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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24106 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 04 Nov 2009 17:32 Oggetto: Rivalutiamo le teorie sulla complessità |
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ITbit ha scritto: | Io capisco gli spammatori. Vogliono fare soldi. Non capisco i loro clienti. Cioe' quelli che comperano le pilloline azzurre, cascano nel nigeriam scam ecc. ecc.
Bisognerebbe risalire A LORO non agli spammatori e interdirli perennemente dall'uso di qualsivoglia pc se non accompagnati da qualcuno piu' multa congrua.
Gli spammatori senza quel 0,00000 di tordi non esiste. Spammare costa poco non e' che non costa niente e uno se non fa un dollaro lascia perdere. Ma i dollari li fanno. E' questo il problema. | Interessate: questa particolare e non infrequente tipologia di rovesciamento dei principi di causa-effetto genera il paradosso del lupo e dell'agnello dove il lupo accusa l'agnello di avergli inquinato l'acqua benché il lupo si trovasse più a monte, fa dire agli stupratori che sono le ragazze a provocarli con il loro abbigliamento, ai politici che fanno leggi sulla giustizia faragginose e inapplicabili per poi lamentarsi con i giudici per la lentezza dei processi, farà dire, un giorno, ai pedofili, che i bambini andrebbero tolti di mezzo così loro smetteranno di finire in prigione per averli molestati.
L'ingenuità degli utenti può anche risultare fastidiosa ai più smaliziati ma la percentuale degli ingenui è molto più bassa di quanto si preferisca che sia solo per sostenere che gli imbecilli andrebbero puniti tanto quanto i furbi che li fregano. Qualcuno ci casca ma solo perché ha fiducia del mezzo che sta usando, ha fiducia nei messaggi e nelle informazioni che riceve. Essere ingannati non può diventare un demerito automatico. Si dice: l'imprudente che naviga senza antivirus o è un cretino o è un temerario. Possono essere valide entrambe le ipotesi o possono essercene altre e questo aprirebbe un capitolo a parte.
Ma proviamo a guardarlo da un'altra angolazione: ad es. c'è gente che fuma ben sapendo che il rischio di contrarre malattie cardio-respiratorie aumenta, tanto più che tutti viviamo in ambienti ad alto tasso di inquinamento, un tasso assai più alto rispetto ai tempi nei quali ci siamo evoluti come specie. Dobbiamo digli che se l'è cercata se questo si becca un cancro ai polmoni?
Provate ad entrare in un ospedale, in un reparto dove sono presenti malati terminali di AIDS e provate a gridare a gran voce: "VE LA SIETE CERCATA!" Se non vi arriva qualche padella o pappagallo pieno di piscio in faccia è solo perché, magari, i degenti non hanno la forza di tirarveli dietro.
Voglio dire che, prima di giudicare le azioni degli ingenui che cadono nelle trappole dei furbi dovremmo prima comprendere le motivazioni degli ingenui, alcune delle quali sono le stesse che spingono noi a fidarsi delle persone che ci circondano e alle quali affidiamo la nostra stessa vita (volete un esempio? Montate in auto con un amico. Se questo compie un errore pagate anche voi, eppure nessuno vi darebbe del bischero perché siete saliti in auto con lui e questi ha causato un incidente dal quale siete usciti con la colonna vertebrale a fisarmonica e adesso ve ne andate in giro in sedia a rotelle e con un cappellino a elica in testa cantando la marsigliese).
Diciamo che è facile dire che la gente che cade nelle truffe online è stupida e meriterebbe tutto quello che gli accade ma questo finisce per porre i criminali su un gradino più alto, riconoscimento che a mio avviso non meritano affatto. E' la mentalità del "chi è più furbo alla fine ha ragione, il meno furbo si faccia più furbo anche lui". Ma così finirebbe per collassare su se stessa e in breve tempo qualsiasi tipo di comunità virtuale o meno. Da quanti anni dura Internet?
E' necessario che esista uno o più organi di controllo per evitare che le regole (che fin qui hanno impedito alla grande rete di diventare una jungla abitata da belve assetate di ingenui da depredare, percorsa da ogni possibile forma di stalking, di controllo e di violenza collettiva e privata), spariscano lasciando tutti gli utenti in balia dei pazzi e/o dei criminali che sfruttano le meraviglie dell'informatica per fare profitti o per ottenere vantaggi di qualsiasi genere a scapito degli altri.
La capacità di autoregolamentazione della Rete Internet è frutto del lavoro di moltissimi individui fra i quali ha un grandissimo e fondamentale ruolo anche il più umile e scacio fra gli utenti.
Per concludere, dovremo un giorno o l'altro rivalutare la complessità smettendola di semplificare tutto, di ricondurre tutto a semplici cause-effetti sulla base delle nostre personali credenze, convinzioni e ideologie provvisorie (tutte le ideologie lo sono, anche se difficilmente saremo in grado di ammetterlo solo perché lo ha scritto un bischero qualsiasi in un forum). A quale scopo? E' semplice. Lo scopo è quello di abbracciare la diversità altrui come opportunità e non solo come scacchiera sulla quale giocare per vincere sconfiggendo l'altro in astuzia e intelligenza, sottraendogli denaro o altre cose che normalmente non cederebbe senza consenso informato.
Ho finito, so di averla messa giù lunga e pesante. Ma com'è la vita se non lunga e faticosa un po' per tutti?
Sulla lunghezza si può anche discutere ma sulla quantità di fatica credo che ci troveremmo tutti d'accordo.  |
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ITbit Dio minore


Registrato: 28/05/09 17:07 Messaggi: 610
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Inviato: 05 Nov 2009 12:14 Oggetto: Re: Rivalutiamo le teorie sulla complessità |
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Silent Runner ha scritto: | Interessate: questa particolare e non infrequente tipologia di rovesciamento dei principi di causa-effetto genera il paradosso del lupo e dell'agnello dove il lupo accusa l'agnello di avergli inquinato l'acqua benché il lupo si trovasse più a monte, |
Capito ti hanno fregato e ti senti offeso
Scusa non ho resistito. OK, argomenti seri e ti prendo sul serio.
Dunque, se tu te ne vai bel bello in macchina e hai bevuto, quindi non sei lucido ti ritirano la patente.
Se tu te ne vai per la strada e distribuisci banconote a destra e a manca, poi corri in banca fai un prelievo ritorni in strada ecc. ecc. c'e' una roba chiamata "interdizione per prodigalita'".
Sono molte le persone inabilitate e interdette, attraverso rigorosa procedura di verifica in quanto possono danneggiarsi e danneggiare gli altri.
La mia banalizzazione e' una applicazione del principio. E' giusto che ci siano regole che difendono i deboli (anche di mente e di comprendonio) ma non e' che possiamo dire, poverini. Le regole che ti ho citato, tutte vigenti servono proprio per difenderli, da se' stessi.
Quindi non sono ingiustamente punitive.
Perche' cavolo devo fare la revisione dell'auto ogni 2 anni? Perche' cavolo non posso sistemarmi l'impianto elettrico da solo anche se sono capace e serve un tecnico autorizzato? Ecc. ecc.
Nell'esercizio attivita' pericolose ci sono tutta una serie di prescrizioni e quindi perche' non si puo' multare uno che non usa l'antivirus? Perche' non si puo' tenere corresponsabile un tizio che fa incauti acquisti? Perche' non gli si puo' sequestrare il pc e diffidarlo ad utilizzarne uno?
Su internet nessuno rischia la vita? Sicuro? Quale e' il potenziale di danno di un server di posta di un ospedale che va in tilt causa eccesso di SPAM, oppure a causa di un DoS di una botnet? E se e' il sistema di una azienda elettrica?
E' abbastanza complesso il discorso adesso per dire che certi utenti andrebbero colpiti?
Comunque la discussione e' solo teorica, a chi decide frega che la gente comperi computer e software, frega che lascino i loro dati ovunque, frega persino che i loro computer siano facilmente sfondabili (ci sono anche le botnet di stato ...). Non faranno nulla di nulla, almeno se non si mette di mezzo qualche potente lobby che vende antivirus e corsi di informatica.
Prendere i lupi OK, ma anche dare una bella svegliata alle pecore, con le cattive se serve e' pure OK. |
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