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MessaggioInviato: 28 Mag 2009 23:16    Oggetto: Rispondi citando

zeross ha scritto:
Quindi se io sono un avvocato come le decine di miei colleghi seduti in parlamento, che nello stesso momento che siamo parlamentari possiamo anche esercitare la professione forense, se facciamo approvare una legge che accorcia i termini della prescrizioni giudiziarie, oltre a favorire il nanoforme, favoriscono anche tutti i nostri clienti accusati che verranno assolti senza fatica da parte nostra ( intesa come parte degli avvocati).
Se sono un farmacista che voto per una legge che permette di tenere la farmacia anche a chi laureato in farmacia non lo sia, e che avvantaggerebbe mio figlio che non è laureato non sarebbe un conflitto di interesse?
Se il nanoforme mette alla istruzione una che è figlia e sorella di insegnanti di ruolo e fà decreti che buttano fuori i precari della scuola, per aumentare gli stipendi dei prof di ruolo come lo definisci? Buona amministrazione!
Per non parlare di chi ha fatto il parlamentare, o il sindaco, o il governatore partendo da Maglierie, caffè, Acque minerali, Telefonia, calzature, federmeccanica, Piaggio.
Questi sono tutti esenti dal conflitto di interesse?
Non credo proprio che ti vedro mai andare da questi ad offrirgli incarichi di responsabilità.
Coi farmacisti avresti contro tutti i non farmacisti, tutti i non insegnanti, eccetera. Con le televisioni invece il problema non si pone, perchè la gente non ha capito che va a loro discapito avere il sistema televisivo che c'è e perchè il tizio che cerca di farsi gli affaracci suoi sta all'esecutivo, non in parlamento: anche se non sembra, far fare una legge per il Berlusca in parlamento non è un passeggiata, per le tv ha sempre avuto patron Craxi dietro che gli ripristinava i ripetitori e le leggi che si è fatto fare servivano per rendere impunibile lui direttamente. C'è una larga fetta di elettori che è contenta delle depenalizzazioni finanziarie, la stessa parte che è nullatenente con svariati yacht qua e là.
Non dico che il rischio che paventi non esista, ma è molto più remoto rispetto alla situazione in cui versiamo ora. D'altronde il governo Prodi aveva tentato di liberalizzare qualcosina, i problemi sono nati in difesa dei privilegi di certi intoccabili (farmacisti, tassisti, eccetera). Non a caso c'è in parlamento la proposta di legge per levare le parafarmacie (ma perchè?!?), per dire.

Citazione:
In effetti ... come gli indios!
su questo sono in linea di massima d'accordo, anche se non credo che D.G. miri ad un mondo agropastorale (di memoria bilbica, poi!).
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MessaggioInviato: 29 Mag 2009 00:39    Oggetto: Rispondi citando

splarz ha scritto:
..... anche se non credo che D.G. miri ad un mondo agropastorale (di memoria bilbica, poi!).

A mio parere il Sig. D.G. non ha neppure lui, una idea precisa di cosa voglia.
Per il resto sono d'accordo con Zeross: la questione del conflitto di interessi riguarda un pò tutti, il problema è come regolamentarlo.
Se il conflitto di interessi di Berlusconi è evidente (ma non perché Fininvest possiede tre reti televisive, ma per via del fatto che ha interessi in diversi settori dell'economia del Paese, come banche, assicurazioni, fondi) lo è, anche, se in termini minori, per fare un esempio, quello di Soru (fino a poco tempo fa, Governatore della Sardegna) titolare di Tiscali.
E, ricollegandosi alle osservazioni poste da Zeross, si esplica un conflitto di interessi qualora (come è accaduto, per esempio, con il Governo Prodi e come, oggi, con quello Berlusconi) anche quando la guida del Ministero dell'Economia viene affidata a titolari di grandi studi fiscali (che, per loro natura, non si occupano solo di parte fiscale ma, anche di altro).
E cosi discorrendo.
Poi sorge una questione di "conflitto di interessi sopito", ovvero, l'impossbilità di mettere la persona giusta al posto giusto: per esempio, un Magistrato al Ministero della Giustizia, un Generale al Ministero della Difesa, un Alto Funzionario dei Carabinieri, al Ministero dell'Interno ecc.

Che io ricordi, c'è stato un solo caso in cui un Ministero sia stato affiddato alla guida di una persona davvero competente in materia: Il Ministero della Agricoltura sotto il governo D'Alema (se non ricordo male) che fu assegnato ad un pecoraro (Pecoraro Scanio) .... su .... su .... è solo una battuta Wink

Se ne deduce che, quello che noi definiamo, volgarmente, conflitto di interesse, non sia altro che una forma mentis, che di fatto impedisce al paese di assumersi delle responsabilità anche in tema di competenza specifica di coloro che sono chiamati a ricoprire le massime cariche di governo.
Il risultato: ritrovarsi con Ministri totalmente incompetenti rispetto alla materia di riferimento del Ministero assegnato, con tutto ciò che ne deriva.
Resta acclarato che, per quanto attiene a Berlusconi o altri come lui, sarebbe fondamentale applicare semplici regole di blindtrust che sono una consuetudine negli U.S.A. -
Negli Stati Uniti non esiste alcuna norma o legge che regoli il conflitto di interessi del Presidente: è consuetudine del Presidente (possa essere Bill Gates o l'lultimo degli sfigati sotto l'aspetto economico), una volta eletto, affidare ad un trust indipendente, la gestione del proprio patrimonio, durante l'intero mandato presidenziale.
Ma si sa, in Italia la semplificazione (e la fiducia nelle persone) è materia ostica.
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MessaggioInviato: 29 Mag 2009 19:28    Oggetto: Rispondi citando

Ciao River
Prendiamo come es gli USA, ma il paragone non regge per 2 motivi:
1) il diverso sistema elettorale, e il diverso valore dell'opinione pubblica nei paesi di diritto anglosassone
2) l'abitudine italiana di fare sempre "Cicero pro domo sua"
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MessaggioInviato: 29 Mag 2009 20:07    Oggetto: Rispondi citando

celestia ha scritto:
Prendiamo come es gli USA, ma il paragone non regge per 2 motivi:
1) il diverso sistema elettorale, e il diverso valore dell'opinione pubblica nei paesi di diritto anglosassone
2) l'abitudine italiana di fare sempre "Cicero pro domo sua"

Beh, Celesia, sulla questione credo che i due motivi che hai esposto, se si dovessero numerare le ragioni da 1 a 100, sarebbero la ragione n° 99 e 100.
Credo che la questione sia diversa e dipenda dal fatto che ciò che dovrebbe essere consuetudine, in Italia è desueto.
In europa, gli automobilisti hanno sempre, guidato, allanciando le cinture: in Italia è stato necessario obbligarli, tanto per fare un piccolo esempio.
Ciò che è desueto, spaventa, infastidisce, cambia l'ordine naturale delle cose, modifica le abitudini: non è da Italia.
Invero, il problema ha radici lontane: l'Italia è un Paese millenario pregno di storia ma privo di una sua identità.
Ha avuto la fortuna di "vivere" ed essere "attraversata" da culture diverse, ma, tutto quello che ci è stato trasmesso, non è stato amalgato.
In verità quella in cui viviamo oggi è una sorta di paese composto da tante ducati, dove ognuno va per proprio conto, pensa per proprio conto, agisce per proprio conto.
E' quella cultura millenaria, che ci ha fregato: non siamo stati capaci di diventare un paese.
Gli Stati Uniti sono un paese relativamente giovane, che, con grande fatica e sacrificio, hanno non saputo, ma voluto, diventantare un paese. Qualcuno ha pagato il prezzo di quella volontà ma, si sa, i grandi cambiamenti prevedono, sempre, un prezzo da pagare.
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MessaggioInviato: 31 Mag 2009 15:33    Oggetto: Rispondi

Ciao River
Su una cosa hai ragione: siamo divisi in ducati e signorie indipendenti e spesso in contrasto fra di loro. Sconfortante perchè dal tempo delle Città Stato non è cambiato molto, solo la tecnologia, ma la politica si è fermata
Purtroppo non abbiamo più Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro, mi andrebbe meglio probabilmente anche un Galeazzo Sforza, ma dobbiamo constatare l'esistenza di Bossi che vuole dividere l'Italia (trasformata in I taglia...), quindi è ovvio che le cose vanno male per tutti
Il solipsismo di Croce e Gentile spiega ma non giustifica lo sfascio che abbiamo. Auguriamoci di imitare bene gli USA e diventare un Paese vero
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