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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 21 Nov 2009 17:00 Oggetto: |
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mariantonio.inter ha scritto: | Ciao Silente.
Io vittima ? No, semplicemente ignorante
E allora ?
Mica si può sapere tutto ..... e poi sono 1 che si accontenta..... ho 5 points in +
ciao buon we |
Ciao Inter!
Lo sai che l'ignoranza rende vittime? Fossi in te non mi gongolerei nell'essere ignorante, questo dell'orgoglio "mi sun gnurant e me ne vant" è un malvezzo che dovremmo perdere come cittadini.
E non per essere eleganti ma per non farci del male da soli.
Certamente non si può sapere tutto ma se non vuoi prenderlo nel sottocoda mentre ridi contento, faresti meglio a informarti piuttosto che uniformarti.
è una scelta tua, non la discuto ma mi fa, senza offesa, un po' tristezza.
Sei una persona intelligente, lo vedo da come scrivi e vedo che hai anche una buona dose di ironia, qualità che riesci a esprimere anche su te stesso e questo ti salva dalla barbarie.
Perché dunque non fare un salto di qualità e informarti meglio? Hai a disposizione uno strumento meraviglioso che è il PC e Internet.
Ma se vuoi informarti devi prepararti ad accogliere le notizie con mente aperta e le ideologie, la mente, la chiudono in una gabbia dalle sbarre strette: puoi vedere cosa c'è di fuori, puoi allungare un braccio e afferrare qualcosa ma non puoi uscire di lì, non sei libero.
Se questo ti fa sentire al sicuro, se le tue idee del mondo ti confortano va bene, almeno vivi tranquillo e senza scosse ma non so come potrai difenderti da chi usa queste ideologie per sfruttare la tua buonafede e la tua generosità. E' in atto, in questo paese, una infinita mistificazione. E' una cosa iniziata moltissimi anni fa, non eri ancora nato, probabilmente, e questa cosa ha preso campo, è cresciuta, ha trovato terreno fertile proprio nel sottobosco culturale dell'ignoranza, della paura e del bisogno.
La colpa è collettiva, credimi, siamo tutti in qualche modo responsabili, per aver taciuto, per essercene approfittati, per non aver voluto vedere od opporci. Resta però il fatto che, qualcuno, oggi, stia tirando troppo la coperta scoprendo i piedi al paese.
Presto o tardi, al di là delle dichiarazioni ottimistiche dei politici, i nodi verranno al pettine e molti che non hanno voluto vedere si troveranno in brache di tela, si accorgeranno all'improvviso, di appartenere alla categoria di "quelli che ci piovono cazzi in culo anche se stanno assettati".
Ma allora sarà troppo tardi, ci vorranno decenni per rimettere insieme le cose e riportare un po' di vera razionalità in un sistema che è degenerato lentamente.
Anche le civiltà, mio caro mariantonio.inter sono soggette all'aumentare dell'entropia, sono soggette ad invecchiare e tu sai molto bene che l'invecchiamento è irreversibile, una volta presa la strada della devastazione è impossibile tornare indietro.
Non sai che cos'è l'entropia? E' la seconda legge della termodinamica. Ma per farmi capire meglio te la spiego con un esempio pratico: Metti di avere da una parte un acquario e dall'altra una padella piena di olio bollente: se vuoi una frittura devi prendere il pesce e metterlo nella padella. Non è però che poi puoi fare l'inverso. Una volta fritto, non è che puoi riavere l'acquario. Se questa classe politica demolisce gli equilibri fra le istituzioni e gli organi di controllo che dovrebbero mantenere in piedi questo paese non credere che basti andare alle elezioni per rimettere tutto a posto.
Se lasci la tua casa in mano ai ladri non puoi sperare di ritrovare l'argenteria al tuo ritorno. |
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 21 Nov 2009 21:09 Oggetto: |
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ROBERTO
SILENT
se potessi vi farei un monumento, avete espresso benissimo quello che è anche il mio pensiero, per di più senza uscire dai gangheri, come succede a me quando parlo di queste cose.
LE COSE STANNO ESATTAMENTE COSI'
ci stanno lentamente rosolando, e non ce ne accorgiamo perchè la temperatura aumenta lentamente
ma una volta cotti sarà impossibile tornare "nell'acquario"
In molti, quelli a cui sta bene l'andazzo, si sentono forti perché, grazie a favori avuti dalle istituzioni (geometri, notai, avvocati, commercialisti e la lista è purtroppo lunga) si stanno arricchendo facendo inutili scartoffie obbligatorie "per legge" a spese di una base di "contribuenti" vittime di questa mafiosità diffusa di stato.
Si comprano il suvvone Audi o il cayenne, la barchetta, le case per le vacanze, vanno in vacanza 4 volte l'anno nei paradisi tropicali a spese di poveri disgraziati che magari si comprano un bilocale, con sacrifici passati e futuri, chiedendo cifre iperboliche solo per compilare un rogito o fare un disegno!
Io avrei paura, in un prossimo futuro ad andare in giro ad esibire questa ricchezza, frutto non di onesto lavoro, ma di RAPINA! |
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maghirko Mortale pio


Registrato: 20/11/08 11:28 Messaggi: 21
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Inviato: 21 Nov 2009 22:51 Oggetto: |
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Roberto1960 ha scritto: |
Ma prima o poi mi prenderò il tempo per scrivere nel dettaglio di questi argomenti, anche se già so che non li leggerà nessuno.
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e qui credo proprio che tu ti stia sbagliando...  |
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maghirko Mortale pio


Registrato: 20/11/08 11:28 Messaggi: 21
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Inviato: 22 Nov 2009 00:44 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: |
Anche le civiltà, mio caro mariantonio.inter sono soggette all'aumentare dell'entropia, sono soggette ad invecchiare e tu sai molto bene che l'invecchiamento è irreversibile, una volta presa la strada della devastazione è impossibile tornare indietro.
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concordo pienamente su quasi tutto (sic), non credo però che "l'invecchiamento" di una società, nel senso dell'aumento dello "stato di disordine del sistema" o entropia, sia irreversibile, anzi.
e qui entriamo in un discorso quasi teologico a mio avviso perchè essendo panteista credo che la missione dell'uomo, il suo scopo ultimo, in quanto parte di dio, sia proprio quello di abbassare l'entropia dell'universo che come sappiamo (dalla legge da te citata) tenderebbe ad aumentare fino al punto in cui porta alla fine del sistema stesso.
con questo voglio dire che alla fine credo nell'uomo o meglio credo che gli uomini di buona volontà (e ne vedo tanti anche in questo forum) alla fine prevarranno su questa teppaglia da quattro soldi che ci stiamo trascinando dietro da troppo tempo. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 22 Nov 2009 11:09 Oggetto: |
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digirun ha scritto: | ROBERTO
SILENT
se potessi vi farei un monumento, avete espresso benissimo quello che è anche il mio pensiero, per di più senza uscire dai gangheri, come succede a me quando parlo di queste cose.
LE COSE STANNO ESATTAMENTE COSI'
ci stanno lentamente rosolando, e non ce ne accorgiamo perchè la temperatura aumenta lentamente
ma una volta cotti sarà impossibile tornare "nell'acquario"
In molti, quelli a cui sta bene l'andazzo, si sentono forti perché, grazie a favori avuti dalle istituzioni (geometri, notai, avvocati, commercialisti e la lista è purtroppo lunga) si stanno arricchendo facendo inutili scartoffie obbligatorie "per legge" a spese di una base di "contribuenti" vittime di questa mafiosità diffusa di stato.
Si comprano il suvvone Audi o il cayenne, la barchetta, le case per le vacanze, vanno in vacanza 4 volte l'anno nei paradisi tropicali a spese di poveri disgraziati che magari si comprano un bilocale, con sacrifici passati e futuri, chiedendo cifre iperboliche solo per compilare un rogito o fare un disegno!
Io avrei paura, in un prossimo futuro ad andare in giro ad esibire questa ricchezza, frutto non di onesto lavoro, ma di RAPINA! |
No, grazie, per il monumento aspetta almeno che sia morto e sepolto da qualche decennio.
Senza offesa ma hai un po' generalizzato e questo non aiuta a capire la complessità del fenomeno. Comprendo la tua angoscia e la tua rabbia ma mi dici come faremo a distinguere se uno si è comprato il suvvone tramite onesto lavoro o rapina? Non credo che si possano introdurre automatismi. Magari uno ha vinto un 5 al superenalotto con una schedina da un euro, e, avendo sempre vissuto in povertà. si è tolto una soddisfazione comprandosi un SUV. Vabbé è da idioti ma mica possiamo metterli tutti in croce gli idioti! Non ci sarebbero abbastanza chiodi per tenerli su(v). |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 22 Nov 2009 13:27 Oggetto: Entropia e panteismo |
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maghirko ha scritto: | concordo pienamente su quasi tutto (sic), non credo però che "l'invecchiamento" di una società, nel senso dell'aumento dello "stato di disordine del sistema" o entropia, sia irreversibile, anzi. |
Sull'irreversibilità dei fenomeni entropici purtroppo non c'è speranza che tenga. L'universo è organizzato così e noi non possiamo invertire la freccia del tempo, almeno su scala macroscopica dove agiscono le leggi di Newton.
maghirko ha scritto: | e qui entriamo in un discorso quasi teologico a mio avviso perché essendo panteista credo che la missione dell'uomo, il suo scopo ultimo, in quanto parte di dio, sia proprio quello di abbassare l'entropia dell'universo che come sappiamo (dalla legge da te citata) tenderebbe ad aumentare fino al punto in cui porta alla fine del sistema stesso. |
Interessante ma incompleto perché basato su un assunto indimostrabile: l'esistenza di un Dio generatore della sua stessa volontà, cosa che lo autorelegherebbe a condizione di creatura e non più di creatore.
Se nell'assunto dell'esistenza di un Dio generatore dell'universo e delle sue leggi, uomo compreso, è compresa la stessa seconda legge della termodinamica (fin qui utile a mantenere in piedi la struttura mutevole e non immobile dell'universo, dove la fisica, la chimica e la vita che da queste ne deriva sono in movimento) sarà necessario comprenderne l'utilità o la necessarietà, cioè il fatto che questa, l'entropia, non sia una condizione necessaria ma inevitabile perché l'universo funzioni come noi vediamo e con questo noi stessi si possa esistere e nell'esistere contemplare l'idea di un Dio creatore dell'universo stesso e perciò delle sue leggi, entropia compresa.
...Ti sei incartato? Mi spiace ma questo loop autoreferenziale, questo labirinto composto da un solo anello circolare era necessario, sebbene sia evitabile. Nel senso che potevo non rispondere al tuo commento cercando di spiegarti il perché del mio dissentire dall'assunto che usavi come giustificazione dei "mondi" così come essi sono fatti e perciò in qualche modo, conoscendone le regole, queste si potessero invertire.
Uscendo perciò un attimo dall'esempio teologico e anche da quello teleologico (dove la teleologia si ripromette di spiegare l'esistenza di una divinità creatrice, progettista e creatore dell'universo tramite atto di volontà o semplice promanazione causale, portatore perciò della giustificazione delle cause stesse dei fenomeni naturali sia macro che microscopici, ente unico della direzione del tempo e della sequenza degli eventi) non posso che tornate al tema dell'irreversibilità degli eventi anche in chiave per così dire "moderna", cioè sociale e politica e non più o solo cosmogonica.
Ciò che voglio confutare, e me ne dispiace, è che in effetti nessuna civiltà può regredire alla sua infanzia perché, essendo essa composta di individui (chiamiamoli Eventi), di Cause ed Effetti, questa seguirà nella linea temporale, il succedersi nei fatti e nelle risultanze dei fatti, la crescita di Eventi (individui nuovi) che si formeranno sulla struttura nella quale avranno a interagire. I figli saranno più preparati dei genitori, a vivere nel mondo che nel frattempo si è evoluto o trasformato. Questi figli saranno solo parzialmente portatori dei valori dei genitori perché si saranno formati spinti da dietro, cioè dalle strutture che li hanno generati, vuoi condizioni ambientali favorevoli, migliore istruzione, maggiore facilità del reperimento di risorse e di informazioni utili ecc. Questi Eventi, i figli delle generazioni precedenti, non saranno portatori dell'esperienza che quel mondo nel quale vivono ha creato o contribuito a creare, non sarebbero perciò in grado di ricrearlo.
Ma non solo. Il mondo sarà a quel punto talmente cambiato da non conservare più quegli elementi favorevoli o sfavorevoli che hanno prodotto il risultato attuale. L'Impero Romano non potrà mai tornare a esistere e anche se volessimo ripeterlo non potremmo che incorrere in una patetica caricatura così come avvenne nel ventennio fascista, perché nel frattempo l'Europa si è riempita di popoli in grado di autosostenersi economicamente, si è riempita di genti che si sono ritrovate un po' alla volta, strumenti e strategie utili a reperire le risorse necessarie.
Quando una civiltà arriva al collasso, questo spesso avviene per una serie di concause e di ragioni che sfuggono totalmente al controllo: epidemie, carestie, mutamenti climatici eccetera hanno distrutto civiltà millenarie e fiorentissime. E' bastato un cambiamento ne el Niño per portare alla dispersione e perciò alla caduta di civiltà preincaiche, e per mettere in grande crisi tutto il sistema di città-regno che basavano il loro sostentamento principalmente sull'agricoltura e sui commerci.
Una civiltà come la nostra, parlo di quella occidentale, è destinata allo scontro fra due grandi tendenze: il meticciato culturale ed etnico e la crescita dei nazionalismi, dei particolarismi e dei localismi. In questo aumento generalizzato di istanze, bisogni, necessità e spinte emotive, crescono funghi ed erbe velenose. Abbiamo già visto nel Novecento, cosa ha prodotto la fine della prima guerra mondiale, dove antiche rivalità territoriali e politiche hanno prodotto inutili rovine, morti e crisi economiche devastanti. La scarsa lungimiranza dei politici ha spinto la Germania in un vicolo cieco consentendo l'emersione di un nazionalismo che ha corrotto non solo lo spirito di un popolo ma lo ha portato alla rovina quasi totale coinvolgendo nella sua catastrofe paranoide tutta l'Europa, l'America del Nord, l'Unione sovietica e il Giappone. Credimi, non è stato un rito purificatore questa guerra demenziale. Ha lasciato solo macerie sulle quali ricostruire una nuova intesa economico militare mentre solo ora, a distanza di settant'anni cominciamo a intravedere una possibile congiunzione culturale.
Se l'Italia non è più un paese a economia agricola ed è stato per lunghi anni, una potenza economica, è dovuto al fatto che tutta l'Europa è cambiata, ha dovuto ricostruire tutto, intorno a presupposti diversi, dal momento che tutto quello che c'era prima era andato perduto, distrutto o portato alla rovina dalle imperfezioni contenute nella sua struttura politica, sociale, culturale, economica ed etica. Non è stata una pestilenza o una piccola glaciazione che ha distrutto i raccolti a far crollare l'Europa della prima metà novecento, è stato il collasso di un sistema che fondava e stesso su presupposti all'apparenza democratici, liberisti e condivisi (ricordo che Hitler è salito al potere perché eletto dal popolo).
Per quanto lunga e noiosa la mia analisi è in realtà piuttosto rudimentale. Non è facile peraltro descrivere fenomeni ed epifenomeni in due parole, la storia può solo essere letta, ogni volta, con occhi diversi, e ogni volta apparirà diversa. Perché la storia, come la memoria, è una moneta che non è mai la medesima. Quando si dice che la storia si ripete si dice un errore, la storia non è tautologica, tautologico è l'uomo che pretende di riviverla o di evitare di riviverla precipitando però nello stesso errore eziologico.
maghirko ha scritto: | con questo voglio dire che alla fine credo nell'uomo o meglio credo che gli uomini di buona volontà (e ne vedo tanti anche in questo forum) alla fine prevarranno su questa teppaglia da quattro soldi che ci stiamo trascinando dietro da troppo tempo. | Amico mio, la teppaglia siamo noi! Chi credi che alla fine dia tanto potere a questi uomini? Siamo tutti noi con la nostra acquiescenza, con la nostra ignoranza, con il nostro volerci giustamente occupare solo (almeno) del nostro particulare. E questo è inevitabile. Non possiamo farci carico di tutto ciò che avviene, possiamo solo controllare e cercare di arginare quanto è sotto il nostro campo visivo. Vita, lavoro, affetti, necessità.
Non sono molto ottimista in tal senso. So solo che le cose che devono succedere accadono malgrado noi e se noi possiamo fare qualcosa anche di grandioso, ciò rimane nell'ambito del nostro esistere qui ed ora. E, credimi, è già qualcosa se riusciamo ad essere quel che siamo, cercando di uscire dalle nostre abitudini, che non sono che maschere da indossare ad un eterno carnevale come però a morire è la gente e non le idee che fanno morire la gente.
Anni addietro leggevo un rapporto dove si parlava della durata della vita media di un mafioso russo. Era circa 32 anni. Vale la pena vivere così pochi anni solo per avere l'illusione di un potere che non esiste? Che è un refolo di vento che passa e non puoi tenere con te? Se guardiamo i potenti di oggi, sembra che questi siano invulnerabili ed eterni, circondati da belle donne, da agi, rispetto e ricchezza. Ma è un'illusione ottica generata dalla nostra paura di restare senza risorse.
Fino a pochi anni fa eravamo più o meno tutti convinti che sarebbe sempre andata a migliorare e invece, per insipienza e mancanza di coraggio abbiamo delegato tutto al denaro e al potere. E adesso ci troviamo senza lavoro, senza prospettive, senza sicurezza e guardiamo in alto verso il vincitore che promette e non mantiene ma noi cerchiamo la promessa e non il suo risultato. Siamo così ma millenni, con la grazia e la potenza di una religione cattolica che così tanto ha preso i suoi artifici e i suoi trucchi mediatici, i suoi potenti messaggi di morte e di vita, la sua forza strategica di derivazione militare e politica dall'Impero di Roma, che nemmeno riusciamo a vederne la maschera terribile.
E' difficile per noi vivere senza l'oppiaceo della speranza di un premio futuro. Ma noi non investiamo nel futuro anche se crediamo di farlo mettendo il nostro denaro nelle mani delle banche o delle imprese, non investiamo nel nostro presente perché per consolarci siamo ormai orientati all'acquisto di beni che ci tengono chiusi in casa o se ci fanno uscire è per chiuderci in altri luoghi o spazi delimitati, siano essi vacanze a cortina o serate da sballo in discoteca.
Tutto quello che possiamo fare è tenerci aggrappati all'albero maestro della nave sperando che superi la tempesta. Poi credimi, una volta passata, quando il vento si sarà calmato, dovremo metterci a remare fino a farci venire piaghe e calli sulle mani.
Troppo breve è il nostro tempo quotidiano per capire i grandi movimenti e i destini delle strutture nelle quali viviamo. Siamo come coralli attaccati ad una roccia, attraversati dalla corrente. Il nostro corpo è molle, effimero, quello che sembra reggere è la struttura calcarea che però può essere distrutta dal passaggio di una rete.
Teniamoci questa nostra entropia e cerchiamo di trarne vantaggio il più possibile, guardiamo avanti se possibile ma non illudiamoci che alla fine di questo ci sia un premio o una punizione. Sono categorie infantili, lasciamole agli sciocchi. Ne hanno bisogno per delimitare il loro universo.
..Ma che fine ha fatto, alla fine di tutto questo noioso discorrere il tema di Confalonieri che minacciava Google e You Tube?
Non lo so, so solo che Confalonieri passerà e forse, se saremo abbastanza attenti, la Rete resterà e con essa Google e You Tbue, almeno fino a quando serviranno ai bisogni degli uomini. Perché se esistono i potenti e stanno al loro posto è perché la moltitudine degli uomini ha bisogno di avere sotto gli occhi qualcuno da adorare e, all'occorrenza da crocifiggere o ad appendere a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo.*
*So che ripeto molto spesso questo concetto e uso spesso questa frase ma quando piove di che si parla se non di pioggia che cade? |
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mariantonio.inter Semidio


Registrato: 02/06/07 15:56 Messaggi: 478 Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo
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Inviato: 22 Nov 2009 18:44 Oggetto: |
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Roberto, cosa dirti?
Vede che a me e anche nella tua successiva lettera a Digi, ci esorti a capire comefunziona il mondo. E' evidente che tu lo sai e quindi cosa, appunto, dirtisu ciò che scrivi? Ovvimente nulla nel merito.
Però faccio una riflessione sul metodo.
Mi sembra, ma posso sbagliare alla grande, che sia la tua risposta a me che a quella di Digi, siano solo o comunque in larga parte, delle domande.
Quindi direi che io cerco di dare delle risposte mentre tu cerchi di fare delle domande. Quale sia l'esercizio + difficile, lo lascio a te e agli eventuali lettori.
Diaciamo, tanto per non prenderci troppo sul serio, che io e te potremmo andare in un mercato, girare due cassette di mele, salirci sopra e tu ti fai le domande e io mi dò delle risposte e così arringhiamo gli ascoltatori!
Io e te siamo complementari mio caro ! Come Ollio e Stallio, come Ric e Gian, come Gianni e Pinotto !!
Quindi, cerca di rivedere nei miei confronti quel senso di biasimo che hai espresso, magari tra le righe, per quel che penso (che comunque non mi dà nessun fastidio).
Riassumendo io la penso così: la teoria e l'ideologia galleggia beatamente e comodamente sull'andare dei pensieri mentre la pratica e la concretezza sono immerse nel sudore di ogni giorno.
Immagino questo mio pensiero ti faccia capire che difficilmente (ma non continuamente) in disaccordo sulle varie problematiche del lavoro e direi anche di concepire la vita. Però, comunque,tieni sempre presente che siamo complementari.
Quando, come mi sembra mi hai detto, comincerai a non farti domande ma a trattare il problema dandoti anche una risposta per risolverlo (parlo delle economie di scala), allora molto ben volentieri ne discutiamo.
Ciao |
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mariantonio.inter Semidio


Registrato: 02/06/07 15:56 Messaggi: 478 Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo
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Inviato: 22 Nov 2009 18:48 Oggetto: |
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ps:
1 - 3 e tutti a casa |
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maghirko Mortale pio


Registrato: 20/11/08 11:28 Messaggi: 21
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Inviato: 23 Nov 2009 01:20 Oggetto: Re: Entropia e panteismo |
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Silent Runner ha scritto: |
Interessante ma incompleto perché basato su un assunto indimostrabile: l'esistenza di un Dio generatore della sua stessa volontà, cosa che lo autorelegherebbe a condizione di creatura e non più di creatore.
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devo proprio dire che sono felice di come hai risposto perchè la visione del mondo che mi appartiene, la weltanschauung che mi sembra di scorgere anche fra le tue parole si basa sull'accettazione della complessità e di conseguenza sul rifiuto di un'interpretazione dei fatti semplicisticamente e banalmente fondata sul pensiero forte di chi ha "le risposte", di chi classifica tutto puerilmente, a volte per necessità altre strumentalmente, in giusto o sbagliato, bianco o nero, senza sfumature di grigio...
non credo però di aver mai accennato ad un dio creatore in quanto il panteismo (aspetta che vado un attimo su wikipedia) è una concezione non-teistica della divinità.
l'uomo, nella "mia" visione olistica, è parte del tutto (dio), diverso dalla somma delle parti che lo compongono (o eventi come tu li hai definiti) che interagiscono in maniera multidirezionale e attraverso un continuo feedback.
ecco perchè credo nell'uomo (o meglio nella sua parte migliore), nel suo potenziale "costruttivo" in grado, ferma restando l'irreversibilità di taluni fenomeni, di invertire le tendenze distruttive in atto una volta raggiunta la cosiddetta massa critica, consentendo un vero e proprio cambio di paradigma, tale ad es, ritornando finalmente in topic, da permetterci di adottare politiche nel settore dell'informazione eque e pluraliste in concreto e non solo nelle dichiarazioni di individui da operetta. ovviamente estendendo l'esempio ad altri aspetti della nostra struttura socio-culturale si potrebbe evitare di fare la fine dell'impero romano...a me non interessa tornare indietro, vivo nell'hic et nunc ed è qui ed ora che dobbiamo sforzarci in tutti i modi, anche quelli apparentemente meno consoni, per cercare di far "andare avanti" il sistema in una maniera appunto costruttiva (non entropica) e condivisibile.
un saluto a tutti quelli che ce l'hanno fatta a seguire questo ragionamento contorto e scritto oltretutto con dei periodi da far accapponare la pelle. perdonatemi ma dopo aver scritto per mezz'ora (interrotto continuamente dai miei figli) ho inavvertitamente cancellato tutto e, dopo aver quasi bestemmiato, ho cercato di riscrivere il tutto (questa volta peggiore della somma delle parti) come ho potuto...
PS questa me la segno "Perché se esistono i potenti e stanno al loro posto è perché la moltitudine degli uomini ha bisogno di avere sotto gli occhi qualcuno da adorare e, all'occorrenza da crocifiggere o ad appendere a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo"...favolosa |
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mariantonio.inter Semidio


Registrato: 02/06/07 15:56 Messaggi: 478 Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo
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Inviato: 23 Nov 2009 15:47 Oggetto: |
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ragazzi, ma se vivete alla giornata, non sarebbe meno stressante ?  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 23 Nov 2009 18:23 Oggetto: Re: Entropia e panteismo |
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maghirko ha scritto: | Silent Runner ha scritto: |
Interessante ma incompleto perché basato su un assunto indimostrabile: l'esistenza di un Dio generatore della sua stessa volontà, cosa che lo autorelegherebbe a condizione di creatura e non più di creatore.
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devo proprio dire che sono felice di come hai risposto perchè la visione del mondo che mi appartiene, la weltanschauung che mi sembra di scorgere anche fra le tue parole si basa sull'accettazione della complessità e di conseguenza sul rifiuto di un'interpretazione dei fatti semplicisticamente e banalmente fondata sul pensiero forte di chi ha "le risposte", di chi classifica tutto puerilmente, a volte per necessità altre strumentalmente, in giusto o sbagliato, bianco o nero, senza sfumature di grigio...
non credo però di aver mai accennato ad un dio creatore in quanto il panteismo (aspetta che vado un attimo su wikipedia) è una concezione non-teistica della divinità.
l'uomo, nella "mia" visione olistica, è parte del tutto (dio), diverso dalla somma delle parti che lo compongono (o eventi come tu li hai definiti) che interagiscono in maniera multidirezionale e attraverso un continuo feedback.
ecco perchè credo nell'uomo (o meglio nella sua parte migliore), nel suo potenziale "costruttivo" in grado, ferma restando l'irreversibilità di taluni fenomeni, di invertire le tendenze distruttive in atto una volta raggiunta la cosiddetta massa critica, consentendo un vero e proprio cambio di paradigma, tale ad es, ritornando finalmente in topic, da permetterci di adottare politiche nel settore dell'informazione eque e pluraliste in concreto e non solo nelle dichiarazioni di individui da operetta. ovviamente estendendo l'esempio ad altri aspetti della nostra struttura socio-culturale si potrebbe evitare di fare la fine dell'impero romano...a me non interessa tornare indietro, vivo nell'hic et nunc ed è qui ed ora che dobbiamo sforzarci in tutti i modi, anche quelli apparentemente meno consoni, per cercare di far "andare avanti" il sistema in una maniera appunto costruttiva (non entropica) e condivisibile.
un saluto a tutti quelli che ce l'hanno fatta a seguire questo ragionamento contorto e scritto oltretutto con dei periodi da far accapponare la pelle. perdonatemi ma dopo aver scritto per mezz'ora (interrotto continuamente dai miei figli) ho inavvertitamente cancellato tutto e, dopo aver quasi bestemmiato, ho cercato di riscrivere il tutto (questa volta peggiore della somma delle parti) come ho potuto...
PS questa me la segno "Perché se esistono i potenti e stanno al loro posto è perché la moltitudine degli uomini ha bisogno di avere sotto gli occhi qualcuno da adorare e, all'occorrenza da crocifiggere o ad appendere a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo"...favolosa |
Certo, ma in qualche modo la presenza di una entità generatrice non è assente nemmeno nel panteismo. Non mi riferivo infatti al Dio degli Eserciti o alla sua diluizione cattolica: mi riferivo all'ente assoluto, al tutto che contiene il particolare e se stesso. Ma questo era solo un pretesto per fare altre osservazioni che ritenevo utili alla discussione e al ragionamento.
Ahem... Una "opportunità" è forse meglio di "pretesto".
Scusami ma rispondo in fretta perché sono di corsa.. Mi limito a qualche precisazione per meglio focalizzare quanto avevo scritto, non per giustificarlo ma per renderlo meno oscuro.
Anche il "qui ed ora" è illusorio, frutto solo del filtro che poniamo davanti agli eventi. Tutte le forme di aggregazione hanno un inizio e una fine, non è una catastrofe ma una stramaledetta opportunità!
Ti faccio un esempio elementare: la mia morte personale lascerà spazio, risorse e possibilità agli individui che verranno. Se nessuno sulla terra fosse morto, Se tutte le civiltà non fossero state sostituite da altre civiltà vivremmo probabilmente di caccia e raccolta di bacche. Sai come si trasformano le ghiande in farina? E' un processo assai lungo di pestatura e macerazione per eliminare il tannino. Un tempo le comunità di raccoglitori cacciatori erano esperte in questo genere di procedimenti. Senza entropia, saremmo rimasti congelati a quel modo di vivere, solo che saremmo molti di più e non ci sarebbero ghiande per tutti.
Uh, dimenticavo: anche la caccia, la raccolta e la crescita stessa delle bacche è un processo entropico, genera entropia.
...Oddio, nelle ultime centinaia di migliaia di anni non abbiamo fatto altro. La nostra civiltà è recentissima.
Ti faccio un esempio meno allarmante ma non meno straziante: anche l'infanzia dura poco, poi si diventa adulti. Quel bambino che eri non c'è più, il suo corpo è stato divorato dalla sua crescita, le cellule sostituite. E' stato in pratica ucciso, estinto, digerito. Adesso c'è un adulto al suo posto. Anche questo verrà ad estinguersi nel vecchio e poi si dissolverà nei suoi componenti chimici.
Più che la weltanschauung, in quanto ho scritto, è più facile scorgervi lo Zeitgeist...
P.s.
L'entropia è sempre presente così come è presente la struttura nella quale si presenta, fa parte dell'esistere stesso della struttura, che trae il suo esistere dal passaggio dal non esistere precedente all'esistere, al formarsi.
Attento ai cambi di paradigma, alle volte il male minore è anche il male peggiore. |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 24 Nov 2009 13:16 Oggetto: Re: Entropia e panteismo |
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Discostandomi un po' dagli interrogativi "chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo", vorrei prospettare un modo di procedere a Confalonieri: se ritenesse di essere stato danneggiato, in modo illecito, da qualcuno che gli ha rubato qualcosa che era sua, può sempre denunciarlo. E sperare che il conseguente processo duri meno di 6 anni perchè, in caso contrario, chi è causa del suo mal ...  |
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maghirko Mortale pio


Registrato: 20/11/08 11:28 Messaggi: 21
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Inviato: 25 Nov 2009 16:51 Oggetto: Re: Entropia e panteismo |
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Silent Runner ha scritto: |
Ti faccio un esempio meno allarmante ma non meno straziante: anche l'infanzia dura poco, poi si diventa adulti. Quel bambino che eri non c'è più, il suo corpo è stato divorato dalla sua crescita, le cellule sostituite. E' stato in pratica ucciso, estinto, digerito. Adesso c'è un adulto al suo posto. Anche questo verrà ad estinguersi nel vecchio e poi si dissolverà nei suoi componenti chimici.
Più che la weltanschauung, in quanto ho scritto, è più facile scorgervi lo Zeitgeist...
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più che lo Zeitgeist si può forse allora scorgere il forumgeist...
d'accordo per l'ineluttabilità e la necessità dell'aumento di entropia per quanto riguarda i sistemi biologici, per quanto riguarda invece quelli socio-culturali continuo a nutrire seri dubbi.
facciamo l'esempio sempliciotto dei fenomeni migratori, se aprissimo le frontiere indiscriminatamente (come in parte è successo) il fenomeno dell'entropia ci fa prevedere che le persone prima ingabbiate all'interno di società con un basso tenore di vita si riverserebbero in massa sui paesi ricchi (un pò come la famosa boccetta di profumo stappata) e questo tipo di flussi danneggerebbe pesantemente tutti i sistemi sociali coinvolti.
ecco che il legislatore deve qui mettere un freno all'entropia (vedi trattato di schengen), regolarla. qui a mio avviso sta il nocciolo, ovvero la possibilità da parte dell'uomo di ridurre l'aumento naturale dell'entropia per evitare il collasso del sistema generale e favorire lo sviluppo di condizioni socio-culturali migliori e condivisibili.
in ogni caso ti ringrazio, da questo veloce scambio di battute ho "messo nella cesta" qualcosa il cui valore non si può pagare con mastercard  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 25 Nov 2009 17:00 Oggetto: |
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Anche perché era gratis.
p.s.
Scusa se ho confutato parte del tuo ottimismo relativamente ai sistemi sociali. Non era mia intenzione flameggiare in uno sterile dibattito ma solo avvisare della presenza di ineluttabilità imprescindibili. Questo non significa che tutto debba precipitare nell'abisso in tempi rapidi e con effetti distruttivi.
Sulla questione weltanschauung/Zeitgeist non vedo alcun problema ad accogliere entrambe le definizioni anche se nel mio caso personale prevale la seconda. Ma questa è una "questio" che ci porterebbe OT e comunque non è cosa significativa così come non lo sarebbe, in questa discussione, se dicessi che mi prude un testicolo.  |
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maghirko Mortale pio


Registrato: 20/11/08 11:28 Messaggi: 21
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Inviato: 25 Nov 2009 17:08 Oggetto: |
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non hai letto bene! la disputa era passata su Zeitgeist / forumgeist... (e a rileggere i post precedenti non era malissimo come battuta)  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 25 Nov 2009 17:39 Oggetto: |
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Ma sì dai, la battuta era carina e io ero di corsa, non ho letto bene e la mia risposta era un cedimento strutturale. Un tentativo di chiudere per evitare scivolamenti in flame e/o nell'OT.
Non posso però scusarmi per non aver dato l'idea di aver apprezzato o meno la battuta. Non ne ho la forza, o come diceva Flaiano, non me lo posso permettere.
...Qual era l'argomento del topic?
Lo sapevo: troppa entropia.  |
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