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Zeus News Ospite
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Inviato: 28 Ott 2009 11:58 Oggetto: Arrivano i processori da 100 core |
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Commenti all'articolo Arrivano i processori da 100 core
Una start-up specializzata nella realizzazione di sistemi system-on-chip ha raggiunto il record di 100 core per unità, già pronte per la vendita.
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8076 Residenza: Atlantica
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Inviato: 28 Ott 2009 22:28 Oggetto: |
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Il mito del multicore e spesso ancor più pericoloso del mito dei megaherz, poiche per gestire un bilanciamento di calcolo tra varie unita computazionali si richiede sistemi e programmi molto più complessi.
Ecco quindi che per ottenere ottime prestazioni bisogna avere molti calcoli uguali, ripetitivi e massici, come quelli dei processi industriali oppure delle elaborazioni numeriche.
Quindi come visto da Sun Microsystem con gli Ultrasparc serie T troppe unita anche scalabili richiedono risorse solo per essere coordinate ed utilizzate.
Il vero limite oramai è l'elaborazione in tempo reale dei dati in maniera massiva, portando nel processore i dati ( o viceversa) senza latenze rappresentata dai canali di comunicazione.
Un limite che per motivi di costo e complessità ora non può essere superato. |
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{billogates} Ospite
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Inviato: 29 Ott 2009 20:28 Oggetto: chip e cervello |
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basta guardare il cervello di berlusconi per arrivare a capire la complessita' dei pc del futuro ... |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 30 Ott 2009 11:44 Oggetto: Cip & Ciop e la permutabilità vitruviana |
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A parte il fatto che il cervello di Berlusconi potrà essere osservato solo dopo la sua morte e non siamo ancora sicuri che si potrà a quel punto fare un'analisi di anatomia comparata fra il suo encefalo e quello di uno scoiattolo, credo che le ottime osservazioni di Zeross siano del tutto sconsolanti. Che fine ha fatto quella specie di favola che parlava della progressione straordinaria nella potenza di calcolo dei PC ogni tot anni?
Ho un PC vecchio come il cucco e non mi sembra che in giro ci siano CPU più veloci.
Anche le CPU hanno il loro limite di Chandrasekhar? O il raggio di Swartzchild? Superati i quali si ha un collasso gravitazionale e/o il precipitare al di là di un orizzonte degli eventi che non può essere visibile e misurabile dai normali utenti di normali PC? Era dunque un'illusione quella di poter avere un giorno, un computer superveloce, non dico relativistico ma un po' più rapido e a costi accessibili?
Certo, il settore consumer non può pretendere troppo, se non di essere coccolato, ma solo per carpirne la preferenza al momento dell'acquisto.
Boh? staremo a vedere.
In fondo, tutto quello che ho compreso, in questi lunghi anni (nei quali ho convissuto con questa straordinaria macchina che è il PC, oggi mio compagno/collaboratore e abile servitore di creatività, del lavoro e dell'esplorazione del possibile) è che in effetti, molta mitologia consolatoria mi ha accompagnato e sorretto, confortato e spinto sempre avanti nella ricerca delle sue potenzialità e delle mie.
Il fatto che io confidassi nelle sue capacità di calcolo, forse fin troppo sopravvalutate, il fatto che il paradigma vitruviano - dove al centro del cerchio, invece dell'uomo avevo messo il PC - fosse in realtà un'illusione, non mi ha impedito di crescere e di veder crescere le mie capacità operative. Io + macchina per risultati di maggiore efficienza, dove la macchina svolgeva la maggior parte del lavoro di routine facendomi risparmiare tempo ed energie.
Forse per questo, per il mito del tempo da ridurre in ogni operazione, vi ho riposto la speranza e la fiducia nella potenzialità di questa alleanza e la parziale antropomorfizzazione inconsapevole che ho riservato al PC non ha fatto più danni di quanto non ne abbia fatto la grande fascinazione del cinema, dove fra me e i personaggi dello schermo e le loro storie improbabili, veniva a costruirsi un'alleanza virtuale fatta di idee permutabili in ulteriori progetti narrativi e trasmissione di esperienze che, in una sola vita non avrei potuto sperimentare.
E' curioso come questa "trasposizione mitologica" della velocità di calcolo dei PC in potenzialità assoluta e raggiungibile in un futuro mobile e/o flottante (alle volte apparendo più vicino, altre più lontano), abbia attraversato l'immaginario collettivo degli utenti e ne abbia cambiato le prospettive e la visione generale in senso progettuale ma anche - mi si permetta l'esagerazione - "spirituale". Parlo ovviamente di una "spiritualità" pagana, di una totale immersione nel mito e nell'escatologia informatica che è servito da collante nella formazione di comunità extra-moenia che vanno dalle comuni e più recenti aggregazioni Facebookiane, su fino alle più creative e attivistiche comunità di appartenenza degli sviluppatori/cultori/appassionati e fan dei Sistemi Operativi Open Source.
Curiosamente, non so fino a che punto questa osservazione possa essere corretta, nel mito del PC e dell'intelligenza umana, vedo la riproposizione rovesciata del mito del Superuomo, dove nell'alleanza fra macchina e uomo, fra figlio e padre, si ripete e ripresenta tutta la mitologia della civiltà occidentale (poi a sua volta relativizzata nella cultura giudaico cristiana), sviluppatasi nell'areale che per primo fu attraversato dalle antiche comunità umane che, dalla Rift Valley africana, a piedi nudi, colonizzarono e conobbero il mondo, sfruttandone le potenzialità relative ma pur sempre immense. E viste dall'altezza di un metro e cinquanta centimetri (la presumibile altezza media dei nostri antenati), parevano infinite. |
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